Intercettazioni vietate: la legge punisce severamente!

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Il privato cittadino che tenta di mettere sotto sorveglianza un altro privato cittadino si espone ad una lunga serie di contestazioni di reato che vanno dalla semplice violazione della privacy (un paio d’anni di galera più centinaia di migliaia di euro di danni più decine di migliaia di euro di spese processuali) fino allo spionaggio industriale o peggio, (decine d’anni di galera, milioni di euro di danni.

Solo un Magistrato, il Giudice per le Indagini Preliminari o,  il Pubblico Ministero possono emanare un decreto  con cui ordinare l’intercettazione di un privato cittadino o di un pubblico ufficiale. Il  Magistrato si assume personalmente il rischio di finire a sua volta in tribunale, e di essere condannato a diversi anni di reclusione e centinaia di migliaia di euro di risarcimento danni.

La violazione della privacy si configura solo quando vengono rese pubbliche informazioni che riguardano  la vita privata di una persona e che sono irrilevanti per la sua vita pubblica.

 

I mezzi informatici ed elettronici per intercettare e controllare una individuo sono  molteplici, la Polizia Postale e altre forze dell’ordine, possono intercettare qualunque tipo di comunicazione, ADSL inclusa, avvalendosi del supporto tecnico delle aziende di telecomunicazioni  qual’ora sia presente un mandato emesso da un giudice.

Se invece parliamo di intercettazioni ad opera di privati, per poter accedere al  traffico dati di una ADSL bisogna creare un proxy sui livelli più bassi dello stack TCP/I ,  in questo caso  non si tratterebbe solo di una violazione della privacy ma di una vera azione di” furto, sabotaggio, intrusione informatica” che in italia viene punita con anni di galera.

Un altro mezzo  di intercettazione illegale, raramente considerato, può pervenire dalle onde di una emittente radiofonica, anche in questa evenienza, “piuttosto rara” sono previste pene severe.

La quantità di informazione che può essere trasportata da un segnale radio è proporzionale alla sua frequenza; per questo le frequenze minime usate nella radiotecnica per trasmettere la voce partono da qualche decina di kilohertz.

Sebbene questa regione dello spettro elettromagnetico sia di piccole dimensioni rispetto alle altre, è storicamente la più utilizzata nelle telecomunicazioni per le radiocomunicazioni.

Oltre alle intercettazioni telefoniche esistono le  “intercettazione ambientale” ossia la raccolta di fotografie, filmati o registrazioni audio che riguardano la vita privata di una persona come, ad esempio, la registrazione audio/video di una conversazione tra questa persona ed altre persone. Mettere sotto controllo un’ abitazione, un’ auto e la persona in questione è abbastanza semplice, consideriamo inoltre che ogni persona porta sempre con sé un telefono cellulare. Trasformare un cellulare in un perfetto dispositivo di sorveglianza è di  facile attuazione,  di conseguenza, è buona norma non tenere con sé il cellulare neanche quando spento quando si parla di cose riservate.

In Italia, come in tutti i paesi civili, un privato cittadino od un’azienda non  può sottoporre a sorveglianza o intercettazione,  un altro privato cittadino per nessun motivo. Per essere ancora più chiari:

  1. Un dirigente d’azienda non può mettere sotto sorveglianza un dipendente.
  2. Un marito o una moglie non  possono  mettere sotto sorveglianza il coniuge.
  3. Dei genitori (padre o madre), non possono  mettere sotto sorveglianza i figli maggiorenni.

Quindi se è vero che il mercato mette a disposizione un infinità di mezzi utili a realizzare svariate forme di intercettazione e  sorveglianza, tramite mezzi audio. video, microspie cellulari, è altrettanto vero che si rischiano diversi anni di galera e sanzioni pesanti, oltre a dover risarcire economicamente la persona “danneggiata”, anche a distanza di anni.

 

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4 COMMENTS

    • già…non si è minimamente tutelati…con un po’ di  soldini c’è chi fa questo ed altro… e per chi lo subisce e
      ne è consapevole…è avvilente!

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