Fate, folletti, elfi trolls e gnomi: storia, origini e tradizioni di un mondo magico

Entriamo nel mondo magico di fate, elfi, gnomi e folletti. Ovunque si trovano in vendita statuette raffiguranti questi esseri umanoidi. Collezione di fate, e fatine ma anche trolls, gnomi, elfi e folletti, reperibili nei negozi. Ma da cosa si originano questi personaggi magici? Vediamone le origini e la storia!

Cosa si racchiude dietro alle fiabe, alla mitologia e ai racconti antichi che parlano di fate, folletti, gnomi elfi ed anche trolls? Immagini gradevoli, ma talvolta paurose, che rivelano spiriti, entità, leggende di ogni genere e tipologia.

Fate nei boschi
Model- Gaia Petta – Fotografa  Valeria Gennaro  ©

Fate, folletti, elfi trolls e gnomi: storia, origini e tradizioni di un mondo magico

Le fate vengono considerate esseri soprannaturali in grado di cambiare il loro aspetto e di compiere magie di vario genere. Vivono nella natura, frequentando boschi, rocce, corsi d’acqua e, soprattutto, cespugli di biancospino. In genere sono benefiche e pronte a porgere il loro aiuto. Nelle storie popolari e nelle favole, la fata è un essere benefico di bell’aspetto. Ma le fate possono essere anche malefiche; in questo caso, vengono accomunate alle streghe o wiccan (anch’esse sia bianche che nere), considerate da sempre come esseri collegati agli inferi.

Lievitazione persone
Model- Gaia Petta – Fotografa Valeria Gennaro  ©

Tradizione popolare: le fate

Si racconta che le fate fossero presenti alla nascita degli esseri umani. Gli veniva attribuita la capacità di poter conferire ai nascituri, dei doni speciali; in questo modo riuscivano ad influenzare, sia in modo benevolo che talvolta malevolo, la vita degli stessi. Il nome FATA deriva dal latino e significa spirito, tutore spirituale. Talvolta, sotto il nome di Fate si accomunano varie entità come spiegato anche qui. Si tratta comunque di esseri soprannaturali che possono avere nei confronti dell’uomo,  influssi sia benefici che malefici.

Sia le fate che gnomi e folletti, custodiscono ricchezze. Nell’immaginario collettivo le fate hanno aspetto magnifico ma, in realtà, secondo la mitologia, esistono diverse varietà di fate: belle, brutte, benefiche e malefiche.

Fate in ceramica di elevata qualità – Fotografa Mara Mencarelli  ©

L’erba delle fate

Alle fate viene attribuita un erba Fear Gortac ossia “erba affamata” che causa fame, cura la sofferenza ma, se mangiata in  grandi quantità, può portare alla morte.

Tipologie di fate: 3 categorie

Aria, acqua e terra!

Le fate si differenziano per tipologia e si suddividono in 3 categorie principali: fate dell’aria, fate dell’acqua e fate di terra. Ogni tipologia di fata ha le sue caratteristiche fisiche e caratteriali, frequenta luoghi diversi e può rivelarsi come entità benevola o malevola in base alle situazioni.

Fate dell’aria

Le Slyphs sono le fate dell’aria denominate anche come spose del vento sono fanciulle esili e leggiadre che si tramutano anche in uccelli, ed hanno la capacità di muoversi velocemente. Gli abiti che indossano sono generalmente di colore rosso o verde scuro.

Le Comeles sono sempre fate dell’aria, responsabili però, di alcuni fenomeni atmosferici come ad esempio la nebbia. Si tratta di fate invisibili.

