Il teatro greco origini e grandi autori di commedie, drammi e tragedie satiriche

Il teatro greco origini e grandi autori di commedie, drammi e tragedie satiriche
Teatro di Epidauro

In Grecia paese che attira molti turisti, e ad Atene, il teatro, era un momento molto importante della vita sociale. Le gare drammatiche si svolgevano ogni anno e, gli autori, presentano le loro nuove opere. Un ministro “arconte eponismo” si occupava dell’organizzazione di queste gare, aiutato da alcuni facoltosi cittadini.

Così nasce e si evolve questa tradizione millenaria del teatro greco. La commedia greca e particolarmente incentrata sulla vita della città (specie Atene) e sui suoi personaggi pubblici.

Struttura del Teatro Greco

Il teatro greco origini

Tespi: formella sul campanile di Giotto a Firenze

La struttura che ospitava le rappresentazioni del teatro greco era dotata di gradoni in pietra che scendevano digradando verso la base lasciando spazio al posto che occorreva per ospitare gli attori, il coro, l’orchestra e al palcoscenico. Gli Attori andavano in scena indossando appositi abiti e maschere. Secondo la storia del teatro, le origini del teatro greco sono da far risalire al VI secolo avanti Cristo.

Tespi ed il teatro greco

I suoi albori si videro ad opera di un uomo di teatro, un certo Tespi, rappresentato in una formella sul campanile di Giotto a Firenze ( foto a sx)) che, con il suo carro, giunse ad Atene portando i primi strumenti di scena come maschere, abiti teatrali ed arredi scenici.

La struttura

La struttura del teatro greco veniva edificata generalmente addossata al fianco di una collina in modo tale da poterne sfruttare la pendenza naturale per la costruzione dei gradoni. Alla base del teatro vi era l’orchestra, un ampio spazio circolare dal quale partivano i gradoni più bassi della struttura del teatro greco.

Vi erano diverse entrate: sul lato opposto dell’orchestra si trovava la scenografia con la sua entrata, e altre due entrate rappresentate da due corridoi coperti collocati tra le gradinate denominati parodoi o eisodoi.

Ad Atene le rappresentazioni avvenivano nel teatro di Dionisio, ma altri teatri importanti del periodo greco furono il teatro di Siracusa, ed il teatro di Epidauro.

I grandi autori del teatro Greco ed i generi teatrali

I generi in uso nel teatro greco furono vari. Le due forme di teatro più utilizzate dagli attori greci furono la tragedia e la commedia. Il genere teatrale comico, utilizza, a differenza della tragedia vera e propria, personaggi inventati e non attinti dalla mitologia e dagli dei. Tra i miti greci Orefeo e Euridice, affascinano tutt’ora.

Ma vi fu anche una variante, quella del dramma satirico. La tragedia deve le sue origini negli antichi riti collettivi che venivano organizzati in onore degli Dei. Queste antichissime tradizioni si sono evolute nel tempo. Il “dramma satiresco” (o satirico), era comunque una rappresentazione comica che veniva generalmente messa in scena dopo una tragedia e serviva per risollevare l’animo degli spettatori, divertendoli.

In genere, gli autori delle tragedie erano anche autori del dramma satirico. La sua caratteristica era dovuta al fatto che il coro era composto da satiri che assumevano sempre un atteggiamento tipicamente comico.

In tutti e tre i generi teatrali greci, il coro era presente, e rappresentava un personaggio di tipo collettivo che partecipava attivamente alle avventure degli attori. Il coro poteva essere formato da un gruppo di giovani, di donne, o di anziani, a seconda dell’opera in scena.

I filologi della biblioteca di Alessandria ritennero di poter dividere le fasi della commedia e la sua evoluzione in tre periodi storici:

  1. Commedia antica che va dal suo inizio e si protrae fino al IV secolo a. C.
  2. Commedia di mezzo fino al 323 a. C.
  3. Commedia nuova dal 323 a. C. in poi.

La fase ultima della commedia, quella della commedia nuova, coincide con l’età ellenistica e, fondamentalmente sposta la sua attenzione dalle problematiche pubbliche, all’universo che riguarda il singolo, l’individuo.

I grandi autori del teatro greco

Eschilo è il primo grande autore di cui ci sono giunte le opere. Egli introdusse i coriferi, personaggi che si staccavano dal coro per diventare dei protagonisti.

Della commedia greca sono giunti a noi solo i testi di due grandi autori: Aristofane autore della commedia antica e Menandro, autore della commedia nuova. Tra gli autori della commedia antica ricordiamo: Cleone, Sofocle e Euripide. Tra i maggiori autori della commedia di mezzo dei quali però non sono pervenute opere vanno ricordati: Antifane, Alessi e Anassandride.

Sofocle

Sofocle continuò questo stesso percorso dando spazio al terzo attore dialogante oltre che al coro. In questo modo la tragedia si allontanò definitivamente dalle sue origini religiose, e divenne rappresentazione dei rapporti sociali e delle storie reali che accadono tra gli uomini. Tra le sue opere vi furono anche tragedie satiriche come “I cercatori di tracce”.

Euripide

Euripide fu il terzo grande autore della tragedia greca e fu l’autore di ulteriori cambiamenti: le sue tragedie portano in scena i dubbi, le amarezze e le illusioni della vita di tutti i giorni. Tra le sue opere ricordiamo una tragedia satirica “il Ciclope”.

Aristofane

Aristofane fu un altro autore molto importante. Le sue opere trovano origine nelle farse popolari che divennero grazie alla genialità di questo autore, dei veri e propri esempi della satira sociale. In queste opere si parla di problematiche serie e attuali come ad esempio la guerra, la carestia ma anche la pace e l’abbondanza. In queste opere satiriche i personaggi illustri delle città vengono messi alla berlina.

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