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venerdì, Maggio 16, 2025
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Frittata di pasta ricetta

frittata di pasta
frittata di pasta

Avete un po’ di pasta avanzata? Sarà ottima per realizzare una bella frittata di pasta o uno sformatino niente male. La ricetta della frittata di pasta è una ricetta svuota frigo, perfetta sia per pranzo che per una cena veloce, si prepara in pochi minuti ed è molto gustosa, specie se arricchita da formaggi, verdure ed altri ingredienti a piacere che possono essere aggiunti nell’impasto. Vediamo la ricetta della frittata di pasta, come farla e cosa utilizzare tra gli ingredienti di base per la sua preparazione.

Frittata di pasta ricetta

Dose per 4 /5 persone

Ingredienti:

200 gr di pasta, 5 uova, 4 cucchiai di parmigiano, 100 gr di formaggio, pan grattato, sale. Potete variare questi ingredienti in base all’appetito, ai gusti e alle possibili allergie. L’importante è usare gli ingredienti di base ossia, le uova e la pasta. La pasta più indicata per la Frittata di pasta è quella corta ma si possono utilizzare anche gli spaghetti o qualsiasi tipo di pasta avanzata.

Frittata di pasta preparazione

Iniziate la preparazione della frittata di pasta con le uova. Sbattere le uova con il sale, unire la pasta, e 2 cucchiai di parmigiano. Mettere il tutto in un contenitore di vetro circolare. Sulla parte superiore della preparazione, spolverare 2 cucchiai di pan grattato la frittata di pasta, infornare nel microonde 15 minuti a circa 180 gradi.

Aggiungere il formaggio a pezzettini e l’altro parmigiano, infornare di nuovo per 5 minuti. Servire in tavola la frittata di pasta così preparata. A piacere si può aggiungere un po’ di scorza di limone grattugiata e della noce moscata, potente antiinfiammatorio.

Servite in tavola la frittata di pasta ancora calda. Una ricetta facile, economica e davvero veloce, adatta a tutti e di ottimo sapore, da servire da sola o accompagnata da un bel contorno di verdure sia cotte che crude.

Frittata di pasta
Frittata di pasta

Un alternativa alla ricetta della frittata di pasta è la frittata di riso perfetta per chi non ama troppo il glutine. La preparazione è molto simile ma per agevolarvi vi lasciamo il link della ricetta: come preparare la frittata di riso. Altra ricetta semplice, che vi consiglio di provare in quanto è economica, sicuramente molto facile, e gradita a tutti, grandi e piccini.

Ex – amici come prima: film commedia comico brillante

Il film ex amici come prima è uscito al cinema il 7 ottobre 20011 per la regia di Carlo Vanzina, vede nel suo cast attori quali Alessandro Gassman, Enrico Brignano, Ricky Memphis, Anna Foglietta, Natashha Stefanenco, Elena Barolo, Liz Solari, Veronica Logan, Gabriella Pession, Paolo Ruffini, Vincenzo Salemme, Tosca D’Aquino, Teresa Mannino.

Una commedia tutta Italiana, in cui amori passati, presenti e futuri si intrecciano, coppie che si lasciano e amori che nascono, il tutto condito dall’equivoco e da una comicità  gradevole e contenuta, un film divertente, senza troppe pretese, che rispecchia molto il panorama attuale dei rapporti di coppia, situazioni imbarazzanti e comiche alo stesso tempo, sapientemente

dosate, senza eccessi valorizzate da un cast di bravi attori.

Nulla di impegnativo, adatto a chi vuol passare una piacevole serata in compagnia di …”due risate”!

un piccolo assaggio:

http://www.youtube.com/watch?v=pExdTzUrwhs

 

 

 

I tre moschettieri: film

I tre moschettieri uscito nei cinema a metà Ottobre 2011.

Un film di Paul W.S. Anderson con Logan Lerman, Ray Stevenson, Luke Evans, Matthew Mac Fadyen, tratto dal romanzo del 1844 di Alexandre Dumas.

