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martedì, Luglio 1, 2025
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Tavoli Shabby chic arredare con romanticismo

Pavimento in cotto

shabby chicTra i tanti ambienti in grado di ospitare egregiamente lo stile shabby chic troviamo senza dubbio, sia le cucine che i soggiorni, luoghi in cui, un bel tavolo shabby chic trova la sua giusta collocazione. Shabby chic per arredare con romanticismo e personalità ogni ambiente, utilizzando mobili originali shabby chic o elementi d’arredo dal design che ripercorre tale stile.

Si potrà optare per un tavolo shabby chic tradizionale di forma rettangolare o magari orientarsi per forme più morbide scegliendo una soluzione rotonda od ovale, senza dubbio più elegante: vediamo insieme le varie proposte di tavoli ed idee shabby chic per la casa.

 

Tavoli Shabby chic arredare con romanticismo

 

shabby chic elegante 1

                                                                            Tavolo shabby chic ovale allungabile

Come scegliere il tavolo shabby chic

Fondamentale le dimensioni e la forma del tavolo shabby chic vanno scelte tenendo conto dello spazio a disposizione e delle proprie necessità optando per tavoli fissi o soluzioni allungabili come af esempio il tavolo ovale in olmo con base bianca e piano sabbia dotato di una prolunga centrale che amplia la superficie  fruibile. (Il tavolo in foto viene 1280 euro ed è reperibile su /www.mobiliprovenzalionline.it/Tavolo-ovale-shabby-chic). Un tavolo ovale dquesto tipo è molto versatile e consente di ospitare comodamente da 8 a 10 commensali.

Le soluzioni di dimensioni minori di forma rettangolare o quadrata, adattano bene agli ambienti medio piccoli, mentre il tavolo shabby chic rotondo risulta molto elegante.

 

tenda cucina shabby 1
                                                                           Shabby tavolo rotondo

Tavoli shabby scegliere il colore

 

Sebbene lo stile shabby chic preveda l’utilizzo di colori pastello che vertono su una scala variabile dal rosa, al bianco, beige, sabbia, celeste e verde acqua, i colori più apprezzati per questo stile ed in particolare modo per i tavoli sono il bianco ed il beige, spesso usati insieme per comporre la base d’appoggio del tavolo ed il piano. Se avete un vecchio tavolo rotondo dal color noce che proprio non vi piace più potrete optare per un restyling totale asportando lucido e vernice e tingendolo di bianco come è stato fatto con il tavolo shabby chic bianco e rotondo della foto sotto.

Se ti piace questo post e vuoi seguire tutti gli articoli shabby chic che scrivo seguimi nella pagina dedicata allo stile shabby 🙂 a destra: troverai tante idee e proposte.

Ristrutturare un tavolo e renderlo shabby chic o gustavian chic

 

Il tavolo in foto è stato completamente rimodernato da Marzia Sofia Salvestrini dando luogo ad un esemplare romantico più che Shabby chic Gustavian chic così come lei stessa definisce le sue molteplici creazioni d’arredo e design. Una nota caratteristica del tavolo è data dall’incisione di una frase poetica di J. Prevert in francese realizzata sul piano, un‘idea romantica ed originale. (http://shabbyechic.blogspot.it).

Foto credit: 1) www.etnicoutlet.it 2) mobiliprovenzalionline.it 3) it.paperblog.com

​Written by Mara Mencarelli

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Smentita polemica sulle operazioni a luce di smartphone

smartphone
Smentita polemica sulle operazioni a luce di smartphone

Cari amici di Notizie in Vetrina, si è sentito parlare negli ultimi giorni di un chirurgo che ha dichiarato che nel nell’ospedale Santa Caterina Novella avvenivano operazioni con l’ausilio della luce degli smartphone. Questo perchè gli impianti di illuminazione dello stabile non erano più efficienti da molto tempo. Questa dichiarazione ha causato un grosso scompiglio nell’opinione pubblica, ed i reparti addetti alle verifiche non hanno tardato a recarsi sul posto per eseguire gli accertamenti del caso.

