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lunedì, Giugno 30, 2025
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5 consigli su come allestire il giardino e gli spazi esterni per i bambini

I migliori 3 launcher per Android

miui launcherCari amici di Notizie in Vetrina, potrebbe darsi che alcuni di voi non sappiano che cosa sia un launcher. Ebbene un launcher è l’equivalente del nostro desktop per pc, ovvero l’interfaccia da cui lanciamo le applicazioni in Android.

Il launcher si compone generalmente di tre parti: Home, App Drawer e Status Bar. La prima rappresenta la schermata principale del telefono, dove possiamo disporre di widget e applicazioni.

I migliori 3 launcher per Android

L’App Drawer è il vero contenitore del cuore del vostro dispositivo, ovvero tutta la lista delle applicazioni installate. La Status Bar invece, è la barra in alto del terminale, che se tirata giù mostra la tendina con i vari Toggle per le impostazioni rapide del wifi e quant’altro.

Oggi vi indichiamo quali sono i tre migliori launcher per Android. Ve li presentiamo qui sotto in ordine crescente.

MIUIAUNCHER

Al terzo posto premiamo MIUI launcher, edito dalla casa cinese Xiaomi. Questo launcher viene trovato di default sui telefoni del produttore. La sua peculiarità è di non avere l’App Drawer, un pò come succede negli Iphone con Ios. Tutto il contenuto del vostro terminale si troverà quindi sulla Home, anche se non bisogna privarsi dei Widget, che sono compatibili con il launcher. La prima cosa che salta all’occhio è la stupenda pulizia e la cura nella grafica e nelle animazioni che contraddistinguono MIUI. E’ possibile inoltre scaricare tantissimi temi nativi per questo launcher, permettendovi una personalizzazione senza eguali a livello estetico. Anche come performance ci attestiamo su un buon livello di fluidità. Attualmente è possibile scaricare ed installare questo bellissimo launcher attraverso un’app apposita, senza il bisogno di cxambiare necessariamente la rom del vostro dispositivo. Il nome di tale app è MIhome launcher.

 

NOVA LAUNCHER

Al secondo posto mettiamo il velocissimo Nova Launcher. Nova è il launcher per antonomasia: si scarica dal playstore gratuitamente o nella versione Prime, che dispone di alcune features in più. Il punto forte del launcher è la sua velocità imbattuta. Oltre ad essere velocissimo, permette di modificare una tonnellata di parametri secondo le vostre esigenze. E’ anche possibile scaricare degli appositi Icon Pack, ovvero dei pacchetti che vanno a cambiare le icone di tutte le app installate in altre di vostro gradimento. Nova ha anche come add on un piccolo pacchetto che aggiungere i numeri con le notifiche delle applicazioni proprio sulla loro icona.

 

HTC SENSE

Il podio spetta senza dubbio alla fantastica SENSE degli HTC. Infatti tale interfaccia è dedicata esclusivamente a tali terminali, ma per i più smaliziati è installabile anche su altri smartphone senza dover essere Steve Jobs. Il pregio della Sense è sicuramente l’avere Blinkfeed, un aggregatore di notizie fluidissimo, a cui si accede con un semplice slide laterale. In Blinkfeed potremo inserire le nostre preferenze in fatto di news e interessi, ed ecco che magicamente avremo a nostra disposizione una rivista digitale creata ad Hoc per noi. Inoltre il launcher è molto elegante e delicato, una delizia per gli occhi. Altra peculiarità unica di HTC è quella di avere L’app Drawer a scorrimento verticale, anzi che orizzontale come gli altri competitors. La fluidità e le animazioni sapranno sicuramente rendervi soddisfatti.

​Written By Mirco Angelosante

5 libri che cambiano la vita e aiutano a vivere meglio

libri
5 libri che cambiano la vita e aiutano a vivere meglio

Parliamo di letteratura e di letture impegnate che sono in grado di mettere in discussione il proprio essere, la vita sociale e regalarci numerosi insegnamenti. Ho scelto 5 libri ma in realtà i tomi in grado di arricchire il proprio bagaglio culturale ed emotivo comportamentale sono moltissimi.

