Consapevolmente lasciare andare

Consapevolmente lasciare andare
Consapevolmente lasciare andare

Lasciare andare, permettere a “chi” o a “cosa”, di compiere il suo percorso, procedere verso il suo cammino o un nuovo cammino. Nella vita delle persone sono molte le occasioni in cui si deve lasciar andare. Consapevolmente lasciare andare può essere un atto che esprime grande forza, un gesto d’amore, un modo per riappropriarsi della vita o di avvicinarsi alla morte. Cosa significa quindi lasciar andare? Quando e come questa consapevolezza entra a far parte della vita? Sono tante le occasioni in cui si compie un grande passo che comporta cambiamenti repentini e profondi nella vita: scopriamone alcune.

Consapevolmente lasciare andare: voltare pagina

Voltare pagina, ricominciare, modificare situazioni e cose, è un modo in cui, consapevolmente e con fermezza, si lascia andare.

Si lasciano andare i figli, diventanti ormai grandi, i genitori, ormai anziani e malati, un matrimonio finito, un’ amicizia venuta meno o che non ci supporta più, un animale che amiamo, ma che è gravemente malato, una situazione lavorativa non più consona. Questi sono solo alcuni degli esempi in cui nella vita si è costretti, obbligati, o spinti, a lasciar andare.

Talvolta lasciare andare è un atto d’amore, altre volte è un gesto positivo rivolto verso se stessi, altre volte ancora, è un atto quasi egoistico, o in tal modo può essere percepito da chi lo subisce, ma non da chi lo attua.

In quasi tutti i casi lasciare andare è l’epilogo di una situazione spesso dolorosa o inevitabile.

Lasciare andare i figli

Ad una certa età i figli, tutti, cercano un’indipendenza fisica ed economica, e desiderano andare a vivere per conto proprio. Questa è una delle situazioni più classiche in cui si deve consapevolmente lasciare andare accompagnando con amore e, specie nei primi tempi assumendo un comportamento presente ma non invadente.

Il passaggio può essere doloroso talvolta, altre volte naturale, specie se i figli sono maturi e grandi, e necessitano di autonomia a 360 gradi. Lasciar andare, in questi casi è d’obbligo, ci si accorge, con il tempo, che il rapporto cambia, si modifica, talvolta si rafforza perché vengono a cadere quegli scontri tra genitori e figli, tipici della convivenza, talvolta “forzata”.

Consapevolmente lasciare andare i rapporti finiti

Strano a dirsi, ma è così: c’è chi per un nonnulla interrompe relazioni ed amicizie, e chi per anni, trascina con fatica situazioni che si rivelano dannose per il benessere mentale e fisico. Le false amicizie e le regole in tal senso sono soggettive, così come le aspettative rispetto ai rapporti interpersonali, intimi ed affettivi.

Lasciare andare amici, fidanzati, mariti e mogli, non è facile, specie se vi è un legame affettivo costruito nel tempo che va avanti da anni.

Ma talvolta la felicità viene a mancare perché si viaggia su binari diversi, nascono incomprensioni, le abitudine non si incontrano tra di loro, così come i desideri, le ambizioni e tutto ciò che riguarda la coppia e l’amicizia.

Accomuniamo i due rapporti “amore e amicizia”, perché sebbene siano diversi, sono sostenuti entrambi da affetto profondo. Talvolta nella coppia perdonare e soprassedere situazioni dolorose è utile altre volte invece è ben chiudere i rapporti. Quanto appena detto, è inevitabile qualora il perdono sopravviva insieme al rancore, e la serenità viene inevitabilmente meno.

Piano piano in questa tipologia di rapporti si perde la propria identità, ci si trasforma in qualcosa che non ci appartiene più, e si finisce per non essere felici ma per assecondare i pensieri, i desideri e le aspettative dell’altro, perdendo di vista se stessi.

Lasciar andare si rivela utile per entrambi: interrompere rapporti d’amore e di amicizia che non ci appartengono più, è decisamente utile in questi casi.

Abbandonare situazioni poco sane

Nella vita, di situazioni poco sane in cui incappare ce ne sono tante. Dai rapporti malsani di lavoro, a quelle situazioni poco armoniche di forte competitività che spesso si creano in vari ambiti sportivi, ricreativi, politici e simili.

Quando ciò che si percepisce è un malessere generale, uno stato di insoddisfazione profonda, e un’amarezza che non rende piacevole vivere in questi contesti e spendervi inutilmente energie, allora le situazioni non andrebbero semplicemente lasciate andare, ma bensì abbandonante con fermezza.

Invece, spesso accade che si trascina il rapporto o la situazione, in un via vai tossico di scontentezza e frustrazione, compromettendo la propria serenità e, talvolta, anche quella di chi ci vive accanto.

Lasciare andare chi è alla fine della propria vita

Anche per quanto riguarda gli affetti, le persone anziane e quelle malate, si dovrebbe avere la serenità nell’animo nel comprendere che un ciclo di vita ha inizio e fine.

Quando la vita piano piano abbandona un corpo umano (o animale), si dovrebbe con serenità “lasciar andare” comprendendo che l’anziano o la persona malata, o il nostro cucciolo peloso, non sta vivendo serenamente ma sta soffrendo.

La morte non è mai facile da affrontare ma, in questi casi, diventa liberatoria e, lasciar andare, è un impegno da prendere verso che si ama e sta soffrendo, e verso noi stessi.

Per se stessi e per gli altri lasciare andare consapevolmente

Quante volte si lascia andare con serenità, e quante altre, invece, si cerca di trattenere persone, situazioni, emozioni che non rendono felici e non sono a misura d’uomo? Ecco, è proprio in questi casi che si dovrebbe, “consapevolmente lasciare andare”, per ritornare a vivere con maggior serenità, e far vivere meglio anche chi è al proprio fianco.

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