Ambientato nel 600, in Francia, ripercorre le gesta avventurose dei tre moschettieri, Athos, Porthos e Aramis, che insieme ad un ragazzo di Guascogna, di nome D’Artagnan, assolveranno il compito di recuperare una collana di diamanti salvando l’onore della regina, caduta vittima di un complotto atto a destabilizzare il governo e la corona di Francia a vantaggio de lcardinale Richelieu.

La storia centra ben poco con il libro, a parte il fatto che all’inizio del film si sceglie come ambientazione Venezia, e inoltre ritroviamo il celebre motto “uno per tutti, tutti per uno”, anche le note caratteriali dei quattro moschettieri sono riconoscibili: D’Artagnan rappresenta il coraggio, Athos la nobiltà, Aramis l’astuzia, Porthos la forza.

Straordinarie le immagini fotografiche di Glen Mac Pherson realizzate in 3D.

La trama non è molto ricca, e la storia è quasi banale, arricchita da elementi scenici di buon gusto e da combattimenti surreali tra nevi da guerra volanti, molto enfatizzato il ruolo di Milady, una diabolica furfante dotata di coraggio e agilità di gran lunga superiori ai canoni delle dame del seicento, la quale spezzerà il cuore di Ahtos (il visconte di Bragelonne di Alexandre Dumas). Duelli a numero impari e grandi amori, si intrecciano in tutta la durata del  film che termina con lieto fine.

Il finale lascia presagire un seguito, Milady creduta morta dai moschettieri,  si salva miracolosamente.

 

Guarda la presentazione

http://www.youtube.com/watch?v=U1HO-790PDE

 

 

 

 

 

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Le micette una settimana dopo

cane e gatto
Integratori alimentari per animali domestici

Trovate abbandonate in un bosco in pieno inverno, queste due gattine sono state portate a casa. E’ passata una settimana da quando le micine sono arrivate in casa, i loro nomi sono stati definitivamente assegnati, Misa  la più dolce dagli occhi grandi, e l’altra Cleo (Cleopatra), perché ha gli occhietti dal taglio allungato ed un carattere più indipendente rispetto alla sorella.

Le micette crescono

Cominciano a regolarizzarsi nel mangiare, e non si riempiono più fino a “scoppiare” come facevano i primi giorni, Misa cerca il contatto umano in maniera ossessiva, ed ha legato benissimo con Milù (barboncina), la sorellina è più diffidente e non lascia avvicinare il cane, per ora.

Le gattine sono ambedue delle giocherellone preferirebbero vivere in casa, un bel percorso per gatti le aiuta a sfogare la loro vivacità. Anche se per il momento permetto loro di entrarci poco e limito lo spazio alla cucina e alla sala interrata, per il resto soggiornano in giardino, ma preferiscono il grande terrazzo della cucina, in questo modo riesco a controllarle meglio e ad evitare scontri incontri con la cagnolina anche se i rapporti tra di loro stanno migliorando velocemente, di giorno in giorno. 

Passano le settimane e li gattine sono cresciute e sono più in carne, tra qualche  settimana sarà d’obbligo una bella visitina dal veterinario. Intanto, il rapporto relazionare tra cane e gatto si è ampiamente modificato: ed è molto belle vederle giocare insieme e condividere la cuccia in tessuto.

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Cani e gatti

Contrariamente al noto detto “come cane e gatto” indicato per descrivere persone che si odiano, il rapporto che si è creato tra le gattine ed il mio cane testimonia che non è affatto così: conosco altre persone che hanno cani e gatti che si amano e vivono in simbiosi.

Questo significa che, al di la dei detti, anche gli animali hanno le loro preferenze, antipatie e simpatie, e che inoltre se opportunamente guidati nel modo di comportarsi e relazionarsi, possono nascere grandi amori anche tra animali “considerati nemici”. Motivo per cui se vi preoccupa l’inserimento di un gatto in una casa in cui vi è già un cane, o viceversa, sappiate che spesso si ottengono ottimi risultati inaspettati.