5 libri che cambiano la vita e aiutano a vivere meglio

sta a voi magari aggiungerli e consigliarli nei commenti io per il momento mi limito a elencare 5 libri storici che ti cambiano la vita e che meritano attenzione in quanto aiutano a vivere meglio: vediamoli insieme.

libri
5 libri che cambiano la vita e aiutano a vivere meglio

Così parlò Zarathrustra

Premetto che si tratta di testi di vecchia data ma anche tra gli autori moderni troviamo filosofi e scrittori degni di nota che spero non me ne vogliano per le citazioni che andrò a fare.

Iniziamo con l’autore della teoria del super uomo ossia Friedrich Nietzsche il quale nel libro “Così parlò Zarathrustra” illustra l’evoluzione di un uomo che dopo aver cambiato vita e aver vissuto per parecchi anni, circa una decina, in completa solitudine ed aver arricchito le proprie percezioni e conoscenze, decide di condividerle con il mondo intero, ma riceve un NO secco e tanta ilarità.

Dovrà conquistarsi dei discepoli e faticare non poco. Il succo del libro sta nel concetto di base che la ribellione non viene accettata neanche quando è culturale così anche tutto ciò che si discosta sensibilmente dalla morale comune.

Dialoghi di Confucio

Passiamo ad un grande saggio, Confucio, uno di quegli uomini che, grazie ai suoi dogmi ha regalato una buona dose di saggezza e bontà all’umanità ed anche un bel po’ di sano vivere filosofico e diplomatico. Confucio è stato un antico maestro cinese che ha sviluppato un sistema etico molto coerente il quale si basa su principi di bontà, eguaglianza, rispetto del prossimo.

Una fonte di ricchezza di cui beneficiare seguendo la regola di base “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”, un concetto che aiuta a vivere meglio con noi stessi e fa vivere meglio gli altri. Questo libro è uno dei miei preferiti tra i 5 libri storici che ti cambiano la vita e che secondo me non dovrebbero mai mancare in nessuna casa.

L’arte di essere felici – Schopenhauer

Molti altri autori sulla scia di Schopenhauer hanno redatto testi simili o comunque basati sul concetto di essere felici e vivere una vita soddisfacente. Nel libro sono presenti una serie di contenuti circa 50 massime che esprimono concetti talvolta semplici, altre volte meno e che hanno come obbiettivo quello di insegnarci a vivere un tantinello meglio.

Si tratta di massime concentrate sulla felicità. Il dolore e la sofferenza vengono esposti come reali mentre la felicità come appannaggio e chimera effimera e fugace. Una filosofia di vita volta ad apprezzare ciò che si ha e ciò che si è senza aspettarsi castelli reali e amori senza limiti. Un eufemismo che si conclude con un concetto di base vivere il meno infelici possibile aiuta ad essere felici. Secondo il principio Aristotelico si dovrebbe essere incuranti dei piaceri e degli agi della vita e occuparsi di sfuggire problemi e mali… null’altro! Tra le 5 letture storiche per vivere meglio troviamo anche Seneca con:

De brevitate vitae – Seneca

La vita è troppo breve? No dipende! Se si riesce ad utilizzare al meglio e nel migliore dei modi il tempo che ci viene concesso la vita può risultare anche troppo lunga. Il tempo di ognuno, la lunghezza della propria vita non è infinita e per alcuni termine veramente prestissimo ma ciò che conta in ogni vita è il percorso che viene fatto e l’accrescimento personale a cui si giunge.

Secondo Seneca ci si dovrebbe distaccare dalle inutili attività e porre attenzione solo alla propria crescita personale, concetti condivisibili o no ma comunque molto validi. In tema con questo libro vi propongo un’altra lettura di cui sicuramente avrete sentito parlare, si tratta di Faust.

Faust – Goethe

Un romanzo, una storia. All’interno della storia si articola la vita di uno scienziato, Faust, il quale agognando lunga vita e giovinezza eterna decide di fare un patto assurdo con il diavolo, nelle vesti di Mefistofele, cedendo la sua anima in cambio di un’eterna giovinezza.

Chi non sogna l’eterna giovinezza? Ma ciò, come si vedrà nel libro, non conduce alla felicità: anzi! Per essere felici, alla fine si deve essere in grado di accettare ciò che si ha e per il tempo che la vita ci concede accettando il naturale evolversi degli anni e lo scorrere del tempo che porterà esperienza e rughe.

