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martedì, Luglio 1, 2025
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Recensione di Tactile Wars per Android

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Recensione di Tactile Wars per Android

Cari amici di Notizie in Vetrina, Ankama Games ha rilasciato sul Playstore di Google il suo nuovissimo e coloratissimo Tactile Wars. Il gioco si propone come un gioco di guerra strategico, nel quale comanderemo un plotone di soldati, detti pigmenti, che dovranno eliminare a colpi di vernice un esercito nemico, e conquistarne la base.

Recensione di Tactile Wars per Android
Recensione di Tactile Wars per Android

 

Recensione di Tactile Wars per Android

 

La struttura del gioco è molto intrigante e particolare, comanderemo con dei tap il nostro piccolo esercito, ma la chicca sta nel fatto che esso si disporrà nella formazione che gli indicheremo con uno slide a schermo. Per esempio se disegniamo un cerchio, le truppe si posizioneranno in tal forma, e questo valerà per ogni forma che andremo a tracciare.

Per eliminare un plotone nemico, basterà ucciderne il capo, che verrà sospeso in una bolla, e che dovremo toccare per dargli il colpo di grazia. Lo scopo del gioco è di impadronirsi di alcune aree importanti nei field degli altri giocatori. Per contro anche noi verremo attaccati, e spenderemo i power up che potremo comprare con le monete di gioco per difendere il nostro fortino personale.

Dettagli su Tactile Wars

Tactile Wars è un gioco abbastanza innovativo per quanto riguarda i controlli, come abbiamo specificato più sopra. La grafica risulta anche essa piacevole e colorata. Il comparto sonoro si attesta sulla media. Se eliminiamo un tot avversari sulla mappa, avremo a disposizione un tasto che ci farà arruolare un nutrito numero di reclute, pronte ad aiutarci in battaglia.

La tecnica e la strategia risultano determinanti, quando sposteremo il nostro plotone su un campo minato, con dei gayser di colore che eruttano all’improvviso, o contro delle distruttive torrette a mira automatica, ovviamente tutte predisposte dal nemico di turno. Immancabili sono le classifiche online, divise per diversi tipi di categorie.

Insomma un gioco rapido, divertente, gratuito e soprattutto molto colorato, che può essere il compagno ideale per sfidarsi con gli amici attorno ad un falò in spiaggia.

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Written By Mirco Angelosante

Il libro che rende l’acqua potabile

Cari amici di Notizie in Vetrina, vi starete chiedendo sicuramente se c’è un errore nel titolo, e come sia possibile per un libro rendere l’acqua potabile, ma vi assicuriamo che è così. Non si tratta di magie o stregonerie vudù, ma bensì di un nuovo ritrovato della chimica. Teri Dankovich è la ricercatrice che ha messo appunto questo nuovo metodo di purificazione delle acque contaminate

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Il libro che rende l’acqua potabile

Il libro è frutto del lavoro di anni passati nelle università di Pittsburg, della Virginia e del Canada. Grazie al libro, che ha superato brillantemente le prime due fasi di test, si potranno purificare 100 lt di acqua con una pagina. Inoltre il suo livello di purificazione è veramente alto: in media riesce a rimuovere e ad eliminare il 99% dei batteri nell’acqua.

I test sono stati condotti in primis nei laboratori, e poi in 25 fonti d’acqua inquinate del Sud Africa, del Ghana e del Bangladesh. Con un libro si stima di poter produrre il fabbisogno di bere di un uomo adulto per 4 anni. Potrebbe davvero essere una soluzione al problema dell’acqua nei paesi del terzo mondo, ma bisogna ancora attendere dei perfezionamenti che eliminino anche virus e protozoi, in modo da rendere la purificazione perfetta.

 

Come funziona il libro che rende l’acqua potabile

Il funzionamento del libro che rende l’acqua potabile è quanto mai facile. Basta strappare una pagina ed interporla come un setaccio in un contenitore dove verseremo l’acqua sporca. Attraversando il foglio strappato, l’acqua perderà il 99% delle sue impurità batteriche, per un totale di 100 litri circa.

