Castello di Bracciano Orsini-Odescalchi: storia, sale, visite

Ci rechiamo al Castello di Bracciano Orsini-Odescalchi e vi raccontiamo un po’ di storia storia, illustrandovi le sale visitate e proponendovi gli orari ed i giorni per le visite, immergendoci in questa realtà secolare, ricca di storia, costume e arte.

                                 Il Castello

Durante una vacanza sulle rive del lago di Bracciano ci rechiamo a far visita all’omonimo castello proprietà, prima degli Orsini e poi degli Odescalchi attuali proprietari.
Originaria rocca medioevale del 1100 fatta edificare dai Prefetti di Vico, ristrutturata nel 1300, acquistata per motivi strategici dagli Orsini, successivamente ampliata con la costruzione del castello durata circa 15 anni.

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Accediamo al Castello Odescalchi di Bracciano percorrendo un tratto di giardino dopo aver cercato per circa 15 minuti l‘ingresso principale attualmente spostato, lo troviamo sulla via del lago e non più sulla piazza, ci chiediamo il perché dato che questa decisione rende più difficoltosa la ricerca e danneggia i negozianti che per anni hanno usufruito del privilegio di trovarsi in questa piazzetta storica ai piedi del castello.

Castello Odescalchi Orsini Bracciano
Castello Odescalchi Orsini Bracciano

Ci viene spiegato dal personale che la scelta è tecnica: rende il percorso e la visita più agevole, mentre i negozianti affermano che l’attuale principessa proprietaria facente capo all’associazione Livio IV Odescalchi, affermi che vi siano lavori in atto. Qualunque sia la causa a mio avviso, dato che ho visitato la struttura più volte nel corso degli anni, trovo che turisticamente l’attuale scelta sia poco pratica e costringa, malgrado i cartelli segnaletici, a dir il vero scarsi, ad una ricerca non semplice.

II Castello di Bracciano Orsini-Odescalchi: un po’di storia e orari visita

Castello Odescalchi Orsini Bracciano
Castello Odescalchi Orsini Bracciano

Il Castello di Bracciano sito in provincia di Roma è conosciuto come Castello Orsini-Odescalchi, un edificio risalente al XV secolo formato da 3 mura di cinta di forma pentagonale caratterizzato da 5 torri poste ai vertici. Originariamente edificato dalla famiglia Bracci (Braccio da Montone), fu acquistato dagli Orsini e successivamente dagli Odescalchi, attuali proprietari. Il castello fu aperto al pubblico nel 1952 da Livio IV Odescalchi, ed e attualmente visitabile dal lunedì al venerdì sia mattina che pomeriggio fino alle 18:00, ed i giorni festivi con orari diversi. Prezzo d’ ingresso con guida 8,50 euro ridotto per i bambini. Alcune sale sono visionabili altre riservate altre ancora usate per ricevimenti eventi e matrimoni. Gli studenti universitari con tessera pagano ridotto quindi 6 euro.

La struttura del castello di Bracciano

Si tratta di una struttura architettonicamente imponente, ben conservata e di grande impatto estetico. Caratterizzata da due grosse ale a più livelli e dalla torre a tre livelli mentre l’ala adiacente risulta edificata a due livelli. Le mura della struttura interna sono molto spesse e raggiungono i 4,5 metri di spessore, mentre la torre di forma circolare, presenta due sale affrescate risalenti al 1558, nate per il matrimonio che sugellava l’alleanza tra gli Orsini e i De medici di Isabella De Medici appena adolescente (11anni) con Paolo Giordano Orsini, suo promesso sposo sin dall’infanzia. Presenti nella sala i due emblemi: l’orsa per gli Orsini e la rosa canina per i De Medici, ambedue gli stemmi risultano affrescati alle pareti della su detta sala. Iniziamo la visita dal piano terra in cui si trovavano le sale ospitanti anticamente i soldati, le armi e dalle quali si dipartono dei passaggi segreti che permettevano di raggiungere il centro storico del paese per i rifornimenti in caso d’assedio.

Percorrendo l’ala del Castello di Bracciano si incontrano varie sale utilizzate per ospitare i nobili, tutte caratterizzate da soffitti alti 7 metri affrescati e tutte dotate di camino ma, malgrado ciò ugualmente molto fredde d’inverno. Nelle stanza sono alloggiati vari letti storici appartenenti alla collezione della famiglia Odescalchi possiamo ammirare lo Stemma – Dipinto di Benedetto Odescalchi capostipite, vari affreschi sia al soffitto che alle pareti e mobili d’epoca.

Castello di Bracciano: sale e affreschi

Gli affreschi di alcuni soffitti sono attribuiti ad Antoniazzo Romano che vi collaborò unitamente a 60 assistenti, l’artista veniva detto “il madonnaro” in quanto realizzava dipinti di Madonna nelle chiese dell’poca.
In una sala colpiscono le splendide tavole umbre di fine 500 raffiguranti una crocifissione e che si pensa anticamente chiudessero un organo. Ogni sala ha una porta con uscita esterna.
La sala delle donne fu affrescata da artisti della tuscia intorno al 520, ed è in stile tardo gotigo con scene raffiguranti donne. Presente il dipinto del capostipite Benedetto Odescalchi. Tra i dipinti troviamo la Regina Cristina di Svezia dipinto posto al lato del grande camino, unica donna sepolta a San Pietro. Nella sala maggiore fanno luce due grossi lampadari, originariamente alta 14 metri poi controsoffittata, contiene i busti dei Cesari risalenti al 1600 anticamente utilizzata come sala dei trofei. All’interno vi è presente una gabbia di ferro utilizzata per esporre alla berlina il malcapitato punito con lo scherno della popolazione. Sulla parete vi è un affresco che rappresenta le alleanze dalla famiglia, Orsini, Aragona, De Medici, di cui nella sala successiva sono riprodotti gli stemmi.

