Ordine compulsivo cosa significa? Psicoanalisi della scrivania impeccabile

Ordine compulsivo cosa significa? Psicoanalisi della scrivania impeccabile
Ordine compulsivo cosa significa? Psicoanalisi della scrivania impeccabile

Ordine, disordine, sono due concetti che fanno parte della vita delle persone. Se caos e la procrastinazione celano insicurezze e senso di abbandono insieme a incapacità del saper gestire le situazioni, l’eccessivo ordine nasconde la necessità di avere tutto sotto controllo. Ma quando sfocia in ordine compulsivo allora è il caso di approfondire l’argomento e rivolgersi agli specialisti del settore per fare luce su quello che si profila come un problema da psicoanalizzare. Ordine compulsivo cosa significa? Psicoanalisi della scrivania impeccabile o della casa impeccabile.

Ordine compulsivo cosa significa?

Mentre per alcuni la scrivania è un regno di fogli accartocciati e tazze di caffè mezze vuote, per altri è un tempio di ordine e perfezione. Ma cosa si cela dietro questa ossessione per l’ordine? Esploriamo la psiche di un individuo per cui la pulizia è un mantra e il disordine un anatema. Va detto che questo riflesso di ordine eccessivo o compulsivo in genere non si riserva solo alla scrivania, ma anche alla casa, all’automobile e a tutto ciò che entra a far parte del mondo dell’ossessivo compulsivo dedito all’ordine.

L’ordine come affermazione di sé

Ebbene si! L’atto di ordinare e riordinare può identificare una vera e propria affermazione del sé e non si traduce solamente in gesto puramente pratico. Tenere o buttare, posizionare e classificare, così come disporre ogni oggetto con precisione millimetrica, è in realtà un modo per esercitare il proprio controllo sul proprio ambiente, e in un certo qual modo, anche sulla propria vita, traendo sicurezza da questo atteggiamento.

Rigore e ordine come una corazza protettiva

Per molte persone l’ordine diventa uno scudo protettivo in cui rifugiarsi. Una scrivania impeccabile rappresenta un rifugio sicuro in un mondo che spesso appare incontrollabile. Ogni oggetto al suo posto rassicura e dona un senso di stabilità.

Ordine o trappola del perfezionismo?

La ricerca incessante dell’ordine può sfociare in un perfezionismo esasperato e patologico. L’individuo ordinato diventa fortemente intollerante al minimo disordine, ciò crea un profondo stress e disagio che lo porta a criticare severamente chi non è vittima del suo stesso rigore ossessivo.

L’ossessione dell’ordine compulsivo

Sebbene essere ordinati e puliti rientra nella normalità, quando l’ossessione dell’ordine travalica i confini del “normale” si sfocia in una declinazione patologica dell’ordine.

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) può infatti manifestarsi con la necessità di riordinare continuamente oggetti o spazi, con rituali rigidi e spesso invalidanti.

L’ordinato e le sue decisioni

Mentre i disordinati sono coloro che non riescono a prendere decisioni ed orientare le loro scelte, gli ordinati, al contrario, prendono decisioni così come ordinato e sistemano tutto. Sono in grado di valorizzare alcune decisioni a favore o a scapito di altre, e soprattutto, sanno esporsi senza problemi in prima persona, pronti a subirne le ipotetiche conseguenze.

Gli ordinati compulsivi invece sono spesso permalosi, privi o quasi di empatia e scarsi d’affetto. Non amano lasciarsi andare e spesso ciò li penalizza anche nei rapporti affettivi.

Esempi di ordine compulsivo

In alcuni comportamenti si evidenzino azioni compulsive nei confronti dell’ordine maniacale è ad esempio il riordinare continuamente spazi ed oggetti; avere rituali rigidi di pulizia così come d’ordine.

Dedicare tempo eccessivo e non necessario all’ordine tanto da interferire nelle normali attività quotidiane. Provare ansia e stress nel caso in cui l’ambiente non sia perfetto in termini di ordine e pulizia ma anche essere eccessivamente infastiditi dal disordine se pur minimo. Infine un altro segnale è quello di evitare di delegare ordine e pulizia per paura che non vengano eseguiti correttamente.

I pensieri di ordine, e la rigidità nel mantenerlo, sono ricorrenti così come l’ansia generata dal disordine, il senso di colpa e la vergogna che scaturisce qualora si è convinti di non avere un ordine perfetto in casa o sulla scrivania così come in auto.

Disordine e ordine pro e contro di entrambi

È importante però non demonizzare l’ordine in quanto anche il disordine e l’accumulo compulsivo sono delle patologie degne di nota. l’ordine ed un pizzico di rigore sono funzionali, aiutano a mantenere gli spazi della casa e della nostra vita agibili e ben vivibili in serenità.

Allo stesso tempo, non dovremmo demonizzare il disordine, se fa parte di alcuni momenti, o il un lieve disordine che rompe i rigori e lascia spazio alla creatività e la vivere in maniera anti conformista. Infatti alcuni studi in merito suggeriscono che un ambiente leggermente disordinato può stimolare la creatività e la fuoriuscita dagli schemi.

Ordine e normalità?

In definitiva, ciò che merge da quanto detto circa l’ordine compulsivo e l’ordine che rientra nella normalità possiamo affermare che la la chiave sta nel trovare un equilibrio tra ordine e disordine, creando un ambiente che rispecchi la nostra personalità e ci permetta di sentirci a nostro agio. Che la scrivania sia un capolavoro di minimalismo o un’esplosione di colori e fogli, ciò che conta è che sia uno spazio che ci rappresenta e permette di essere se stessi esattamente come la nostra casa.

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5 COMMENTS

  1. Sono sincera, il mio ordine compulsivo si proietta molto sul mio lavoro, con una scrivania (di casa perchè lavoro in smart working) impeccabile, precisa, pulita e ogni agenda, quanderno, planning deve essere al suo posto prima che io inizi a lavorare. Ma questo si ripercuote meno sulla casa, riesco a dividere le due cose. L’ordine e precisione sulla scrivania per me sono sintomo di professionalità sul lavoro, il resto della casa no troppo ordinata (con due gatti è sempre tenerla disordinata!) mi aiuta a rilassarmi quando mi alzo dalla scrivania.

  2. Ciao io vado a periodi, a volte ho un disordine voluto da me e altre che faccio ordine in modo meticoloso, dipende dal mio umore

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