Lo stress o “male del 21esimo secolo”, come lo definisce L’Organizzazione Mondiale della Sanità, è una delle condizioni psicologiche (e non solo) più diffuse al giorno d’oggi.
È di fondamentale importanza essere coscienti di quali siano le ripercussioni a livello psicofisico e le conseguenze estremamente negative che uno stato di stress acuto può causare nel lungo termine quale sono i modi per combattere lo stress.
Nell’ultimo semestre, l’85% degli italiani ha infatti dichiarato di aver sofferto di disturbi legati a questa condizione. Ma cos’è esattamente lo stress?
Che cos’è lo stress e perché ha questo nome?
Il termine “stress” non nasce con la condizione di cui porta il nome. È invece una parola inglese piuttosto specifica che descrive il punto esatto di massima torsione che un cavo può raggiungere prima di spezzarsi. Fu l’endocrinologo ungaro-canadese Hans Selye, nei primi anni trenta del secolo scorso, ad attribuirla per la prima volta ad una condizione fisica, identificandola come “una risposta non specifica dell’organismo a stimoli molto diversi tra loro, chiamati stressogeni o fattori di stress”.
Non ignorare i segnali che il tuo corpo ti manda
Una condizione di stress viene spesso sottovalutata o persino utilizzata come scusante per sminuire la serietà dei suoi sintomi. Quante volte ci siamo sentiti spossati, abbiamo trascorso notti insonni o siamo stati assaliti da fortissimi mal di testa e ce ne siamo lavati le mani col solito “sarà un po’ di stress”.
Niente di più sbagliato!
Questa lieve sintomatologia può infatti spesso sfociare in serie patologie come depressione, attacchi di panico e persino malattie infiammatorie o allergiche.
Invece di ignorare gli esordi dei primi sintomi, fai un po’ di autoeducazione tramite piattaforme online che possono supportarti in tal senso, come Yukendu, il sito web nato con l’obiettivo di permettere agli utenti di restare sempre aggiornati su temi riguardanti la salute ed il benessere.
Se intravedi l’esordio dei primi sintomi di disturbo da stress, non esitare a contattare uno specialista, che saprà fornirti una diagnosi accurata e suggerirti i metodi migliori per farvi fronte.
Cosa causa il dimagrimento da stress
- La perdita di appetito
Va innanzitutto specificato che ognuno di noi reagisce in maniera radicalmente diversa allo stress. Molte persone tendono a contrastare i pensieri ansiogeni rifugiandosi nel cosiddetto “comfort food”, che spesso consiste in cibi poco sani e ricchi di grassi, zuccheri e carboidrati. La conseguenza è piuttosto ovvia: l’ aumento di peso. Non tutti però abbiamo la stessa reazione quando ci troviamo in periodi di stress. “Non ho fame, mi si è chiuso lo stomaco”, quante volte l’abbiamo sentito e quante volte ci siamo chiesti il come ed il perché accada. In genere, durante i periodi di stress, sono le persone più magre ad avere questo tipo di approccio nei confronti del cibo. Lo stomaco è un secondo cervello e di conseguenza, reagisce in base al rapporto che abbiamo avuto col cibo nel corso della nostra vita.
Sei stato sempre un po’ goloso e il cibo tende a darti una sensazione di conforto? Allora, probabilmente, un periodo di stress di porterà ad ingrassare. L’opposto invece se non hai mai visto nel cibo la tua “safe zone”.
- Gli ormoni dello stress
Strano ma vero, il nostro corpo produce un ormone che, in situazioni di stress, può causare una perdita di peso, anche quando le nostro abitudini alimentari restano effettivamente invariate. Questo invisibile colpevole del dimagrimento si chiama noradrenalina ed è, appunto, un ormone che entra in gioco per allertare l’organismo in una situazione di pericolo, che, nel nostro caso, è rappresentata da una condizione di intenso stress.
Questo meccanismo del “fight or flight”, cioè il “combatti o fuggi”, fa sì che il nostro corpo lavori più intensamente, portando la frequenza cardiaca, il flusso sanguigno e l’ossigenazione nel cervello ad aumentare. Il nostro corpo si trova perciò a lavorare più intensamente, utilizzando dunque maggiori riserve di energia.
- Complicazioni estreme: patologie infiammatorie
Come brevemente accennato in precedenza, una condizione di elevato stress può anche causare l’insorgere di patologie infiammatorie, anche interessanti l’apparato digerente. L’esempio più noto e che ha il maggior impatto in termini di perdita di peso è il reflusso gastroesofageo, che si verifica quando i succhi gastrici entrano in contatto con l’esofago. Ciò che ne deriva è un’intensa sensazione di bruciore dietro lo sterno ed uno spiacevole rigurgito acido. Dal momento che, in chi soffre di tale patologia, ciò si verifica in maniera particolare dopo i pasti, i soggetti che ne sono affetti rifuggono il cibo per evitare il presentarsi dei sintomi, causando un’inevitabile perdita di peso. Altra patologia causata dallo stress, specie nei giovani è la prematura perdita di capelli.
Che soluzioni adottare?
Se ti trovi in un periodo di intenso stress e noti una preoccupante ed involontaria perdita di peso, cerca di importi delle regole alimentari ben precise. Mangia almeno 3 pasti principali e 2 spuntini, sforzandoti anche nei momenti in cui proprio non vorresti. Una condizione di malnutrizione potrebbe infatti aggravare la situazione di stress in cui ti trovi, innescando un circolo vizioso dal quale sarà difficile uscire.
Mi era capitato in passato, soprattutto quando studiavo all’Università. Ora invece mi succede di mangiare troppo per lo stress e quindi di ingrassare.
Io al contrario invece quando sono sotto stress mangio di più ma conosco chi rientra nella tipologia da te descritta e le consiglierò i tuoi suggerimenti.
infatti è soggettiva questa cosa
Io sono sotto stress spesso ma al contrario ingrasso anche con un bicchiere d’acqua e mi gonfio come una zampogna