#Social #brand #marketing e falle: #startup pubblicitarie 5 regole

start up e bufale del webSocial #brand #marketing le falle delle #startup pubblicitarie. Un argomento di grande interesse per blogger social influencers e brand, ossia clienti in cerca di pubblicità nel web. Tra essi troviamo dal piccolo imprenditore alla grande multinazionale nota. I brand si affidano alle start up o comunque ad agenzie pubblicitarie per diffondere il loro prodotto promuovere una campagna pubblicitaria e incrementare diffusione e profitti oltre ad accrescere la propria brand reputation e la social influencers del brand stesso attraverso i fantomatici like alla pagina o i follower al sito: e qui arrivano i dolori!

Dietro a queste fantomatiche start up o #startup alcune anche di successo, c’è solo tanto ma tantissimo fumo ma gli investitori, purtroppo non lo sanno. Ovviamente ciò non costituisce la regola ma coinvolge molte agenzie di marketing pubblicitario on-line.

Ma vediamo quali sono i veri punti deboli ed i punti di forza delle start up pubblicitarie e dei social e come dovrebbero muoversi per le agenzie per ottenere un riscontro a livello di marketing veramente efficace rispettando 5 regole di base: struttura blog e grafica, velocità di caricamento tools di verifica, verifica social, lettura.

Marketing on-line le agenzie web che funzionano

Non si può parlare di truffa in senso stretto ma a mio avviso lo è. Vendere ad un ipotetico cliente pacchetti di recensioni web, o campagne influencer basandosi su dati reali ma in realtà consapevolmente fittizi per me è una truffa.

Sono una blogger lavoro da anni nel web, e scrivo per molte di queste agenzie web di marketing, incluse start up più o meno di successo.

Alcune più serie si affidano al rapporto diretto con i blogger li conoscono anche a livello privato e si avvalgono di statistiche web in termini di visualizzazioni del blog e visitatori unici, senza però trascurare anche una una certa percentuale il riscontro social a livello di gradimento del post pubblicato e dei commenti ricevuti cosa che ovviamente è manipolabili grazie ai gruppi on-line di scambio commenti e cambio like. Ma se un blog, un sito web o un magazine ha una buona struttura è una reputation on-line discreta il riscontro oggettivo a livello di investimento marketing c’è e nel tempo si vede. In questa tipologia di agenzie non vengono presi in considerazione blog farciti di pubblicità con una home page carica di loghi di qualsivoglia brand: buon per me!

Tra esse ne ricordo due in particolare Teads ex Ebuzzing ed anche la Rankseller, quest’ultima società molto rigida nella selezione dei blog e dei magazine on-line.

Ultimamente ho approcciato con YBC che segue regole totalmente diverse e si avvale di un confronto diretto con i blogger, mi piace molto ma considerate che questo blog/magazine di successo che tocca i 3000 unici al giorno è stato scartato perché ritenuto troppo professionale. La loro regola principale che anima questa start up è quella del valore umano quindi cercano blog personali con un’impronta molto forte. Fortunatamente ho altri blog minori strutturati in questo modo che sono stati accettati. I social in questa star up hanno un valore marginale e quindi tanti finti follower non servono a nulla: per fortuna!!!

Come spendere bene i propri soldi ed investire in pubblicità on -line vera?

Marketing on-line le bufale e le start up fittizie: 5 regole di marketing per non rimanere fregati

E qui sarebbe da spendere chilometri di parole e fare tanti nomi ma per il momento non lo faccio ritengo che voi diretti interessati dovreste tirar fuori la testa dalla sabbia e approfondire l’argomento.

Ogni brand che si rispetti dovrebbe, prima di affidare le proprie campagne ad agenzie pubblicitarie e delle start up assicurarsi di persona su quali siti e quali blog verrà recensito e pubblicizzato il proprio brand. I social sono la vera e grande pecca è vero ma anche le tecniche di smascheramento sono semplici. Non fidatevi della nomina della start up e dei successi decantati, verificate di persona: sempre!

