Vacanze: i preparativi (brevi racconti comici)

Vacanze: i preparativi (brevi racconti comici)
Vacanze: i preparativi (brevi racconti comici)

Dopo avere, in maniera sofferta, trovato la meta di destinazione per le nostre vacanze non rimane altro che preparare le 6-7 valige, cibo, vettovagliamenti di vario tipo, e tutte le cose che possono servire al mare, asciugamani, pinne maschere, materassini e la nostra splendida attrezzatura per la  subacquea, che come al solito, dopo vari tentativi, non riusciamo a caricare nella macchina, e siamo costretti, nostro malgrado, a non portarla; l’alternativa sarebbe quella di mollare un membro della famiglia a casa, ma non mi sembra un’idea felice ne democratica.

Vacanze: i preparativi (brevi racconti comici)

Vacanze: i preparativi (brevi racconti comici)

il compito di provvedere a lavare stirare e preparare il vestiario è “ovviamente” il mio, nonostante le mille proteste e i miei brontolii costituisce un compito a cui non trovo ne sostituti, ne collaboratori: una montagna di panni ed indumenti di ogni genere, mi perseguita per giorni e giorni, rincorrendomi anche nei sogni.

Devo precisare, però che da qualche anno i “cari figlioli” sembra riescano, senza dimenticare troppe cose, a preparare degnamente  la loro valigia.

Una volta suddivise le valige e deciso a chi destinarle, non rimane altro che riempirle. il problema reale, però non è riempirle, ma bensì chiuderle…mio marito ed io, ci ritroviamo quasi sempre, ad usargli “violenza”: uno dei due ci sale sopra la spinge di peso tenendo con una mano un lato con l’altra, l’altro lato, all’occorrenza si usa anche qualche incauto piede, nel frattempo, l’altro si appresta a far scorrere la lampo e a chiudere la valigia in questione… ma finalmente, dopo una bella sudata, la valigia si arrende e cede alle nostre insistenze, chiudendosi magicamente.

Credo di avervi già detto di avere una stupenda “maledetta casa” sviluppata su ben quattro piani, quindi, tra i brontolii ed i sacrosanti lamenti generali, dobbiamo incollarci tutto il materiale preparato e trascinarlo faticosamente per le… 1… 2, 3 rampe di scale, dipende dalla collocazione della valigia da trasportare.

Generalmente mi ritrovo a dover acquistare qualche indumento incautamente non preparato dai miei figli, (2 mutande per 15 giorni sono un po’ pochine), anche avendo i costumi… ma in compenso, scopro che si sono portati dietro 20 paia di calzini, che tra ciabatte e sandali non indosseranno mai… bè! che ci volete fare, è il prezzo da pagare per spingerli ad una sana indipendenza.

Non dimentico il cibo per la mia dolce Milù (la mia cagnolina), il latte di soia per gli allergici, qualche succo di frutta per il viaggio insieme a snack e spuntini vari.

Avendo qualche problemino di salute, e tre giovincelli al seguito che si ammalano ancora con discreta facilità, organizzo una bella farmacia mobile dove non mancano creme per le bruciature, antipiretico, aspirine, gocce per il famigerato mal di orecchie che a rotazione colpisce sempre, soprattutto se si trova l’acqua del mare un po’ freddina, un cortisonico per le punture di insetti e varie. Inoltre,  le mie pillole quotidiane, quelle del maritino, il termometro, cerottini e affini, insomma come vi ho detto una piccola farmacia ambulante, in grado di far fronte ad ogni nostra necessità.

Non ci dimentichiamo “di sicuro” almeno, un portatile, una radio, una macchinetta fotografica, meglio anche due, una piccola videocamera, una bella montagna di CD e così via.

Ora non resta che trasportare il tutto sulla nostra vettura, che ovviamente è una 7 posti… ma somiglia  all’arca di Noè, con a bordo la famiglia “Brambilla”, più familiari aggiunti e cane al seguito.

caricare la vettura non è uno scherzo da poco, la roba preparata è molta, e nonostante la sua capienza la presenza di 6 persone più il cane, ne riduce enormemente la capacità di carico quindi, sulla parte superiore della vettura abbiamo alloggiato una “cassa da morto”… beh, io la chiamo così ma, per la precisione, si tratta di un grande contenitore che si trova in commercio e che rappresenta sicuramente un valido supporto per tutte le famiglie “Brambilla” in viaggio.