Fate dell’acqua

  • Le fate dell’acqua sono tipiche della tradizione tedesca: sono per metà donna e per metà pesce. Nixies è il loro nome; sono come le sirene.
  • Ben note le Ninfe, tipiche della tradizione greca: si tratta di donne molto belle che rappresentavano dei demoni femminili legati alla natura. Si manifestano come “la forza della natura” e impersonificano fiumi, monti, ed altri elementi. Molto simili ad Ochun la Dea della bellezza regina dei fiumi, o Orishas della Santeria cubana Yemaya la Dea del mare della medesima Santeria cubana. Oya invece, Dea della guerra, del fuoco e del vento, risiede sulla porta dei cimiteri, potrebbe essere accomunata ad una fata del fuoco o del vento, e questo per la similitudini degli attributi utilizzati (fuoco e Iruke ossia vento); Oya è una madre benevola ma anche una guerriera. Nella mitologia le Ninfe hanno un ruolo importante, intrecciano amori con uomini e Dei, si distinguono in Ninfe del mare, dell’acqua, delle valli, dei monti e dei boschi. Sul capo indossano quasi sempre un diadema. Possono essere ostili o benefiche in base alle situazioni e possono far impazzire un uomo. Vivono vicino ai corsi d’acqua o nei fiumi stessi, si curano e si pettinano ai piedi di un ruscello per ore intere.
  • Le Silfidi e le Ondine invece, rappresentano degli spiriti femminili sempre legate all’acqua. Sono vestite da abiti argentei e si nascondono tra cespugli di rose bianche. Le Silfidi sono fate in grado di predire il futuro e leggere il passato.
  • Tra le fate troviamo anche le Pelne. Si tratta  creature d’acqua che sono state trasformate per opera di un incantesimo in colombe bianche.

Fate della terra

  • Driadi sono delle fate delle mitologia greca che rappresentano le ninfe degli alberi, anticamente delle querce; vivono nei  boschi. Si muovono liberamente, e sono raffigurate come belle fanciulle con la parte terminale del corpo che si unisce ad un tronco.
  • Amadriadi invece, fanno corpo unico con l’albero e dunque non possono muoversi liberamente.
  • Pixies: Fanno parte della tradizione Anglosassone. Indossano abiti verdi e vivono nelle rocce, entrano in casa degli umani per infastidire le fanciulle che non  sono ben organizzate nella vita domestica.

Fate del fuoco

Le Fate del fuoco vengono chiamate Fiammelle. Si manifestano come piccole palle di fuoco o semplici scintille che cambiano forma. Possono dare aiuto, ma invocarle può essere rischioso perché non sempre comprendono, nel modo giusto,  le richieste che gli giungono.

La porta delle Fate e degli Elfi

La porta delle fate, esattamente come la porta degli elfi  mette in comunicazione due mondi: quello terreno con quello non terreno di fate ed elfi. La porta delle fate apparse nel 1993 ad opera di Jonathan e Kathleen Wright che la inventarono per le figlie. Un modo per aiutare i bambini a fantasticare e stimolare la loro fantasia. Le porte, sia nella mitologia che nell’esoterismo e nei sogni rappresentano una passaggio o una transizione,  che avviene da una situazione all’altra o da un mondo all’altro.

Fate, Elfi, Gnomi – Mara Mencarelli foto  ©

I Folletti

Esistono, secondo la tradizione, diverse tipologia di folletti esattamente come le fate. I più comuni vengono descritti con occhi rossi, dal carattere allegro e giocherellone, possono diventare dispettosi e, talvolta, anche spietati. A differenza delle fate i folletti non possiedono poteri legati alla magia ma, conoscono le arti arcane. Amano gli animali e con essi fanno facilmente amicizia, tant’è che cavalcano rane, criniere di cavalli e, nelle notti di luna piena, liberano gli animali dalla loro prigionia se rinchiusi nelle stalle. Sono piccoli esseri curiosi di piccole dimensioni e dall’aspetto bizzarro.

I Folletti secondo la mitologia Irlandese

Tra i folletti se ne incontrano diversa specie. Alcuni sono buoni e dediti all’amore, collaborano con gli uomini e compiono azioni benefiche; altri, sono davvero dispettosi e cattivi e compiono azioni malefiche, rubando bambini e donne. Piccolissimi alcuni, tanto da cavalcare rane; più grandi altri, possono raggiungere le dimensioni di un bambino piccolo.

