Cappelli da uomo tipologie tendenze moda, storia ed uso

Cappelli da uomo tipologie tendenze moda, storia ed uso
Cappelli da uomo tipologie tendenze moda, storia ed uso

I cappelli sono diventati un accessorio molto usato per completare gli outfit casual e non, così come i dress code eleganti più impegnativi. Il Frac, ad esempio, prevede il cilindro, così come ed altri abiti sartoriali come il tight, lo comprendono proprio nel loro insieme.

Ma anche gli stili di moda maschili retrò o moderni prevedono l’utilizzo dei cappelli che troviamo sia in formato elegante e raffinato, che super sportivo e casual. Vediamo quali tipi di cappelli uomo esistono e come usarli nel modo più giusto.

Cappelli da uomo eleganti e sportivi tutte le tipologie dall’800 ad oggi

Senza scendere troppo nel dettaglio possiamo suddividere i cappelli in due grosse categorie: cappelli eleganti uomo e cappelli sportivi maschili. Sotto la categoria cappelli eleganti maschili rientrano sicuramente la Bombetta, il Cilindro, la Tuba, ma anche il Panama ed il Fedora, nonché il Borsalino, tutti cappelli di origini antiche.

Di nuova generazione invece, i cappelli sportivi uomo come quello da Basket o Basebool con le visiere, così come il cappello da pescatore noto come Bucket Hat un stile di cappello che piace molto anche alle donne e che è diventato di tendenza in entrambi i sessi.

Cappelli eleganti da uomo: Cilindro, Tuba, Bombetta, Fedora, Borsalino e Homburg
Cappelli eleganti da uomo: Cilindro, Tuba, Bombetta, Fedora, Borsalino e Homburg

Cappelli eleganti da uomo: Cilindro, Tuba, Bombetta, Fedora, Borsalino e Homburg

  • CILINDRO – Realizzato in seta nera o grigia il modello cilindro. Un cappello uomo che nasce intorno al 1700 e rappresenta uno degli accessori moda più formali. Il cappello a cilindro divenne un simbolo della moda uomo nell’epoca vittoriana. Nel 1850 ne furono prodotti anche modelli in pelliccia grazie al principe Albert (Londra 1850). Ad oggi, l’iconico cappello da frac viene usato per eventi di rilievo ed è considerato un copricapo glamour e raffinato al tempo stesso.
  • TUBA – La tuba invece con area convessa sul camino (cima) rappresentò un’ alternativa al cappello a cilindro, molto simili tra loro, ma da portare in modo diverso dritto il primo, inclinato il secondo.
  • BOMBETTA e FEDORA – Nel 1800, oltre al cilindro si diffusero anche i cappelli uomo a Bombetta ed il Fedora, più tardi dall’Homburg. La bombetta è un cappello classico di dimensioni contenute arrotondato sulla sommità.
  • FEDORA E BORSALINO – Il Fedora è un cappello uomo dalla falda ampia spesso indossato da star come Zucchero o Johnny Depp (in foto). La versione femminile del Fedora è molto apprezzata ed elegante. Questo cappello è sostanzialmente il cappello Borsalino modello che vediamo nei film di Indiana Jones; la differenza tra Borsalino e Fedora è dovuta alla differente larghezza della tesa (falda) che nel Fedora risulta di un paio di centimetri maggiore.
  • HOMBURG – O LOBBIA: L’homburg è tra i cappelli uno dei più usati per i dress code eleganti, (come la bombetta e il cilindro), ma non necessariamente formali. Chiamato anche lobbia o il lobbia è un tipo di cappello dalla struttura semirigida realizzato in feltro caratterizzato da incavatura centrale e falda tesa e larga con orlo rialzato.
  • PANAMA – Deve il suo nome al luogo di origine e nel dopoguerra, tra alternanza di cappelli in paglia e panno, si affermò la moda dei cappelli di Panama, grandi morbidi e molto leggeri. Usati in versione paglia estiva o in panno invernale, oggi sono tornati di moda. Per il panama di paglia si utilizzano fibre pregiate come la carludovica palmata, meno pregiata ma più resistente la fibra ricavata dalla Livistona Australis.

Cappelli moderni da uomo quali sono?

Catalogare i cappelli maschili moderni è sicuramente molto più semplice. Alcuni hanno origini popolari e storiche come nel caso della Coppola adottata soprattutto nelle isole come la Sicilia e la Sardegna, ma nata altrove, e diffusasi come cappello moda elegante ma sportivo al tempo stesso, in tutta Italia.

Altri cappelli nascono dallo sport: è il caso del cappello da Basket diventato un must have dello sport style e dello street style, sia maschile che femminile, così come il cappello da pescatore o Bucket Hat molto diffuso tra i giovani e apprezzato in tutte le versioni, colori e fantasie da uomini e donne.

