Bonsai rinvaso e potatura delle radici

Bonsai rinvaso e potatura delle radici
Bonsai rinvaso e potatura delle radici

I bonsai vanno, in linea di massima rinvasati ogni anno. In alcuni casi nei bonsai più adulti, anche ogni 2 o 3 anni, dipende della specie e dall’età. I bonsai più giovani sicuramente vanno rinvasati annualmente. Poi, quando le piante cominciano ad essere più adulte, intorno al decimo anno, sarà necessario regolarsi in funzione dello sviluppo dell’apparato radicale. Vediamo come rinvasare i bonsai e potare le radici.

Rinvaso dei bonsai quando effettuarlo e tipo di terriccio

La stagione migliore per procedere al rinvaso dei bonsai è, come per altre piante, la primavera, da effettuare prima che compaiono le foglioline.

Mentre per quanto concerne le conifere il rinvaso andrà effettuato preferibilmente da ottobre a febbraio quando il ciclo vegetativo è rallentato.

Al momento del rinvaso è necessario provvedere a due operazioni principali:

  • 1) Cambiamento del terriccio usando quello idoneo alla specie.
  • 2) Potatura delle radici del bonsai.

Il terriccio

Per trapiantare e rinvasare i bonsai è necessario usare il terriccio base per bonsai, a meno che non si abbia a che fare con delle piante particolarmente esigenti come ad esempio i bonsai di rododendri e le azalee (acidofile) che preferiscono, appunto, terricci acido.

In questo caso, infatti, è necessario che il terriccio abbia una forte percentuale di torba o in alternativa di castagno o erica.

Si deve tenere presente che un terriccio con prevalenza di argilla, (sabbia e limo) tende a trattenere l’acqua; viceversa una maggiore quantità di sabbia e ghiaia rende il terreno molto permeabile.

Per avere una giusta umidità del terreno è bene anche considerare dove collocare i bonsai in base alla specie e alla stagione (Dove collocare i bonsai, quali sono le posizioni giuste per i bonsai).

La potatura delle radici

La potatura delle radici dei bonsai quando si procede al rinvaso e al cambio di parte del terriccio, non è sempre necessaria.

Per capire quando la potatura delle radici si rende utile è necessario controllare annualmente il pane di terra sollevandolo dal contenitore. Se le radici “hanno fatto il giro” (ossia hanno avvolto tutto il pane di terra) è necessario potarne almeno un terzo.

A che cosa serve la potatura delle radici dei bonsai?

Erroneamente in molti pensano che la potatura delle radici dei bonsai serva a contenere la crescita della pianta. In realtà potare le radici dei bonsai serve a rafforzarne l’apparato radicale, infatti il bonsai sviluppa così molti “capillari”, ed emette nuove radici e nuovi rami.

Come potare le radici dei bonsai?
Come potare le radici dei bonsai?

Come potare le radici dei bonsai?

Per potare in modo coretto le radici dei bonsai si utilizzano degli attrezzi specifici per i bonsai. Con un uncino in metallo si districano le radici in senso radiale dall’alto verso il basso.

Con un paio di forbici affilate si recidono le radici di almeno un terzo. Dopo aver effettuato questa operazione si rinvasa il bonsai avendo cura di disporre sul fondo del nuovo contenitore uno strato di sabbia per evitare il ristagno d’acqua e migliorare il drenaggio del terreno. A tal proposito coprire il foro di drenaggio con una reticella e della ghiaia.

Momento del rinvaso del bonsai

Ci sono delle regole da rispettare quando si procede al rinvaso dei bonsai e la potatura delle loro radici: vediamo quali sono.

  1. Al momento dl rinvaso dei bonsai è necessario far asciugare bene il pane di terra evitando di annaffiare nei 2 giorni precedenti, in modo da favorire l’estrazione dal vaso.
  2. Eseguire i rinvasi in luogo fresco ed ombreggiato.
  3. Innaffiare subito dopo il rinvaso innaffiare abbondantemente e porre in ombra. (Come e quando annaffiare i bonsai).
  4. Dopo il rinvaso somministrare dei prodotti adatti a far superare alla pianta il trauma di questa operazione.
  5. Non concimare per almeno 4 – 6 settimane.
  6. Ricoprire il terreno con spore o muschio per dare un tocco elegante. Per favorire l’attecchimento del muschio, proteggerlo con una garza ed inumidire spesso.

Quali vasi scegliere per i rinvasi di bonsai

I contenitori sono, indubbiamente parte integrante dei bonsai. Esistono diverse tipologie di contenitori per bonsai e varie forme, dimensioni e colori. Ogni contenitore si adatta più o meno al tipo di bonsai e allo stile adottato.

Vasi rotondi: nei vasi di forma rotonda vanno bene i bonsai a tronco slanciato.

Vasi ovali: sono molto versatili e si adattano a tutti gli stili di bonsai.

Vasi rettangolari e quadrati: Adatti per molte tipologie di bonsai incluse le conifere (pini) e per le coltivazioni multiple.

Vasi stretti ed alti: perfetti per i bonsai in stile cascata in quanto lasciano ricadere verso il basso e in modo elegante la chioma dell’alberello bonsai.

Per quanto riguarda le dimensioni del vaso, si va dai minuscoli vasi “mame” che variano da 1, 2 a 4 cm fino ai vasi imponenti per bonsai di grossa taglia.

I migliori vasi per bonsai sono quelli in gres giapponese cotti a temperature alte di 1200 gradi.

Sicuramente gli accorgimenti utili per i bonsai ed il rinvaso inclusa la potatura delle radici sono operazioni delicata che con un po’ di pratica ed esperienza possono essere svolte senza problemi.

Previous articleRocca Calascio tutto il fascino antico del castello medievale
Next articleLibro La Storia Segreta di Angelica Li di Elena Salem

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.