Smentita polemica sulle operazioni a luce di smartphone

 

Il responso è stato, che nell’ospedale pugliese mancano si alcune lampade scialitiche rotte, ma che la legge in materia non è stata violata. Tale legge afferma che il quoziente luminoso deve essere compreso tra i 10mila e i 100mila lux, arco di luce che include quella erogata nelle sale operatorie del Santa Caterina Novella.

I Nas dei Carabinieri hanno quindi affermato che quella del chirurgo deve essere stata una provocazione, e che non ci si trova in una fattispecie in cui si viola una legge, nonostante alcune delle luci scialitiche siano rotte da periodi di tempo lunghi e sostituite con alcune luci mobili di emergenza.

Morale della storia del Santa Caterina Novella

La morale della storia è stata che il Santa Maria Novella non stava violando la legge, e che non metteva in pericolo la vita dei pazienti. Tuttavia l’intervento del chirurgo che aveva esposto il problema del dover operare con la luce ausiliaria degli smartphone per carenza di illuminazione, si è rivelato provvidenziale.

In questa maniera il problema delle scialitiche rotte e non funzionanti sarà presto ovviato, e sarà anche posta più attenzione sul controllo dell’ uso degli smartphone da parte dei chirurghi, che spesso li portano con se nelle sale operatorie, distraendosi e ponendo a rischio la vita dei pazienti che si affidano loro.

 

Written by Mirco Angelosante

Top 5 auto in uscita per il 2015/2016

Alfa Romeo Giulia 2016

2016-alfa-romeo-giulia-development-postponed-due-to-crash-test-failures_9Cari amici di Notizie in Vetrina, ed in questo caso appassionati di motori, in questo articolo ci occuperemo di indicarvi i 5 modelli di autovetture o macchine che dir si voglia, più attese per il 2016.

ALFA ROMEO GIULIA

Incominciamo con l’uscita di un’auto prevista per Febbraio 2016; di tratta dell’amatissima Alfa Romeo Giulia, un capolavoro tutto italiano, disponibile sia a trazione anteriore, sia 4×4. Il motore sarà un 2.0 turbo, con 3 varianti : 180, 250, 350 cv. Infine la variante turbodiesel 3.0 avrà 6 cilindri e una potenza di 240 cv. Il prezzo si aggirerà attorno ai 30000 euro.

Kia C’eed

kia-ceed-gt-line_2Tra pochissimi giorni, a Settembre 2015, potrete per circa 17000 euro assaporare un auto sensazionale il nuovo modello della Kia: la C’eed. Poche novità estetiche per la Cìeed, che mantiene la linea che la caratterizza, ma troveremo un nuovo allestimento, il Gt Line. Come si evince dal nome il nuovo modello avrà un assetto sportivo, con cerchi in lega da 17, spoiler, fanali sportivi e doppia marmitta. Inoltre ci sarà un piccolo 1.0 turbobenzina a 3 cilindri e 120 cv.

Spider 2016

Fiat Spider

fiat-124-spider-2016_2Chi non conosce la mitica Spider 124 in voga negli anni 60? Nell’ottobre 2016 assisteremo alla rinascita di questa piccola automobile decappottabile nella sua versione moderna. Ancora non si hanno molti dettagli sulla sua versione definitiva, ma si sa che sarà prodotta da una collaborazione tra Fiat e Mazda. Infatti parte della nuova Spider verrà prodotta in Giappone e non sul suolo italiano. Mx-5 sarà il nome del modello, è si preannuncia che ci sarà anche la versione firmata Abarth. Prezzo previsto circa 25000 euro. E dopo aver visionato la 3 delle 5 auto in uscita per il 2015/2016, passiamo agli ultimi due modelli.

