Scuola: illegalità e degrado

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Questa è una delle tante storie che siamo ormai abituati a vivere nel quotidiano lamentandoci, ma senza  mai fare nulla. Nel caso specifico invece è stato fatto molto e le lamentele di molte voci hanno portato alla vittoria di una giusta causa.

Nel quartiere in cui abito ci sono 3 scuole elementari e materne che fanno capo ad una sede centrale e dove per molti anni ha risieduto una direttrice non in carica  (poco presente) in quanto la vera titolare era per motivi personali all’estero. Ciò ha comportato un’amministrazione precaria delle tre scuole con atti a dir poco illeciti.

All’epoca 2 dei miei attuali 3 figli intraprendevano il percorso scolastico, uno in prima elementare e l’altro alla scuola materna. Iniziamo con il dire che la scuola materna si trovava al primo piano violando ogni norma di sicurezza, che i topi girovagavano nel giardino e all’interno dell’edificio e che gran parte delle classi era in condizioni pessime, vetri rotti porte non funzionanti cornicioni che cadevano a pezzi, porte di sicurezza chiuse con catenaccio, impianti elettrici non a norma e “dulcis in fundo” impianto antincendio finto.

Spenderei due parole su questa cosa in quanto l’impianto era stato fatto allestire 3 anni prima e regolarmente pagato ma alla verifica del “piano di sicurezza” da parte degli organi preposti si è scoperto che la centralina  che avrebbe dovuto mettere in funzione tale impianto era solo una scatola di metallo completamente vuota ( ho personalmente assistito e accompagnato i tecnici nel giro di perlustrazione). La scuola avrebbe dovuto chiudere ma il piano di sicurezza fu fatto accuratamente sparire con conseguente dimissione, con mio sommo dispiacere, della rappresentante (genitore) del consiglio di circolo, che insieme a me partecipò alle verifiche di sicurezza.

Questa è solo una piccola parentesi ma ora vengo al punto. Nelle tre sedi del quartiere ogni anno si formava, alternando la sede o in più di una sede, una sezione definita “a modulo” in cui i bambini non svolgevano l’orario del tempo pieno ma un orario ridotto con due soli rientri pomeridiani.  Personalmente sono stata sempre avversa al tempo pieno per i miei figli realizzato in strutture fatiscenti con carenze strutturali che non consentono lo svolgere regolare di attività extra curriculari quali laboratori di musica, di informatica o linguistici nonché attività sportive, motivo per cui il tempo pieno pur essendo un valido supporto alle donne lavoratrici e alle famiglie in genere, diventa comunque pesante per il bambino e non del tutto utile alle attività didattiche che specie nei primi anni si svolgono con molta fatica  nel pomeriggio, e spesso vengono alternate a video cassette ed altro.

I ragazzi non si abituano a fare i compiti da soli e in molti casi, invece tornano a casa in tardo pomeriggio con altri compiti da terminare. Io non so quanto ciò sia valido so che i miei figli sono stati cresciuti in modo diverso e ad oggi mi ritrovo delle pagelle strabilianti piene di 7 – 8 e 9 ottenuti alle scuole superiori.

Il ruolo della famiglia è importante sia nell’educazione dei ragazzi che nell’apprendimento scolastico la scuola non sempre puo’ sostituirsi  in  pieno al ruolo della famiglia,  i pomeriggi trascorsi con i propri figli nel responsabilizzarli allo studio e nell’indirizzarli alle tecniche di studio sono stati produttivi. Questo è il mio punto di vista e quello di tutte quelle mamme che si sono unite a me in questa lotta.

Mia figlia iniziava la prima elementare nella sezione a modulo arrivata al secondo anno, i genitori  vengono informati della futura aabolizione della sezione a modulo  la quale sarebbe passata a tempo pieno, in sostanza   avrebbero tolto le sezioni a modulo in tutte e tre le scuole del quartiere.

Nel mio quartiere esistono scuole a tempo ridotto ma sono private. Da qui inizia la mia lotta prima le parole e poi i fatti. Decido di organizzare una raccolta firme e fortunatamente trovo subito una decina di mamme disposte a sposare la causa. Stampiamo un’infinità di foglie e cominciamo a raccogliere firme. In breve tempo la notizia si diffonde ed altre madri si uniscono alla “battaglia” così in breve tempo raccolgo un bel mucchio di fogli pieni di firme. Fotocopio il tutto e ne mando una copia al provveditorato seguito da una bella lettera in cui metto a conoscenza delle direttive adottata dalla scuola. Mi reco alla sede centrale della scuola seguita da altre 3 mamme per far protocollare lettera e firme ma…arriva la sorpresa: mi dicono che non possono e non vogliono protocollare un bel niente…
So bene che è un mio, anzi un nostro diritto e che devono farlo per forza. Insisto senza risultati, ma quando minaccio di andare dai carabinieri e tornare con loro, si arrendono alle nostre richieste, rendendosi conto che non possono far altro che provvedere a soddisfarle in quanto più che legittime.

Dopo pochi giorni verrò informata in forma ufficiosa che il provveditorato si è mosso in senso positivo e che la “scuola” in questione è stata bacchettata, in primis la vice direttrice che nella questione specifica faceva il “bello e il brutto tempo” di tutte le tre strutture scolastiche.

Dopo pochi mesi, su decisione del consiglio di circolo cui parteciperò con altre mamme si delibererà l’insindacabile decisione della presenza annuale in una delle tre sedi scolastiche di una sezione dedicata al modulo per sempre.

In questo caso la battaglia è stata vinta, in seguito sposterò i miei figli in una scuola privata per via delle scarse norme igienico-sanitarie e per la non sicurezza degli edifici, ma ancor oggi tutte le mamme che optano per il tempo “ridotto” per i loro figli nel tentativo di conciliare al meglio sport, scuola e vita familiare sono felici di poterlo fare.

 

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2 COMMENTS

  1. Noi siamo stati obbligati al tempo pieno, la scuola in pratica ricatta i genitori ed è l’unica del paese. Ogni giorno le piccole escono alle 16.20 e poi devono fare i compiti… alla faccia della
    fanciullezza!  Buona domenica (per fortuna la scuola è finita)

    • Una politica adottata per esigenze economiche cara mia…ma considerando le strutture che ci offrono un vero pianto il tempi pieno diventa una tragedia specie per i più piccoli…Utili di sicuro
      per quei genitori che lavorano entrambi…io per seguire i miei tre cuccioli lasciai il lavoro…(non navigavamo nell’oro) ma non ho avuto scelta, oggi mi rendo conto di aver speso bene il mio
      tempo

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