Umidità nei muri: come combatterla

Umidità nei muri: come combatterla

 

Il concetto di umidità, all’interno delle abitazioni è variabile, troviamo diversi tipi di umidità:

  • Umidità di risalita
  • Umidità da condensazione
  • Umidità da assorbimento o infiltrazione

L’ultima delle tre è la meno difficile da risolvere, generalmente è dovuta ad intonaci o terrazzi di vecchia costruzione che richiedono un intervento di ristrutturazione e spesso un rifacimento parziale o completo. Intonaci vecchi divengono porosi, e friabili, sgretolandosi l’asciano il muro esposto alle  infiltrazioni d’acqua, così come vecchi terrazzi possono presentare rotture della guaina con conseguenti infiltrazioni, in questo caso si può intervenire parzialmente o interamente.

 

Umidità nei muri: come combatterla

 

Umidità nei muri: come combatterla a seconda della tipologia

 

L’umidità da condensazione è ben altra cosa, gli edifici devono essere costruiti rispettando norme e parametri inerenti all’isolamento termo-acustico. Talvolta in zone particolarmente umide o con temperature invernali molto basse, richiedono un ulteriore isolamento. All’interno delle abitazioni è presente un certo tasso di umidità costituita dall’acqua presente nell’aria, determinata dai vapori di cottura, dalla respirazione, da caldaie installate nei locali abitati, dai vapori prodotti nei bagni (docce e vasche), e ovviamente dal tasso di umidità presente nell’aria della zona in cui si trova l’immobile.

  • Accendendo i caloriferi, l’umidità presente nell’aria tende a depositarsi nelle parti più fredde della casa, quali vetri, pavimenti soffitti sopra i quali ci sia una terrazza, pareti esposte a nord ecc. Lo spiacevole risultato è, per quanto concerne i pavimenti, la formazione di uno strato umido- bagnato sulle parti più fredde, in genere quelle che danno verso l’esterno, mentre per pareti e soffitti si assiste alla formazione dimfuffe. Il primo consiglio è di arieggiare gli ambienti al mattino, evitando di aprire in giorni umidi e di pioggia, installare le caldaie fuori dagli alloggi, arieggiare i bagni dopo abbondanti docce o bagni, evitare gli umidificatori, arieggiare mentre si cucina ed installare una cappa aspirante con tubo di scarico esterno. Alle volte questi accorgimenti possono rivelarsi sufficiente, ma se così non fosse, armatevi di pazienza perché sarà necessario coibentare pareti soffitti e pavimenti, andando ad agire lì dove si presenta il problema, riducendo lo sbalzo termico che determina la condensa. Contro-soffitti, contro-pareti, costruite utilizzando pannelli contenenti materiali specifici quali lana di roccia affini, mentre per i pavimenti il problema è più complesso, andrebbero smantellati e rifatti aumentando l’isolamento termico del massetto o del solaio sul quale sono posati, in alternativa, quando l’umidità interessa solamente piccole zone perimetrali, si puo’ optare per il passaggio limitrofo delle tubature che portano l’acqua calda dei termosifoni, le quali innalzando la temperatura della zona, eviteranno il formarsi di condensa.

 

Umidità da risalita

Spesso presente in alloggi di vecchia edificazione, costruiti in tufo  il quale tende ad agire come una spugna, facendo risalire per capillarità l’acqua dalle fondamenta fino ai muri interni delle abitazioni. L’unico modo per risolvere questo tipo di problema è creare una barriera che non consenta la risalita dell’acqua. I metodi attualmente usati sono 4.

  • Metodo meccanico: consente nell’effettuare un taglio perimetrale  del muro, tramite seghe speciali, o manualmente. Si agisce su piccoli tratti di circa 1-2 metri per volta, ponendo del materiale isolante durante la ricostruzione. Se effettuato con mezzi meccanici è rapido 1-2 giorni. Risolve definitivamente il problema, ed è sconsigliato in zone altamente sismiche.

 

  • Metodo chimico: consiste nel siringare, mediante fori, delle resine speciali nel muro. Il metodo è abbastanza costoso, e non garantisce l’espansione omogenea e totale dell’intera superficie da trattare. Negli anni tende a ridurre l’efficacia

 

  • Metodo elettrofisico: mediante appositi apparecchi elettrici si ottiene la creazione di campi elettromagnetici con raggio d’azione inversamente proporzionale alla distanza. Prevede delle spese di gestione nel tempo.
  • “Aquapool”: è un metodo abbastanza nuovo, proposto da alcune ditte che consente un prosciugamento naturale muri umidi da risalita, senza corrente, senza agenti chimici e senza taglio muri, è garantito circa 25 anni. Il metodo è caratterizzato da un apparecchio dotato di antenne trasmittenti e riceventi.Tutti i muri che si trovano all’interno di questo raggio d’azione, sono interessati al fenomeno della deviazione del flusso dell’acqua presente all’interno del muro verso il sottosuolo.

