Echinopsis cactus, echinopsis eyriesii pianta grassa con fiori

Echinopsis cactus
Echinopsis cactus

Specie botanica l’Echinopsis cactus o echinopsis eyriesii

Fa parte delle piante grasse dai bei fiori, che si distinguono per struttura e bellezza. Rientrano nella tipologia delle piante succulente del genere Echinopsis.

Proviamo a conoscere meglio questa specie botanica, ed i generi presenti in natura; è, in questo caso, una succulenta che ha un suo doppio fascino derivante dalla particolare fioritura e dalla sua struttura fisica tonda e morbida cosparsa da spine. 

Echinopsis cactus descrizione e specie

Esistono numerose specie appartenenti al genere Echinopsis, tra esse ne ricordiamo alcune, oltre Echinopsis eyriesii: troviamo Echinopsis bridgesil, l’Echinopsis ancistrophora, Echinopsis pachanoi, Echinopsis Tubiflora. Il suo nome ha origine dal greco e significa “riccio di mare” ” porcospino” per la similitudine che ha con le specie animali con spine. Appartiene alla famiglia delle Cactaceae che comprende molte specie originarie dell’America.

Si adatta a temperature alte e a luoghi aridi, sia in collina che in pianura. Le Echinopsis cactus sono piante grasse completamente sprovviste di rami che presentano spine raggruppate in piccole basi rotondeggianti e dei bei fiori che si originano da un cuscinetto di peluria denominato areola.

Echinopsis cactus, echinopsis eyriesii pianta grassa con fiori
Echinopsis cactus, echinopsis eyriesii pianta grassa con fiori del genere Echinopsis

Fioritura del Cactus Echinopsis

Presenta una fioritura molto particolare caratterizzata da grandi fiori bianchi di forma tubolare. I fiori sono notturni, si schiudono la sera ed emanano un piacevole e intenso profumo. Il colore può variare da bianco al rosa chiaro per alcuni ibridi. La durata dei fiori è limitata a pochi giorni. In genere, se la temperatura è mite, durano anche due o tre giorni, ma in caso di caldo eccessivo, sfioriscono in un solo giorno: si aprono la notte e sfioriscono il giorno successivo. La pianta fiorisce da una a più volte dalla primavera all’estate inoltrata. Quando i fiori vengono impollinati si assiste alla formazione di un successivo frutto verde contente semi e polpa gelatinosa. I fiori si distinguono per la grandezza, infatti possono raggiungere i 15 centimetri di lunghezza e i 5 di diametro.

Coltivazione ed esposizione

Al di la della specie specifica, queste succulente richiedono esposizione soleggiata, non amano i climi freddi e le temperature sotto lo zero in quanto sono originarie di paesi con clima tropicale e richiedono molte ore di luce al giorno e sole diretto. Sono dunque da evitare le esposizioni a nord.

Qualora venga coltivata in casa, va posta in luoghi luminosi facendo attenzione ai raggi solari troppo intensi dei mesi estivi che attraverso i vetri delle finestre possono amplificare il loro calore e danneggiarle.

Rinvaso

Va rinvasata in primavera con molta attenzione utilizzando dei guanti e afferrandola utilizzando pinze o creando un anello con della carta arrotolata. Vasi troppo piccoli rallentano la crescita della pianta. Richiede terriccio ben drenato e scarse innaffiature (come tutte le piante grasse e succulente) meglio adottare del terriccio per piante grasse misto a 2 parti di sabbia. Per le piante grasse sono consigliabili vasi in terracotta, rispetto a quelli in resina in quanto consentono alle radici di respirare meglio.

Se durante il rinvaso si notano radici nere, andranno rimosse con delle forbici disinfettate e trattate con una sostanza fungicida ed attendere 1 settimana prima di irrigare. Dopo il rinvaso, la prima volta, innaffiare per immersione.

In primavera, per favorire la fioritura è opportuno procedere con delle concimazioni liquide. Sospendere le innaffiature da Novembre fino alla fine dell’inverno specie se la pianta è allevata all’aperto, in questo modo riuscirà a resistere meglio ad eventuali gelate.

Moltiplicazione

L’Echinopsis cactus si moltiplica in due modi per divisione dei germogli che si formano alla base della pianta o per seme, ma in questo caso l’esemplare che si ottiene e diverso dalla pianta madre. Meglio procedere dunque per talea.

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