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mercoledì, Ottobre 1, 2025
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Neomamme: come recuperare la forma dopo il parto

Gravidanza: da 0 a 9 mesi
Gravidanza: da 0 a 9 mesi evoluzione peso, lunghezza

Dopo  il parto la stanchezza è uno degli elementi che rientrano nella norma, nonostante ciò le neo mamme si chiedono quando potranno riprendere una normale attività fisica e si angustiano domandandosi quanto tempo occorrerà per recuperare la linea perduta per poter rientrare negli abiti indossati ne  periodo precedente la gravidanza. Questa cosa è ovviamente soggettiva e dipende da quanti chili abbiamo preso in gravidanza in eccesso  e se tendenzialmente si praticava sport o no, nelle normali abitudini di vita precedenti al periodo della gravidanza. Vediamo dei consigli su come recuperare la forma fisica dopo il parto.

Neomamme: come recuperare la forma dopo il parto?

Si deve considerare che l’esercizio fisico, anche se limitato, aiuta a recuperare la forma fisica in maniera più veloce giovando notevolmente sull’equilibrio psico-fisico  della  neo mamma che durante la gravidanza e dopo il parto subisce delle notevoli variazioni.

Il periodo post-parto è molto delicato, il corpo ha subito modificazioni muscolari, ossee e psico-fisiche dovute anche ai cambiamenti ormonali, riuscire a trovare un po’ di tempo da dedicare a se stesse, all’attività fisica e ad un hobby di natura sportiva sia esso ginnastica, ballo corsa o altro, non può che giovare alla salute della neo mamma.

Se si è partorito in modo naturale è opportuno effettuare una serie di esercizi muscolari atti a rieducare la muscolatura del perineo,  che avendo subito una elevata distensione dovuta al parto deve ritrovare la sua tonicità, questo si può ottenere attraverso esercizi specifici in modo  da alleviare o eliminare eventuali disturbi di controllo sfinterico derivanti dalla distensione muscolare, lacerazioni o episiotomia.

Riprendere la vita di tutti i giorni e sane passeggiate

Generalmente trascorse  2-4 settimane dal parto si possono iniziare gli esercizi, per chi, invece è stato sottoposto ad un taglio cesareo è buona norma attendere circa 5-6 settimane, sempre che non esistano controindicazione specifiche, anche se esercizi poco impegnativi atti a riequilibrare la funzione circolatoria agli arti inferiori possono essere iniziati anche prima, magari in casa, senza sforzi eccessivi.

Si  consiglia di  iniziare con lunghe passeggiate all’aria aperta che gioveranno alla salute fisica e psicologica, magari in compagni di un’amica, in alternativa o in concomitanza è buona norma praticare una ginnastica dolce magari in acqua che consente di tonificare la muscolatura e bruciare un po’ di calorie, anche una ginnastica dolce “casalinga” o dello yoga praticato ad un livello adeguato alle capacità soggettive può essere molto utile.

App per lo sport e Corsi pe neo mamme

Un tempo si riteneva che l’attività fisica fosse contro indicata nell’allattamento, non è così, l’unica cosa che bisogna aver la premura di fare è di integrare le eventuali perdite idriche dovute ad eccessiva sudorazione che potrebbe verificarsi nella stagione estiva o in particolari forme di sport molto dinamiche o impegnative. Anche l’uso di particolari app per lo sport può aiutare la neo mamma e rimettersi in forma e recuperare la linea di un tempo.

Il vostro medico potrà consigliarvi su come e quando riprendere attività fisica e sport dopo avere partorito. In modo naturale però passeggiare a lungo con il vostro bambino, specie se il tempo lo permette vi aiuterà a riprendere piano piano la forma fisica.

Inoltre potrete frequentare corsi di fitness dedicati appositamente al post parto, occasione che tra l’altro vi aiuterà a socializzare e conoscere altre mamme condividendo esperienze, ansie e dubbi, che caratterizzano la neo mamma specie i primi mesi.

Barzellette per tutti: duello tra cani

Spesso parliamo di cani, amici fedeli dell’uomo, compagni di vita , condividono con i loro padroni le giornate rallegrandole. Negli ultimi anni sono sorti anche sport come il boot camp che uniscono uomo e cane anche nell’attività sportiva. I cani e gli animali in genere, ispirano anche comiche barzellette: ve ne vogliamo proporre una molto simpatica che abbiamo trovate divertentissima che riguarda lo scontro ed il duello tra due cani.

 

Barzellette per tutti: Duello tra cani

 

Ai giardinetti pubblici si incontrano due uomini, uno ha al guinzaglio un ferocissimo pitbull che ringhiando, sfida a duello gli altri cani, ma i relativi padroni si tirano indietro proteggendo i loro animali.

Ad un certo punto si fa avanti un piccolo uomo con al guinzaglio un bassotto. Ecco che  il proprietario del pitbull sorride sotto i baffi,  all’improvviso però, il bassotto, inaspettatamente si avventa sul pitbull e lo sbrana; la gente guarda incredula… Proprio così il piccolo bassotto si rivela ferocissimo…

Il padrone del pitbull si dispera per la perdita del suo cane e dice:

” Ho speso ben 10 mila euro per addestrare il mio cane”.

