Nell’antica Roma i mestieri artigianali e non, erano molteplici, tra essi alcuni si sono mantenuti nel tempo, mentre altri sono andati via via scomparendo; questa mutazione o scomparsa dei mestieri in territorio romano, in realtà, appartiene un po’ a tutte le popolazione.
Il progresso e l’avvento dell’industrializzazione, insieme alle modifiche del territorio, hanno decretato la fine di molti mestieri romani. Vediamo quali sono i 7 antichi mestieri di Roma ormai scomparsi da tempo.
7 antiche mestieri romani scomparsi
Roma era un’antica città fiorente, attraversata dal grande e biondo fiume Tevere. Il Tevere veniva ampiamente navigato in epoca antica, motivo per cui, uno dei mestieri in uso a Roma antica era proprio quello del barcaiolo. Ma oltre a questo mestiere, facilmente intuibile, ecco i 7 mestieri di Roma scomparsi:
- Barcaiolo
- Conciatore di pelli
- Cesellatore
- Doratore
- Ramaio
- Bottaio
- Termopolio
Barcaiolo romano
Un tempo i barcaioli che solcavano le acque del Tevere, erano numerosi. Oggi vi sono pochissimi barconi che navigano il fiume della capitale, e sono per lo più imbarcazioni dedicate alle gite turistiche sul fiume Tevere.
Un tempo invece, le barche che solcavano il fiume erano molte, a Roma vi erano i barcaioli “barcaroli” che traghettavano i passeggeri lungo il fiume, o da sponda a sponda, e che si occupavano anche del trasporto di merci da Ostia fino a Roma.
Conciatore di pelli
In alcuni paesi esteri poco industrializzati la concia delle pelli viene ancora effettuata alla vecchia maniera. Ma l’antica conciatura romana delle pelli, è andata via via scomparendo, ed è stata sostituita dalle lavorazioni industriali delle pelli e dai prodotti in PU, ossia i sintetici sempre più richiesti.
Tessuti, carta e pellami sono tutti prodotti che, al giorno d’oggi, vengono realizzati attraverso l’uso di processi industriali e non più lavorazioni artigianali attuate da mani esperte di artigiani che spesso, si tramandavano il mestiere di padre in figlio per intere generazioni.
Cesellatore
Quella del Cesellatore è una professione antica, che è andata via vai scomparendo, non solo nella capitale romana, ma in moltissime altre località italiana. Trovare un cesellatore al giorno d’oggi è davvero difficile ma ancora ne esistono alcuni.
Anche il cesellatore rientra tra gli antichi mestieri romani un tempo molto richiesti, attualmente quasi scomparsi per via del processo industriale che ha letteralmente modificato la richiesta di molte attività artigianali.
In tempi antichi la cesellatura veniva impiegata per la realizzazioni di armi e gioielli, ma anche manufatti come stoviglie di uso casalingo come piatti, posate e bicchieri o opere religiose. La cesellatura è insieme ai grafiti e alla pittura, una delle attività artigianali più antiche.
Doratore
Il doratore era un mestiere artistico che si occupava di rivestire il legno con foglie d’oro o argento. Una professione che richiedeva molta pazienza e competenza. Anticamente molto ricercata, ormai quasi in disuso e decisamente molto apprezzata nell’antica Roma.
In alcune località è possibile ancora reperire artigiani che si occupano dell’applicazione della foglia in oro su quadri, cornici e mobili. Ma comunque sia, si tratta sempre di un mestiere antico che, purtroppo, è andato via via scomparendo. Un destino questo che interessa tanti altri mestieri che l’industria ha soppiantato con lavorazioni in serie.
Ramaio o Calderaio
Un tempo, le pentole e molti manufatti ad uso domestico, erano realizzati in rame grazie ad una lavorazione artigianali di fogli di rame opportunamente martellati a caldo e tagliati con apposite cesoie.
La bravura dell’artigiano chiamato Ramaio o Calderaio, la si riconosceva dallo spessore del manufatto realizzato, dalla sua uniformità e dalla previsione delle rifiniture che lo caratterizzavano. Nelle case romane erano moltissimi gli utensili e le decorazioni realizzate in rame, dal semplice paiolo, ai mestoli fino a grandi vassoio e piatti.
Bottaio
Un tempo la costruzione delle botti da vino ed olio era fatta interamente a mano dai bottai. Il bottaio era una professione che consentiva di dare vita a recipienti in legno, appunto “le botti”. Attualmente prodotte in maniera industriale, spesso sostituite da contenitori più economici in vetroresina utilizzati per la conservazione di vino e distillati.
Termopolio: l’antico bar romano
Il Termopolio non è un mestiere, ma un’attività antica di Roma che nel tempo si è andata modificando. Il Termopolio corrisponde all’attuale bar. All’interno di questa attività commerciale si consumavano bevande e vino caldo.
Spesso il bancone si affacciava sulla strada ed era caratterizzato da un piano in marmo con fori che conteneva delle anfore con dentro il vino.
Inoltre si esponevano e vendevano dolci e pasticci a base di miele e farina o miele e cacio. Il locale era dotato di tavolini dove artigiani, gente umile del popolo, e gladiatori, si sedevano per consumare e giocare a dadi.
Altri mestieri romani ancora in uso
Non sono vi solo mestieri scomparsi dell’antica città di Roma ma esistono alcune professioni che la storia non ha cancellato e che si sono evolute nel tempo, migliorandosi.
- Medico
- Avvocato
- Commerciante
- Pittore
- Architetto
- Barbiere
- Musicista
- Scultore
Tra le professioni in uso ricordiamo quella dell’avvocato, del medico, anticamente auto formatosi (non c’erano università o scuola specifiche) del barbiere, un tempo chiamato Tensores, così come molte attività lavorative legate all’arte, come la pittura, la musica e l’architettura.
Da non dimenticare la professione del commerciante che, sebbene ha visto modificarsi la tipologia di prodotti venduta, è rimasta invariata sotto molti punti i vista. Artigiani e bottegai, un tempo, erano spesso la stessa persona, nel senso che vendevano loro stessi, il prodotti creato con le loro mani.
La civiltà romana antica deve la sua grandezza non solo alle professioni come quelle dei letterati dei militari, od agli uomini di potere, ma anche ad artisti e artigiani che svilupparono nel corso della storia le conoscenze e le specializzazioni in moltissimi settori e campi professionali contribuendo alla grandezza e magnificenza di un popolo e di una civiltà.
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