Evento hotel premi gratis truffe e raggiri al telefono: 10 consigli

Voglio raccontarvi questa storia. Vengo contattata al telefono, precisamente sul mio cellulare, da un uomo che mi chiede cortesemente di rispondere ad alcune domande in merito alle pubblicità. Altre volte si viene chiamati anche sul telefono di casa.

Io guardo poco la TV, non ho molto tempo e spesso la sera ho dei corsi di ballo, sono insegnante quindi la TV rimane a casa.

Mio marito la segue un po ‘ di più…”gli dico”, “ma le pubblicità in TV comunque ci disturbano, stesso discorso quelle web”. In realtà nel web apprezzo molto i cortometraggi fatti a DOC, ossia quelli spontanei e naturali che riproducono scorci di vita. Mi chiede cosa pensi dei volantini… “beh, sono sincera, quelli li guardo, quantomeno perché me li ritrovo nella buca delle lettere e, almeno per curiosità, li sbircio”. L’intervista dura pochissimo e l’uomo mi ringrazia cortesemente. Saluto e riprendo il mio lavoro al PC.

Alcuni giorni dopo vengo ricontattata dalla voce gentile sempre via telefono, che mi comunica di essere stata selezionata e di aver vinto un premio. Non può vedere la mia faccia e leggervi un’espressione mista tra diffidenza e leggera scocciatura: non ci credo… e glielo comunico… penso sia una truffa, e quindi gli dico: “son espedienti per vendere prodotti alla gente“, una volta volevano affibbiarmi un enciclopedia…tanti anni fa, lo ricordo bene… aggiungo.

Ride!

Mi dice che all’ “evento pubblicitario” saranno presenti gli sponsor inclusa Samsung, Canon, Bialetti etc, e che comunque ho vinto, a prescindere, un premio a scelta: una telecamera o un soggiorno vacanza per 4 persone. Mi interessa la telecame, in quanto devo comprarne una nuova di poche pretese e non mi fido mai dei soggiorni a premio con sorprese inaspettate che alla fine ti costano più del soggiorno stesso, in sostanza delle truffe, ne ho vinti diversi nel corso delle mia vita buoni mai utilizzati. Ok!

Dunque mi lascio convincere dalla sua voce rassicurante e dalla telecamera “Samsung” e prendo l’appuntamento per sabato pomeriggio, unica condizione che mi viene posta è quella di recarmici in coppia con mio marito. In fondo, nella peggiore delle ipotesi,  avrò perso qualche ora, mi dico: che mi costa?

Arriva sabato, ed ho una marea di cose da fare, mio marito è al lavoro e la sera abbiamo una serata danzante in un locale della capitale con alcuni allievi della scuola, quindi, di tempo da perdere proprio non ne abbiamo, son mesi che stiamo montando ed allestendo la nuova cucina e,  siamo stanchi.

Decidiamo di avviarci verso le 17:30, l’ evento non è molto distante da casa, appena dieci muniti da casa al Park hotel Roma situato in via Cassia.

Arrivo alla location

Arriviamo alla location indicataci, un bell’albergo signorile. Nella hall dell’hotel scorgiamo un certo numero di famiglie in attesa, alcuni con bimbi piccoli al seguito di cui alcuni sembrano annoiati mentre altri invece si rivelano molto agitati.

Vicino al bar vedo un tavolino con delle persone che riempiono moduli. Il referente mi ha detto di dare il suo nome per ricevere subito il premio e quindi mi avvicino per domandare. La signorina a cui mi rivolgo è scostante mi risponde a mezza bocca, dicendomi di aspettare.

Aspetto!

Dopo un paio di minuti mi rivolge la parola chiedendomi il nome, chi mi ha contattata, e in che modo, ed infine, mi chiede se sono venuta con il mio coniuge.

Rispondo: cellulare, Davide MXXXXi…e si, sono con mio marito.

Chiede nome e cognome anche a lui. Sbrigate le operazioni di routine mi dice di sedermi ed aspettare…chiedo quanto tempo si deve attendere? La Signorina si mostra nuovamente sgarbata, con il suo accento visibilmente del nord. Evidentemente la maleducazione non ha territorialità.

Ci sediamo, io, mio marito, mio genero, (che ci ha seguito per curiosità in questa avventura, speranzoso di vedere le nuove proposte Samsung), ed attendiamo il nostro turno.

Mentre attendiamo seduti ad un tavolino da caffè consumiamo un tè e ci distraiamo con i nostri device. Mio marito sonnecchia annoiato su di una sedia, ed io occupo meglio il mio tempo scrivendo questo articolo ad uso e consumo di coloro che si troveranno implicati in situazioni simili.

Intanto si son fatte le 19:00 di sera, siamo qui da circa un’ora o poco meno. Allungo le orecchie ed ascolto i commenti ed i dialoghi delle altre famiglie…tutte dubbiose. Qualcuno azzarda una battuta in romano stretto: “né che dellà ce meneno no?”…

Rido! Ma comincio a spazientirmi…

Io che vivo di corsa e che le ore della giornata mi sono sempre insufficienti, penso che effettivamente sto perdendo tempo. Ieri ho smontato il presepe ma in casa ho ancora due alberi di Natale allestiti con cui giocano i miei numerosi gatti, uno in soggiorno, ed uno in sala hobby… e si che siamo al 9 di Gennaio…

Attendo!