A questo punto avremo un contenitore di acqua perfettamente bevibile, con un livello di purezza paragonabile a quello di acqua di rubinetto americana. Il tutto è reso possibile da una combinazione chimica di ioni, argento e rame.

La flessibilità dei fogli sarà pari a quella della carta, e nel libro oltre a questi ultimi, vi saranno scritte le istruzioni per l’uso, e altre indicazioni sensibilizzanti per il discorso sul bene dell’acqua. Il prodotto ultimo è in fase di design commerciale, e forse non passerà troppo tempo prima che venga indicato come la soluzione alle malattie contraibili dall’acqua contaminata nel terzo mondo.

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​Written By Mirco Angelosante

Tè chai come preparare questo infuso

Il viene ampiamente utilizzato in tutto il mondo ancor più nei paesi arabi ed in quelli anglosassoni, trova largo impiego sia consumato caldo che freddo e per questo, le miscele in commercio sono sempre più numerose. Vediamo il Tè chai come preparare questo infuso.

Tè chai
Tè chai come preparare questo infuso

Tè chai come preparare questo infuso

Il viene ampiamente utilizzato in tutto il mondo ancor più nei paesi arabi ed in quelli anglosassoni, trova largo impiego sia consumato caldo che freddo e per questo, le miscele in commercio sono sempre più numerose. Oltre all’acquisto dei preparati solubili o in bustine si può preparare un ottimo tè anche da soli ed il tè chai è uno di questi, ampiamente consumato in Pachistan ed India. Gli ingredienti possono essere reperiti con facilità sia nei negozi che on line. Vediamoli insieme:

Dose 4 / 5 persone

  • 2 stecche di cannella
  • 1/2 cucchiaio semi di cardamomo
  • 5 chiodi di garofano
  • 3 cucchiai tè di nero
  • 1/2 cucchiaio vaniglia
  • 3 cucchiai miele
  • 1 tazza e mezza di latte
  • 2 tazze e mezza d’acqua
  • Preparare un sacchetto con stoffa bouquet garni

Preparazione tè Chai

Per la preparazione dell’infuso del tè Chai, è necessario mettere l’acqua sul fuoco ed attendere che si scaldi. Prima che raggiunga l’ebollizione vi si immergerà il sacchetto di tè precedentemente preparato:

Tagliare della stoffa di cotone o lino e porvi all’interno i chiodi di garofano, la cannella ed infine il cardamomo, legare tutto con spago ed immergere il sacchetto così ottenuto nell’acqua calda a fuoco basso lasciando cuocere per circa 15 minuti. Aggiungere le foglie di tè nero e lasciare in infusione 2/3 minuti. A cottura ultimata togliere il sacchetto e preparare gli altri ingredienti: miele, latte e vaniglia versandoli nel tè precedentemente filtrato con l’ausilio di un colino.

Servire il tè Chai sia freddo che caldo in relazione ali gusti personali e alla stagione. Il tè Chai freddo andrà servito con dei cubetti di ghiaccio.

Credit foto it.wikinoticia.com

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I 10 serpenti più velenosi e letali al mondo con video

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I serpenti possiedono un fascino tutto loro ma risultano essere anche molto pericolosi tanto da meritarsi un primato: quello che li colloca al primo posto a livello mondiale come animali che causano maggior decessi nel mondo. Alcune razze sono completamente innocue, su 3350 specie di serpenti circa un decimo è velenoso, alcuni con il loro morso sono in grado di uccidere in pochi minuti o in alcuni secondi. Vediamo I 10 serpenti più velenosi e letali al mondo.

Scopriamo insieme attraverso le informazioni ed il video quali sono i 10 serpenti più velenosi e letali del mondo e iniziamo con il vedere qual’è quello che detiene il primato per la sua aggressiva letalità: il serpente Taipan dell’interno.