Honda jazz

2015-Honda-Jazz-release-dateLa nuova Honda jazz, conosciuta in Oriente come Honda fit, si preannuncia come una macchina cittadina di buona fattura e di buon rapporto qualità prezzo. Piccola all’esterno, ma sufficientemente spaziosa negli interni, vanta un baule di 384 litri. Verrà prodotta in Messico e vanterà un motore 1.3 120 cv con cambio a 6 rapporti, per un prezzo di 15000 euro circa.

Mini clubman

the-2016-mini-cooper-clubmanIl nuovo modello della mini avrà i consueti motori a cui siamo abituati, ma 4 porte effettive e un generoso aumento delle dimensioni di circa mezzo metro. Anche il porta bagagli si fa più spazioso di 100 it rispetto alle versioni classiche. I prezzi partiranno da un tetto minimo di 21000 euro. E con la Mini clubman abbiamo finito la carrellata delle 5 auto in uscita per il 2015/2016.

Written Mirco Angelosante

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L’essere umano è un superpredatore?

l'essere umano è un superpredatore?

Vediamo molto spesso annunci sui social di qualche esotica specie animale in via di estinzione o che si è già estinta. Annunci di questo tipo ci lasciano un lieve senso di amarezza, che si dissolve subito alla lettura di notizie di altro genere più leggero. Ma se ci soffermassimo a riflettere per qualche minuto sulle cause delle estinzioni, se ne evincerebbe che l’essere umano è un superpredatore.

L’essere umano è un superpredatore?

L’essere umano è un superpredatore? Si!

 

Stando a un’indagine di alcuni ricercatori di Victoria, che hanno analizzato 2125 specie di fauna in tutto il mondo, risulta che gli uomini hanno un tasso di uccisione di altri esseri viventi superiore di 14 volte rispetto a questi ultimi. In aggiunta a questi dati va detto che in natura in tanti casi cacciatore e preda si uccidono vicendevolmente, specie se di due razze predatrici. Ciò non accade che in una esigua percentuale nelle battute di caccia degli uomini, che hanno perfezionato delle tecniche per uccidere incredibilmente sofisticate e sicure, come le armi da fuoco. Ciò spinge l’ago della bilancia in favore delle abilità predatorie umane.

 

Conseguenze delle attività predatorie umane

 

Gli uomini tendono a uccidere animali adulti, sia per necessità nutrizionali, che per sport quali la caccia o la pesca. Dato questo fattore, vien da se che eliminando soggetti adulti, ed in età riproduttiva, l’equilibrio di procreazione delle varie specie viene messo a repentaglio. Anche la spiccata attitudine al consumismo alimentare, e al controllo precario degli sprechi, tantissime uccisioni di animali sono effettuate senza necessità reale. L’insieme di tutte queste cause, potrebbe scatenare effetti devastanti sul lungo periodo all’intera catena alimentare del nostro pianeta. Infatti ciascuna specie occupa un gradino fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema, e la scomparsa di una singola di esse crea degli irreparabili cambiamenti a tutto il sistema che perde la propria stabilità. Probabilmente nelle centinaia di anni a venire dovranno essere prese delle serie misure cautelative verso tanti animali che rischiano l’estinzione a causa delle abilità superpredatorie dell uomo.

​Written By Mirco Angelosante

Funerali Vittorio Casamonica: quello che nessuno vi dirà

Cari amici di Notizie in Vetrina, ci occupiamo oggi di un evento della cronaca romana che non ha antecedenti storici, lo esaminiamo da un punto di vista razionale documentando i fatti e poi, in seconda battuta vi diremo quello che nessuno vi dirà mai su questa storia che, per ovvi motivi, ha avuto un grosso riscontro mediatico in tutto il mondo. Si tratta del funerale di Vittorio Casamonica, il 65enne sospettato di essere il capo di un’associazione mafiosa attiva nella zona sud della capitale. Secondo un censimento di Vittorio Rizzi, capo della squadra mobile della città capitolina, il clan è composto da almeno un migliaio di affiliati.

