Comprare una nuova lavatrice, una scelta oculata

Comprare una nuova lavatrice, una scelta oculata
Comprare una nuova lavatrice, una scelta oculata

Prima di comprare una lavatrice può essere utile fare due conti sui costi correlati all’utilizzo di questo elettrodomestico. Non si tratta solo di capire quali sono i prezzi dei vari modelli a disposizione sul mercato, ma anche di calcolarne i consumi e quindi le spese in bolletta che ne potranno derivare.

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Meglio una lavatrice di nuova generazione o un modello tradizionale?

A differenza di quel che si potrebbe essere portati a pensare, le lavatrici vecchie durano di più rispetto a quelle nuove: queste ultime, infatti, presentano delle tecnologie che sono sì più sofisticate, ma che proprio per questo motivo sono anche più delicate. Il test di durata che viene eseguito su una lavatrice prevede la ripetizione di vari cicli di risciacquo e di centrifuga: essi, infatti, rappresentano le fasi più impegnative per le componenti meccaniche di questo tipo di elettrodomestico. La valutazione permette di scoprire se la lavatrice tende a rompersi con facilità ed eventualmente quanto è complessa una riparazione.

Il consumo medio

Nel corso degli ultimi tempi si è assistito a una notevole evoluzione dal punto di vista del consumo di acqua da parte delle lavatrici. In anni meno recenti, ciascun ciclo di lavaggio richiedeva non meno di un centinaio di litri di acqua, mentre oggi – ipotizzando di avere a che fare con una capienza di 5 chili – sono sufficienti 40 o al massimo 50 litri. Il consumo di acqua, per altro, va di pari passo con quello di corrente, il quale può essere dedotto dalla classe energetica. In più, c’è un ulteriore legame tra l’acqua e la corrente: nel caso in cui l’acqua venga utilizzata a una temperatura più bassa, il consumo elettrico della lavatrice si può ridurre fino al 30 per cento.

Le lavatrici a basso consumo esistono davvero?

Le lavatrici a basso consumo hanno la capacità di assicurare una centrifugazione molto efficace: si tratta di una peculiarità che si rivela utile specialmente in autunno e in inverno, quando c’è bisogno non solo di lavare gli indumenti ma anche di asciugarli. Chiaramente, ha poco senso ricorrere a una lavatrice che consuma poco se poi si è costretti a spendere una grande quantità di energia per asciugare il bucato.

Proprio questo è il motivo per il quale c’è bisogno di un modello che metta a disposizione una centrifugazione efficiente, tale da consentire all’asciugatrice di consumare almeno un quinto di corrente in meno. In inverno non si può proprio fare a meno dell’asciugatrice, a maggior ragione se si vive in montagna o nel Nord Italia.

Gli apparecchi di classe A

I dati Enea riguardanti un elettrodomestico di classe A con 2mila Watt di potenza suggeriscono un consumo annuo pari più o meno a 300 kWh, ipotizzando che la lavatrice venga usata per lavaggi a 60 gradi 4 volte alla settimana. Tradotto in soldoni, la spesa annua si aggira intorno ai 100 euro, fermo restando che grazie al mercato libero è possibile trovare specifiche offerte che rendono i prezzi più convenienti; in questi casi si può scendere fino a 60 euro all’anno.

Nel caso in cui si acquisti una lavatrice di classe A+++, che è la migliore a disposizione in questo momento, il risparmio sui consumi è di circa il 25 per cento. Come è facile intuire, comunque, più è alta la classe di efficienza energetica di un apparecchio e più cresce il suo prezzo iniziale. Insomma, si risparmia sui consumi con il passare del tempo, ma si spende di più all’inizio: per questo ogni investimento deve essere valutato con cura.

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3 COMMENTS

  1. la mia mi sta quasi abbandonando devo sceglierla anche io con molta cura visto che poi il nostro bucato è affidata a lei grazie per le info

  2. Ottima spiegazione, finalmente ci ho capito qualcosa! Io ho una lavatrice A++ ma l asciugatrice è di classe B e devo proprio cambiarla!

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