Fate chi sono e dove vivono tra Mitologia e Medioevo: leggende popolari

Fate chi sono e dove vivono tra Mitologia e Medioevo: leggende popolari
Fate chi sono e dove vivono tra Mitologia e Medioevo: leggende popolari

Fate chi sono?

Fate note, fate belle e fate brutte e malefiche popolano la mitologia e la storia dal medioevo ed anche prima, fino ai giorni nostri. Un mondo magico e misterioso ospita queste creature che si riflettono come in uno specchio incantato nelle leggende popolari e nella favole di tutti i tempi. Le fate, creature eteree e affascinanti popolano da millenni l’immaginario collettivo ed il folclore dei popoli. Le loro storie si intrecciano tra natura e mistero e affondano le loro radici in epoche remote, tramandandosi di generazione in generazione. Scopriamo, tra mitologia e medioevo, chi sono le Fate, dove vivono, quali sono le leggende popolari che le accompagnano e i nomi di alcune di esse.

Le Fate chi sono e dove vivono tra Mitologia e Medioevo creature magiche e leggendarie

Le fate sembra siano presenti alla nascita dell’uomo. Ad esse si attribuiva la capacità di conferire ai nascituri dei doni che potevano influire ed influenzare il loro futuro sia positivamente che negativamente.

Significato nome Fata

Il nome FATA ha radice latina e significa “spirito” o tutore spirituale. Si tratta leggendariamente di esseri soprannaturali accumunati da questo nome che, in realtà, potevano avere su l’uomo influssi di ogni genere, sia malefici che benefici. Per questo vedremo più in la alcune fate benevole ed altre rinomate fate malevole.

Origini e storia delle Fate

Le prime origini e tracce delle fate si trovano proprio nelle storie antiche della mitologia. Infatti ricordiamo le Ninfe greche, le Dee celtiche e le Parche romane considerate tessitrici del destino. Personaggi della mitologia che prefigurano quelle che diventeranno, nell’immaginario collettivo, le fate.

Nascita delle Fate

Le fate hanno una lunga vita sia nelle storie che nelle leggende. La loro esistenza non termina, in quanto non muoiono, si trasformano, ed hanno la capacità di presentarsi sotto diverse spoglie come racconta “Collodi” nei suoi romanzi. Vivono nei boschi o nei loro palazzi incantati, (Perrault) nelle profondità delle acque, o nelle fiammelle del fuoco.

La nascita delle fate è antica e rimane avvolta nel mistero. Alcune ipotesi in merito, ritengono che esse siano prodotti generati dalla natura in modo spontaneo, e che abbiamo una unica madre comune a tutte: la Magna Mater una divinità adorata dagli antichi romani e da altri popoli.

Le Fate nel Medioevo

Nel periodo medievale le fate assunsero un ruolo importante: fate e streghe sono esseri che fanno parte delle storie del medioevo (Matteuccia la strega arsa viva) è purtroppo una storia vera che narra la vita di una giovinetta accusata di stregoneria e condannata dal tribunale dell’inquisizione alla morte suo rogo.

E un periodo, quello del Medioevo in cui le stranezze sono molte e la fantasia e la realtà sembrano fondersi in modo naturale ma, talvolta pericoloso.

Le leggende medievali sulle fate si intrecciano con le vicende cavalleresche, e le chansons de geste (o canzoni di gesta), come nella storia e nel ciclo bretone di Re Artù dove, Morgana, Viviana, ed altre fate potenti, influenzano le sorti, le avventure e le sventure dei cavalieri della tavola rotonda.

Com’ erano le Fate nel Medioevo?

E’ proprio nel periodo medievale che le fate assunsero sembianze e caratteristiche ben precise. Vengono identificate in creature dal bell’aspetto e diafane, esseri eterei che abitano i boschi, le sorgenti ed i luoghi selvaggi.

Il loro potere definito grande poteva essere benefico, così come malefico. Il rapporto delle fate del Medioevo con l’uomo è dunque ambivalente: donano favori ma possono punire la cattiveria e l’arroganza.

