Attentato a Parigi Charlie Hebdo: quando i conti non tornano

3 giorni a Parigi le 10 cose più belle da non perdere
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Parigi di notte, nella nebbia.
Da ieri in seguito all’attentato che si è verificato alla redazione Charlie Hebdo a Parigi, in cui hanno perso la vita 12 persone e ne sono rimaste gravemente ferite altre, non faccio che pormi una serie di domande… voi no?

Della serie: Quando i conti non tornano… e a me, scusate tanto, questi conti non tornano proprio!

Scartabellando notizie nel web, leggendo aggiornamenti in twitter, ascoltando telegiornali, sono troppi gli elementi che sembrano proprio non convincermi.

“Armati di kalashnikov nella sede del settimanale satirico, due killer sarebbero tornati da poco dalla guerra in Siria. Uccisi 8 giornalisti, 2 agenti, un ospite e il portiere dello stabile. Cinque feriti gravi, ma non più in pericolo di vita. Hollande: “È terrorismo”... cit.http://www.repubblica.it/]

Sarà proprio terrorismo?

Per iniziare i due killer sono fratelli franco algerini rispettivamente di 32 e 34 anni mentre il terzo, l’autista di 18 anni è ancora in fase di valutazione, in quanto sembra avere un alibi: al momento dell’attentato si trovava a scuola. Comunque questo terzo uomo Mourad Hamid ha dei legami di parentela con i due killer, è il cognato di uno dei due… quindi, sembrerebbe un attentato “organizzato in famiglia”. Già qui la cosa non mi convince molto: grosse organizzazioni … che affidano un atto di terrorismo a tre giovani parenti disorganizzati? Disorganizzati si! Perché? Ma perché si muovono in maniera poco professionale sin da subito, sebbene uno di questi, nel 2008 era stato condannato a tre anni proprio per un atto terroristico… “segnalato quindi”. Possibile che i migliori servizi segreti al mondo, quelli francesi, abbiano perso i colpi proprio in questo frangente?

Direi proprio che i conti non tornano anche perché sembra che la polizia francese sia stata un tantinello lenta ma si sa, le fonti iniziali possono essere talvolta non proprio attendibili questo è certo.

I due uomini sono coperti da un cappuccio, direi inusuale, ma va bene, lasciamo correre, poi sbagliano portone e si infilano nel palazzo di fronte al giornale satirico, ma non hanno pianificato l’attentato? Magari fatto dei sopralluoghi non so, si sono svegliati una mattina e hanno detto: “dai facciamo un attentato” dopo aver letto il tweet della riunione in sede?.. poco credibile!

Inoltre, non si sono posti la domanda: “come entrare?”, sembrerebbe di no! O forse si, magari hanno osservato le abitudini Di Corinne…e allora perché hanno sbagliato portone? Già, perché dalle fonti sembra che i due killer attendono che casualmente, una delle vignettiste satiriche del giornale Corinne Rey, si allontani ed esca per andare a prendere la figlia all’asilo (ore 11.30), di ritorno si fanno digitare il codice segreto per aprire la porta. Cercano le vittime e domandano i nomi dei “prescelti” ma ne risparmiano alcuni… perché? I secondi sono preziosi in un attentato che si rispetti, non si è selettivi, si uccide chiunque possa costituire un ostacolo od un pericolo, invece no! Non in questo caso almeno: certo, colpiscono i nomi più noti della testata satirica, ma non tutti però, non risparmiano il povero portiere dello stabile e, ovviamente, fanno fuori le due guardie poste alla vigilanza.

Scappano in auto auto ma sembrano non avere una gran fretta… abbandoneranno l’auto che poi sostituiranno fermando un passante, dopo aver fatto scendere il cane che si trovava nel bagagliaio, intanto però investono una persona e… ciliegina sulla torta, perdono un documento nell’auto abbandonata.

Ma dove si è mai visto? Terroristi incappucciati che seminano documenti? O hanno organizzato una cosetta tra amici senza “far capo” proprio a nessuno, o…

Forse al di la del terrorismo islamico sarebbe il caso di pensare a chi, una strage del genere effettuata presso la redazione di Charlie Hebdo possa far comodo!

Non so, magari alcuni di voi lettori hanno le idee più chiare ma personalmente trovo troppe incongruenze e soprattutto troppi errori. Ma chissà, questa nebbia che offusca un po’ tutta la situazione magari nei prossimi giorni si diraderà, forse ciò che accaduto, è realmente quello che sembra… però qualche dubbio nasce in maniera quasi spontanea. Quel che certo che da qualsiasi parte provenga la matrice dell’attentato, si tratta comunque di un mero atto di sopraffazione che colpisce il più fondamentale dei diritti umani, quello della vita insieme alla libertà di stampa e di pensiero.

Foto - notizie in vetrina

Ironia della sorte e coincidenza: oggi sulla copertina del Charlie Hebdo troviamo come protagonista Michel Houellebecq, lo scrittore francese che nel suo ultimo romanzo, in uscita oggi nelle librerie transalpine, immagina una Francia governata nel 2022 dai Fratelli Musulmani e lancia un allarme sulla progressiva islamizzazione del Paese. Lo stesso Houellebecq cui è stata immediatamente affidata una scorta…
Il romanzo fantapolitico che ipotizza una Francia futura nelle mani dell’integralismo islamico esce proprio oggi. Sono 300 pagine, con una tiratura di 150mila esemplari, diffuse illegalmente già prima della sua pubblicazione… qualcuno l’ha definito «sublime»… Charlie Hébdo riporta sotto la sua testata: «Informazione irresponsabile»…

Il sole 24ore

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