Certamente se l’indole del gatto o del cane non è tranquilla e socievole neanche con gli umani, avrete sicuramente delle difficoltà maggiori nel riuscire a creare tra i due animali un buon rapporto, talvolta lo stesso problema lo si ha anche tra due gatti o due cani: tentar non nuoce e, almeno nel nostro caso, la risoluzione del rapporto “cane e gatto” è stata ampiamente positiva.

Madre di diecimila figli, “testimonianza di amore verso il prossimo”

Madre di diecimila figli libro di Christel Martin
Madre di diecimila figli libro di Christel Martin

Madre di diecimila figli è un libro testimonianza scritto da Christel Martin. Narra le vicende etniche che hanno insanguinato il Burundi, causando la morte di più di 250.000 persone, dando vita ad un enorme numero di orfani, amorevolmente ospitati e custoditi nella “casa di Maggy”. Un libro ricco di sensibilità ma anche di “rivelazioni crude” e drammatiche.

Madre di diecimila figli, "testimonianza di amore verso il prossimo"
Madre di diecimila figli, “testimonianza di amore verso il prossimo”

Madre di diecimila figli, sinossi

Maggy vive a Ruyigi, nel Burundi, ed assiste al massacro di 72 persone, al quale parteciparono attivamente, alcuni membri della sua famiglia, quello stesso giorno, Maggy, ha iniziato la sua missione, prendendo con se 25 bambini scampati all’orrore, alla fine del mese il numero era salito a più di duecento.

Il Burundi è situato al centro della regione dei grandi laghi, tra il Ruanda la Repubblica Democratica del Congo e la Tanzania. Nel 1993 più di 50.000 persone sono morte per via dei massacri etnici tra Hutu e Tutsi. Il Paese si è affossato in una guerra civile tra il potere militare prevalentemente formato da Tutzi e i ribelli Hutu, 300.000 morti su una popolazione di 6.800.000 abitanti.

Nel 2003 grazie all’intervento di  Julius Nyerere e Nelson Mandela, il governo e i ribelli hanno trovato un terreno d’intesa, viene firmato un cessate il fuoco dal primo ministro sudafricano Jacob Zuma.

Libro di Christel Martin

il libro è intriso di sangue e di amore, la speranza è l’arma di battaglia di Maggy che riesce a sottrarre alla morte e riportare alla vita migliaia di bambini. I racconti degli scontri sono cruenti, e fanno rabbrividire il lettore, donne violentate, bambini mutilati, adulti torturati nei modi più barbari, tutto questo contrapposto all’amore e alla forza di volontà di Maggy soprannominata la “folle di Ruyigi”, che con forza e tenacia rifiuta e combatte la segregazione etnica che ha generato gli spargimenti di sangue.

Chi è Maggi?

Marguerite Barankitse, detta Maggy, proviene da una famiglia benestante di Tutsi, minoranza etnica del Burundi. In seguito alla guerra etnica fondò, nel 1994 la Maison Shalom a Ruygi, nel cuore dell’Africa, si tratta di una casa di accoglienza per bambini e ragazzi, dove, nel corso degli anni, vengono accolte oltre diecimila vittime della guerra, della miseria, e dell’Aids, un flagello per tutta l’Africa.

La sua grande opera umanitaria continua ad esistere e ad essere supportata, attualmente da aiuti umanitari provenienti da molte parti del globo.

Nel 2003 le è stato conferito il premio Nobel per i bambini, a Stoccolma, e nel 2005 il premio Nansen promosso dall’Alto Commissariato delle Nazioni  Unite per i Rifugiati. Un libro tutto da leggere, una testimonianza ineguagliabile di ciò che la guerra e l’amore possono fare.

Maggy, la protagonista, collabora tutt’ora con la Maison Shalom Burundi.

  • Autrice: Christel Martin
  • Casa editrice: Piemme Bestseller
  • Titolo originale: La haine n’aura pas le dernier mot
  • edito da: Editiones Albin Michel

Tradimento: quando una coppia entra in crisi

Sembra che i tradimenti, nelle coppie di fatto, o sposate  siano in forte aumento, ma in realtà già negli anni 40 un sondaggio condotto in America rivelava che un uomo su due tradiva la compagna mentre una donna su 4-5 faceva altrettanto, le motivazioni che in una coppia inducono al tradimento sono molteplici e non si può ricondurre il tutto ad un banale cliché.