Con Goethe ho terminato la mia carrellata di libri ed ho citato per voi i 5 libri storici che meritano uno sguardo attento aiutano a vivere meglio. Tutti e 5 hanno dei lati in comune, si concentrano sui concetti di base della vita di ogni essere umano: felicità, interiorità, condivisione e bontà, vita e morte, rispetto, ed io aggiungerei anche che magari aiutano a sviluppare una sana dose di empatia, ad accettare il prossimo e ad essere felici di ciò che si ha e si è…della serie: “chi si accontenta gode”. Massima impeccabile!

Buona lettura!

Written by Mara Mencarelli

La macchina di Google che si guida da sola

La macchina di Google che si guida da sola
La macchina di Google che si guida da sola

Cari amici di Notizie in Vetrina, solo qualche decennio fa se si pensava ad un’auto intelligente che si guida da sola, ci macchina di googleveniva in mente KITT di Supercar. Prossimamente invece potrebbe diventare la prassi vedere delle automobili in grado di guidare da sole nel traffico cittadino, poichè Google sta lavorando sul progetto. Solitamente tutto ciò che tocca Google diventa oro, pertanto questo progetto potrebbe diventare realtà nell’arco di poco tempo.

La macchina di Google che si guida da sola

Come CEO per produrre la fantastica vettura, Google ha scelto John Krafcik, presidente del sito TrueCAr, e ex CEO di Hyundai Motors America. Big G afferma che grazie al nuovo prototipo si potranno evitare gli incidenti stradali quotidiani, garantire una sicurezza a prova di errore umano, e soprattutto eliminare lo stress provocato dalla guida. La vettura prenderà il nome di Google Car, ed avrà un design che ricorda alla lontana la vecchia Fiat Multipla.

Quanti i prototipi della macchina di Google?

Attualmente ci sono 20 prototipi della Google Car che viaggiano per la California, e sono stati solo 14 gli incidenti lievi che le hanno coinvolte. Tuttavia questi spiacevoli episodi di sinistro stradale sono stati imputati al 100% a guidatori di veicoli terzi, esonerando dalla responsabilità dell’incidente la piccola Google Car. Risulta essere molto interessante anche l’idea che i sensori da viaggio di Big G potrebbero essere applicati anche a veicoli di diverso tipo, come le automobili già in commercio.

Anche a livello legislativo e sanzionatorio la Google Car sarebbe un vero e proprio toccasana: pensate a tutte le persone che guidano in stato di ebrezza, e che sono potenzialmente causa e vittime di incidente… per contro le Google cars andrebbero a estinguere il mestiere del tassista, con conseguente ingresso nella disoccupazione di tantissimi operai. Infine va considerato anche il dilemma di una mente calcolatrice: essa tenderà sempre a mettere in sicurezza il suo passeggero, anche a scapito di operazioni che possano mettere in pericolo o danneggiare gli altri.

Una macchina non sarò mai in grado di dare quelle sfumature di senso alle situazioni che solo una mente umana può concepire. Aspettiamo fiduciosi di vedere come si evolverà la faccenda, ma intanto continuiamo a sognare le nostre macchine automatiche.

​Written By Mirco Angelosante

Vecchio smartphone lento? come renderlo di nuovo funzionale

Recensione iPhone 6 e 6 plus di apple
Recensione iPhone 6 e 6 plus di apple

iphone 6 sCari amici di Notizie in Vetrina, una nota legge dell’informatica dice che i prodotti tecnologici cadono nell’obsolescenza nell’arco di 8 mesi. Quando si parla di smartphone sembrano proprio essere queste le tempistiche di invecchiamento di un terminale. Se avete un telefono che è uscito dalla garanzia, e volete cimentarvi in un po’ di modding per renderlo di nuovo fruibile, abbiamo scritto per voi una piccola guida generica.

Vecchio smartphone lento? come renderlo di nuovo funzionale

Bisogna sapere che nel caso di uno smartphone con a bordo un sistema operativo Android, non sempre è una buona idea effettuare gli aggiornamenti di sistema. Infatti nel caso dei top gamma, questi smartphone al’inizio del proprio ciclo di vita sembrano essere velocissimi, per poi declinare attorno ai 2 anni, fino a diventare inservibili.

Questo accade perchè la tecnologia avanza, e le applicazione ed i relativi update, si fanno sempre più consistenti ed esosi di risorse. Inoltre sicuramente le case di produzione ci metteranno del loro per rallentare i dispositivi, in modo da favorire le vendite dei nuovi smartphone di punta. Quindi vediamo cosa fare per rendere di nuovo veloce il proprio vecchio smartphone.

