Stella alpina (Leontopodium alpinum)

Stella alpina (Leontopodium alpinum)
Stella alpina (Leontopodium alpinum)

 

Questa piantina graziosa, conosciuta con il nome comune di Stella Alpina, è molto particolare nel suo genere, ed è caratteristica delle Alpi, ma originaria della Siberia. Raggiunge massimo i 15 cm di altezza e fiorisce, generalmente, da  Giugno a Agosto. Ha una fioritura molto caratteristica ed affascinante. Il suo nome botanico è Leontopodium alpinum.

Stella alpina (Leontopodium alpinum) specie e descrizione

Appartiene alla famiglia delle Asteraceae e vive ad alte quote, ad esempio sulle Alpi, di li il nome comune di “Stella Alpina”. La famiglia delle Asteraceae è la più vasta e comprende circa 23.000 specie diffuse in tutto il mondo.

Le specie di questo genere, crescono in varie parti del mondo: Cina, Giappone ed India, Alpi, Appennini ed Ande. La si trova in modo particolare sull’Appennino Abruzzese. Cresce in particolar modo ad alte quote, tra i 1500 ed i 2600 metri circa. In natura esistono circa 30 varietà di stella alpina.

Un fiore raro che, nel tempo, è diventato il simbolo delle Alpi. Si tratta di specie botaniche perenni di piccole dimensioni. La stella alpina presenta foglie lanuginose di color bianco argenteo, vellutate, oblunghe e lanceolate, mentre le basali sono lineari e ristrette. Il  fusto porta da 5 a 8 capolini composti da 7 – 8 foglie bislunghe densamente lanose, i fiori veri e propri sono piccoli biancastri e insignificanti.

Coltivazione

  1. La stella alpina ama le esposizioni in mezz’ombra fino a pieno sole, il terreno ideale per questa pianta è di natura prevalentemente calcarea, leggero e ghiaioso.
  2. Si tratta di una specie molto robusta che sopporta anche temperature molto basse ed il sole caldo estivo così come la siccità. E’ necessario fornire le piante di un terreno drenato in quanto non sopporta i ristagni idrici.
  3. Richiede annaffiature regolari, più abbondanti nel periodo estivo. In autunno tende a seccare per poi rinascere in primavera. La propagazione avviene per seme o divisione dei cespi.
  4. Si utilizzano in giardini rocciosi e alpini, per ornare muri o per piccole aiuole. Le piantine nate da seme, vanno messe a dimora alla fine dell’estate, la moltiplicazione per seme è consigliabile generalmente a Marzo, mentre per divisione dei cespi ad Aprile.

La leggenda della Stella Alpina

Questo fiore è accompagnato da diversi miti e leggende. Una di queste storia narra di una grande montagna che versava lacrime perché soffriva di solitudine. Le piante che l’abitavano non riuscivano a consolarla. Fu così che una notte di cielo stellato gli astri si accorsero della sua sconsolata tristezza e fu così che una stellina scese dal cielo con l’intento di consolare la montagna.

La montagna commossa dal gesto della stella la avvolse con il suo abbraccio regalandogli la peluria biancastra che le ricopre, infine, le donò le radici.  Da allora le stelle alpine adornano i costoni delle montagne con la loro bellezza. 

Stella Alpina: Proprietà fitoterapiche ed utilizzi

Attraverso l’estrazione di oli e macerati si utilizzano i benefici delle sostanze contenute nella pianta. 

Tra le proprietà è nota la capacità de inibire la formazione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cutaneo, migliora sensibilmente la circolazione sanguigna.

Contiene numerosi aminoacidi e polisaccaridi sostanze che nutrono la pelle idratandola, per questo, la preparazione di creme a base di stella alpina, o contenente i suoi principi attivi è molto comune.

Date le sue spiccate proprietà antiinfiammatorie e anti batteriche dovute ai fitosteroli, viene utilizzata nella produzione di saponi. Dunque oltre ad essere bella la stella alpina si rivela un vero toccasana utilizzato in molte preparazioni cosmetiche. 

 

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