Timo “Thymus vulgaris” piante officinali

 

Appartengono al genere botanico Thymus circa una ventina di specie principali, ma due sono particolarmente importanti: Thymus serpyllum e Thymus vulgaris.

Ha diffusione tipicamente mediterranea, il timo cresce spontaneo o coltivato nell’Italia meridionale, Penisola iberica e Francia. in Italia è facile trovarlo nei luoghi aridi  e assolati; si tratta di una specie arbustiva con portamento strisciante, caratterizzata da rami legnosi portanti foglie opposte, lanceolate un pochino lanuginose, ricche nella pagina inferiore di ghiandole olifere.

Le foglioline trovano largo uso sia in cucina che nel campo della farmacologia, profumeria liquoreria, tramite distillazione se ne ricava, infatti un olio essenziale fortemente aromatizzante.

Le due specie citate, presentano fiori profumati riuniti in fascetti terminali roseo-porporini con un caratteristico calice bilabiato, presenta portamento arbustivo e raggiunge i 40 cm di altezza, cresce bene fino agli 800-900 metri di altezza.

Coltivazione

Seminare su terriccio leggero e sabbioso. Quando le piantine sono sufficientemente sviluppate, trapiantarle in vasi o terra piena, esporre in zone soleggiate e prive di ristagni idrici, annaffiare regolarmente, lasciando asciugare il terriccio tra una annaffiatura e l’altra. Le varietà orticole vengono riprodotte per talea o divisione dei cespi.

 

Raccolta

il Timo Serpillo possiede le maggiori qualità medicinali. Si raccoglie da maggio a luglio, recidendo i fusti fioriti 5-10 cm al di sotto dei fiori, dopodiché si fa essiccare all’ombra.

I principali costituenti sono: sostanze amare, tannino, resine, timolo (olio essenziale), borneo, carvacrolo, linalolo.

 

 

Proprietà ed Usi del Timo

 

In cucina viene utilizzato per aromatizzare le carni, ripieni, verdure, zuppe, marinate.

 

 

6197400840_4d270af273.jpgle proprietà mediche riconosciute a questa pianta sono innumerevoli  oltre ad essere risaputamente un ottimo antisettico, possiede proprietà digestive, depurative, carminative, balsamiche, tonico-stimolanti, utile contro la sclerosi multipla, le depressioni, l’alcoolismo, l’epilessia e pare sia in grado di stimolare la produzione di globuli bianchi.  
Il suo decotto, viene utilizzato per distendere il viso, stimolare la circolazione e diminuire le macchie della pelle, inoltre, in infusione con il  rosmarino aiuta ad eliminare la fastidiosa forfora.
Per uso esterno è un ottimo disinfettante della pelle e uno stimolante della circolazione periferica e, ed ha anche efficacia contro l’alitosi.

Tisane e sciroppi a base di timo tonificano l’organismo, stimolano l’appetito e la digestione la funzione epatica,  rappresenta un potente rimedio contro le malattie delle vie respiratorie come raffreddori, bronchiti, polmoniti, enfisema e pertosse, e per la sua proprietà balsamica è fluidificante catarrale, e benefico per l’asma.
Le sue proprietà antisettiche lo rendono utile anche contro le fermentazioni e infezioni intestinali

 

Curiosità storiche

Nell’antico Egitto veniva utilizzato per le imbalsamazioni,   i Romani sfruttavano le sue proprietà antisettiche per conservare le derrate alimentari.   Nel Medioevo le dame ricamavano spighe di timo sulle insegne dei loro cavalieri come buon augurio.
I Greci invece amavano consumare il miele ricavato con il nettare di questa pianta inoltre, prima del pasto bevevano spesso del vino aromatizzato con Timo, Cannella e Menta, mentre in Scozia i montanari,   bevevano tè di timo selvatico per prevenire incubi notturni e paura.

 

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