Odontoiatria intercettiva: per la salute della bocca dei futuri adulti

denti bambina
Come avere una corretta igiene orale

Le terapie ortodontiche infantili.

Lo studio della bocca e dei rapporti articolari va affrontato sin dai primi anni di vita

Con il termine odontoiatria intercettiva, detta anche infantile o funzionale, si intende quella branca dell’ortodonzia che si occupa di intercettare ed affrontare in maniera precoce problematiche di tipo ortopedico e funzionale, evitando un possibile aggravamento in fase di crescita. Scopriamo le terapie ortodontiche infantili e cosa significa odontoiatria intercettiva, ma anche come attuare un corretto studio della bocca a titolo conservativo preventivo già dai primi anni di vita del bambino.

Odontoiatria intercettiva: per la salute della bocca dei futuri adulti
Odontoiatria intercettiva: per la salute della bocca dei futuri adulti

Come seguire l’articolazione e l’eruzione denti permanenti

Del resto alcune terapie dentali possono essere attuate solo nei bambini, poiché le ossa non risultano ancora completamente salde.  Di fatto, gli obiettivi sono, modulare la crescita dei mascellari, prevenire eventuali  problematiche legate allo sviluppo osseo e guidare l’eruzione dei denti permanenti.

Gli interventi previsti, per risultare efficaci,  devono essere attuati tra i 5 e i 9 anni di età, e servono per creare i presupposti per un possibile trattamento ortodontico successivo, meno invasivo, e prolungato nel tempo.

I piccoli pazienti, dunque, dovrebbero essere sottoposti ad una prima visita ortodontica verso i 4-6 anni, visita che andrebbe percepita come un appuntamento importante per garantire la salute dei denti e della bocca e non come una forma di tortura.

Quando è consigliata una terapia ortodontica infantile?

Le malocclusioni (ossia occlusioni scorrette del rapporto tra mandibola e mascella classico) che si possono riscontrare sono piuttosto numerose. Tuttavia, ve ne sono alcune piuttosto comuni, che è importante imparare a riconoscere. La prima che si può ricordare è il palato stretto, un difetto scheletrico che si riscontra abbastanza di frequente nei bambini, e che determina una riduzione dello spazio disponibile per lo sviluppo dell’arcata superiore.

Si trova poi, il morso aperto, che può essere anteriore o posteriore e che corrisponde ad uno scorretto contatto dei elementi dentari, spesso dovuto all’interposizione del dito, del ciuccio  o della lingua tra i denti. Il morso incrociato, invece, prevede l’inversione del rapporto nella masticazione tra l’arcata superiore e quella inferiore.

Si può verificare anche la situazione in cui gli incisivi dell’arcata superiore coprano in modo eccessivo quelli dell’arcata inferiore, che viene detta morso profondo. Inoltre, non di rado, si riscontra la cosiddetta seconda classe, che prevede il posizionamento troppo avanti della mascella rispetto alla mandibola, che porta ad un aumento delle distanza tra gli incisivi superiori e quelli inferiori. Tuttavia, può verificarsi anche  l’inverso, ossia la mascella appare posizionata troppo indietro rispetto alla mandibola.

Tale malocclusione spesso è dovuta ad una mandibola eccessivamente sviluppata, che va ad incidere negativamente sulla funzione masticatoria ed estetica. Nel caso in cui riscontraste qualcuno di questi aspetti nella bocca di vostro figlio, è utile pensare ad una visita e magari prenotare incentri specializzati come quello di Milano che trovate di seguito:  ortodonzia pediatrica Milano, (se siete di Milano) ma in ogni città vi sono centri ortodontici seri e professionali  molto preparati in merito.

Potrete chiedere consiglio ad esempio, al vostro medico odontoiatra, in modo da comprendere come intervenire al meglio ed evitare sviluppi futuri negativi. La bocca è un organo molto importante serve per la masticazione e supporta la digestione ma è anche una parte attiva della salute generale. Un rapporto sbagliato articolare può comportare disturbi di vario tipo, tra essi il comune mal di testa cronico, cattiva digestione, posture errate e molto altro.

Lo scopo della terapia intercettiva

Lo scopo primario della terapia intercettiva è la correzione del difetto principale, specialmente scheletrico,  durante l’età dello sviluppo, così da semplificare l’eventuale intervento odontoiatrico in una dentatura permanente. Gli apparecchi che possono essere utilizzati nell’ortodonzia intercettiva sono molteplici: i quad helix, le trazioni extraorali, gli archi di utilità e gli apparecchi funzionali.

Ovviamente, molto dipende dalle esigenze del piccolo paziente e dagli interventi che devono essere attuati. La scelta del metodo d’intervento deve essere concordato con l’ortodonzista pediatrico, il quale sottoporrà il bambino, ad una o più visite accurate, in modo da comprendere appieno, le problematiche esistenti e le terapie attuabili per la risoluzione di ogni singolo caso.

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5 COMMENTS

  1. prendersi cura dei denti dei nostri figli è importantissimo e condivido appieno con l’odontodiatria intercettiva

  2. Devo far leggere quest’articolo a mia nipote, ha un bimbo di 5 anni che ha necessità di cure dentali

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