  • Regola 1: fatevi dare una lista dei blog che hanno intrapreso o devono intraprendere la vostra campagna.
  • Regola 2: visionate i blog e verificatene l’attendibilità, la qualità dei contenuti, selezionate qualche articolo e verificate anche che sia genuino ed unico e non scopiazzato qua e la, esistono molti tools on-line che permettono di verificare ciò.
  • Regola 3: analizzate i social di tale influencer; ma non in modo tradizionale ma in maniera oggettiva: come? Beh è semplice. Se tizio ha 50.000 follower in twitter e solo mille preferiti fatevi venire il dubbio che i social sono stati comprati e sono finti. Altro modo andate sulle faccine dei follower e verificate la loro reale attività: se leggete che hanno 2 follower e 300 o più following e nessun pubblicazione tweet” o 3 o 4 tweet è evidente che si tratta di un account fittizio. Ora, alcuni account fittizzi possono anche essere aggiunti accidentalmente ma se verificate che l’account in esame ne possiede 49.000 su 50.000 è ovvio che qualcosa non quadra. Lo stesso discorso riguarda facebook e la pagine, le interazioni testimoniano la forza di una pagina ma anche qui attenzione: molti scambi vengono effettuati tra blogger quando poi non entrano in gioco i bolt e agenzie che vendono commenti e like a prezzi non proprio stracciati.
  • Regola 4, per me una delle più importanti: misurate la velocità di caricamento di un blog ed il servizio di hosting. Vi starete chiedendo a cosa serve….Bene! ve lo svelo, alcuni tools permettono di misurare la velocità di caricamento di un blog o di un sito, cosa che andrà fatta in diversi orari della giornata. Chi usufruisce di hosting scarsi o presenta delle home page stracariche di pubblicità e loghi avrà un caricamento “giurassico” del blog e ciò ne compromette le visualizzazioni on-line in termini di visitatori unici. Se volete che la vostra campagna pubblicitaria sia effettiva, dovrete selezionare o farvi selezionare blog con una buona home page a livello estetico e una velocità di caricamento decente. Se su un sito leggete migliaia di followers con immagini enormi di google sappiate che sono prerogativa di siti di bassa qualità, e che tale immagine rallenta di molto qualsiasi blog. Si tratta spesso di blog gratuiti con hosting limitato e caricamento lento e che i siti seri si avvalgono di iscrizioni alle newsletter e dominio di primo livello.
  • Regola 5: Siti responsive, design lineare la quinta regola presume che voi vi assicuriate che i siti in oggetto possano essere visionati dai device tipo tablet e smartphone considerando che ad oggi le navigazioni web provengono soprattutto da questi apparecchi. Dietro ad ogni sito vi è una persona provate ad interagire con lei o lui e verificarne la serietà: velocità di risposta, contenuto delle mail etc. Ovviamente quest’ultima cosa interessa solo piccoli brand e società familiari. Diffidate dei blog con tanti video in home in genere si tratta di blogger che pubblicano un’infinità di video e fanno scambio di click tra blogger per racimolare qualche spicciolo in più , ben poco sanno di regole SEO, infatti, tralasciando il fattore click sappiate che in termini SEO questa cosa penalizza qualsiasi sito rovinandone l’estetica e rallentando di molto il caricamento del blog. Se volete un blog in cui venga pubblicata una vostra campagna pubblicitaria tenete conto di queste 5 regole ma anche il solo impatto visivo della home è in grado di svelarvi già a colpo d’occhio moltissime delle verità che vi ho elencato. Quanto ai video vi assicuro che non li guarda più nessuno tranne quelli realizzati come piccoli cortometraggi empatici che ritraggono scene di vita quotidiana o quelli simpatici e divertenti. Tra i più belli che ho visto di recente devo citare quelli delle campagne wind uno dedicato alla festa dei papà ed uno sui device e la dipendenza… cercateli nel web o nel mio blog (in modulo ricerca) e li troverete.

Il consiglio finale: il migliore ed il più semplice

Infine, divertitevi a spulciare dei titoli ed usando alcune delle key word presenti cercatelo in rete: non introducete il titolo per intero ma solo alcune parole chiave, se vi appare nelle prime pagine o in prima pagina vuol dire che è scritto bene e che il blog è di qualità, ovviamente non vi limitate a fare questa prova con un solo articolo…io lo faccio spesso sia con i miei post che con quelli altrui e scopro cose molto interessanti anche a livello SEO perché ricordate che con i nuovi algoritmi di Google sempre in cambiamento anche la SEO va modificata!

Dopo tanta fatica fammi un regalo visto che i social sono diventati importanti favoriamo interazioni spontanee e lasciami un like o un follow nei miei social grazie.

Written by Mara Mencarelli blogger freelance web editor

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