Cambiamenti climatici, innalzamento Mar Mediterraneo rischi per l’Italia

Scioglimento dei ghiacciai
Scioglimento dei ghiacciai

Sebbene per diverso tempo alcuni paesi e forze politiche abbiano voluto respingere con forza le problematiche reali derivanti dai cambiamenti climatici, ormai è fatto ben noto come rilevato da alcuni studi importanti dall’Enea che, entro il 2100 ben 5.500 chilometri quadrati di pianura costiera italiana verranno sommersi dall’acqua del mare.

L’innalzamento del mare avvenuto negli ultimi 20 anni è di 3,4 millimetri all’anno (molto più veloce rispetto agli ultimi 3000 anni del pianeta). Dato il rischio per molte città costiere, l’Enea ha elaborato, insieme al Mit di Boston, un nuovo modello climatico, dotato di un calcolatore in grado di monitorare e dare previsioni più accurate in merito.

Cambiamenti climatici, innalzamento Mar Mediterraneo rischi per l’Italia centro sud

L’Italia annega! Le zone più a rischio di allagamento sono quelle del centro Italia e del Meridione ma riguardano anche le zone costiere dell”alto Adriatico come Trieste, Venezia, Ravenna il Golfo di Taranto e le zone costiere comprese al sud tra la piana di Oristano e Cagliari.

Altre zone a rischio futuro si estendono dall’Abruzzo ed arrivano fino in Sicilia. Compreso tutto il tratto costiero di Pescara, Martinsicuro, in particolar modo Teramo e la foce del Tronto, Fossacesia (Chieti) Lesina (Foggia), ed ancora, scendendo Valledoria (Sassari), e Marina di Campo, che si trova sull’Isola d’Elba.

Dall’effetto allegamento non vengono escluse neanche la Toscana, in particolar modo la Versilia ed il Lazio con a rischio Fiumicino, Fondi e alcune zone dell’Agro Pontino. In Campania sono a rischio la Piana del Sele e del Volturno ed infine, in particolar modo alcune aree costiere della Sicilia come Catania e le isole Eolie. Nel Lazio sul litorale pontino i segni delle erosioni delle spiagge sono già presenti da Torvaianica a Sabaudia si estendono su tutta la costa.

Cambiamenti climatici, innalzamento Mar Mediterraneo rischi per l'Italia
Cambiamenti climatici, innalzamento Mar Mediterraneo rischi per l’Italia – Erosione spiaggia Torvaianica

L’Italia cambia

In virtù di queste previsioni, di qui a ottant’anni l’aspetto morfologico del nostro paese subirà mutamenti profondi costringendo alcune popolazioni ad abbandonare le aree geografiche che verranno sommerse dalle acque del mare. Sebbene ad alcuni possa sembrare uno scenario fantascientifico, la scienza studia tali fenomeni in modo approfondito, ed ha riscontri validi rispetto ai rischi a cui stiamo andando in contro con lo scioglimento repentino dei ghiacciai.

L’Italia perderà migliaia di chilometri quadrati di costa, specie in pianura e, alcuni di questi fenomeni, sono già ben visibili in tratti costieri in cui il mare ha eroso intere spiagge. Le stime dell’Enea presentate al convegno tenutosi a Roma sui cambiamenti climatici in atto e futuri, sono catastrofiche ed avallate da dati scientifici. Tali dati, se non si interviene prontamente nel difendere il pianeta potrebbero rivelarsi anche più tragici di quelli attuali.

Lo scioglimento dei ghiaccia e le cause

Le cause dello scioglimento dei ghiacciai sono da ricercare nell’inquinamento e nell’innalzamento termico delle temperature del pianeta: surriscaldamento globale. Un fenomeno che sta segnando le nuove generazioni e le prossime, precludendogli un futuro. Un disastro imminente sul quale però le nazioni mondiali potrebbero e dovrebbero intervenire per scongiurare catastrofi. Le cause del surriscaldamento globale sono principalmente 3:

  1. L’intensa produzione di carboni fossili
  2. L’aumento di emissioni di CO 2
  3. L’esteso processo di deforestazione (vedi Amazzonia)

Le conseguenze del surriscaldamento globale sono oltre allo scioglimento dei ghiacci e all’aumento del livello del mare, squilibri per le temperature, squilibrio delle precipitazioni e di alcuni fenomeni atmosferici, rischi per la vita dell’uomo e per quella delle specie animali. Ciò comporterà un ulteriore squilibrio che andrà ad investire l’intera catena alimentare, in quanto,  l’habitat delle specie marine ed animali subirà dei cambiamenti importanti per cui sarà impossibile mantenere l’intero ciclo naturale esistente attualmente.

Mare rialzo dell'acqua
Mare 

Il polo Nord e l’Antartide

Negli ultimi 30 anni la superficie dei ghiacciai si è ridotta sensibilmente, inoltre, l’eta media dei ghiacciai si abbassa a soli 5 anni questo perché la maggior parte dei ghiacciai che si è formata durante l’inverno si scioglie in estate e le previsioni stimano che del Polo Nord, diverrà in futuro,  solo un grande lago salato. Lo stesso problema investe anche l’Antartide, la calotta infatti, perde ogni anno circa 5 metri di spessore del ghiacciaio: Negli ultimi 7 -8  anni la calotta del Polo Sud si è ridotta di oltre 1600 Km quadrati.  Dati allarmanti che mettono in risalto la situazione critica del pianeta.

Cosa possiamo fare noi?

Mentre i governanti stanno studiando tecniche e progetti per fronteggiare la situazione, noi nel nostro piccolo, possiamo cercare di ridurre alcune fonti di inquinamento, diventare sostenibili ed adottare tecniche di economia circolare e riciclo.  Utilizzare vetro e carta anziché plastica, comprare cibi in scatole di cartone, bere acqua depurata di casa, evitare tutto ciò che sappiamo possa avere un effetto negativo sull’impatto ambientale andando a condizionare, in questo modo, anche le scelte dei produttori. Intanto ci auguriamo che vengano presi al più presto dei provvedimenti per la salvaguardia del nostro Pianeta.

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4 COMMENTS

  1. Certo che leggendo queste notizie un po di apprensione mi viene. Chissà che fine faremo tra qualche decennio 🙁

  2. Un disastro di cui dovremmo tenere conto. Ormai il danno è irrecuperabile ma cerchiamo di lasciare alle prossime generazioni un mondo migliore. Grazie per la lettura interessante!

  3. Hai ragione da vendere con le tue argomentazioni, meno male che ci sono accorgimenti da prendere per non arrivare agli estremi

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