Fave o Vicia faba: uso coltivazione e benefici di questo legume

 

Parliamo un poco di Fave denominate “Vicia Faba” un legume che in Italia nel giorno della festa dei lavoratori 1° maggio, viene ampiamente consumato.

 

Le fave sono di facile coltivazione e producono dei ricchi raccolti già a partire dalla fine di marzo primi di aprile a seconda della zona geografica e del clima presente. L’uso ed benefici di questo legume sono molteplici.

 

Fave o Vicia faba: uso coltivazione e benefici di questo legume

 

Si tratta di un legume coltivato sin dai tempi remoti ed è originario del bacino Mediterraneo.

Le fave vengono coltivate sia come pianta da legume che da sovescio. Il frutto è costituito da un grosso baccello allungato e corposo nel cui interno si trovano i frutti in numero e grandezza variabile. Le fave sono voluminose e piatte alla sommità presentano una piccola unghia scura che rappresenta l’inserzione sulle valve. I semi costituiscono la parte edule sia consumati freschi che secchi. Sono presenti diverse cultivar le più note sono quelle a baccello lungo ” Aguadulce Claudi”, o la gigante verde chiara ” Windsor” o il tipo più piccolo (nano), molto saporito e dalla fruttificazione abbondante. Le fave fresche sono reperibili in commercio dalla primavera all’estate (inizio), mentre secche o congelate le troviamo tutto l’anno.

Fave e costituenti e utilizzazione

I costituenti delle fave possono variare in relazione alla lavorazione subita dal legume esse possiedono un elevato contenuto calorico (330 cal/100gr di fave). Contengono al loro interno vari costituenti: protidi, lipidi, fibra, sali minerali calcio ferro, iodio, rame, potassio e numerose vitamine: A, B, C, D, PP.

Utilizzazione delle fave

Utilizzate abbondantemente sia crude che cotte. Le fave giovani e tenere vengono sbucciate e consumate togliendo l’unghia amarognola superiore, quelle più grandi e dure possono essere private della pellicola (buccia) che le riveste. Largamente consumate insieme al pecorino (formaggio di pecora) vengono consumate cotte e gustate come contorno o in aggiunta di minestre e minestroni, secondi di carne. Largamente consigliate nelle diete in quanto ricche di proteine e di grassi insaturi, ottimo aiuto per le arterie in quanto gli acidi grassi presenti non vi si depositano sopra.

Contorno di fave in purea: ricetta

Possono essere ridotte in purea ed associate ad altre verdure come la cicoria, la lattuga o meglio ancora utilizzate in una ricetta che prevede l’uso dei cardi, quest’ultimi andranno appassiti in una casseruola con olio d’oliva e cipolla. Mescolate con le fave lessate e ridotte in purea costituiscono un buon contorno sano e salutare.

Fave coltivazione

Le fave non necessitano di grandi cure si adattano a vari tipi di terreno con facilità ma predilige quelli ben drenati senza eccessivi ristagni idrici. Questa leguminosa va seminata a rotazione lasciando un terreno ricco di azoto. Se coltivata vicino a lattughe ed alberi da frutta aumenta la sua produzione e la bellezza dei suoi frutti.

  • La semina delle fave e l’inizio della coltivazione, deve avvenire nel periodo autunnale (ottobre – novembre) in relazione anche alla zona climatica. Nelle zone a clima freddo è preferibile seminare in semenzaio a gennaio febbraio per poi trapiantare le nuove piantine in primavera. Non sopportano le gelate e non resiste a temperature inferiori ai -5/6 gradi. In alcune zone si seminano da luglio a settembre per ottenere un raccolto autunnale.
  • Le piante di fave andranno disposte su più file e distanziate tra di loro (20 cm circa). tra una fila e l’altra si dovranno lasciare 40/50 centimetri circa.
  • La profondità di semina delle fave varia in virtù della qualità e della grandezza del seme: semi grandi andranno interrati anche a 10 cm di profondità, tale misura si potrà dimezzare per la qualità nana o semi comunque non molto grandi.
  • La quantità di piante di fave, sarà in relazione all’uso che ne fate: 4 filari da 6 metri producono circa 72 kg di fave, ma anche questo fattore è legato al tipo di cultivar e al terreno, nonché alla stagione e ai suoi cicli più o meno regolari: gelate tardive possono comprometterne il raccolto. Se non possedete un giardino potrete allestire dei vasi a cassette sul balcone e piantarne comunque alcuni esemplari.
  • Se il balcone o l’orto sono molto esposti fornite alle piante di fave dei tutori in plastica o in bambù. Tra un sostegno e l’altro facciamo passare dello spago creando una struttura di sostegno semplice ma molto efficace. Irrighiamo spesso le piante, senza esagerare con la quantità d’acqua, irrigare di meno se il terreno non è ben drenato. Sarchiare e pacciamare specie nelle zone a clima più rigido.
  • Quando i baccelli più bassi sono diventati abbastanza grandi (circa 8 o 9 cm); cimare favorendo la crescita dei baccelli di fave ed eliminando i rischi di contaminazione da fide nero che si insidia proprio in questa zona. La potatura può avvenire con forbici a mano data la fragilità degli apici.

Se non avete provveduto alla semina delle fave per tempo: niente paura, acquistate delle piantine già formate in un vivaio e a breve ne consumerete i succulenti frutti: per i 1° di Maggio solo fave del vostro orto! Raccoglietele quando i baccelli sono ancora teneri.

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