La cerimonia si è svolta come un evento mondano dei più sfarzosi, dove accompagnato dalle note della colonna sonora de “Il Padrino” di Nino Rota, il feretro di Casamonica è sfilato per le strade della capitale a bordo di una carrozza antica recanti le effigi del papa. Un elicottero ha lanciato petali di rosa rossi dal cielo sul corteo stabilitosi a seguito della carrozza. Dopo la manifestazione pubblica Vittorio Casamonica è stato trasportato nella sua ultima sontuosa dimora al Verano, cimitero capitolino, con una Rolls Royce. Un grosso striscione recante la scritta “Hai conquistato Roma, ora conquisterai il paradiso”, con le foto del Colosseo, del Vaticano e di Vittorio Casamonica, è stato esposto per tutta la durata della manifestazione. Un funerale di tale portata per un personaggio così discusso, ha lasciato di stucco l’amministrazione della città, che non ha saputo frenare le sfarzose esequie. Il clan dei Casamonica si ritiene nel giusto, dice che fa parte della loro tradizione il funerale in carrozza, e che Vittorio non voleva una cerimonia di pianti, ma una festa per il suo ultimo addio al mondo.

funerale casamonica

Gli enti caduti nel mirino dei media

A causa dell’evento sono passati alla stampa i nomi di Don Giancarlo Maneri, conosciuto per aver negato il funerale al signor Piergiorgio Welby. Il parroco ritiene che fermare le esequie di Casamonica, fosse un compito di altri e che il suo è stato esclusivamente un dovere d’ufficio. Tutti gli organi politici si sono rivelati mortificati e stupiti dall’accaduto, un evento che ha spinto Roma sulle pagine dei tabloid di tutto il mondo. Per molte persone il funerale rappresenta una macchia sulla reputazione dell’intera Italia, paese in cui si sente parlare molto spesso di associazioni a delinquere e di criminalità organizzata. Tuttavia ora l’intera vicenda è stata messa al vaglio degli esperti di settore, che si pronunceranno in seguito sulla faccenda, e sulla legalità dell’accaduto.

Intanto vi lasciamo un trafiletto tratto da Wikipedia…

 

Collusione con la politica
Alla vigilia delle elezioni comunali di Roma del maggio 2013, viene pubblicata su alcuni giornali una foto che riprenderebbe il sindaco uscente Gianni Alemanno con Luciano Casamonica, ritenuto uno dei boss del clan. La foto fu scattata nel settembre 2010 durante una cena nel centro di accoglienza Baobab, cena organizzata da alcune cooperative sociali. Alemanno, pochi giorni dopo la pubblicazione di vari articoli di critica diffuse un comunicato chiarendo che a quella cena erano presenti anche l’ex capogruppo del PD Umberto Marroni con suo padre Angiolo, garante dei detenuti della Regione Lazio, Daniele Ozzimo, consigliere capitolino del Pd, e Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro del Governo Renzi, allora Presidente nazionale della LegaCoop.

 

L’altra faccia del clan Casamonica quello che nessuno vi dirà

Molto è stato detto, ma c’è più di qual’cosa che nessuno vi dirà. Di questo evento non viene esaminato ne messo in luce che dietro al “clan” esiste una famiglia di rom i Casamonica appunto, che da secoli si sono radicati nel paese trasferiti dall’Abruzzo e da Pescara nel Lazio a Roma negli anni 70, pur mantenendo le loro tradizioni ed il loro folclore, al di la del clan, si tratta di persone che rispettano la gerarchia parentale e sociale, le donne vestono unicamente in lungo e non si svestono neanche per trascorrere una piacevole giornata estiva al mare, così come il loro ruolo familiare viene letteralmente offuscato dall’uomo tanto da non poter nemmeno rimproverare più di tanto i propri figli maschi. I matrimoni vengono decisi e combinati sin dalla più tenera età da capofamiglia ed inoltre si celebrano sfarzosamente, come da tradizione, in giovane età. Tutte realtà sociali che non ci appartengono ma che comunque vanno rispettate.