Fate di Acqua, Aria, Terra e Fuoco

Nella storia e nella letteratura di molti popoli, vengono suddivise in quattro categorie: fate di acqua, aria e terra e fuoco. In breve possiamo diversificare le tipologie di fate come segue per comprendere le Fate chi sono e dove vivono:

  1. Fate d’acqua: tradizione tedesca, sono delle fate con il corpo metà donne metà pesce, chiamate Nixies o Ninfe, identificabili con le sirene. Sono sempre fate d’acqua le Silfidi e le Ondine, vestiti di abiti argentei, ed in grado di predire il futuro, così come le Nereidi e l’Esperidi. Infine, sono fate d’acqua anche le Pelne, le quali furono trasformate in colombe per opera di un incantesimo.
  2. Fate dell’ aria: tra le fate dell’aria troviamo le Slyphs e le Comeles. Le prime sono chiamate spose del vento, fanciulle esili che si trasformano in uccelli. Mentre le Comeles sono fate invisibili in grado di cambiare il tempo meteorologico, influenzarlo, e generare nebbia.
  3. Fate di terra: tra esse troviamo le Driadi, fate delle mitologia greca, ninfe degli alberi. Esse vivono nei boschi sulle querce e sono raffigurate come belle fanciulle con il corpo che si unisce ad un tronco. Amadriadi fanno corpo unico con l’albero e dunque non possono muoversi liberamente. Infine, le Pixies, tradizione Anglosassone sono esseri che indossano abiti verdi e vivono nelle rocce, entrano in casa degli umani per infastidire le fanciulle non organizzate nella vita domestica.
  4. Fate di fuoco: come fate piccole troviamo le fate del fuoco vengono chiamate Fiammelle, piccole palle di fuoco o scintille in grado di dare aiuto.

Quali sono i Poteri delle Fate?

Le fate, in base alla tipologia, possiedono poteri diversi. Alcune riescono a generare e modificare fenomeni atmosferici, altre ad aiutare gli umani, altre ancora, ostacolano il percorso incantando l’uomo, come nel caso di Ulisse nel suo viaggio in mare. Alcune fate predicono il futuro e leggono il passato, altre fatine infastidiscono, esaudiscono, aiutano, e molto altro.

Luoghi del Mondo e Leggende sulle Fate

In ogni parte del mondo vi sono storie e leggende legate al mondo magico delle fate. L’Europa, ad esempio è una terra davvero ricca di leggende dedicate alle fate.

L’Irlanda con i laghi e le sue brughiere, è considerata la patria della fate. Tra i luoghi rinomati Irlandesi ricordiamo Tara Hill dimora ancestrale di questi esseri magici.

In Scozia nelle selvagge terre di Highlands si narra che vi abitino le Selkie. Si tratta di fate marine che possono assumere sembianze umane.

In Italia le fate sono protagoniste di fiabe e leggende regionali come ad esempio le Fate Ondine del Lago di Garda, o le fate benevole delle Dolomiti e degli Appennini in particolar modo, quelle dei Monti Sibillini.

Le Fate dei Monti Sibillini: la Leggenda della Sibilla Appenninica

Le leggende si spostano anche nei Monti Sibillini dove le fate ed il loro simbolismo, secondo la storia leggendaria, animano il territorio da secoli. In particolare le aree protagoniste di queste storie e leggende sulle fate sono il Monte Vettore ed il Monte Sibilla.

Le fate che aleggiano in queste aree vengono descritte come giovani donne dal bell’aspetto ed abitano la Grotta della Sibilla. La grotta della Sibilla, secondo la narrazione cela una porta delle fate: un ‘ingresso verso il mondo fatato dove si trova la regina Sibilla.

Queste donne magiche, si racconta, fossero dedite all’insegnamento, amavano le arti femminili come tessere al telaio e filare.

Scendevano a valle per intrattenersi con i pastori locali nelle danze e nel divertimento, per poi ritirarsi sui loro monti al sorgere del sole, prima dell’alba.

Studi e ricerche Grotta della Sibilla

Ad oggi, l’ingresso della grotta è crollato (tra il 1953 e il 1968) e l’antro non è più visitabile. In questa fase vennero trafugate delle lastre in pietra riportanti delle incisioni.

Ed ha un certo fascino scoprire che nel 2000 grazie alla sovraintendenza delle Marche, furono eseguiti degli studi ed ispezioni con radar geologico che hanno rivelato l’esistenza di un vasto complesso ipogeo situato alla profondità di 15 metri composto da cunicoli e labirinti.

All’interno sono state rilevate delle cavità estese lunghe circa 150 metri. Tali studi si trovano pubblicati negli atti del Convegno riguardanti la Sibilla Sciamana della montagna e della grotta omonima.

Le Fate più belle e benevole quali sono?

Tra le fate benevole, ricordate per la bellezza, ne troviamo diverse, ma ne vogliamo ricordare tre: Morgana, Viviana e Fata Madrina.

Morgana è la fata sorellastra di RE Artù, la fata di Avalon, saggia e molto potente che custodisce grandi segreti e poteri magici.

Fata Viviana invece è la fata che imprigionò Mago Merlino, anche chiamata La Dama del lago. Essa è il simbolo dell’amore e del potere incantato tipico della magia.