Come rendere di nuovo veloce il proprio smartphone

Iniziamo col dire che alcune di queste procedure invalidano la garanzia, quindi se siete degli smanettoni alle prime armi, è sconsigliato procedere in tali operazioni se la vostra è ancora in atto. Si deve sapere che per effettuare tante modifiche di sistema con Android, si necessitano di alcuni permessi speciali, chiamati permessi di root.

Questi possono essere ottenuti con diversi metodi, a seconda del dispositivo che si possiede. Su XDA developers, una nota community di smanettoni, potrete trovare programmi e guide per ottenerli, oltre al supporto degli utenti. Una volta che avrete ottenuto i permessi di root, dovrete installare una custom recovery. La custom recovery è una recovery modificata, che permette l’installazione di pacchetti non ufficiali nello smartphone, oltre a diverse operazioni di pulizia e mantenimento dello stesso. La più celebre custom recovery del mondo android è senza dubbio la Clockwork. A questo punto sarete pronti a installare una ROM.

Le Rom sono un vero e proprio sistema operativo, che nel nostro caso può essere anche modificato e plasmato dagli utenti, essendo android un sistema open source. Solitamente per i dispositivi più vecchiotti consigliamo la cyanogen mod, una rom che ha un grande sviluppo alle spalle, e che è leggera e priva di tutti gli elementi aggiuntivi inutili “bloatware” dei vari marchi e provider telefonici. In tal modo il quantitativo di ram utilizzata sarà molto più basso, ed il dispositivo più reattivo.

Alle volte si possono installare anche custom rom più aggiornate rispetto alla versione di Android che il telefono monta installata di default. Infine se si vuole dare anche un boost in potenza al terminale, alterando a vostro rischio e pericolo il clock della cp e della gpu dello smartphone, dovrete installare un custom kernel che permette modifiche di questo tipo.

Potremmo parlare per ore di modding su Android, ma questa guida è quanto di più essenziale e semplice si possa dire per introdurre un neofita in questo mondo. Chiaramente le competenze tecniche per effettuare i passaggi sopra elencati vanno cercate ed approfondite nel web.

 

Written By Mirco Angelosante

Incidenti e primo soccorso: compressione – trasfusione – emorragia

incidenti e salute
Incidenti e primo soccorso: compressione – trasfusione – emorragia

Il corpo umano possiede zone vulnerabili ai traumi: cervello, cuore, polmoni, alcune aree del midollo spinale tutte parti che, se vengono danneggiate seriamente, possono portare alla morte in breve tempo, così come la perdita eccessiva di sangue dovuta a rottura di vasi sanguigni, arterie e lesioni ad organi.

 

 

 

Incidenti e primo soccorso: compressione – trasfusione – emorragia

In caso di incidente il pronto intervento e la tempestività possono rivelarsi utili ma le norme da rispettare per non peggiorare la situazione sono diverse, in primis è consigliabile non spostare il ferito o l’infortunato.

Vediamo insieme: incidenti e primo soccorso e le operazioni successive quali le trasfusioni atte a ripristinare le perdite di sangue dovute ad emorragia.

Emorragia e trasfusione di sangue

Perdite massicce di sangue possono risultare fatali qualora l’emoglobina scenda al di sotto dei valori di sicurezza. Anche la riduzione del quantitativo stesso di sangue presente nel corpo umano può causare il decesso dell’infortunato. Qualsiasi eventualità che mette a rischio la vita dell’infortunato, richiede un pronto intervento.

Le perdite ematiche andranno reintegrate con l’ausilio di una o più trasfusioni di sangue. L’intervento medico sarà volto a tamponare l’emorragia cercando di bloccarla e intervenendo sulle lesioni organiche che l’hanno determinata attraverso un intervento chirurgico. Per poter accedere alle trasfusioni di sangue il personale medico ha necessità di reperire i prodotti ematici attraverso le banche del sangue, organismi volti alla raccolta del prodotto grazie alle donazioni spontanee.

 

Le donazioni di sangue

Le donazioni del sangue assumono quindi un ruolo molto importante in tutti quei casi in cui si rende necessario intervenire con delle integrazioni a seguito di interventi chirurgici, patologie, terapie di vario genere, come ad esempio la chemioterapia utilizzata in malti affetti da cancro.
Per donare il sangue si deve necessariamente essere in buona salute ed avere dei requisiti di base legati all’età.