Classifica 10 serpenti più velenosi

I serpenti presenti nel mondo sono davvero molti, alcuni però incutono paura ma non sono pericolosi ne velenosi, altri, invece possiedono un morso velenoso talvolta letale. Altri serpenti di grandi dimensioni possono stritolare un uomo come nel caso dell’anaconda. Vediamo però l’elenco dei serpenti più velenosi della terra: si tratta di serpenti sia terreno che marini che scopriremo di seguito.

Elenco serpenti più velenosi e letali

  1. l’Oxyuranus microlepidotus, o Taipan interno 
  2. Serpente di mare Belcher “hydrophis belcheri” è considerato altrettanto letale del Taipan con il quale si divide il primo posto tra i due serpenti più velenosi.
  3. Pseudonaja textilis comunemante denominato serpente bruno
  4. Oxyuranus scutellatus, Taipan della costa
  5. Bungarus multicinctus o Krait cinese
  6. Notechis ater niger o serpente tigre nero
  7. Pelamis platurus o serpente dalla pancia gialla o ventre giallo
  8. Acalyptophis peronii detto comunemente serpente di mare dalla testa spinosa
  9. Cobra d’acqua a bande, o Naja Annulata
  10. Naja Christyi conosciuto anche con il nome di cobra d’acqua del Congo di Christycon
  11. Serpente di mare con becco o serpente di mare Valakadyn, ossia Enhydrina schistosa

Vediamo uno per uno, nel dettaglio, quali sono s come sono 1 10 serpenti più pericolosi e velenosi della terra.

  1. Il primo posto per il serpente più velenoso al mondo se lo aggiudica il Taipan
    Il serpente Taipan, vive in Australia e si suddivide in tre specie tutte velocissime e rapide nel mordere. Troviamo l’Oxyuranus microlepidotus, o Taipan interno, quello costiero Oxyuranus scutellatus, infine l’Oxyuranus temporalis

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    Il serpente Taipan, vive in Australia e si suddivide in tre specie 

    Vivono e popolano varie zone desertiche dell’Australia, fino ad arrivare all’Australia Meridionale e al nordovest del nuovo Galles del Sud. I Taipan costieri si trovano nella zona costiera del Nord e del Nord – Est del paese. A loro lunghezza varia e può raggiungere dai 2,5 ai 3 metri, mentre il morso più velenoso è quello del Taipan dell’interno. Il suo veleno interagisce con la coagulazione sanguigna e può portare alla morte in 45 minuti, il valore di tossicità LD 50 è 0,025 mg/kg. Ben sette volte più tossico del veleno di un serpente a sonagli.
    – Oltre a questa specie il serpente di mare Belcher è considerato altrettanto letale si tratta dell’ hydrophis belcheri, LD 50 0,00025, il serpente di Belcher è un Elapide, ampiamente diffuso nell’oceano indiano, nelle Filippine, nel golfo di Thailandia, in Australia , in Caledonia, nelle isole Solomon etc. Necessita di aria e respira aria ma può trattenere il respiro per ben 8 ore, possiede una coda a paletta che lo rende un abile nuotatore, lungo da 50 cm in su puo raggiungere un metro. Difficilmente attacca o morde l’uomo se non pesantemente minacciato per questo viene considerato non pericoloso anche se il suo veleno è letale e può uccidere anche molte persone come quantità inoculata.

  2. Il secondo posto della classifica per serpenti velenosi e letali del oxyuranus-scutellatus-3mondo e della terra se lo aggiudica lo Pseudonaja textilis comunemente denominato serpente bruno, diffuso in Australia, Nuova Guinea ed Indonesia. Il suo LD50 è pari a 0,0365 mg/ kg. Si tratta del secondo serpente più velenoso del pianeta e con 0,07 g del suo veleno è in grado di uccidere un uomo. La lunghezza media di questa specie varia dai 1,5 metri fino ad un massimo di 1,8 metri e, molto raramente, riesce a superare tale misura. Il suo habitat è vario e lo si può trovare sia nelle foreste che nelle praterie, è veloce ed aggressivo ed in taluni casi rincorre le sue vittime. È un cacciatore diurno.