Il padrone del bassotto lo guarda perplesso e gli risponde:

“Amico mio, io ne ho spesi 50 per far fare la plastica al mio coccodrillo”.

C’è una morale dietro a questa barzelletta

La morale induce ad essere riflessivi in quanto spesso, e a quanto pare,  l’apparenza può ingannare e “l’abito non fa il monaco”.  Il lupo può apparire pecora e la pecora lupo, la persona calma e riflessiva magari nasconde aggressività in questo caso il bassotto, cane docile per natura,  ha rivelato grandi sorprese!

 

 

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Barzellette per tutti: cani e padroni

Barzellette per tutti: cani e padroni

Spesso parliamo degli animali ed in particolar modo dei cani e dei gatti. Vi diamo istruzioni per “l’uso”, consigli su come e dove acquistarli e vi forniamo indicazioni su come curarli, lavarli a secco o con acqua, farli divertire, come portarli in vacanza con voi e molto altro. Gli animali fanno parte delle nostra vita e, per alcuni, sono dei veri compagni di vita. Compriamo le cucce migliori per i nostri cani e gatti, le gabbi più carine per il cardellino, le teche giuste per i rettili e magari anche giochi e abitini sfiziosi. eh si per alcuni di noi i cani, i gatti o altri piccoli e grandi animali diventano proprio dei veri e propri membri di famiglia da accudire, coccolare ed amare.

 

 

Oltre al grande amore che molte persone, hanno per gli animali da questi esserini scaturiscono anche comiche  barzellette che riguardano cani o magari padroni o, come in questo caso, entrambi!

Dunque, ve ne proponiamo una.

 

Una barzelletta sui cani

 

Due amici si incontrano per la strada, uno dice all’altro:

“Ieri lo yorkshire della mia ragazza ha ucciso un mastino napoletano”…

L’altro lo guarda un po’ perplesso e gli dice:

“Davvero …e come ha fatto?”,

“ehhh gli è rimasto incastrato in gola”.

 

Detto questo, vi consiglio la lettura di articoli dedicati ai nostri amici animali e non solo comicità. Magari state pensando di acquistare un bel cucciolo? Eccovi dunque un articolo dettagliato che vi illustra e 10 razze di cani più intelligenti e facilmente addestrabili, tra esse ovviamente, il pastore tedesco ed il barboncino, uno dei cani più intelligente in assoluto.

 

Top 10 delle razze di cani più intelligenti

Barzellette per tutti: dialetti e insetti

Una mosca nata e cresciuta a Roma, parla unicamente il dialetto romano.

Un giorno si trova in difficoltà deve scavalcare un cancello chiuso,

sapete cosa dice?….:”e mo’ sca varco”.

 

 

 

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Barzellette per tutti: serpenti a “confronto”

Dunque, siamo in Africa nel bel mezzo del deserto, ci sono due serpenti che conversano, sono la razza più velenosa che esista al mondo.

Uno si mostra visibilmente preoccupato, il suo amico, lo scruta per un po’ e poi incuriosito gli chiede:

“Cosa ti è successo amico mio?”,

l’altro lo guarda, sospira  e gli risponde:

“Ma è vero che noi siamo velenosi?” si ! gli risponde l’altro

“Siamo i più velenosi in assoluto…perchè mi chiedi questo ?”

Gli risponde l’altro:

“Mmmmm  ‘orca ‘iseria me so motticato a linga….è glave?”

 

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Barzellette per tutti: cane? o…

Un signore ha un cane che vince tutte le gare.

Un altro, un po’ indignato, gli chiede:

“ma qual’è il segreto del tuo cane, è fortissimo”,

l’altro gli risponde:” Guarda, non so proprio spiegarmelo, ma tutto è iniziato quando…

gli ho tagliato la criniera”.97129283_6345fdd2fd.jpg

Le micine si ambientano e crescono

Dopo qualche giorno di adattamento familiare e domestico,le micine si sono ambientate bene, hanno usato da subito la lettiera, perchè ovviamente avevano vissuto in appartamento prima di essere abbandonate, mangiano in modo più moderato, senza gonfiarsi di cibo come i primi giorni, si divertono a scorrazzare in casa e in giardino, e i miei propositi di tenerle fuori, in giardino, sono andati perduti, lo so mi faranno dei danni e devo controllarle, anche perchè una delle due, Cleo, ha socializzato con la cagnolina, ma ogni tanto continua a tirar fuori le unghiette e a soffiare minacciosa, secondo l’umore del momento. L’altra gattina Misa, è letteralmente innamorata della barboncina, hanno un carattere simile e sono due gran coccolone come potete vedere dalle foto.

Fatico a far capire a tutte e tre di chi sono le ciotole del cibo, le gattine come possono corrono a rubare il mangiare alla cagnolina (Milù), e Milù che non ha mai sofferto i patè e i bocconcini, ora ama quelli dei gatti.