Ogni donazione incrementa la quantità di sangue e derivati all’interno delle banche apposite contribuendo a salvare molte vite, si tratta quindi di un gesto altruistico che va operato con coscienza. In base al gruppo sanguigno ogni ricevente potrà ricevere il suo stesso gruppo o gruppi derivati anche se ultimamente si cerca di utilizzare solo il medesimo gruppo con antigene relativo (rh+ o -). Il gruppo sanguigno 0 viene ritenuto un gruppo universale.

fattore rh

                       Gruppo sanguigno e fattore rh (credit: http://slideplayer.it/slide/1010995/)

 

Come intervenire in caso di emorragia

Qualora ci si trovi coinvolti in un incidente e magari a soccorrere un individuo che abbia riportato delle lesioni e vari traumi si dovrà intervenire prontamente contattando le strutture mediche. Generalmente è consigliabile non operare in alcun modo sulla vittima ed attendere i soccorsi, specie se non si sa come agire, ma nel caso in cui ci si renda conto di una lesione che causa la perdita di molto sangue mettendo a rischio la vita dell’infortunato, è consigliabile agire cercando di fermare l’imponente emorragia operando una pressione locale o alcune legature specifiche a monte delle lesione.

I punti di compressione arteriosa sono specifici e possono rallentare notevolmente la fuoriuscita di sangue. Ad esempio, se la zona ferite è una gamba gli interventi di primo soccorso consistono nell’applicare un laccio emostatico (LEA), o una legatura di emergenza che possa rallentare la perdita di sangue, allentandola ogni 5 minuti per evitare danni ai tessuti epiteliali e muscolari, ciò in attesa dell’arrivo dei soccorsi medici.

Si può identificare il tipo di lesione ed il coinvolgimento di alcuni vasi sanguigni (arterie o vene), in base al colore del sangue che fuoriesce dalla lesione. Le perdite ematiche che provengono dalle arterie sono di color rosso vivo. La rottura di un’arteria o di una grossa vena, così come emorragie interne per lesione di alcuni organi, possono portare alla morte in pochi minuti. Grosse ferite o amputazioni andranno tamponate con tempestività senza rimuovere bende o garze di tamponamento, che rallentano la fuoriuscita del sangue. Ovviamente, emorragie esterne di lieve entità non rappresentano un pericolo per la vita del soggetto infortunato.

Salvare vite umane i corsi di primo soccorso

Le donazioni di sangue servono a salvare vite umane. La consapevolezza di poter apportare il proprio contributo a vantaggio della società può costituire una motivazione più che valida per far in modo che un cittadino possa diventare un donatore di sangue. I corsi di primo soccorso possono rivelarsi molto utili in tutti i casi di emergenza in cui un trauma o una emorragia copiosa, mettono a rischio a vita delle persone.

 Credit foto: slideplayer.it - tapibend.altervista.org - tapibend.altervista.org - www.linguaggioglobale.com - esseresani.pianetadonna.it - superagatoide.altervista.org
Written by Mara Mencarelli

Hannibal la serie, sequel, prequel o spinoff?

hannibal
Hannibal la serie, sequel, prequel o spinoff?

Cari amici ci siamo prodigati in questi giorni nella visione della serie “Hannibal“, che vede come protagonista il killer cannibale più famoso di tutti i tempi. Nato dalla sapiente penna di Thomas Harris, il personaggio di Hannibal Lecter ha fatto breccia, sin dal 1981, nel cuore di tutti gli appassionati del macabro.

 

Hannibal la serie, sequel, prequel o spinoff?

Il dottor Lecter è un uomo scaltro, filantropo, amante del bello, dell’arte, della musica, e soprattutto della cucina. Affabile filosofo, conversatore e psichiatra, è in grado di penetrare nei più reconditi antri della mente umana. Il salto dalla carta al grande schermo è stato rapido, Anthony Hopkins è diventato il volto ufficiale del serial killer.

Anche se i film si distaccano parzialmente dalla trama originale dei libri, grossomodo ne seguono il filone centrale. Invece per quanto riguarda la serie televisiva, ci sentiamo di dire che la narrazione segue un percorso quasi autonomo, narrando episodi non presenti nella quadrilogia, ma che ben si sposano con essa. I personaggi vengono tratti dal primo libro “Il delitto della terza luna“, e riprendono appieno le caratteristiche caratteriali che li hanno contraddistinti nel cartaceo.