L’arduo compito di caricare la macchina è assegnato generalmente a mio marito, che con molta calma, decisamente troppa calma, termina di caricarla alle 12.30 del 12 Agosto sotto un sole cocente e dopo ben 3 0 4 ore di lento :<<metti su , non metti giù, leva questo rimetti quest’altro>>. La partenza, calcolando che la sera prima avevamo preparato tutto, ma proprio tutto,  era prevista per le 9 di mattina.

Ahimè, non è mai così!

L’impianto d’irrigazione ha l’orologio da programmare, e sistematicamente le batterie sono scariche e, come è ovvio, non è stato previsto il ricambio, quindi tra i miei brontolii, e le sue sbuffate, mio marito esce di corsa e va a comprarle. ogni anno è la stessa storia, da sempre, ma quando si tratta solo delle batterie (abbiamo due impianti) il problema è risolvibile, i guai lievitano quando a non funzionare, per qualche guasto è la centralina di irrigazione,:<<vi assicuro che riuscire a trovarne in commercio il 12 di Agosto, non è la cosa più semplice del mondo, e sapete perché? perché tutti, ma dico, tutti, hanno provveduto con l’argo anticipo, tutti, tranne noi!…>>.

 

I nostri vicini sono lì che spuntano l’elenco delle nostre defaillance e si preoccupano, si! si preoccupano  quando da un anno all’altro notano, un certo miglioramento…eh si! perché è giusto dire che i preparativi delle nostre vacanze costituiscono un bel divertimento per il vicinato e qualche incauto amico che per caso passa a salutarci, maledicendo, in seguito, di essere venuto… no no; scherzo!  Il divertimento è garantito e gradito anche per l’incauto ospite.

Alla fine, macchina carica, impianto di irrigazione sistemato, data la tarda ora, decidiamo di mangiare qualcosa prima di intraprendere il viaggio, mi improvviso super chef del giorno (qual’é la novità?), e con il frigo praticamente vuoto, organizzo un pranzetto veloce più che soddisfacente, un bel caffè per recuperare energie e….finalmente si parte.

Stoppppppp, si sale in macchina!  già, sembra facile, ma non lo è; i posti 6°-7°, sul retro, non sono molto comodi, i miei figli ci entravano bene da piccoli, ma ora che hanno 14 e 16 anni e sono alti un metro e ottanta o giù di li, ci entrano risicatelli e ovviamente protestano, li convinco che l’alternativa è viaggiare nella “cassa da morto” sul tettino, quindi smettono di protestare, prendono posto sui sedili posteriori bofonchiando e rannicchiandosi un po’ e finalmente si parte.

 

Abbiamo fatto appena una decina di chilometri ed io domando candidamente a mio marito :<<hai preso i contanti che hai ritirato ieri?>>…non mi guarda, e non mi risponde…

Conoscendolo, mi si gela il sangue:<<Non mi dire che ti sei dimenticato?>>.

Ora mi guarda con aria da cucciolo scoperto in flagrante mentre ruba la marmellata dal barattolo.

Sono troppo stanca per prendermi un’arrabbiatura, e quindi diplomaticamente dico:<<io ho centocinquanta euro; tu?…ed ho anche il bancomat…>>, mi risponde:<< io non c’ho n’a lira, forse venti euro, ma il bancomat si!…>> aggiunge prontamente in cerca di “assoluzione”. Bene! mi dico…:<< speriamo di trovare qualche sportello in giro>>.

Alzo la radio dello stereo, e con l’aria tiepida sul viso inizio a canticchiare, seguita dal coro intonato, della numerosa famigliola.

 

 

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4 COMMENTS

  1. Ummammasanta come ti capisco. Noi andiamo in montagna e portiamo tutto il guardaroba, quello estivo e quello invernale… sembriamo una famiglia in fase di espatrio… Per le varie ed eventuali
    invece tengo un foglio con scritto tutto quello che devo portare, sennò mi scordo la metà delle cose (e una parte me le scordo lo stesso) 😀

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