Sicuramente tradire o essere traditi pone la coppia a dura prova. Il tradimento, talvolta causa una maturazione della coppia altre volte una rottura di quest’ultima, molto dipende dalla causa che ha portato a tradire e dal rapporto della coppia più o meno solido.

Tradimento: quando una coppia entra in crisi

Alcuni uomini tradiscono esclusivamente per soddisfare un bisogno sessuale ed aumentare la concezione di se stessi in positivo in quanto “maschi”, generalmente questi individui hanno delle insicurezze di base legate alla loro sessualità, oppure hanno subito un educazione nell’infanzia che li spinge a credere che un vero maschio non sia tale se non ha molte donne.

Generalmente ci sono delle differenze tra uomini e donne nella conduzione della relazione extraconiugale, le donne, sembra quasi banale dirlo,  associano la relazione  ad un coinvolgimento emotivo e amoroso, la collegano ad un’insoddisfazione nel matrimonio e hanno più difficoltà a viverla clandestinamente, gli uomini al contrario, l’associano più al piacere sessuale e non cominciano una relazione adulterina, in genere, per motivi di insoddisfazione rispetto la coniuge, non hanno grandi difficoltà a viverla clandestinamente, anzi ciò aumenta il piacere della relazione.

La maggior parte dei tradimenti durano da pochi mesi ad un anno o due. Oltre questo tempo o il matrimonio finisce o la relazione si pone in parallelo al matrimonio, ma ovviamente, esistono delle eccezioni.

Ci sono poi i tradimenti derivanti da delusioni e privazioni legate all’infanzia, come abbandoni o abusati subiti da bambini, questi individui non maturano mai completamente nella sfera affettiva di coppia, e cercano il riconoscimento in pubblico, nella politica, in privato, nelle conquiste sessuali. La persona può avere più relazioni nel tempo e non riempie mai il vuoto. Avviene ad ogni età e anno di matrimonio, capita più al marito che alla moglie, perché l’uomo ha forse più potere. In questo caso vi  è  anche una situazione di forte sfida, quando la relazione finisce, l’infedele tende ad arrabbiarsi e cercare di vendicarsi in diversi modi.

Insoddisfazione e tradimento

In altri casi il tradimento può essere dovuto ad insoddisfazione sul piano fisico e sessuale, oppure, nasce da un legame trascinato in cui i due coniugi non si amano più ma vogliono mantenere unito il rapporto  nel caso in cui siano presenti dei figli,  talvolta degli interessi economici cosa che può accadere in ambienti di un certo livello politico o sociale.

Altre volte il tradimento  costituisce un modo per punire un partner che trascura “l’altro”. Non sentendosi sufficientemente amati e considerati, si cerca una via a livello inconscio, per “farla pagare cara” al proprio partner.

Rimane il fatto che, qualunque sia la motivazione, il tradimento, se scoperto o confessato, porta ad una forte destabilizzazione della coppia, e talvolta alla rottura del rapporto. Talvolta il tradimento si rivela “terapeutico” e costituire uno strumento utile per mettersi in discussione  cercando di rettificare quegli atteggiamenti che hanno indotto il partner al tradimento. 

Tradire per abitudine

Alcuni individui  tradiscono per abitudine,  altri che non avrebbero mai pensato di tradire, si trovano invece spinti a farlo pressati da una forte insoddisfazione, qualunque sia il motivo, generalmente il tradimento non conduce alla felicità ma altera la serenità in un modo o nell’altro, in quanto vivere il rapporto in modo clandestino e segreto può causare all’inizio una gran eccitazione, ma a lungo andare è causa di una gran fonte di stress, se poi subentra o è già presente l’amore, la storia conduce inevitabilmente ad una forte insoddisfazione derivante dal non poter vivere in pieno il rapporto, sia che a tradire sia l’uomo che la donna, in questi casi si tende a colpevolizzare il partner effettivo nel tentativo inconscio di indurre la coppia ad una rottura.