Chi sono i Folletti? Tipologie, nomi e luoghi in cui vivono

I Folletti vivono in luoghi magici come i boschi e le foreste, tra i corsi d’acqua, tra le rocce, nei campi tra le corolle dei fiori, nei fiori stessi o sotto gli ombrelli dei funghi. Possono essere bizzarri nei comportamenti, diversi nell’aspetto, benevoli o malevoli anche in base ai sentimenti che gli umani hanno nei loro confronti.

  • Bo men sono i folletti che vivono nelle paludi. Data la loro insolita collocazione si incontrano raramente.
  • Clurichaun vive nei pub Irlandesi nelle cantine dei locali è alto circa 30 cm ed ha aspetto buffo con naso pieno di foruncoli, è simpatico, ma molto permaloso. Ama bere il Whisky di cui sa tutti i segreti.
  • Dukko  uno dei folletti più alti, raggiunge i 50 centimetri, pelle bianca, magro indole irrequieta mangia piccoli frutti di terra e bacche. Ama la musica suona il violino e l’arpa.
  • Dullahan è brutto raccapricciante versa sangue sugli umani rappresenta un presagio di morte.
  • Far Darring e Far Gorta: il primo provoca gli incubi negli uomini; il secondo girovaga nelle campagne, chiede l’elemosina e realizza i desideri di chi gli cede qualche elemosina.
  • Gancama un folletto che ha poca voglia di fare ed è dunque considerato uno scansafatiche. Ha una pipa in bocca e ama fare l’amore con le pastorelle, spesso rappresentato nelle statue da collezione.
  • Leprechaun molto simile al precedente ma più attivo nella vita è il più noto ed il più amato. Tutte le botteghe in Iralnda ne possiedono uno sulla porta in segno di buon auspicio. Sui davanzali delle finestre gli viene lascito un bicchiere di latte, che lui ama molto. Ha una sola scarpe, è allegro e burlone, combatte ladri e malfattori. Ha una pignatta piena di pepite d’oro che è nascosta all’inizio dell’arcobaleno. Ha un volto scuro, con pelle bruciata, barba e naso a patata, la sua immagine precede ed apre le sfilate nel giorno di San Patrizio.
  • Gean Canogh o Ganconer è un folletto dedito all’amore del quale parla spesso: Vive nelle valli e come il Gancama ha sempre la pipa in bocca ed ama con passione pastorelle e mungitrici. Aiuta gli esseri umani nei lavori dei campi e in quelli domestici. Non è molto piccolo come gli altri ma ha le dimensioni di un bambino piccolo, molto peloso ed ama girare nudo.
  • Leahhaunshee: si tratta di un folletto donna, uno spirito femminile molto bello che incanta gli uomini e li rende schiavi del suo amore, ma nutrendosi della loro linfa vitale piano piano finisce per ucciderli un po’ come la mantide religiosa.
  • Luriken discendente degli antichi Bardi gira errando alla ricerca del paradiso perduto. Barba lunga, naso aquilino, gambe snelle, davvero molto piccolo.
  • Pooka il suo nome significa Capra e deriva dal celtico Pok. Attacca uomini e bambini tranne elfi e nani. E’ decisamente di indole cattiva, fa dispetti da calci alle persone rapisce i bambini. Si manifesta con la forma di  un animale come cavallo, capra, toro asino od anche aquila.  E ‘ molto spericolato, allegro e allo stesso tempo vive in modo folle. Vive ovunque.
  • Sheoques vivono anch’essi come le fate nei cespugli di biancospino. La leggenda narra che sradicare i loro cespugli equivale ad avere una punizione dai folletti anche severa. Questi folletti di terra tipicamente Irlandesi, vivono nelle antiche fortificazioni nei luoghi in cui si riparava il bestiame e nei fossati.  Sembra siano immortali, buoni per natura talvolta rapiscono i bambini e le donne lasciando al loro posto un vecchio folletto. Amano la musica ed incantano gli esseri umani con le loro melodie, talvolta, attraverso la musica, li trasformano in veggenti e guaritori.
  • Sluag anime di spiriti maligni che volano in stormo come gli uccelli e si confondono poco nel mondo umano.
  • Spriggan e Sostituti sono quei folletti che amano rapire i neonati e mettere al loro posto dei folletti con sembianze umane (i Sostituit), generalmente affabili e di buona natura si confondono facilmente con gli umani. Gli Spriggen sono goffi gonfi e brutti, piccoli e malefici oltre a rapire i bambini causano trombe d’aria e distruggono i raccolti.
  • Voghee Lino, un folletto molto carino alto 30 centimetri, ha una pancia rotonda ed è calvo. Ama mangiare e bere birra fino ad ubriacarsi. Scrive sulle rocce e tra esse si nasconde molto spesso. Ama leggere specie i libri che l’uomo ha smarrito.
Gnomi ed Elfi – Mara Mencarelli foto  ©

