Trasporti antichi la macchina a vapore

Trasporti antichi la macchina a vapore
Trasporti antichi la macchina a vapore

Nel 500 e nel 600 ci si spostava per cielo con la mongolfiera, e per mare, con le imbarcazioni; tra esse le navi da trasporto fenice, greche e romane erano davvero all’avanguardia. Per via terra si usavano i carri, ma la vera rivoluzione dei trasporti si avrà grazie alla scoperta della macchina a vapore che verrà applicata, nel tempo sia nei mezzi di trasporto per mare che di terra.

Certo è che di progressi se ne erano fatti molti dai tempi delle imbarcazioni della preistoria, e dagli spostamenti per via terra con i cavalli, ed altri animali da tiro. Vediamo come si arriva ai mezzi di trasporto a vapore antichi, grazie alle invenzioni e all’intuito di scienziati e ricercatori dell’epoca.

La macchina a vapore

Tante storie sono nate e si narrano intorno alle grandi scoperte. Una di queste storie riguarda Newton e la scoperta della forza di gravità; Newton sembra fosse seduto sotto un albero dal quale si staccò una mela che lo colpì in testa, evento che causò la sua grande intuizione. Ciò lo convinse della presenza di una forza che attirava i copri verso il terreno: la forza di gravità.

Anche la macchina a vapore ha la sua storia: gli uomini erano abituati a veder bollire l’acqua nella pentola per cuocere i cibi, ma ci fu una “pentola” in particolare, che divenne molto famosa, la pentola di Papin, un noto medico con l’hobby della fisica il quale inventò la pentola a pressione, ed intuì le potenzialità della forza del vapore.

Trasporti antichi e scoperte

Nel tempo, di applicazione in applicazione, e a forza di tentativi e prototipi, si passò dalla pentola a pressione traballante, alla costruzione di un cilindro dotato di stantuffo che sotto la forza della pressione si muoveva avanti e indietro con un movimento regolare e continuo. Ma i tempi ancora non erano abbastanza maturi e dunque, solo in seguito, altri scienziati si dedicheranno allo studio delle macchine a vapore.

Nascita delle macchina a vapore: treni, navi e carri

Ciò che attirò gli scienziati fu proprio il movimento continuato e regolare dei pistoni che da rettilinei alternati verranno trasformati in rotatori. Verrà inoltre introdotto il comando automatico di immissione del vapore per mezzo di un regolatore. Si tratta però di macchine a vapore fisse a terra, usate in prevalenza per pompare l’acqua dalle miniere, o adottate nelle officine e nelle fabbriche.

Lo sfruttamento della macchina a vapore per produrre movimento si avrà in seguito e influenzerà moltissimo i trasporti sia su terra che per mare.

Prima macchina a vapore realizzata dall'ingegnere inglese Newcomen
Prima macchina a vapore realizzata dall’ingegnere inglese Newcomen

Macchine a vapore da terra

La prima vera macchina a vapore fu realizzata dall’ingegnere inglese Newcomen nel diciottesimo secolo, ma fu solo con la macchina ideata successivamente da Watt che si riuscì a sfruttare completamente il vapore trasformando il moto alternato in rotatorio.

Il capostipite dei veicoli automotori a vapore su terra fu realizzato e concepito da Nicolas Joseph Cugnot alla fine del millesettecento. Si trattava di un mezzo di locomozione spartano che contava su un grossolano meccanismo di guida e su due cilindri da 50 litri ciascuno [foto sopra].

Macchine a vapore da mare

La prima applicazione della macchina per la produzione del movimento verrà anche sperimentata su un rimorchiatore via mare. La propulsione ottenuta grazie ad una macchina di Newcomen diede vita al progetto complessivo del battello di Hull.

Il primo battello a vapore negli Stati Uniti e le traversate oceaniche

Il progetto del motore a vapore di Watt e di Hull applicato ai battelli, fu trafugato da Fulton che lo portò in America. Così, lungo il fiume Hudson, si compì il primo viaggio inaugurale di un battello a vapore con 18 cavalli. Mentre, la prima traversata oceanica dei battelli a vapore verrà effettuata qualche tempo dopo, nel 1835.

Il vapore naturale, ed i gas, quelli che provengono dal sottosuolo, verranno sfruttati nella creazioni di centrali geotermiche in tempi successivi, solo agli inizi del 900.

Nascita e funzionamento delle Centrali Geotermiche: Piero Ginori Conti

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