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martedì, Settembre 30, 2025
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Limoncello: come realizzare questo liquore

Uno dei liquori digestivi più amati è il limoncello

Il limoncello si può ottenere anche con una semplice ricetta ed una preparazione domestica, l’importante è reperire dei limoni sani, non trattati o di acquistarne di agricoltura biologica.

 

Limoncello: come realizzare questo liquore
Limoncello: come realizzare questo liquore

 

Liquore limoncello ingredienti

Questa ricetta può essere applicata agli agrumi in genere ed anche ai mandarini cinesi ricavandone  un ottimo liquore aromatico, ma anche marmellate meravigliosamente profumate.

Ingredienti

  • 10 limoni ( di Sorrento)
  • 1/2 litro di acqua
  • 1,200 kg di zucchero
  • 1 l di alcool 95° di buona qualità

L’ingrediente principale è ovviamente il limone sono da preferire quelli di Sorrento che presentano una forma ellittica ed un colore giallo intenso. Per l’alcool è preferibile utilizzarne uno di ottima qualità il risultato finale sarà migliore.

Molti ritengono  che la sua nascita sia legata alle storia della  famiglia Di Maria Antonia Farace; pare infatti che questo liquore nacque nei primi del ‘900 da una ricetta della nonna.

Procedimento limoncello: come realizzare questo liquore

E’ necessario lavare accuratamente i limoni, sbucciarli cercando di togliere la parte bianca che risulta un po’ amarognola, le scorzette così ottenute vanno tagliate a listarelle  sottili che andranno messe a macerare per circa un mese in 750 ml  di alcool, il tutto posto in un contenitore in vetro chiuso ermeticamente (al buio).

Mettere a bollire l’acqua dove scioglieremo lo zucchero, una volta raffreddato aggiungeremo 250 ml di alcool, unire il tutto alle scorze e lasciar riposare altri 40 giorni circa (al buio). Il vostro liquore di limoncello è quasi pronto.

 

Limoncello in preparazione

 

A questo punto non resta che filtrare il tutto ed il nostro limoncello è pronto, mettere in freezer a gelare e degustarlo in molte occasioni.

La stessa ricetta si puo’ applicare per ottenere un ottimo arancello, utilizzando, come detto,  le arance al posto dei limoni. Il procedimento è molto semplice ma richiede come per la maggior parte dei liquori, un po’ di tempo.

 

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Adotta un bambino a distanza

Adotta un bambino a distanza
Adotta un bambino a distanza

La fame nel mondo sta mietendo numerose vittime, nella zona del corno d’Africa oltre 500.000 bambini stanno morendo di fame, il tasso di mortalità infantile è elevatissimo, e sebbene ci siano molte associazioni che operino in questo campo, gli sforzi fatti sono sufficienti a salvare la vita solo ad una piccola parte di queste creature.

Adotta un bambino a distanza

La fragilità e le morti infantili sono molte elevati in alcuni paesi dove le condizioni di vita sono ai minimi termini. Manca il cibo, l’acqua le cure mediche. Le zone più colpite sono quelle del Kenya, Somalia ed Etiopia.

Le sedi di SOS Villaggi dei Bambini in Somalia, Etiopia e Kenya, hanno dei programmi di emergenza a Gode, Marsabit, Mogadiscio e Baidoa e si pongono come obbiettivo il  riuscire a dare un minimo di sostegno fornendo generi di prima necessità, cibo acqua e cure mediche.

Molti bambini sono rimasti orfani di ambedue i genitori, tra le vari cause ricordiamo il dilagare dell’A.I.D.S. così come di altre epidemie e malattie comuni, ma spesso si muore anche e semplicemente di fame. 

Un valido modo per dare il nostro aiuto a distanza, è quello di adottare uno o più bambini con un contributo variabile, si può chiedere informazioni presso la propria parrocchia di zona, in alternativa alcune scuole (private), hanno inserito l’abitudine di fornire adozioni  o sostegno a distanza, sensibilizzando i genitori degli alunni.