Chi sono gli Elfi?

Gli elfi come le fate ed i folletti sono creature non naturali che si trovano a metà  tra le divinità e gli esseri umani: Abitano sia l’aria che l’acqua e la terra, ma anche nelle piante e nei fiori. Nella mitologia celtica gli elfi vi sono sia di natura buona che cattiva, esattamente come i folletti. Secondo al tradizione celtica esistevano i Tuatha De Danaan uomini con poteri soprannaturali spietati ora estinti mentre vi sono i Sidhe alti e biondi. La tradizione vuole che siano immortali, preveggenti e magici, non interferiscono con il mondo degli uomini ma come gli uomini amano cantare e danzare al ritmo della musica.

I Troll sono malevoli

Tipici della tradizione scandinava e nordica i Trolls sono uno spirito folletto e possono apparire di piccole dimensioni o come dei veri giganti. Ad ogni modo vivono nei boschi e sulle montagne: Il loro comportamento verso gli uomini è ostile. Nei racconti i Trolls custodiscono dei tesori.

Gli gnomi chi sono come vestono

Gli Gnomi nel nostro immaginario collettivo, sono benevoli, simpatici, e ci riportano al mondo delle fiabe, in particolar modo a Biancaneve. Si tratta di abitanti di dimensioni piccole, 15 centimetri o poco più, che popolano i boschi si nascondono alla vista degli uomini in quanto li temono. Lo gnomo adulto ha una lunga barba bianca, mentre le femmine, sono caratterizzate da due lunghe trecce bionde che dopo sposate devono nascondere sotto un fazzoletto che porranno sul capo. L’abbigliamento è molto caratteristico: giacca legata da un cinturone pantaloni pesanti e stivaletti capello rosso a punta. Le femmine indossano vestiti ricamati e cappello a punta verde.

La magia è…

Al di là di tradizioni e mitologia elfi, folletti e fate, ma anche trolls e gnomi, sono presenze costanti da millenni nei libri per bambini e ragazzi e favole. Hanno ispirato molti film d’animazione famosi, ed hanno dato vita ad un mercato fertile di fatine, elfi e folletti realizzati in statue piccole o grandi più o meno pregiate. Le storie che si fondano su fate folletti e gnomi sono moltissime, dalla celebre Biancaneve Signore degli Anelli (hobbit), a Campanellino di Peter Pan. Si dice che dietro ogni favola o storia Mitologica vi sia un fondamento di verità…

Tra realtà e fantasia nasce la magia – Model- Gaia Petta – Fotografa  Valeria Gennaro ©
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8 COMMENTS

  1. […] Si giunge ai piedi della cittadina e ci accoglie un panorama da sogno: tra radure ed alberi, svetta il ponte che congiunge il promontorio su cui svetta Civita di Bagnoregio, detta anche la città che muore, e le sue case antiche. Uno scenario surreale che sembra uscito dai nostri sogni, avallato da un atmosfera fiabesca che si congiunge a storie di popolazioni antiche proponendoci scorci di un piccolo mondo magico. […]

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