Pulcinella: la maschera napoletana più simpatica

Pulcinella
Pulcinella abito maschera

Pulcinella è una delle maschere di carnevale, maggiormente conosciuta, rivisitata nel mondo delle marionette dove rappresenta un personaggio bugiardo e combina guai, di origini napoletane.

Simpatica, allegra, con uno spirito partenopeo, Pulcinella è una maschera molto utilizzata a Carnevale per la facile realizzazione anche domestica dell’abito.

Pulcinella: la maschera napoletana più simpatica: storia

Il personaggio di Pulcinella ha avuto origine nella commedia del 17° secolo, il suo nome sembra derivare da pulcino in quanto, il personaggio presenta una maschera con naso molto accentuato, come il becco di un pulcino, ma per alcuni deriva dal nome di un contadino di Acerra,  ritratto in un celebre dipinto, attribuito a  Annibale Carracci, e in effetti caratterizzato da un naso lungo.

                                    [http://en.wikipedia.org/wiki/File:Polichinelle_ca_1650.jpg]

Pulcinella: origini del personaggio

Pulcinella è una maschera nata a Napoli, durante la seconda metà del Cinquecento, parallelamente  all’avvento della Commedia dell’Arte. La maschera in questione fu inventata dall’attore Silvio Fiorillo.  Il nostro Pulcinella ci richiama alla memoria i personaggi delle fabulae atellanae, specie la maschera di Macco che deriva dal latino “Maccus”  che significa Sciocco e indica una persona “stupida”, o meglio un “servo ottuso e deforme” e Dosseno , dal latino Dossennus che significa Gobbo.
I napoletani amano denominare affettuosamente la loro maschera “Pulicinella”, che fa pensare ad un “personaggio ” latino”, proposto da Orazio nella sua opera le Satire; stiamo parlando di Cicirrus, il quale significa “Galletto”. Dai suoi antenati latini, la nostra maschera partenopea, ha ereditato proprio la caratteristica della gobba, il naso appuntito e l’atteggiamento goffo, popolano e grossolano.

Abbigliamento e note caratteriali

Pulcinella indossa un camicione bianco con larghi pantaloni bianchi, ha un cinturone nero in vita, l’addome sporgente, scarpette nere, un cappuccio bianco in testa e una grossa maschera al viso che lascia scoperta sola la bocca; ha un naso ricurvo, (che richiama un becco), le rughe sulla fronte e un espressione beffarda. Egli è un servo furbo e pigro, ha una tonalità di voce stridula e acuta, cammina in maniera goffa, gesticola in modo eccessivo, tanto che quando deve mostrare la sua gioia, lo fa in maniera plateale, ama danzare, cantare, gridare, vive alla giornata sfruttando la sua astuzia, difatti è pronto a girovagare tutto il giorno per i vicoli e i quartieri di Napoli.  I suoi ruoli sonno innumerevoli, può essere un abile impostore un ladro,  un ciarlatano, un povero affamato o un ricco prepotente. È spontaneo, simpatico, credulone, divertente, un gran chiacchierone dispettoso, un avventuriero talvolta generoso, combattivo e di sicuro, inaffidabile.

Metaforicamente Pulcinella rappresenta un personaggio che esprime usi costumi  del popolo napoletano, rivestendo un ruolo storico sociale di protesta diretto contro gli abusi ed i soprusi delle classi medio borghesi nei confronti della plebe.

 

Chi è Pulcinella? Note caratteriali

Pulcinella impersonifica l’anima del popolo e la voglia di rivincita di quest’ultimo. Con la sua ironia e con la sua forza si burla del potere sottolineando la sua volontà di vivere e superare gli ostacoli. Pulcinella non conosce confini , è una maschera conosciuta anche oltre oceano, visto che durante il corso dei secoli molti teatranti italiani si sono visti costretti ad espatriare per cercare fortuna, in Francia nasce Polichinelle, in Germania Kaspar, in Inghilterra Punch.

Secondo studi approfonditi ci sono circa una sessantina di attori che hanno interpretato dal 1500 al 1954 la maschera napoletana, e tra i più noti attori pulcinelleschi della storia del teatro partenopeo ricordiamo il grande Antonio Petito (1822-1876).

Pulcinella maschera amata

Pulcinella è stato è rimane una delle maschere più conosciute e amate da grandi e piccini insieme ad Arlecchino, nella sua città natale Napoli, ha dato vita a burattini marionette e pupazzi di ogni genere, a lui sono dedicati numerosi locali e trattorie. Senza dubbio questo simpatico personaggio è diventato l’emblema di un’intera area geografica, che nel tempo ha sviluppato un commercio dedicato interamente alla maschera di Pulcinella.

4651568597_2a02ca9e94.jpg

Ti potrebbe interessare

Arlecchino: la maschera burlona

Previous articleFrappe o chiacchiere di carnevale
Next articleCarnevale filastrocca (Fantasilandia)

4 COMMENTS

    • No è trste…ma rispecchia un animo sensibile e romantico…forse ti piace per questo….scriverò anche di Pierrot OK?

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.