  3. Il terzo posto se lo aggiudica il Taipan della costa.
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    Taipan della costa

     

    Oxyuranus scutellatus, Taipan della costa, di cui vi ho già anticipato, in quanto è fratellastro minore del serpente più velenoso della terra (Taipn dell’interno). Se non trattato con un antidoto il grado di mortalità è del 100 %.

  4. Il serpente che si aggiudica il 4° posto per velenosità è di origini asiatiche, vive in Cina, in Asia, a Taiwan ed in Birmania, si tratta del Bungarus multicinctus. 

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    Krait cinese

    Bungarus multicinctus o Krait cinese. Vive in zone di media altezza e lo si può incontrare, anche se raramente, intorno ai 1300 metri di altezza. Può raggiungere i due metri di lunghezza ed è caratterizzato da un colore bianco e nero a righe. Di giorno si rifugia in posti sicuri, spesso sotto le pietre mentre è un rettile notturno, ed è quindi di sera che esce allo scoperto divenendo pericoloso ed aggressivo. Il suo LD 50 è di 0,108 mg/kg. I sintomi di questo morso non sono subito evidenti e talvolta si può non accorgersi o sottovalutare il morso che se non trattato tempestivamente porta alla morte per soffocamento nell”80% dei casi, mentre se trattato nel 20% 40 % dei casi.

  5. Notechis ater niger o serpente tigre nero è il quinto serpente più

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    Serpente tigre nerov.

    velenoso al mondo. Di color nero. Si tratta di un serpente molto aggressivo che vive in Australia e nella Tasmania. Attacca con facilità inoculando un veleno contenente neurotossine coagulanti e, se non trattato il suo morso porta alla mortalità nel 50 % dei casi, causando sudorazione, asfissia, paralisi. Contrariamente il morso opportunamente trattato non è quasi mai letale il suo LC 50 è 0,131 mg/kg

Vediamo altri 5 serpenti velenosi

Dopo aver visto i 5 serpenti più pericolosi della terra andiamo a scoprire gli altri 5 che completano la classifica dei 10 serpenti più velenosi e talvolta letali al mondo.

Al 6 e al 7 posto inseriamo due specie che vivo o in mare ma talvolta si spingono anche sulla terra sono: Pelamis platurus o serpente dalla pancia gialla o ventre giallo ed il serpente Acalyptophis peronii detto comunemente serpente di mare dalla testa spinosa o cornuto: vediamoli nel dettaglio.

  • 6) Pelamis platurus o serpente dalla pancia gialla o ventre giallo vive nelle acque temperate delle coste esempio alle Awaii, di lunghezza variabile tra i 70 cm ai 90 cm. LD50 0,067 mg/kg
Pelamis platurus o serpente dalla pancia gialla
Pelamis platurus o serpente dalla pancia gialla
  • 7) Acalyptophis peronii detto comunemente serpente di mare dalla testa spinosa o cornuto. Vive nel golfo del Siam in Thailandia, Vietnam, mare Cinese, Nuova Guinea, Isole del mare dei Coralli, Australia etc. Il suo LD50 è di 0,0 79 mg/ kg. I serpenti di mare velenosi sono molti ma difficilmente attaccano l’uomo e per questo risultano essere meno letali o pericolosi di altri rettili che vivono sulla terra e che realmente possiedono un veleno meno pericoloso.
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Credit foto nationalgeografic.it      –    Serpente di mare dalla testa spinosa

Serpenti velenosi nel mondo

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Vipera rostrata squamata

Diciamo che la classifica in relazione ai vari esperti può variare anche in relazione alla pericolosità ossia al tipo di serpente, alla sua diffusione parallelamente alla sua aggressività, tenendo conto di ciò vediamo chi si aggiudica il 7 ° posto ma sempre escludendo i vari serpenti d’acqua citati, potrebbe classificarsi anche al 5° posto, si tratta della vipera rostrata squamata appartenente alla famiglia dei Viperidi che ogni anno causa  molti decessi. Il suo LD 50 è di 0,151 mg / kg e se non trattato il morso porta alla morte nel giro di 2 o 3 giorni il 20 % dei morsicati per difetti di coagulazione ed emorragie interne.

