Criogenizzazione post mortem, una triste realtà

nebbiapiazzale chiesa di santa margherita-con-nebbia-montefiascone
Nebbiapiazzale chiesa di santa margherita-con-nebbia-montefiascone

20 anni fa si scherzava sulla criogenizzazione vista in tanti film fantascientifici. Per criogenizzazione si intende un processo per il quale un corpo viene posto ad una temperatura molto sotto lo zero, grazie all’azoto liquido, mantenendone intatte le funzioni vitali e bloccandone la putrefazione. Ad Alcor, Arizona, esiste una compagnia che pratica la criogenizzazione sui corpi umani post mortem.

Criogenizzazione post mortem cos’è come funziona?

Cos’è e come funziona la criogenizzazione o ibernazione dei corpi? Il funzionamento è complesso e le speranze che derivano da tale tecniche è quella di riuscire un giorno a ripristinare le funzioni vitali di coloro che sono stati criogenizzati, nonostante i danni che l’acqua ghiacciata porta alla micro circolazione.

In futuro, si pensa che le nanotecnologie possano riuscire a risistemare tutte le funzioni compromesse. Oltre a ciò l’obbiettivo è quello di trovare una cura alla patologia che ha ucciso l’individuo ovviamente. Tutto questo processo costa oltre i 200mila dollari a coloro che sono tanto temerari e speranzosi di riuscire a tornare in vita. Senza voler esprimere pareri in termini religiosi e di naturalità o no del processo ci limitiamo a darvene informazioni.

La più giovane criogenizzata della storia o ibernata

Matheryn Novaratpong, è questo il nome della bambina Thailandese più giovane mai ibernata nella storia dell uomo. La piccola è deceduta all’età di 3 anni per una complessa forma tumorale molto aggressiva del cervello, e i suoi genitori non hanno ovviamente voluto arrendersi.

Matheryn è stata quindi portata al centro di criogenizzazione umana di Alcor, dove è stata “sospesa” in una soluzione ghiacciata a -196° C, in attesa che la scienza faccia il suo corso, e che un giorno possa esserle restituita la vita, che la malattia gli ha strappato così precocemente.

Il cervello della piccola è stato invece deposto a -75° in una sede separata dal resto del corpo. Speriamo vivamente che il progetto della famiglia Novaratpong possa rivelarsi funzionale alle loro speranze, tuttavia nonostante i costi ingenti della criogenizzazione, non esistono prove concrete sulla possibilità che tale sistema possa un giorno rivelarsi efficace al suo scopo anche se attualmente  si è ancora molto lontani dal successo di queste nuove frontiere legate al campo medico e scientifico.

Written by Mirco Angelosante
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