Pacciamare: come quando e perché

Arriva l’inverno, o magari siamo in estate e fa un caldo eccessivo, od ancora la primavera ci regala un sacco di erbe infestanti: ecco tre motivi per pacciamare!

La pacciamatura si effettua in vari periodi dell’anno, sia nell’orto che nel giardino. Il pacciame è un materiale misto, spesso di natura organica che viene utilizzato per assolvere più funzioni, ed in base a dove dobbiamo pacciamare e perché, si utilizza del materiale differente.

Pacciamare: come quando e perché

Pacciamare: come e quando? Bene! Il come, dipende dal tipo di pacciamatura che ci necessita. Se dobbiamo contrastare la nascita di erbe infestanti in un viale o in alcune aiuole, basterà pacciamare con dei piccoli sassi, delle scaglie di vetro colorato, dell’argilla espansa in grado di trattenere anche umidità. Ma se invece dobbiamo proteggere le piante dal freddo? In questo caso pacciamare perché si deve proteggere le radici delle piante dalle gelate, quindi si utilizzerà un pacciame contente materia organica in grado di generare un riscaldamento ed una protezione del suolo, come ad esempio lo stallatico misto a foglie e terra.

Ecco perché pacciamare!

Abbiamo visto perché pacciamare, le funzioni sono molteplici, inclusa quella di trattenere umidità ed evitare il dilavamento del suolo, abbiamo visto che i materiali sono vari, oltre allo stallatico e alle pietre, possiamo anche adottare foglie e cortecce, residui organici reperibili nel giardino, nell’orto o in falegnameria (trucioli e segatura). Quindi spiegato quando pacciamare e perché vediamo anche come farlo.

pacciamare materiale
Materiale per pacciamare

Come pacciamare il terreno

pacciamare segaturaCredo sia chiaro che la pacciamatura abbia funzioni poliedriche che servono a decorare, proteggere dal freddo, ma anche dal caldo eccessivo dell’estate, arricchisce il suolo di nutrienti grazie alla decomposizione del pacciame organico, l’unico accorgimento è quello di rinnovare di tanto in tanto il pacciame. Trascorso qualche anno, è bene interrarlo con la vanga e stendere un nuovo strato.

Ma come pacciamare il terreno? Semplice! Lo strato di pacciame va steso con il rastrello, dovrà essere di circa 5 o 10 centimetri ed andrà interrato un po’, solo così si potrà evitare che crescano delle erbe infestanti e che il suolo sia ben protetto. Intorno alle piante si avrà cura di lasciare il colletto delle stesse scoperto e, durante la semina, si scanserà il pacciame con il rastrello.

Le pacciamature estetiche sono funzionali e decorative, adatte a giardini rocciosi o nei suoli in cui il prato, diventa un elemento decorativo che richiede troppe cure, in questo caso tale soluzione, sebbene diversa, è molto estetica e piacevole. Troviamo poi le pacciamature funzionali che si avvalgono dell’uso di teli di plastica di copertura, adottati per il suolo. Oltre alla pacciamatura si potranno proteggere le piante dal freddo e dal gelo, magri anche dalla neve utilizzando delle serre a casetta le serre a tunnel o dei teli di copertura in TNT.

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3 COMMENTS

  1. […] In Italia la coltivazione della pianta del tè iniziò verso la fine del 1800  grazie a Giovanni Briosi, professore di botanica e direttore dell’orto  botanico di Pavia dal 1883 al 1919.Dalla pianta originale negli anni ’30 Gino Pollacci anch’ egli professore di botanica, riuscì ad ottenere una varietà diversa che chiamò Camellia thea ticinensis, in grado di resistere al gelido clima invernale ma va protetta con pacciamature. […]

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