Adotta un bambino a distanza

Adotta un bambino a distanza
Adotta un bambino a distanza

La fame nel mondo sta mietendo numerose vittime, nella zona del corno d’Africa oltre 500.000 bambini stanno morendo di fame, il tasso di mortalità infantile è elevatissimo, e sebbene ci siano molte associazioni che operino in questo campo, gli sforzi fatti sono sufficienti a salvare la vita solo ad una piccola parte di queste creature.

Adotta un bambino a distanza

La fragilità e le morti infantili sono molte elevati in alcuni paesi dove le condizioni di vita sono ai minimi termini. Manca il cibo, l’acqua le cure mediche. Le zone più colpite sono quelle del Kenya, Somalia ed Etiopia.

Le sedi di SOS Villaggi dei Bambini in Somalia, Etiopia e Kenya, hanno dei programmi di emergenza a Gode, Marsabit, Mogadiscio e Baidoa e si pongono come obbiettivo il  riuscire a dare un minimo di sostegno fornendo generi di prima necessità, cibo acqua e cure mediche.

Molti bambini sono rimasti orfani di ambedue i genitori, tra le vari cause ricordiamo il dilagare dell’A.I.D.S. così come di altre epidemie e malattie comuni, ma spesso si muore anche e semplicemente di fame. 

Un valido modo per dare il nostro aiuto a distanza, è quello di adottare uno o più bambini con un contributo variabile, si può chiedere informazioni presso la propria parrocchia di zona, in alternativa alcune scuole (private), hanno inserito l’abitudine di fornire adozioni  o sostegno a distanza, sensibilizzando i genitori degli alunni.

Se vogliamo aderire “all’SOS Villaggi dei bambini in Italia”, possiamo adottare un bambino a distanza con pochi euro al mese, per maggiori informazioni visita il sito:

https://www.sositalia.it/

Il tuo contributo può salvare la vita ad un bambino.

SOS ITALIA cosa fa e chi sono?

SOS Italia è una realtà nata nel dopoguerra e scaturita proprio dall’ingente numero di orfani che ogni guerra lascia alle sue spalle. Infatti

SOS Children’s Villages viene fondata nel 1949 in Austria da Hermann Gmeiner, un giovane studente di medicina che aveva constatato in prima persona la sofferenza di tanti bambini rimasti orfani dopo la seconda guerra mondiale.

Hermann Gmeiner ritiene che bambini così vulnerabili necessitino di un ambiente familiare che assicuri loro stabilità fisica e psicologica, ma anche di un ambiente comunitario che gli permetta di sviluppare le loro potenzialità.

Nello stesso anno, il 1949, apre il primo Villaggio SOS a Imst (Tirolo). A seguire apriranno dei centri di supporto importanti sia a Torino che a Milano. I centri hanno programmi di sostegno alle famiglie, e programmi di affido interculturale.

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Aiutare le persone in difficoltà, e ancor di più i bambini orfani o in difficoltà di altro tipo è un dovere civico che le persone comuni dovrebbero sentire come necessità, e supportare in base alle proprie possibilità.

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2 COMMENTS

  1. Io ho in adozione una bambina con Compassion, sul mio blog c’è anche un articolo a tal riguardo. Compassion per l’adozione a distanza si prende € 26 al mese, ma io ne invio € 28 perchè € 2 vanno
    nel fondo di assistenza medica per tutti i bimbi. Ciao!

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