Se vogliamo aderire “all’SOS Villaggi dei bambini in Italia”, possiamo adottare un bambino a distanza con pochi euro al mese, per maggiori informazioni visita il sito:

https://www.sositalia.it/

Il tuo contributo può salvare la vita ad un bambino.

SOS ITALIA cosa fa e chi sono?

SOS Italia è una realtà nata nel dopoguerra e scaturita proprio dall’ingente numero di orfani che ogni guerra lascia alle sue spalle. Infatti

SOS Children’s Villages viene fondata nel 1949 in Austria da Hermann Gmeiner, un giovane studente di medicina che aveva constatato in prima persona la sofferenza di tanti bambini rimasti orfani dopo la seconda guerra mondiale.

Hermann Gmeiner ritiene che bambini così vulnerabili necessitino di un ambiente familiare che assicuri loro stabilità fisica e psicologica, ma anche di un ambiente comunitario che gli permetta di sviluppare le loro potenzialità.

Nello stesso anno, il 1949, apre il primo Villaggio SOS a Imst (Tirolo). A seguire apriranno dei centri di supporto importanti sia a Torino che a Milano. I centri hanno programmi di sostegno alle famiglie, e programmi di affido interculturale.

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Aiutare le persone in difficoltà, e ancor di più i bambini orfani o in difficoltà di altro tipo è un dovere civico che le persone comuni dovrebbero sentire come necessità, e supportare in base alle proprie possibilità.

Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto

Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto
Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto

 

Tutti noi conosciamo la storia del popolo Egizio, una delle caratteristiche notevolmente particolari di questo popolo  è di sicuro la loro arte nel costruire le piramidi e l’uso del processo di imbalsamazione con il quale conservavano i corpi dei defunti, ma molte altre caratteristiche contraddistinguevano questo popolo.

Erotodo fu uno storico greco vissuto nel V secolo a.C., il quale compì, nel corso della sua vita, numerosi viaggi, rimanendo affascinato e colpito, dalle abitudine del popolo Egizio, vediamone alcune.

 

 

Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto

 

Il clima che caratterizzava il territorio Egiziano e le proprietà del suo fiume sono uniche e  diverse da ciò che si riscontrava in altri territori.

Le donne si occupavano di andare al mercato e di fare il piccolo commercio, mentre gli uomini rimanevano a casa a tessere, la tessitura veniva, come la scrittura (da destra a sinistra) praticata al contrario rispetto agli altri popoli.

Gli uomini portavano i fardelli sul capo, mentre le donne usavano unicamente le spalle, per quanto riguarda il sacerdozio era esclusiva competenza maschile, i sacerdoti si radevano completamente capo e corpo indossando vesti unicamente di lino e sottoponendosi a due bagni diurni ed altrettanti notturni.

 

Gli egizi e gli animali

 

Mentre nella maggior parte delle popolazioni gli animali venivano allevati separati dagli uomini, gli Egiziani vivevano insieme alle bestie, impastavano la farina con i piedi e l’argilla con le mani, raccoglievano il letame sempre con quest’ultime. Nell’alimentazione si comportavano in maniera molto particolare, si nutrivano di carene di bue e d’oca, e non mangiavano pesce, del quale erano ricchi.

Gli animali venivano considerati sacri, la loro cura veniva affidata ad alcuni uomini (o donne), i quali provvedevano a nutrirli con pesce sbriciolato; se veniva ucciso accidentalmente un animale, si rischiava la pena di morte, nel caso in cui veniva ucciso un falco, volontariamente o non,  il custode doveva essere giustiziato.

Nelle case in cui moriva un gatto di morte naturale, gli abitanti si rasavano tutti le ciglia, mentre se moriva un cane ci si rasava corpo e testa, questo perché ad ogni Dio apparteneva un animale.