Arriva il nostro turno. Ci raggiunge una ragazza sui 35 anni, magrolina, bionda non molto bella che ci saluta cortesemente sorridendo e parlandoci con accento milanese vagamente straniero…non è italiana!

Ci conduce in una sala dove appena entrati resto sorpresa nel vedere un’infinità di pentole allestite alcune in piena cottura, chef con tanto di abbigliamento e pedane con piumini di u certo livello…

Di Samsung e company nemmeno l’ombra…Ma presto si svelerà l’arcano.

Una truffa? E qui mi diverto io

Ora accenno risatine sarcastiche perché il quadro si sta completando.

Mi dice: la vedo piacevolmente interessata data la sua espressione compiaciuta.

Ma quale compiaciuta? si è proprio sbagliata…. Penso tra me e me!

Le dico che non sono interessata ad acquistare pentole sebbene abbia ben 2 cucine in casa. Mi risponde che pentole come le sue in giro non si trovano….

Penso: “e sti cavoli???” Se non mi servono non mi servono. Ma per educazione taccio.

Intuisce, la furbetta bionda, che perderebbe solo del tempo. Le ricordo che il tizio gentile che mi ha contattata mi ha detto testualmente che avrei ricevuto il mio gadget all’ingresso senza dover perdere tempo…dato che non ne ho!

Ora ne è certa: non c’è modo di raggirarmi e vendermi i suoi prodotti. Mi giro intorno con lo sguardo e vedo tanti tavolini con sedute povere vittime ignare come me, famiglie con bambini, una coppia di anziani poco distante da me. Mi chiedo se gli sfileranno l’intera pensione, se con parole suadenti li indurranno ad acquistare cose che magari non gli servono affatto a prezzi stratosferici. La tizia bionda chiama un collega al quale riferisce che il nostro contatto è stato impreciso, così promettono di prendere provvedimenti. Qualcosa mi dice che il povero contatto non centra nulla stanno, ma è un chiaro modo di scaricare la patata bollente. In fondo alla sala vedo tanti prodotti allestiti su una lunga tavola e sul pavimento. “Si tratta degli sponsor“, mi dice la presentatrice di pentole e piumini…

C’è una macchina da cucire Necchi, una bella moka gigante Bialetti, una fotocopiatrice Canon una stampante Samsung ed altri oggetti di brand noti che per me sono del tutto ignari della loro funzione di sponsor e servono solo per dare credibilità a questi truffaldini.

Mi portano una scatolina con la famosa telecamera…sulla scatola c’è scritto digital… una piccola telecamera giocattolo che funziona con batterie mini stilo: ma che ridere!!!

Ho perso tempo, è ovvio, ma da brava blogger tento il colpaccio.

Le chiedo il nome dell’azienda…non me lo vuole ripetere e consegnataci la telecamera finta ci accompagna frettolosamente alla porta, allontanandoci dalla sala. Mi fermo per fotografare gli sponsor…in genere noi blogger lo facciamo e gli sponsor veri ne sono felici: tutta pubblicità gratuita in più!

L’aggressione e tante parolacce

Ed arriva una reazione per me non proprio inaspettata. Mentre tento di fare una foto mi spintona e mi strappa il telefono di mano, o almeno ci prova. Mi dice che non posso fotografare. Perché? domando, gli sponsor saranno felici di un po’ di pubblicità… Mi invita ad andare fuori. Intanto recupero il mio telefono nuovo di zecca, un Samsung III neo, che per poco non mi finisce a terra. Mi sento un po’ come gli inviati delle Iene, il programma televisivo che va in giro per l’Italia a stanare truffatori di vario genere.

Passata la porta che ci divide dagli altri ospiti, mi prende a parolacce mi da della stronza, mi manda a quel paese senza tanti preamboli. Le chiedo gentilmente il suo nome, ma come prevedibile mi raggiungono una gran varietà di sproloqui e mi becco della maleducata. Beh lei sicuramente che in 2 secondi ha tirato giù tutte le parolacce italiane sarà laureata in un college francese o svizzero…”penso”.

Sono un po’ divertita ma anche irritata, sono consapevole di non essermi fatta prendere in giro ma anche certa che tante persone invece, verranno raggirate e “cotte a puntino”…ciò mi dispiace.

Mio marito e mio genero sono allibiti ed hanno un espressione eloquente.

Minaccio la biondina di tornare con i carabinieri e lei mi rimanda a quel paese e se ne va a recuperare altri poveri turisti del pomeriggio in cerca di premi.