Isabella De Medici

Segue la stanza di Isabella De Medici duchessa di Bracciano morta a 33 anni. La sala è adornata con una Cassapanca tardo 1300 usata come guardaroba (gli armadi si usavano solo per riporre le armi), i soffitti affrescati sono ben conservati e completamente originari. Da questa sala si accede ad un trabocchetto segreto mentre all’interno troviamo un letto a baldacchino un armadio decorato e delle grandi cassapanche. Nel trabocchetto erano presenti armi letali e una vasca con calce viva, tale vasca fu chiusa negli anni 70. Le leggende narrano che Isabella De Medici la utilizzasse per eliminare le prove dei suoi amanti segreti uccidendoli, ma studi recenti sembrano riabilitare l’onore della bella duchessa vittima di manovre politiche e chiacchiere di corte. Saliamo per una scala a chiocciola in pietra che si diparte dall’uscita di una porta posta nella stanza di media grandezza dove ammiriamo un letto maestoso in ferro battuto di origini siciliane. Il baldacchino era segno di importanza e quindi proposto ed adottato nei letti del castello, mentre i soffitti sono anche qui ampiamente decorati. Dalle finestre ammiriamo una spettacolare vista panoramica sul lago di Bracciano.

Castello di Bracciano Orsini-Odescalchi e la sala delle armi

Continuiamo la visita e, nella sala successiva ci attende una meravigliosa clessidra originale in fattezze e contenuto con all’interno polvere di marmo in grado di scandire il tempo per ben 8 ore. L’Arredo interno è tutto originario inclusa l’inusuale e regale poltrona bagno con sedia denominata “comoda” usata dai nobili anche in presenza di ospiti…

Rimaniamo affascinanti dalla sala delle armi del castello contenente una piccola parte, circa 500 pezzi, dei 5000 pezzi originari degli Odescalchi distribuite nel tempo in vari musei. Sorprendente una grande balestra notevole arma con portata di 250 metri in grado di trafiggere da tale distanza anche un soldato con armatura, fu per questa peculiarità che, in epoca successiva il suo uso fu vietato contro i cristiani. Altre armi presenti che ci catturano l’attenzione sono, tra le tante, un Archibugio con canna , una cotta di maglia larga dal peso di 15 chili, ed una intera armatura a cavallo.
Approdiamo in un’altra sala delle armi, un insieme di veri tesori provenienti da Spagna Germania, Milano etc… tra essi la guida pone l’accento su di un elmo costruito con tecnologia moderna attuale di manifattura entusiasmante. Alcune armi maestro Tommaso de Aiala (Ayala) di Spagna di fattezza leggera e splendida, arricchiscono la collezione, ci cattura anche la descrizione di un pugnale accessoriato con fori utili per spezzare e deviare i colpi degli avversari.

Castello di Bracciano Orsini-Odescalchi: sala dei libri e sala etrusca

Arriviamo alla sala culturale anticamente Sala dei libri completamente affrescata con figure allegoriche del trivio e del quatrivio, insieme a muse ispiratrici e corpi celesti, elementi che faceva riferimento al sapere dell’epica…300 anni prima scultura importata dall’Europa raffiguranti una pietà del Michelangelo (simile e più piccola) in pietra originariamente dipinta.
Segue una sala etrusca dotata di vetrine e reperti di epoca etrusca provenienti da varie zone inclusa Cerveteri.

“Trivio e quadrivio: insieme delle arti liberali oggetto di studio nelle scuole e negli studia del primo millennio dopo Cristo in occidente. La classificazione medievale delle materie d’insegnamento ebbe origine diretta dalle opere del rettore Marziano Cappella che, nel V secolo, fissò il loro numero a sette, dividendo in grandi linee l’ambito letterario da quello scientifico. Al primo, il trivio, corrispondevano i rudimenti della politica e degli studi linguistico-filosofici: la grammatica, la retorica e la dialettica. Il secondo, il quadrivio, comprendeva le materie scientifiche: aritmetica, geometria, astronomia (astrologia) e musica. Nelle università cittadine, trivio e quadrivio diventarono le materie propedeutiche alle lauree in diritto e, soprattutto, in teologia e furono inserite nella facoltà delle arti…”

Pbmstoria.it

Le cucine del Castello Orsini-Odescalchi

La nostra visita volge al termine, stiamo per lasciare quest’incantevole luogo ricco di storia ed emozioni, ed attraversiamo un piccolo chiostro arricchito da un giardinetto sottostante, percorriamo diversi camminamenti esterni, ed infine, scendiamo delle scale per giungere ad un grande chiostro caratterizzato durante a archi e colonne che accoglieva l’ingresso principale per giungere alla struttura che ospitava al piano terra le sale dei nobili e signori del castello, al secondo piano le camere degli ospiti ed infine, al piano superiore la servitù. Dall’interno della piazzetta del chiostro si accedeva alla grande cisterna utilizzata per la raccolta dell’acqua e alle cucine del castello caratterizzate da 4 archi ognuno ospitante cucina e relativo forno.

Concludiamo la nostra visita al castello di Bracciano con grande soddisfazione fermandoci a mangiare dell’ottimo pesce di lago alla griglia in uno dei ristorantini presenti sulla piazza principale fuori dal castello.

Foto e articolo by Mara Mencarelli
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