La sfarzosità del funerale di un personaggio così importante come Vittorio Casamonica non fa altro che conformarsi a questa mentalità d’altri tempi che, pur convogliandosi in un vivere illecito costituisce un mondo a se stante. Forse realmente l’unica nota stonata è stata quella di utilizzare una vecchia carrozza papale associandola alla musica de “Il padrino”, e di questo i rappresentanti del clan Casamonica si sono scusati.

Molte chiacchiere, forse troppe, per una realtà sociale che vive e convive nel paese come anche altre, perché evidentemente le sfere alte, a livello politico governative la accettano. Ci facciamo convincere che mafia, camorra e clan siano clandestinamente presenti, ma non siamo mai, o quasi mai portati a pensare che ciò che è parte integrante del nostro paese da tempo, lo è per interessi economici complessi e corrotti. Dare tanto scalpore a questa notizia di per se normale, se la si fa rientrare nelle tradizioni di una razza e non solo di un clan, serve solo a porre ulteriormente l’accento sugli immigrati e sugli zingari, fomentare l’odio razziale un modo per distogliere abilmente la popolazione da altre problematiche.

Vittorio Casamonica, il capo clan voleva una vera festa per dire addio alla sua gente e al mondo, e la sua gente come da sua volontà, ha esaudito il suo ultimo desiderio a suon di musica “lecita o non” e di petali, un addio in vera pompa magna come si addice ad un Re perché non ci dimentichiamo che per questa gente Vittorio Casamonica era il loro Re.

Written Mirco Angelosante e Mara Mencarelli

Tendenze salopette il must moda

jeans denim salopette
jeans denim salopette

jeans denim salopetteEstate o inverno non importa, giovanissime e meno giovani che amate vestire con disinvoltura vi farà piacere sapere che tra le tendenze moda del 2015 – 2016 appare la trionfante ed amatissima salopette, una vera icona, un must che nel corso degli anni è stato rivalutato e riproposto sulle passerelle, e soprattutto, nelle vetrine dei negozi più volte senza mai perdere il suo incantevole fascino. Un must adolescenziale degli anni 90 che ha coinvolto anni fa molte trentenni, già ampiamente sperimentato anche in epoche precedenti, la salopette torna ad impazzare, promettendo un autunno casual arricchito da altri accessori del passato, come ad esempio il marsupio.

La salopette da indossare con sportività, mai abbandonata dagli abiti premaman, proposta in tessuti e stili diversi, così come diversa anche nelle lunghezze.

​Quali tessuti per la salopette?

Tra i tessuti scelti troviamo per eccellenza il jeans, pratico, comodo, casual e soprattutto intramontabile, ma non mancano salopette con variazioni sul tema in cotone ed in lino, sia modelli da donna che da uomo.

Salopette modelli e colori

Sfoggiata ampiamente in questa estate 2015, il must salopette torna per l’autunno ed inverno 2015 – 2016 e si trasformajeans denim uomo per riuscire a catturare ed accontentare anche le donne più esigenti, senza rinunciare al pubblico maschile, la troviamo in versione skinny arricchita da risvolti in grado di delineare una silhouette da urlo, od anche in versione pratica ampia tipica di chi ama vestire oversize, ma anche corta e sportiva per dar vita ad un look giovanile e sbarazzino. Per chi ama il ritorno degli anni 70 non potevano mancare salopette in pieno tono proposte con gamba ampia a zampa d’elefante.

Giovani meno giovani, nostalgiche trentenni, uomini o donne, mamme in dolce attesa o frizzanti teenagers, la salopette torna a conquistare proprio tutti e tutte conquistandosi uno scettro importante nelle vetrine dei negozi.

Salopette come indossarla

La salopette must invernale 2015 – 2016, rispetta le tendenze moda e si abbina con facilità ai tessuti proposti per l’inverno. Vediamo come indossarla? bene!

