Ginestra Spartium junceum piante da giardino

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Ginestra Spartium junceum piante da giardino

 

La Ginestra o in nome botanico Spartium junceum è una pianta che nasce spontanea nella nostra penisola. Il nome scientifico deriva dalla parola greca spartion che significa letteralmente arbusto di vimini. Il suo luogo d’origine è il bacino Mediterraneo.

 

Ginestra Spartium junceum piante da giardino

Ginestra Spartium junceum piante da giardino

 

E’ un arbusto che può raggiungere i 2 3 metri d’altezza presenta rami “giunchiformi”  fistolosi a foglia caduca. Le foglioline sono piccole  e alterne, molto rade numericamente.
I fiori della ginestra sono di dimensioni contenute 2 o 3 centimetri di color giallo vivace molto profumati talvolta doppi e sono riuniti in grappoli terminali.

La ginestra fiorisce da Aprile  fino ad Agosto inoltrato, cresce sulle roccaglie, nei prati in collina sulle scarpate e necessita di poca acqua, motivo per cui quando viene coltivata nei giardini è sufficiente provvedere ad innaffiarla circa una volta a settimana.

Adatta per decorare aiuole, coltivata in gruppi numerosi si adatta molto bene ai giardini rocciosi e per abbellire pendi e terreni scoscesi. Molto bella per creare per sfondi  su cui porre nella parte anteriore piantine più basse con esigenze culturali simili, tra cui le piante grasse, erica, ecc.

Ama posizioni  soleggiate e terreno calcareo con aggiunta di sabbia. Innaffiare ogni 8 10 giorni.

Riprodurre per separazione dei cespi e dato che non sopporta molto il freddo  non è adatta nelle zone che scendono  di molto sotto zero nel periodo invernale.

 

Appartiene alla famiglia delle Genisteae insieme ad un’altra decina di specie.

(Maggiociondolo, Ginestra dei Carbonai, Ginestra dell’Etna,Ginestra bianca, Ginestra odorosa, Lupino giallo, ginestra Spinosa, ginestrone e Petteria Ramentacea).

 

Curiosità

Giacomo Leopardi , uno dei maggior poeti dell’ottocento, dedicò una poesia a questa splendida pianta solare dal titolo “La ginestra”. La ginestra o fiore del deserto è la penultima lirica di Giacomo Leopardi,  scritta nella primavera del 1836 a Torre del Greco e pubblicata nell’edizione dei canti nel 1845

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