Seguono all’ 8° al 9° e al 10 ° posto tre serpenti d’acqua:

– Il serpente di mare con becco o serpente di mare Valakadyn, ossia Enhydrina schistosa con L50 di 0,112. 

– All’ottavo posto troviamo tra i serpenti più velenosi del mondo il cobra d’acqua a bande, o Naja annulata, variopinta può raggiungere i due metri di lunghezza. Vive in Africa, Angola, Guinea. Dal carattere timido, difficilmente esce dall’acqua o scende per andare sulla terra ferma, ciò ne limita di molto la pericolosità. LD50 0,143 mg / kg

– Il cobra d’acqua del Congo o Naja christyi conosciuto anche con il nome di cobra d’acqua di Christycon LD50 pari a 0,121mg/kg e detiene il nono posto della classifica dei serpenti più velenosi della terra.

– Infine, al decimo posto possiamo collocare il serpente di mare con becco o serpente di mare Valakadyn, ossia Enhydrina schistosa con L50 di 0,112, seppur meno letale di altri serpenti d’acqua questa specie è responsabile di un gran numero di decessi in virtù della sua attività che si svolge sia di giorno che di notte sia in terra che in acqua, inoltre è una specie molto aggressiva che tende ad attaccare.

Dal colore grigio a bande, supera di poco il metro di lunghezza. Una lunga carrellata di esemplari, serpenti sia di terra che d’acqua molto velenosi e talvolta letali, ma ricordiamo che i fattori che influenzano la pericolosità di un serpente sono molti e vari, incluso l’ambiente in cui vivono le ore in cui sono attivi e la loro reale aggressività non basta il veleno ed il suo valore L50 a rendere pericoloso un serpente, basti pensare ad un grosso stritolatore come l’anaconda od il pitone grandi serpenti che trovate nel video annesso, questo proprio per darvi una visione d’insieme di questi rettili.

Una curiosità questa dei dieci serpenti più velenosi al mondo, che riguarda molte persone appassionate di rettili e non solo: spero di aver soddisfatto le vostre aspettative. Un altro post molto simile è questo,  riguarda i ragni velenosi e, in particolar modo, le specie italiane velenose e pericolose:

Credit foto wikipedia – la telanera.com – video youtube

Fonte http://selectedhealth.org -latelanera.com – wikipedia – it.oggiline.com – ferrucciogianola.com

Olio essenziale di geranio: preparazione – uso – benefici

olio essenziale geranio
olio essenziale geranio

Preparazione olio essenziale di geranio

L’ olio essenziale di geranio veniva utilizzato sin dall’antichità per le sue doti ed i benefici che riesce ad apportare. Ottenuto in clave a vapore o spremitura a freddo, viene ricavato dalle foglie e dai fiori del geranio utilizzando una tazza di fiori e foglie fresche per ogni 250 dl di olio. Si potrà utilizzare olio d’oliva o in alternativa quello di germe di grano o di mandorle.

Olio essenziale di geranio: preparazione – uso – benefici

Preparazione: è necessario chiudere la parti della pianta in un sacchetto di plastica e pestarle con un mattarello o un mortaio. Poi riporle in un vaso di coccio con chiusura, preferibilmente un tappo di sughero, e lasciar macerare nell’olio per 48 ora. Filtrare l’olio essenziale di geranio e riporlo in piccole bottiglie scure dotate di contagocce. Conservare al buio a temperatura bassa compresa tra i 5 gradi ed i quindici.