Ottimi i tessuti morbidi magari in fresche fantasia floreali sulle note hippy degli anni 70, maglie sportive in tinta unita o anche a righe, camicette colorate, top cortissimi per le più giovani, pizzo, ricami e maniche ampie per le più romantiche. Per le scarpe la scelta e varia, zeppe, scarpe da ginnastica, stivaletti, poump di ogni genere, ogni scarpa può andar bene se sapientemente abbinata ed il must 2016 tendenza salopette non deluderà mai nessuna.

Anche gli uomini possono sfoggiare questo look travolgente che vede come protagonista la salopette. Anche in questo caso la variazioni sul tema sono molteplici: lunghe o corte, indossate con disinvoltura con pettorina alta o con bretelle scese indossata con disinvoltura rende l’uomo attuale sportivo sensuale e disinvolto: un look tutto da sfoggiare, dunque, anche per gli uomini!

Salopette per uomo

Anche gli uomini possono sfoggiare questo look travolgente che vede come protagonista la salopette, ed anche in questo caso, le variazioni sul tema sono molteplici: lunghe o corte, indossate con disinvoltura con pattina alta o con bretelle scese, le salopette piacciano specie al pubblico maschile giovane, rendono l’uomo attuale, sportivo sensuale e disinvolto: un look tutto da sfoggiare, dunque, anche per gli uomini!

Salopette in Denim per uomo, proposte da vari brand e negozi tra cui Zara, OVS, Asos, chiare, scure in jeans vissuto o nuovissimo, pronte per essere sfoggiate, di facile reperibilità, adatte per un pomeriggio autunnale e per fredde serate invernali, ottime per una festa, indicate anche per lavorare con disinvoltura, dal sapore country se indossate con camicia a quadri, assumono un tono più serie con polo e camice tinta unita, mentre con le maglie a righe si sposano egregiamente inneggiando una moda casual di tendenza.


Salopette modelli 2016 2016 Kiabi, H&M, Bershka etc.

Credit foto 1 Donnaclick.it - 2 kiabi.it - 3-4 asos.com - 6 H&M - 7-8 bershka - 9 ireneclised.com

Written by Mara Mencarelli

Cervello umano biologico creato in provetta

cervello
Cervello umano biologico creato in provetta

Cari amici di Notizie in Vetrina, ci sorprende oggi una notizia che giunge dagli USA, e che potrebbe rivoluzionare per sempre il modo di concepire la medicina, infatti è stato creato il primo cervello umano biologico in provetta.

cervello
Cervello umano biologico creato in provetta

Cervello umano biologico creato in provetta

 

Come tutti sappiamo, il cervello è il più complesso e misterioso degli organi umani, e quello ricreato a partire da cellule staminali generiche, è comprensivo anche di retina e midollo spinale. Le cellule utilizzate erano semplice cellule epiteliali tratte da donatore adulto, che hanno permesso agli studiosi della Ohio State University ieri al Military Health System Reseach simposio di Fort Lauderdale di portare a termine lo sviluppo di un piccolo cervello, grande quanto una noce, che potrebbe essere paragonato a quello di un feto di 5 mesi.

Come ci si può aspettare la notizia a portato grande scalpore nel mondo della medicina odierna, ma tuttavia il cervello non è ancora pronto per essere messo in funzione, in quanto ci sono altri requisiti fondamentali che mancano perchè il suo sviluppo possa continuare oltre a quello raggiunto.

Perchè il cervello non è ancora funzionante

Il cervello prodotto in florida in vitro non è ancora funzionante. Il suo sviluppo ha subito un arresto a causa della mancanza dei vasi sanguigni che normalmente irrorano il cervello umano, e che i ricercatori non sono riusciti a riprodurre. Nonostante la specificità delle cellule cerebrali abbia raggiunto una maturità del 99%, questo fattore è sufficiente a dare una battuta di arresto ad un progetto così fantascientifico.