Infine Fata Madrina è una fata benefica e protettrice che troviamo in moltissime fiabe. tra esse ricordiamo Cenerentola e la Bella Addormentata nel Bosco. Un essere in grado di dispensare consigli ed aiutare chi ne ha bisogno.

Le Fate malevole e cattive: nomi

Non tutte le creature eteree sono benefiche, vi sono leggendariamente storie di fate e di streghe o Wicca. Fate malevole sono senza dubbio Malefica e Lamia così come Banshee. Chi sono questi esseri malefici?

Malefica, come dice il nome, è la fata antagonista della favola della “Bella Addormentata del Bosco” ed incarna la cattiveria e la crudeltà.

Lamia, invece è la fata cattiva, un demone vero è proprio, raffigurato con corpo di donna e metà corpo di un serpente, inoltre si nutre di sangue.

Banshee fata identificata in uno spirito dal lamento cupo che porta disastri e presagio di morte. Presente nel folclore irlandese.

Le Fate mitologia e credenze dal fascino senza tempo

Indubbiamente questi esseri magici e mutevoli chiamati “fata” continuano ad affascinare il mondo. Hanno ispirato scrittori, ed incantato i lettori e i sognatori di tutto il mondo. La loro bellezza eterea, ed il loro legame magico con la natura e con gli elementi che la compongono, rendono queste creature misteriose davvero irresistibili.

Le loro storie, tramandate di generazione in generazione dai tempi antichi, ci ricordano l’importanza della fantasia ed il rispetto per la natura ed il potere del credere invisibile.

Scrittori e letterati si sono ispirati al mondo magico e fiabesco delle fate. Tra esse ricordiamo le storie Di Cenerentola, Biancaneve, Pinocchio, la Bella e la Bestia, Re Artù, L’Odissea.

Le fate infatti sono protagoniste di molte opere letterarie, tra esse alcune di Shakespeare a J.R.R. Tolkien, autore del Signore degli Anelli.

Fate nell’Arte

Non solo scritti, favole e racconti hanno trovato ispirazione nelle fate, e nel loro mondo incantevole e magico, ma anche l’arte. Pittori, scultori ed illustratori di ogni epoca hanno tratto ispirazione dalle fate. Tra essi ricordiamo Gustave Dorè ed il Botticelli, che con le loro immagini magiche hanno arricchito il mondo artistico di fantasia e bellezza.

Ritornando alle Sibille nel 1600 Martino Bonfini raffigura nel santuario della Madonna dell’Ambro un ciclo di 12 Sibille tra esse Chimica e Alchemica.

Il “Fairy Art” fu un movimento artistico britannico che rappresenta opere pittoriche in cui i soggetti sono le fate. Lo stesso processo interessa l’illustrazione e la fotografia.

Fu nel periodo Vittoriano che le fate raffigurate nell’arte figurativa in genere, conobbero il massimo splendore. Alcuni artisti che rappresentarono la Fairy Art furono: Luis Ricardo Falero, C. Mary Barker, ma anche aAthur Rackham e I. Anster Fitzgerald.

Fate nella cultura popolare e nella scienza

Studi e ricerche hanno cercato, nel tempo, di dare una spiegazione scientifica ai racconti più remoti e alle leggende in cui vi sono le fate od esseri simili a loro accumunati.

Ciò non toglie che le fate sono ancor oggi presenti nella cultura popolare, nei racconti, nelle fiabe e nelle serie TV, nonché nella musica e nei videogiochi. La loro allure misteriosa e, talvolta paradisiaca e fantastica, affascina il pubblico di tutte le età.

Curiosità sulle Fate

Cos’è la porta delle fate? La porta delle fate è simbolicamente un posto che mette in comunicazione due mondi: terreno con quello non terreno. La prima porta delle fate è recente nella storia, ed apparse nel 1993 ad opera di Jonathan e Kathleen Wright che idearono ed inventarono questa porta magica per le loro piccole figlie. La porte, nella mitologia e sogni sono un punto di passaggio o una transizione.

L’erba delle fate cos’è? L’ erba Fear Gortac ossia “erba affamata” che può causare fame, così come curare la sofferenza ma, se mangiata in  grandi quantità, può portare alla morte è attribuita alle Fate e al loro mondo magico.

Oltre alle fate, il mondo incantato e magico racchiude esseri di vario tipo come Elfi, Gnomi, Trolls, presenti nelle varie culture e con poteri e peculiarità diverse tra di loro, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo: Fate, Folletti Elfi, Trolls e Gnomi.

La Fata nell’immaginario collettivo è un essere bello, etero e dispensatore di benefici, come la fatina azzurra della favola di Pinocchio, anche se come visto, non tutte le fate sono buone e benefiche, lasciamo che questo mondo magico continui ad avvolgerci con il suo grande fascino fatato, senza tempo.

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