 

Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto
Gli Egiziani: usi e costumi insoliti secondo Erodoto

 

Gli egizi popolo pacifico

Oltre a queste stranezze e curiosità, il popolo Egizio era sicuramente uno dei popoli più pacifici, con spiccate doti intellettive e scientifiche, realizzò grandi opere architettoniche, sviluppò l’ancora non ben noto processo di imbalsamazione che ha consentito di conservare i corpi per millenni e aveva una cura particolare dell’estetica: sia nell’abbigliamento egizio che nelle capigliature, copricapo e corpo. Le piramidi e la loro perfetta edificazione lasciano ancora molte domande e dubbi. Un popolo che ha precorso i tempi sotto molti punti di vista.

 

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Stress: come combatterlo

Lo stress colpisce prevalentemente chi è sottoposto a situazioni che è incapace di affrontare, combattere o risolvere. A lungo andare, uno stato di stress intenso può provocare variazioni ormonali che influiscono sullo stato di salute mentale e fisico.

Stress: come combatterlo

Se è vero che un certo stato di stress, nella vita è produttivo e indurci ad essere maggiormente attivi, (sport, competizioni, esami), è necessario non superare la soglia di sopportazione che è fortemente individuale e influenzata da diversi fattori.

I cambiamenti in genere, provocano un forte stato di stress,  un lutto, dispiaceri, un trasloco, una separazione coniugale o la fine di un importante rapporto affettivo, il cambio del posto di lavoro, tutte situazioni che contribuiscono a creare uno stato di stress più o meno intenso.

Alcuni individui riescono a convivere con un certo stato di stress, nonostante ciò sollecitazioni continue e prolungate nel tempo nuocciono alla salute.

Come il cervello percepisce lo stress

Il nostro cervello percepisce lo stress come uno stato di emergenza, e attraverso dei neurotrasmettitori chimici, invia segnali di allarme, i quali scatenano la produzione di ormoni che hanno la funzione di allertare il corpo preparandolo alle difficoltà, questi meccanismi di  difesa, innati nel genere umano, causano l’accelerazione del battito cardiaco, tensione muscolare, disturbi digestivi tradotti in cattiva digestione dispepsia e gastrite, comune è anche l’insorgenza di cefalea, lombalgia e ipertensione.

A lungo andare questo stato di “allerta” comporta un impoverimento della riserva di ormoni antistress che causa una diminuzione delle difese immunitarie.

Sintomi

I sintomi comuni dovuti ad un eccessivo e prolungato periodo di stress sono insonnia, variazioni dell’appetito (aumento o diminuzione), scarsa voglia di vivere, irritabilità, attacchi di panico o ansia, tachicardia, impotenza, scatti di ira incontrollati, nei bambini enuresi notturna, rifiuto di socializzare. Occorre individuare le cause delle stress, esaminarle e tentare di ridurle.

Rimedi

I rimedi per combattere lo stress, sono prima di tutto di ordine selettivo e da individuare, nel senso che è necessario individuarne le cause e cercare di rimuoverle. Selezionare le priorità effettive, eliminare le problematiche, dando spazio solo a ciò che è veramente importante, ritagliare del tempo per noi dedicandoci ad un hobby, praticare uno sport ed esercizi fisici. Combattere tutte le situazioni, lavorative, sociali od affettive che ci causano malessere.

Risulta molto utile praticare la musicoterapia, la danza terapia, lo yoga, la meditazione il t’ai chi ch’uan, l’equitazione, il training autogeno e l’ipnoterapia.

E’ consigliabile effettuare pasti regolari cercando di migliorare la propria alimentazione eliminando caffeina, nicotina alcol e aumentando il consumo di frutta e verdura fresca.

Attenzione, lo stress non va sottovalutato, infatti, quando è di livello medio alto, e persiste per lunghi periodi, si ha un 50 % di probabilità di incorrere in una malattia nell’anno successivo.

Ineluttabilità

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Ineluttabilità la vita, il tempo…

gli eventi.

Disarmata attendo di sapere,

la vita è così ineluttabilmente traditrice e precaria.

E’ per questo che, chi vive sul filo del rasoio
tutti i giorni,

per anni,

sperando ogni mattina

di poter vedere una nuova alba,

e ogni sera,

un nuovo tramonto,

non conosce odio,

ne invidia e rancore,

ama e basta.