Bucket hat cappello pescatore New Era
Cappello alla pescatore, Bucket hat come abbinarlo e tendenze moda

Infine, vi sono i cappelli di necessità quelli utili per scaldarsi. E’ il caso dello Zuccotto in lana o del cappello in pelliccia con para-orecchie chiamato Colbacco, proveniente dalla cultura sovietica e comunque adottato nei paesi dove fa molto freddo. dal Perù invece ci proviene la moda del cappello con trecce, dalla Scandinavia quello del cappello con pom pom (o pon pon o pompon) e da entrambi quello a coda lunga.

  • COPPOLA – Tra i numerosi cappelli da uomo la “Scoppola” o Coppola ha assunto il ruolo di cappello folcloristico, ma nel tempo ha cambiato il suo modo di essere ed è diventato un cappello medio-elegante da abbinare ad outfit di classe. Sebbene adottato da molti isolani e al sud d Italia, la Coppola, sembra avere origini inglesi risalenti al 1572 quando un ordinanza impose agli uomini l’uso dei cappelli di questo tipo (nobili esclusi) durante le festività.
  • CAPPELLO DA BASKET – BASEBALL O FITTED – Un modello di cappello che spopola nei look informali casual e giovanili, specie quelli dal sapore sportivo. Il Fitted (cappello da basket o baseball) è un cappello con visiera piatta, chiuso dietro, prodotto da molti brand sportivi tra cui New Era, NY, Nike, Adidas etc. Nella parte posteriore spesso hanno una chiusura regolabile in plastica o velcro. Nato come facente parte dell’uniforme sportiva recante il nome della squadra o dell’ università di appartenenza, usato per ripararsi dal sole. Nella moda, è diventato un accessorio casual adottato in prima battuta dalla cultura hip hop e poi diffusosi nello stile moda uomo sportivo.
  • ZUCCOTTO LANA – Chi da bambino non li ha indossati? Il cappello caldo in lana, perfetto per il freddo e per la neve, modello senza pretese che tiene caldo quanto basta per averne conforto in inverno. Diventato tra gli accessori moda, anche un capo caratterizzante gli outfit. Il classico zuccotto con pompon in cima, non è frutto di folclore locale, ma lo si a risalire ai soldati dell’esercito napoleonico.
  • COLBACCO – Durante il periodo invernale in Nord Europa e nell’est si indossava sin dall’800 il cappello in pelliccia. Le versioni in commercio di Colbacco erano diverse e consistevano in modelli con paraorecchie, senza, modelli da donna e da uomo quest’ultimo caratterizzato da pelo più rasato rispetto al colbacco donna. Il cappello in pelliccia da uomo è noto anche con il nome di Ushanka. Realizzato originariamente in pelliccia di visone, zibellino o castoro. Alcuni modelli presentano una coda stile modello David Crockett per intenderci.
  • CAPPELLO CON TRECCE, POMPON O CODA LUNGA – La produzione del cappello in lana fa parte della storia del mondo in quanto la lana cardata e tessuta, sin dai tempi antichi veniva filata per realizzare abiti e copricapo. Se ne trovano tracce sin dall’antichità in tutte le parti del mondo. Un accessorio antico, il cappello in lana, che nei vari paesi ha assunto fogge diverse con trecce, pompon, coda lunga e così via. Alternativa al comune filato di lana per cappelli lo trova il feltro.

Com’è nato il cappello? Cenni storici e curiosità dall’antica Grecia ad oggi

I cappelli hanno al loro seguito una storia antica. Molti popoli adottavano dei copricapo talvolta inusuali, basti pensare ai vichinghi per intenderci ( gli uomini elmetti e copricapo con corna). Le donne indossavano cappelli con trecce, veli ed ornamenti per il capo, così pure i Celti, gli egizi e così via.

Cappelli e acconciature greche
Cappelli e acconciature greche

Primo cappello con falda il Petaso dalla Grecia a Roma

Ma il primo cappello con falda nasce nell’abbigliamento greco, ed ha dunque origine greche: il PETASO. I cappelli antichi erano realizzati in feltro, in pelle, paglia, usati da pescatori, marinai, e contadini, divennero nell’antica Roma simbolo di libertà in quanto era uso donarli agli schivi che venivano liberati.

In Grecia prima, e poi anche a Roma, si usavano varie fogge di copricapi oltre al Petaso: causia, cucullo, cecrifalo, cuffia, pilfo, tutulo.

I cappelli nel mondo

In Cina, si usavano cappelli in seta dalla foggia quadrata, mentre in Giappone si usavano cappelli in paglia o fibra di bambù dalla falda ampia.

Ben noti, tra tutti i popoli antichi i cappucci chiusi o aperti, da indossare con mantello o senza, specie nel Medioevo, adottati come protezione agli elmetti e alle armature o per ripararsi dal freddo e dalla pioggia.

Rimane il fatto che la paglia è il materiale più anticamente conosciuto e diffuso tra tutti i popoli per la realizzazione di cappelli.

Ogni popolo ha la sua storia, le sue tendenze moda ed i suoi stili incluso l’uso di vari materiali in termini di cappelli. Una storia che, evolvendosi nel tempo, ha portato all’uso degli attuali cappelli da uomo e da donna.

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