Torniamo a casa e riflettiamo sull’accaduto. Non so il loro nome, mi ha detto “qualcosa come casa oggi, mondo casa” non so… ma presumo sia un nome finto che cambiano di volta in volta, o forse no. Rimane il fatto che nessuno si recherebbe al loro evento ad acquistare pentole e piumini se agissero in maniera trasparente senza falsi premi ed inganni. Certo che se devo giudicare dal personale direi che sono truffatori belli e buoni. Certo non puntano una pistola, ma raggirare coppie giovani stanchi e con figli piccoli al seguito, od anziani non è poi così difficile…

In mano non ho nulla tranne che una piccola telecamera giocattolo ed il numero di telefono che mi ha contattato. Come provare il fatto dei falsi sponsor? Non si può perché ho quasi rischiato due ceffoni per aver provato a fotografare l’allestimento. Credo che tra tutti la Samsung sia la più danneggiata perché è proprio con il suo nome che catturano l’attenzione degli utenti. Anche se non avevamo intenzione di fare acquisti un’esposizione reale dei nuovi prodotti Samsung non l’avremmo disdegnata.

Truffe semi legali, raggiro ai danni di brand ignari, quel che è certo è che questa gente ci bombarda via email, e telefono, con la scusa della cessione dei propri dati e la vendita di questi anche gente poco onesta come questa riesce ad entrare nella tua privacy per fregarti o, disturbarti con promozioni e proposte. Il bello è che a noi blogger, ed ai siti web in genere, hanno imposto quell’inutile banner obbligatorio per il tracciamento, mentre invece c’è chi si vende i dati reali e concreti.

Questo articolo nasce proprio nell’ hall dell’albergo avevo già pianificato la sua scrittura e ne temevo l’epilogo ma spero che si riveli utile per tutte quelle persone che vengono contattate con la promessa di aver vinto un “premio”.

10 consigli su come evitare truffe al telefono

Alla fine di questa avventura è quasi d’obbligo lasciarvi un decalogo preventivo e 10 consigli su come evitare truffe al telefono e perdita di tempo.

  1. prendete tempo non confermate la vostra identità e fatevi dire chi c’è dall’altro capo del telefono
  2. Chiedete nome e cognome dell’interlocutore ed ovviamente il suo numero di operatore
  3. Avete un diritto e dunque esercitatelo. Fatevi dire da dove è stato ricavato il vostro numero di telefono, in sostanza: come sono arrivati a voi?
  4. Fate attenzione alle pratiche vocali e non date mai il vostro consenso per contratti ed acquisti via telefono.
  5. Attenzione! Non pigiate nessun tasto ascoltate il messaggio se si tratta di una voce registrata e poi chiudete la comunicazione. In alcuni casi pigiare a dei tasti può dirottarci su chiamate e promozioni a pagamento.
  6. Non fornire dati personali come numeri di fatturazione, dati anagrafici, ancor meno credenziali di accesso e dati delle carte di credito.
  7. Siate prolissi, fate tante domande e cercate di fare più chiarezza possibile, prima di cadere in trappole.
  8. Qualora si tratti di iniziative commerciali telefoniche vi conviene fari indicare il sito a cui fanno capo, consultarlo via web, e chiamare il servizio clienti che vi trovate all’interno.
  9. Se vi rendete conto che si tratti di un’iniziativa poco lecita e quindi di una truffa segnalatela alle autorità competenti.
  10. Infine, provvedete a segnalare all’Autorità Garante la divulgazione dei vostri dati sensibili da parte della società a cui non avete dato alcun consenso. Fate attenzione le truffe al telefono sono dietro l’angolo di casa!

Mi auguro che la mia esperienza ed i 10 consigli postati vi siano utili.

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12 COMMENTS

  1. Ciao
    Certo che è assurdo. Ma come si fa! Bisogna essere molto previdenti oggigiorno.
    Grazie per aver condiviso tutto ciò con noi e di averci messo in guardia
    Bacione
    La Fra

  2. Allora ho 28 anni e ricordo come se fosse ora, quando frequentavo le elementari ci facevano partecipare a concorsi per poi dirci di aver vinto e la tua storia mi ha fatto venire in mente quando ci hanno invitto in un hotel e con tutti i preamboli parlare ecc ecc…volevano appiopparci un’enciclopedia che a quei tempi credo costava “un milione”. Roba da pazzi pensavo non facessero più ste cose. Comunque brava per aver condiviso questa storia, chi ti legge non sarà fregato.

    • Ciao Maria grazie della tua testimonianza, spero davvero che chi mi leggerà non rimarra fregato.Mi auguro possano leggermi in tanti

  3. verissimo ne ricevo parecchie di telefonate ed email, ormai non apro manco più le mail che iniziano con sei stato selezionato

  4. purtroppo ne pensano di tutti i colori per fregare il prossimo. Tu sei riuscita a scoprire la verità ma chissà quante persone piu’ credulone e sprovvedute hanno capitolato difronte a queste situazioni. Brava a scriverne un articolo per mettere in guardia piu’ utenti possibili.

  5. Mi è successo oggi… L’appuntamento è per domani, si chiama casa in. Chiamano con numero privato e saranno presenti in un hotel di Varazze (sv) che risulta definitivamente chiuso su Google, domani e dopo. Io però non ho tempo e non andrò. Lo farei se sapessi di essere in qualche modo “protetta” …

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