Una soluzione potrebbe essere invertire i cibi (così le frego tutte e tre)!

Guardate le foto e ditemi sembrano cane e gatti? Dopo pochi giorni è già grande amore 🙂

 

 

 

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                                                      Milù e Misa

 

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                                      Milù Cleo e Misa

Invidia: i come e i perchè di questa fragilità

  

 

 

Cominciamo con il  dire che l’invidia è, al giorno d’oggi, un male purtroppo diffuso e comune, il sesso femminile sembra soffrirne di più, ma quali sono le cause che generano questo tipo di comportamento sgradevole e fortemente non socializzante?

Invidia: i come e i perché di questa fragilità

Beh, più di una. Prima di tutto sicuramente una bella dose di insicurezza e la  non realizzazione personale  non permette, ad una individuo con personalità sofferente, di godere delle capacità, talento o bellezza altrui, da qui nasce “spontaneo” il sentimento di invidia, che porta l’individuo ad odiare, in maniera inconscia  chi, in un modo o nell’altro, è migliore di lui.

Se le persone fossero cresciute ed educate in modo diverso, sicuramente il problema dell’invidia sarebbe di gran lunga ridotto.

Uno dei compiti genitoriali, consiste nel far capire, alla propria prole, le capacità personali e i propri punti di forza, ci sarà chi è più intelligente, chi è dotato di bellezza superiore, chi magari ha un talento notevole nella musica, nel ballo, nel dipingere o nello studio, in cucina, o magari nelle faccende domestiche, ogni persona ha al suo attivo, delle capacità superiori alla media in qualcosa, così come di sicuro, sarà meno dotato in altri campi.

La sicurezza in se stessi deve venire dall’infanzia

Acquisire sin da piccoli, la certezza e consapevolezza che ogni persona è, nel suo genere, unico e irripetibile, dovrebbe portare l’individuo, nell’età adulta, a vivere con serenità, godendone, le virtù i pregi e le capacità altrui.

Purtroppo, in alcuni ambiti familiari, questo tipo di “lavoro sui piccoli”, spesso non viene fatto, alle volte delle preferenze genitoriali, gettano le basi di una scarsa opinione di se a livello personale, altre volte, non viene dedicato abbastanza tempo, nel risolvere e spiegare problematiche di gelosia che possono sorgere tra fratelli maggiori, e fratelli minori.

E’ indispensabile tentare di far prendere coscienza del non equilibrio emotivo, al proprio figlio, ogni qualvolta dimostri di “sentirsi inferiore”, o “superiore” ai propri fratelli o coetanei.

La consapevolezza di se stessi, delle proprie capacità, dei propri limiti e delle proprie doti, rende un individuo “emotivamente stabile” ed in grado di godere pienamente dei talenti altrui, senza invidie.

Per quanto riguarda le donne, il problema è ancora più complesso, “educate dalla società” al dover apparire e a dover essere, quasi obbligatoriamente,  belle, brave, madri , mogli e lavoratrici, entrano in conflitto con più facilità, sia sul piano estetico che sul piano lavorativo dove, con unghie e denti cercano a tutti i costi di sgominare i rivali.

Gli uomini, per contro, sono terribili verso il sesso femminile, con il quale, anche in questo caso, ad opera di retaggi culturali, tendono a voler primeggiare nei confronti del sesso femminile, non accettando di buon grado, doti superiori, di una donna, rispetto a se stessi.

Aggiungerei a tutte queste motivazioni, un’altro elemento derivante dall’infanzia, il non sentirsi amati in maniera sufficiente e appagante, questa situazione produrrà nel tempo, tendenzialmente,  una scarsa autostima, e la ricerca continua di elementi che sembra, ci siano mancati, quali oggetti, sentimenti, doti altrui, si ricercherà di occupare ruoli che non ci appartengono, di appropriaci di amicizie o fidanzati altrui che in realtà non ci interessano, tutto nel tentativo di prevalere, in qualcosa o verso qualcuno perché, in realtà, ci sentiamo inferiori, in questo modo diamo sfogo al nostro ego, e ci creiamo l’illusione di essere diversi da cio’ che siamo, e che, evidentemente non ci appaga ne ci soddisfa.

Se l’invidia è un sentimento diffuso, la capacità di non rendersi conto di essere invidiosi è altrettanto frequente, si tende a giustificare la propria invidia mettendo in risalto difetti altrui o, nel peggiore dei casi, inventarsi scuse e giustificazioni atte a dequalificare la persona di cui siamo invidiosi, la cosa più comune che viene usata consiste nel definire un soggetto antipatico, mentre dovremmo renderci conto che, molto spesso l’inadeguatezza regna dentro di noi, nessuno è piacevole al 100% così come, nessuno non lo è al 100%, quindi, cominciamo magari da oggi, a fare un ‘analisi un pochino più complessa di quelle che sono le nostre emozioni di fronte ad una certa situazione e a determinate persone, e il perché, sarà interessante scoprire, che il più delle volte odiamo proprio le persone che hanno le capacità o le qualità che noi stessi vorremmo possedere.