Mara Mencarelli

27/10/2011

Dentista: prevenzione e ansie

Arrivano le vacanze: come viverle bene con l'apparecchio ortodontico
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Come tutti sappiamo la paura del dentista è una fenomeno molto diffuso, normalmente la paura di andare dal dentista ci fa procrastinare di mese in mese rimandando costantemente i controlli, che a titolo preventivo, andrebbero effettuati ogni 6 mesi.

La visita dal dentista comporta, per molti individui, l’insorgere di ansia e panico, il dentista viene visto come una grossa minaccia, quasi concepito come un essere operante nella totale indifferenza verso il dolore del suo paziente…, non è così!

Dentista: prevenzione

I più colpiti  da questo tipo di paura sono i bambini, soprattutto se a loro volta avvertono che i loro genitori hanno paura, per questo motivo è bene condurli dal dentista sin da piccoli proponendogli un approccio sereno e di “gioco”.

Numerosi dentisti cercano di “allentare la tensione” dei loro pazienti utilizzando musica rilassante, spigandogli in modo approfondito quello che stanno per fare descrivendo nei dettagli i particolari, ma nonostante ciò in alcuni soggetti è necessario ricorrere a sedativi e anestetici.

Un valido aiuto per i pazienti molto ansiosi è rappresentato dall’ipnosi e dalle terapie atte a favorire il rilassamento.

Il “fastidio ai denti” può dipendere da una carie, oppure da un’infiammazione gengivale, mentre il dolore forte molto spesso è causato da una carie molto profonda che ha causato un’ infiammazione della polpa dentale, in questo caso sarà indispensabile rivolgersi immediatamente al dentista che effettuerà una devitalizzazione del dente mediante una cura canalare.

In determinate circostanze le “malattie dentali” possono sfociare in patologie più gravi, infiammazioni ed infezioni dei tessuti circostanti  di un dente malato, talvolta perfino infezioni ossee.

E’ bene effettuare controlli regolari dal dentista onde evitare di incorrere in problematiche serie.

Dopo la cura

Il fastidio dopo una cura dentistica generalmente è dovuto ad una lesione della zona circostante il dente curato, ad una lesione di un nervo, alla profondità raggiunta nel dente nella cura della carie dentale che puo’ risultare anche dolorosa se si è raggiunta la prossimità della camera che contiene la polpa del dente, in questo casa, il dentista dovrà riaprire il dente e provare ad effettuare un’incappucciamento ( atto ad aumentare lo strato di dentina presente ed isolante la camera), in un secondo tempo eseguirà  la relativa ricostruzione dentale.

In altri casi il dolore può essere dovuto ad un’ infezione che richiederà l’utilizzo di antibiotici mirati, o alle formazione di un granuloma apicale.

Il dentista effettuerà una radiografia di controllo, atta a stabilire la natura del dolore, una volta diagnosticata la causa adotterà la cura o il rimedio più efficace.

Vita

Paesaggio di lago significato e i laghi italiani
Paesaggio di lago significato e i laghi italiani sognare lago

 

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Non permettere che i tuoi sogni

si trasformino in incubi.

Non permettere che i tuoi sorrisi

cedano il posto alle lacrime.

Non permettere che i tuoi momenti di libertà

sfumino in solitudine.

Di vita ne abbiamo una,

una sola.

Vivila!

 

2007 Mara

Pazienza e perseveranza, maestre di vita

Vitamina D alleata del cuore della pelle, delle ossa e dell'intestino
Vitamina D alleata del cuore della pelle, delle ossa e dell'intestino

Aspetta che il vento soffi forte,

perché solo allora potrai identificarne la direzione,

nell’attimo preciso in cui toccherà la tua pelle con dolcezza,

oppure con violenza

saprai classificarne il nome.

In ogni cosa, dai tempo al tempo

assapora l’attimo il respiro, il calore, l’odore,

aspetta pazientemente

e poi valuta.

Pazienza e perseveranza,

sono maestre di vita!

Mara Mencarelli

2011 Novembre