Tradimento e terapia di coppia

In alcuni casi, l’aiuto di un bravo terapeuta sicuramente riesce ad aiutare la coppia. Altre volte sarebbe sufficiente non sottovalutare le richieste di dialogo o di aiuto che arrivano dal partner, quando esistono problemi legati alla sfera sessuale, non bisogna indugiare ed è bene rivolgersi ad un bravo sessuologo.

Per quello che concerne il traditore recidivo ed abituale,  generalmente rimane tale, senza neanche colpevolizzarsi più di tanto, questi soggetti sono per natura egoisti e bugiardi, concentrati prevalentemente su se stessi, per cui, l’unico elemento che può distoglierli dal ricercare di soddisfare il proprio ego è la minaccia o la reale perdita della compagna con il distacco  dalla famiglia. In tutti gli altri casi la terapia di coppia può rivelarsi utile ed aiutare entrambi  rimuovere conflitti ed arginare carenze e insoddisfazioni.

I Tarocchi: l’arte di divinare

I tarocchi hanno origini antiche. Chiamati anche Arcani ed usati per la divinazione, si dividono in maggiori e minori.


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Divinazione

La divinazione è da sempre un’arte misteriosa che si perde nella notte dei tempi. Molti popoli usano divinare in modo diverso, per alcuni la divinazione è strettamente legata alla religione di appartenenza “Santeria cubana”, popoli Nigeriani, Cabala Ebraica, Brasile, etc. praticamente, in alcuni paesi fa parte del vivere sociale mentre in altri è considerata con molti pregiudizi una credenza popolare di poco conto, sia in un caso che nell’altro, uno dei metodi di divinazione più conosciuto in tutto il mondo è costituito dai tarocchi.

Tarocchi cenni storici

L’arte della divinazione tramite i tarocchi è antichissima, circa le sue origine sono presenti numerose versioni, quel che è certo è che nell’antico Egitto si praticava la divinazione con i tarocchi, gli unici a cui era concesso il privilegio di divinare erano i sacerdoti  e i principi di sangue reale. In seguito, con la decadenza dell’impero tutto andò distrutto, ma si salvò il libro “Ta-Rosch”, che in parte riuscì a conservare gli elementi fondamentale di questa divinazione. nel tempo, grazie ai popoli nomadi,  questa conoscenza si diffuse per tutta l’Europa, prendendo vari nomi:

Naibe, che in italiano rinascimentale significa “Il gioco del luogotenente”.

Naipes, in lingua spagnola.

Naibi, deriva dalla lingua araba e significa prendere, tenere.

Arcani maggiori

Fu così che dal più antico gioco divinatorio composto da 22 figure simboliche chiamate arcani maggiori, si arrivò in seguito alla mescolanza delle carte comuni  di denari, coppe, spade e bastoni, realizzando un gioco molto simile all’attuale briscola.

La tradizione cristiana e la cultura occidentale ne modificarono l’iconografia.

Verso il XV secolo i tarocchi approdarono nelle corti, e sebbene in forma più frivola, rispetto a quella egiziana, vennero nuovamente destinati alla divinazione. Nel tempo verranno realizzate varie versioni dai dipinti molto belli.

In Italia, l’uso dei tarocchi risale ad un periodo precedente il Rinascimento probabilmente eredità del Medioevo, nel Convivio di Dante (Convivio II,3), troviamo la chiave della loro etimologia e della loro moralità.

Tarocchi

Il mazzo degli Arcani (questo è il loro nome), è costituito da 78 carte, 22 sono gli Arcani maggiori, i quali vengono rappresentati da 22 figure che si avvicendano in un vero e proprio percorso iniziatico.

Le 22 Lame o Arcani presentano le 22 lettere sacre dell’alfabeto ebraico, esistono numerose correlazioni tra la Cabala ebraica e la divinazione degli arcani, spesso sconosciute alla maggior parte delle persone, ma non a coloro che usano questo metodo di divinazione.

