Latte intero, parzialmente scremato e scremato differenze e similitudini

Latte intero, parzialmente scremato e scremato differenze e similitudini
Latte intero, parzialmente scremato e scremato differenze e similitudini

Il latte è un alimento che si assume sin dai primi giorni di vita. Nonostante le varie tesi sulle sue proprietà e necessità effettive per l’uomo adulto di consumarlo, rimane uno dei cibi più utilizzati nel quotidiano. La sua esplosione a livello di consumi è dovuta anche ad una massiccia campagna pubblicitaria americana di alcuni decenni fa. Rimane il fatto che il latte è un alimento ricco di nutrienti, tra cui proteine, calcio, vitamina D, A e micronutrienti di vario genere. I tre tipi di latte più comune sono il latte intero, il latte parzialmente scremato e quello scremato: scopriamo insieme le differenze e le similitudini di questi tipi di latte e quali scegliere in base alle esigenze soggettive nutrizionali e di digeribilità.

Latte intero, parzialmente scremato e scremato differenze, similitudini e quale scegliere

Il latte è composto dal 90 % di acqua al suo interno troviamo però molti nutrienti oltre al fatto che il latte è una fonte ricca di calcio e vitamina D alleata del cuore e delle ossa.

Detto questo va specificato che le differenze sostanziali tra tre tipi di latte, interno, scremato e parzialmente scremato si basano sul fatto che la quantità di grassi, e con essa il sapore ricco, è più elevata nel latte intero, e va via via diminuendo, in relazione al livello di scrematura del latte stesso.

Differenze latte intero, scremato e parzialmente scremato

Un latte scremato è dunque più dietetico e digeribile. Il latte intero, infatti, contiene il 3,6% di grassi, il latte parzialmente scremato il 1,5-1,8% di grassi e il latte scremato meno dello 0,3% di grassi. Oltre a proteine e vitamina A e D il latte contiene anche altri micronutrienti:

  • Fosforo: essenziale per la salute delle ossa e dei denti
  • Magnesio: importante per la salute muscolare e nervosa
  • Zinco: importante per il sistema immunitario
  • Potassio: importante per la salute cardiovascolare

Contenuto calorico latte

Di conseguenza, il latte intero ha un contenuto calorico più elevato rispetto agli altri due tipi di latte. Una porzione da 250 ml di latte intero contiene circa 150 calorie, mentre la stessa porzione di latte parzialmente scremato o scremato, ne contiene rispettivamente circa 100 e 50 calorie.

Vitamina A

Un’altra differenza tra i tre tipi di latte è la quantità di vitamina A. Il latte intero contiene più vitamina A rispetto al latte parzialmente scremato o scremato. Una porzione da 250 ml di latte intero contiene circa 37 microgrammi di vitamina A, mentre la stessa porzione di latte parzialmente scremato o scremato ne contiene rispettivamente circa 28 e 12 microgrammi.

Zuccheri

Per quanto concerne gli zuccheri del latte, va detto che al suo interno troviamo il lattosio. Una porzione da 250 ml di latte intero contiene circa 12 grammi di lattosio, mentre la stessa porzione di latte parzialmente scremato o scremato ne contiene rispettivamente circa 10 e 8 grammi.

Quindi le differenze di base sono oltre al gusto anche la quantità di vitamine, proteine e grassi in esso contenuti: ma quali sono invece le similitudini tra latte intero, latte parzialmente scremato e latte scremato?

Similitudini tra latte intero, latte parzialmente scremato e latte scremato
Similitudini tra latte intero, latte parzialmente scremato e latte scremato

Similitudini tra latte intero, latte parzialmente scremato e latte scremato

Tutte e tre le tipologie di latte sono costituite da acqua (circa il 90%), inoltre contengono proteine (circa il 3%), e grassi (tra il 3 e lo 0,3%). Nel latte troviamo anche i carboidrati (tra lo 0,5 e lo 0,7%). Inoltre, tutti i tipi di latte sono sottoposti a pastorizzazione, un processo che uccide i batteri nocivi e ne prolunga la durata di conservazione.

Detto questo abbiamo più chiare le differenze tra latte intero, latte scremato e latte parzialmente scremato ma dobbiamo ancora scoprire se consumare il latte e quanto consumarne.

Consigli sul consumo del latte nei bambini e negli adulti

Questo tema incontra molti pareri contrastanti in quanto una fetta di esperti affermano che dopo la crescita non si dovrebbero più consumare latte ne prodotti caseari.

Il latte, nello specifico, diventa meno digeribile specie se per lungo tempo non ne abbiamo più fatto uso. Ma rimane il fatto che latte, formaggi e mozzarelle, sono una fonte di nutrimento elevata. Quindi vi citeremo ciò che viene raccomandato dall’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità.

Secondo l’OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’allattamento al seno fino almeno ai 6 mesi di vita del bambino. Poi, consiglia ai bambini di età inferiore a 2 anni di consumare latte materno o formula per l’infanzia. I bambini di età superiore ai 2 anni possono iniziare a consumare latte vaccino intero o parzialmente scemato.

Secondo L’American Academy of Pediatrics (AAP)

L’accademia Pediatrica Americana raccomanda il consumo di 2 o 3 tazze di latte al giorno per i bambini di età compresa tra i 2 ed i 18 anni. Anche per gli adulti viene consigliato lo stesso consumo di latte che può essere però sostituito da yogurt o formaggi.

Ma proteine, calcio e vitamina D sono contenuti anche in altri alimenti e dunque se si è intolleranti, allergici o non si riesce a digerire questo alimento si può ricorrere ad altri cibi come pesce e frutta secca seguire la dieta cinese per l’osteoporosi.

Curiosità sul latte

Il latte è un alimento consumato in tutto il mondo ed è prodotto da tutti i mammiferi umani e animali, siano essi mucche, balene, capre o topi.

Il latte è senza dubbio l’alimento più nutriente per i neonati, ed anche quello più indicato.

Il latte di capra è più ricco di grassi rispetto al latte vaccino (di mucca).

Mentre il latte di pecora è più proteico del latte di mucca o latte vaccino.

Secondo alcuni studi e la fondazione Veronesi il consumo elevato di latte e derivati potrebbe influire sullo sviluppo dei tumori per cui consigliano di consumare da in 1 a 3 porzioni di latte (yogurt e simili) al giorno massimo e due porzioni di formaggi alla settimana.

Previous articleGentrificazione delle aree urbane un processo socio-economico e culturale
Next articleMAMMOGRAFIA, l’eterna gara tra sanità pubblica e privata nella diagnosi precoce

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.