Inoltre, perché possa essere messo in funzione come un cervello normale, necessiterebbe di essere attaccato ad un cuore che irrori il sangue nel complesso venoso ed arterioso. La produzione di un mini cervello come quello realizzato in Florida richiede 12 settimane di lavoro, un tempo relativamente breve per un livello di complessità così alto. Tuttavia il progetto continua ad evolvere, e non si conoscono le tempistiche, nemmeno ipotetiche, perché il progetto possa concludersi, dato che per ragioni di brevetti e di tecnologie usate, non sono stati rivelati tutti i dettagli dell’esperimento.

 

​Written By Mirco Angelosante

Scuola alle 8:00 dannosa per i bambini?

Scuola alle 8:00 dannosa per i bambini?

Cari amici oggi ci occupiamo di un recente dibattito scaturito presso il Center for Disease Control and Prevention statunitense, che ha visto come protagonisti i bambini ed il sonno. Infatti negli ultimi tempi il sonno dei giovani è sempre di più ridotto all’osso.

Scuola alle 8:00 dannosa per i bambini?

Scuola alle 8:00 dannosa per i bambini?

Pensate che la scuola con ingresso alle 8:00 sia dannosa per i bambini? Ebbene si, avete ragione!

Si stima che in media i ragazzi dormano all’incirca 6 ore per notte, contro le 8/9 consigliate dai medici. Questo malsano comportamento può portare a dei seri disturbi, quali acquisizione eccessiva di peso, astenia, consumi di alcool e fumo, nonchè a depressione.

Un bioritmo sbagliato di questo tipo, strizza l’occhio a comportamenti errati sia da parte dei genitori che dei figli. I primi lasciano la loro prole troppo libera di decidere quando andare a dormire, mentre i secondi utilizzano apparecchiature elettroniche, come pc, tablet e smartphone in orario serale, che sono stati constatati come lesivi del riposo.

Anche le condizioni di illuminazione artificiale delle stanze possono essere causa di un cattivo riposo: il bioritmo naturale impone che si dorma di notte, e i segnali luminosi vengono interpretati dal cervello come stimoli attivi, con la conseguenza che il sonno diventa spezzato e discontinuo. Pertanto il consiglio è quello di eliminare luci di ogni sorta dalla stanza, come dispositivi che sempre più spesso vengono lasciati in carica nel periodo notturno.

Provvedimenti verso gli orari scolastici

Secondo lo studio condotto, la campanella scolastica suona troppo presto. Infatti per trovarsi a scuola ed in classe alle 8:00, molte famiglie devono uscire di casa in un orario di circa 45/60 minuti precedente ad essa, a causa del traffico o della distanza dalle strutture scolastiche da raggiungere.

Questo comporta chiaramente una riduzione del tempo utile fruibile per i sonno del ragazzo, che si trova poi vittima di stanchezza e disattenzione. In alcuni paesi sono già stati presi dei provvedimenti per quanto riguarda lezioni particolarmente impegnative o compiti in classe, che di norma vengono predisposti per un orario successivo alle ore 10:00.

Inoltre gli studiosi sono concordi che il bioritmo di un ragazzo prossimo allo sviluppo lo rende stanco e distratto durante le prime ore del mattino, le migliori se adibite al riposo. Pertanto la scuola ideale dovrebbe cominciare dopo le 10:00, cosa ovviamente impossibile a causa di vincoli temporali e logistici con le altre attività quotidiane, ma chissà, magari in un futuro prossimo potremo vedere una rivoluzione degli orari scolastici, in virtù di uno stile di vita più sano.

Intanto rimane la possibilità di controllare i ragazzi ed essere consapevoli che se la scuola con ingresso mattiniero alle 8:00 è poco produttiva e dannosa, le ore di sonno osservate dipendono dai controlli dei genitori e spesso, dalle abitudini familiari.

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