Uso olio essenziale di geranio

Questo unguento trova ampio impiego in molte situazioni estetiche e fisiche e va utilizzato diluito. Le sue proprietà “anti insetti” sono note, distribuito nell’ambiente nella percentuale di una goccia per ogni metro quadro tiene lontani gli insetti e le zanzare. Utilissimo da usare nel periodo estivo.

Adottato anche per lenire infiammazioni, stimolare la concentrazione, combattere acne e cellulite, lenire le contrazioni da parto, la sindrome premestruale e i sintomi della menopausa. L’olio essenziale di geranio è ottimo ed il suo uso si rivela un toccasana per molte patologie ed inestetismi.

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Benefici dell’olio essenziale di geranio

Il preparato apporta notevoli benefici. Utilizzato per i massaggi riduce gli inestetismi della cellulite e previene l’insorgenza dei capillari e della couperose. Un ottimo tonico ed antisettico combatte i brufoli e purifica la pelle.

In gravidanza mescolato all’olio di mandorle e massaggiato sull’addome riduce le contrazioni uterine ed i dolori, trovando largo impiego anche in altri ambiti legati all’apparato genitale femminile. Utile per combattere ed alleviare disturbi del tratto oro faringeo come tonsilliti, stomatiti e faringiti.

Oltre tutto, essendo un potente antinfiammatorio e cicatrizzante, l’olio di geranio può essere utilizzato nelle scottature solari. Infine, in aromaterapia trova largo impiego per favorire la concentrazione e stimolare l’ambito motivazionale. Emergono dunque i molteplici usi benefici da parte di questo preparato oleoso profumato che ci regala la natura. I geranio, come altre specie vegetali è non solo un bellissimo fiore da tenere in giardino sul balcone.

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Trapelate indiscrezioni sul nuovo Lg G Pad 2

Trapelate indiscrezioni sul nuovo Lg G Pad 2

Cari amici di Notizie in Vetrina e amanti dei prodotti di LG, sappiate che sono trapelate indiscrezioni sull’uscita del nuovo Lg G Pad 2. Per chi non conoscesse la linea di tablet della casa, sappiate che con il vecchio Lg G Pad 8.3 ha riscosso moltissimo successo. In sostanza il tablet di Lg è stato l’unico rivale dei due campioni di incassi Galaxy tab pro e nexus 7.

Trapelate indiscrezioni sul nuovo Lg G Pad 2

Il tablet nella sua nuova versione verrà presentato ufficialmente all’ IFA di Berlino, dove verranno ad essere annunciate tutte le caratteristiche mancanti. Il prezzo del prodotto dovrebbe rimanere in linea con quello che è stato del suo predecessore, intorno ai 325 euro, dato che la nuova configurazione hardware rimane in linea con quelli che sono i canoni attuali, come fu per il G Pad 8.3. Sostanzialmente avremo una rivisitazione di un Lg g3 in versione tablet.

Le caratteristiche di Lg G Pad 2

Iniziamo col dire che le dimensioni del display resteranno inalterate, lo stesso dicasi per risoluzione et similia. Il processore invece subirà un bel buff, andando a montare un processore Qualcom Snapdragon 805, un quad core da 2,4 ghz. La RAM aumenta invece a 3 giga, come nei devices più moderni. Preparatevi a giocare con nuovo tablet di casa LG in quanto sarà dotato di una potente CPU Adreno 430, capace di regalare una giocabilità fluida e buone prestazioni visive. Il sistema operativo sarà l’ultimo di Google, ovvero Lollipop 5.1, ma non sappiamo ancora se avrà come in passato una versione stock ed una personalizzata da Lg o solo la seconda.