Nel corso degli secoli, figure,  costumi e dettagli si sono modificati, il legame delle Lame (carte) con i  simboli dell’alfabeto ebraico è rimasto inalterato, le dieci Sephirot e i 22 Arcani formano quello che i cabalisti chiamano le “trentadue vie” della scienza assoluta. Ogni Arcano ha corrispondenza con le lettere della “Kabbalah“, esiste inoltre, una corrispondenza pitagorica numerologica  e planetaria, anche queste molto spesso ignorate dai non esperti del settore.

Gli Arcani maggiori sono 22:

  • I        IL BAGATTO
  • II       LA PAPESSA
  • III      L’IMPERATRICE
  • IV      L’IMPERATORE
  • V       IL PAPA
  • VI      GLI AMANTI
  • VII     IL CARRO
  • VIII    LA GIUSTIZIA
  • IX      L’EREMITA
  • X       RUOTA DI FORTUNA
  • XI      LA FORZA
  • XII     L’APPESO
  • XIII    LA MORTE
  • XIV    LA TEMPERANZA
  • XV     IL DIAVOLO
  • XVI    LA TORRE
  • XVII   LE STELLE
  • XVIII  LA LUNA
  • XIX    IL SOLE
  • XX     IL GIUDIXIO
  • XXI    IL MONDO
  • 0       IL MATTO

Quello dei Tarocchi è, un mondo, pieno di fascino, in cui si incontrano moltissime elementi e tradizioni religiose, appartenenti a numerose etnie distribuite in tutto il globo, per questo motivo, giorno per giorno, approfondiremo questo discorso in maniera minuziosa e dettagliata.

Fedele riproduzione del Grande Gioco dell’Oracolo delle Dame

È sicuramente uno dei mazzi esoterici più affascinanti e misteriosi: Etteilla (Jean-Baptiste Alliette) lo pubblicò tra il 1783 e il 1787 a Parigi e Amsterdam.

L’autore affermò che il gioco dei Tarocchi era derivato direttamente dal leggendario “Libro di Thoth“, un testo magico dell’antico Egitto che potrete riscoprire attraverso queste carte.

Pizza fatta in casa

Piazza fatta in casa

Una Domenica in famiglia ? Un Sabato sera in casa con tanti amici ? Cosa c’è di meglio di una bella pizza fatta in casa ?…Una ricetta semplice, facile da attuare, con mille varianti di condimenti diversi, digeribile e molto, molto buona. Potrete usare basi pronte, lievito di birra o lievito madre di cui vi abbiamo parlato qui ” Lievito madre“. Quel che è certo è che per noi italiani, spaghetti e la pizza sono due alimenti apprezzati da tutti e immancabili in tavola. Vediamo la pizza fatte in casa gli ingredienti ed il procedimento per prepararla.

Ingredienti  Pizza fatta in casa

Dose per 4/5 persone

  • 1Kg di farina doppio 0
  • 25 grammi di lievito di birra in panetti o in pani grandi, se riusciamo ad avere il lievito madre da qualche fornaio, sarebbe l’ideale, ma generalmente lo custodiscono gelosamente e sono restii a darcelo.
  • 3 o 4 pizzichi di sale (a piacere)
  • 1 bicchiere di acqua.

Procedimento pizza fatta in casa

Sciogliamo il lievito con l’acqua tiepida, e incorporiamo la farina, impastiamo con cura, aggiungendo, se necessario altra acqua fino ad ottenere un impasto dalla consistenza elastica. Lasciamo riposare per almeno un’ora.

Piazza fatta in casa
Piazza fatta in casa

Dividere l’impasto in più parti e stendere le sfere con il mattarello foderando 4 teglie precedentemente unte.

Condire a piacere la pizza con pomodoro e  mozzarella, oppure, salmone e rughetta, bresaola e rughetta, peperoni, melanzane, funghi, zucchine, patate, (le verdure andrebbero precedentemente cotte).

Infornare una decina di minuti la vostra pizza nel forno precedentemente riscaldato a 200 -220 C°.

Servire in tavola

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