E poi ti chiedi dove finisce il tempo

Eh si me lo chiedo spesso: ma dove finisce il tempo? Voi ve lo chiedete mai? Io si, molto spesso. Forse perché faccio tanto, tantissimo, forse troppo. Amo fare troppe cose e non mi va di lasciarne mai indietro niente e nessuno. Tutti i miei blog, questo magazine, che definisco il mio cuore pulsante ma anche il mio lavoro di insegnate: si, insegnante di ballo. Insegno caraibici per chi non lo sapesse. Ho una mente fervida e creativa, amo il fai da te il giardinaggio, dipingere, viaggiare, nuotare e scrivere. Scrivo tanto, tantissimo, è questa attività è diventata un lavoro che mi consente di guadagnare un poco e mi gratifica moltissimo.

Ricevo molte proposte, articoli sponsorizzati, recensioni etc, e poi  mi piace raccontare e raccontarmi. Storie di ordinaria gestione familiare che so per certo, appartenere un po’ a tutti. Ma poi torno a chiedermi, magari alle due di notte, appiccicata alla tastiera del mio PC o, quando sono troppo stanca al mio magico tablet: ma dove finisce il tempo?

Già, dove finisce il tempoDove finisce il tempo? Le mie giornate sono fatte di 48 ore? forse si! E di quelle regolarmente riconosciute come 24 io ne moltiplico il tempo, come il pane ed i pesci di Cristo…

Non me ne voglia Cristo, non ho intenzione di peccare di presunzione ma in ogni minuto della mia giornata,  faccio il doppio di ciò che si potrei normalmente fare e così le mie mani scorrono sulla tastiera mentre il cestello della lavatrice stracarico, strizza l’ultimo bucato, ed il pollo si cuoce e, qualche volta, si brucia sui fornelli.

Instancabile? No… solo tenace, considerando che ho anche problemi di salute con i quali ora, non voglio annoiarvi. La sera poi si parte e si va in palestra ai corsi di ballo per poi ritornare a scrivere in questo blog o negli altri di notte.  Staccare la spina non mi riesce proprio, non fa per me, e allora? Allora ti fai una domanda…

E poi ti chiedi dove finisce il tempo…il tuo tempo (il mio tempo),… non finisce mai, in realtà si adegua alle giornate che si moltiplicano e alle cose che ho da fare, finendo però per portarmi in casa e nel cuore un sacco di soddisfazioni per me, e talvolta anche per gli altri… e tanta fatica.

Ma vale la pena, vale la pena di cercare di “essere” ciò che si vuole. Vale la pena di lottare per ciò in cui si crede anche se non senza fatica.

Voi vi riconoscete in questa descrizione? Il vostro tempo sembra non finire mai? Le vostre 24 ore quante volte si trasformano in 48? Le mie si, spesso, con qualche nota di stress, senza dubbio, ma con soddisfazione!

Previous articleSalute e tecnologia app e siti utili
Next articlePrato ed erba da giardino: come scegliere

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.