    L’umidità tende a salire nel muro per capillarità. Dopo l’installazione di Aquapol queste molecole d’acqua salina scendono (sempre per un effetto Fisico che si manifesta solo all’interno del muro) e il muro si prosciuga e si mantiene asciutto. L’apparecchio viene dimensionato a seconda dell’edificio da prosciugare, poiché il suo raggio d’azione, che attraversa muri e pareti, può raggiungere dai 70 ai 400 mq di superficie piana.

 

Ogni metodo illustrato presenta costi, vantaggi e svantaggi differenziati, è necessaria un attenta analisi dell’entità del problema presente nel nostro alloggio e consultare più di una ditta per farci fare vari preventivi. Cercate di optare per ditte serie che vi garantiscano e certifichino il lavoro svolto, abbiate l’accortezza di farvi rilasciare una fattura dettagliata indispensabile per varie ed eventuali contestazioni dell’operato.

 

 

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10 COMMENTS

  1. Un grande prodotto per risolvere dall’umidità è IgroDry provate a visitare il loro sito. Non richiede opere murarie nessun buco né polveri. Puo’ essere applicato anche da soli ed è efficacissimo già dalla prima settimana

    • Non ha limiti di tempo né di scadenza, di fatto risana il muro per sempre. Bisognerebbe attendere almeno mezzo secolo per verificare se si riattiverà, per effetti del tutto naturali, la risalita capillare dovuta all’osmosi, alla polarizzazione elettrica del terreno e gli accumuli salini trascinati da questi processi, Lo vedo comunque molto improbabile in quanto una volta disattivati i sali presenti nel materiale da costruzione, nelle malte e nelle aque di falda, sarà piuttosto difficile riavere una risalita capillare importante, tale da far ricominciare il processo di degrado.

    • Beh veramente è un prodotto totalmente nuovo scoperto da un gruppo di ricercatori italiani nel 2012; non credo quindi che puoi conoscerne il genere e le potenzialità … a meno che non intendi coi puntini che si tratti di una semplice bufala.. Ti posso comunque garantire (per quanto possano essere credibili le mie parole) che non è una cavolata e che non vi sono metodi commerciali ‘occulti’, la scheda tecnica del prodotto stilato dalle università di Padova e Bologna (che hanno seguito la ricerca) lo potranno confermare.
      Per ora il prodotto è in vendita solo sul sito e solo in italia e ci sono già molti utenti soddisfatti che l’hanno provato con ottimi risultati. Personalmente lo conosco bene perché ho partecipato alle ricerche e posso spiegare quali tecnologie innovative sono state usate per ottenere un prodotto così rivoluzionario.
      Se fai parte di questo blog o ti interessa approfondire puoi contattarmi direttamente dal modulo di contatti dal sito o direttamente alla mia casella di posta, cerchiamo interessati che intendono farlo conoscere o applicarlo (con ottimi profitti).
      Grazie comunque Mara per l’interesse dimostrato.

    • buonasera elvio,
      ho appena letto qualcosa a proposito di questo prodotto efficace contro lumidità.
      in particolare dovrei risanare dall umidità una grotta scavata nel terreno da cui ho ricavato un bagno…le pareti sono quasi bagnate,….questo prodotto può essere cosi efficace?grazie.ludovica

      • Perdona per il ritardo, ma non mi arrivano le notifiche, prova ad inviare delle foto sul loro sito, hanno una assistenza molto efficace e gratuita (non è necessario che compri per avere dei consigli), ciao

  2. ciao ludovica scusa il ritardo ma non mi arrivano le notifiche. Guarda puoi scrivere alla loro casella inviando anche delle foto, vedrai ti risponderanno rapidamente e ti daranno una opinione gratuitamente (in pratica non sei obblicata ad acquistare per avere assistenza), ciao

    • Ciao Ludovica mi intrometto perché in qualità di redattrice mi sento responsabile delle conversazioni che avvengono sul mio blog. Credo che tu debba in primis capire da dove viene l’acqua ossia se si tratta di umidità di risalita o di condensa. Certo è che se dietro al muro di roccia a pochi metri scorre una sorgente difficilmente potrai risolvere il problema. Dovresti far caso a quando il problema si intensifica ossia: quando piove? quando accendi i caloriferi etc. solo determinando la causa esatta puoi pensare di provare a risolvere il problema e non credo che bastino delle foto serve un vero e proprio sopralluogo.

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