Il protagonista della serie non è il dottor Lecter, ma Will Graham, un profiler di successo dell’ FBI. Graham ha la peculiarità di sapersi immedesimare nella mente dei killer, per poterne comprendere la mente e le mosse. Questa “abilità” deriva da una forma di autismo e di sociopatia che lo affligge. Il tormentato profiler viene visto da Hannibal come un terreno fertile in cui instillare i suoi perversi insegnamenti, poichè la fragilità psicologica di Will lo porta a sottoporsi alle sue cure psichiatriche.

Hug Dancey e Mads Mikkelsen sono i bravissimi attori che danno loro vita. Forti di espressività e carisma, sanno interpretare egregiamente le difficili parti a loro assegnate. Durante la prima e la seconda stagione Hannibal e Will lavorano insieme per conto di Jack Crowford, un agente dell’ FBI, per aiutarlo a rintracciare e catturare diversi criminali che soggiornano a Baltimora. Tra i più importanti annoveriamo Garret Jacob Hobbs, che diventa l’ossessione di Graham, e lo squartatore di Chesapike, nome con cui viene chiamato Hannibal Lecter stesso.

Graham cade presto vittima delle personalità degli assassini che caccia, al punto che Lecter riesce a manipolarlo fino a fargli credere di essere un killer, per poi farlo arrestare per i suoi delitti. Infatti il dottor Lecter placa i suoi istinti di assassino cucinando e mangiando le proprie innumerevoli vittime. Will tuttavia scopre la vera identità della natura di Hannibal, e si batte per far si che egli venga arrestato. La seconda stagione si dipana infatti nello scontro psicologico fra il dottore ed il profiler, sempre in equilibrio tra sanità e follia.

Questa trama esula da quelle trattate nei libri di Harris, nonostante non manchino tanti richiami e tributi all’opera originale, che non sfuggono all’occhio di un fans attento. Pertanto possiamo definire infine la serie come un filler, ovvero un’integrazione semi autonoma, creata ad hoc su un brand di successo. Questa non deve essere presa come una critica ad una bellissima serie televisiva, che ci sentiamo di consigliare sia agli amanti dell’horror, sia ai fans storici del cannibale dallo spiccato bon ton.

​Written By Mirco Angelosante

Recensione di Radom Fighter per Android

Cari amici di Notizie in vetrina, oggi recensiamo per voi l’app per android Random Fighter. Nonostante fighter gamequanto lascia intuire il nome, non ci troviamo di fronte ad un picchia duro, ma ad un gioco che strizza l’occhio al genere dei match 3, anche se con delle particolari variazioni molto interessanti.

La grafica si presenta come la classica riproduzione di un design a 8 bit, con tanti effetti speciali colorati, e diverse ambientazioni e personaggi.

 

 

 

Recensione di Radom Fighter per Android

Durante le nostre partite avremo a schermo due sezioni di display: su quella superiore vedremo i nostri personaggi darsele di santa ragione, mentre su quello inferiore si svolgerà la nostra azione di gioco. Lo scopo sarà ovviamente quello di progredire in scontri di difficoltà crescente, dove dovremo sconfiggere il nostro avversario. Ci sono inoltre diverse modalità di gioco, tra cui una storia ed una arcade.

Come si gioca a Random Fighter

In Random Fighter le azioni del nostro personaggio si comandano attraverso un gioco che sembra un mix tra tris e memory. Avremo 10 secondi per memorizzare 3 simboli composti da quadrati, che poi dovremo ricercare con 10 mosse in un grossa griglia. Per ogni simbolo che riusciremo a riprodurre, otterremo combo, che potranno essere concatenate tra loro. Successivamente nel turno del nostro avversario dovremo sfruttare la nostra agilità, e fermare 4 cursori che fanno avanti ed indietro a schermo, dentro un cerchio in meno mosse possibili.

In questo modo ci pareremo dagli attacchi dell’avversario e preserveremo i nostri HP. Vincendo otterremo un certo numero di denti, spendibili in upgrade. Invece completando la modalità storia potremo sbloccare altri personaggi da usare per giocare. Un titolo spensierato e simpatico da giocare che consigliamo a tutti in quanto è free to play su Android. Una volta completato il gioco, una modalità multiplayer regalerà tanta longevità a Random Fighter.

Written By Mirco Angelosante