Se siete amanti della fotografia sappiate che la fotocamera sfoggiata da questo tablet sarà una 8 mpx per la posteriore e una 5 mpx per la frontale, come abbiamo visto nel Samsung galaxy Pro. Non ci sono indiscrezioni sulla batteria utilizzata e sul prezzo preciso, nonostante la nostra stima precedente che è basata solo su speculazioni prive di fondamento materiale. Dovremo aspettare l’ IFA di Berlino per soddisfare la nostra curiosità, ma sappiamo che Lg non ci tradirà nemmeno stavolta, regalandoci un prodotto di tutto rispetto per il panorama attuale.

Written By Mirco Angelosante

Recensione di Cyberline Racing per Android

Cyberline raging
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Cari amici di Notizie in Vetrina, oggi vi proponiamo un gioco che è a metà tra un ibrido del celebre Asphalt 8, ed il mitico Mario Kart, si tratta di Cyberline Racing, disponibile a costo zero sul Play Store di Google. Ambientato in un ipotetico 2086, il gioco si ripropone come un arcade, dove scontri mozzafiato tra vetture ed armi all’ennesima potenza fanno da sfondo.

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Recensione di Cyberline Racing per Android

Ci troviamo in una cornice Cyberpunk, dove un uomo spietato ha trovato il modo di fare soldi mandando dei pazzi psicopatici, alla guida di auto super corazzate in corse all’ultimo sangue. Il nostro compito sarà di scalare la classifica per arrivare ad uccidere i 16 boss presenti nel gioco, tra cui l’organizzatore dell’autodromo.

Durante la nostra scalata alla gloria, dovremo potenziare oltre ogni limite la nostra vettura e le armi che la attrezzano, per far fronte con gli agguerritissimi e psicopatici avversari, pronti a farci saltare in aria.

La realizzazione di Cyberline Racing

Il gioco è un’ evoluzione del famoso Death Race, da cui riprende a grandi linee il gameplay, ma supportandolo con una grafica molto più curata, e svecchiandone alcuni elementi. Il sonoro si attesta su una qualità media, mentre molto più lodevole è il comparto grafico, molto più vicino a giochi del canone di Asphalt 8 di Gameloft.

Logicamente ci sono i soliti acquisti in app a farcire l’esperienza, ma niente che non si possa evadere con un pò di pazienza. I tracciati e le macchine superano abbondantemente la decina, ed il gioco merita assolutamente una prova.

 

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​Written By Mirco Angelosante

Nuovo aggiornamento di Google traduttore introduce Word Lenses anche in Italiano

Disponibile già da qualche tempo in altri paesi, giunge anche in Italia il nuovo aggiornamento di Google Traduttore, che introduce Word Lenses, app acquistata da Big G nel 2014.

Grazie alla nuova implementazione della tecnologia di quest’ultimo, adesso Google traduttore  con  > https://lens.google.com/ < è in grado di tradurre istantaneamente scritte e cartelli stradali in altre lingue, direttamente inquadrandole con la fotocamera del proprio dispositivo.

Nuovo aggiornamento di Google traduttore introduce Word Lenses anche in Italiano

Presto inizierà il roll out per tutti gli utenti sia Ios che Android. Inoltre la seconda novità che porta l’aggiornamento è la traduzione vocale simultanea, che permetterà anche a persone di lingue diverse di poter conversare amabilmente, lasciando all’ app la fatica di interpretare e tradurre ciò che si è detto. Le lingue al momento supportate per questa funzione sono ben 32, e molte altre sono in procinto di essere integrate.

Google traduttore

Potenzialità e limitazioni di Google Traduttore

Viaggiare in un paese estero sarà molto più facile, grazie alla tecnologia di cui disponiamo sui nostri fidati smartphone. Cartelli stradali, indicazioni e approcci coi negozianti sono da sempre il terrore di turisti immersi in un contesto linguistico estraneo. Google ci permetterà di ovviare a tutti questi problemi con semplicità ed efficienza.

La prima domanda che sorge spontanea è: “quanto spenderò di connessione dati in roaming estero?”, e la risposta molto confortante è “nulla!”, poichè l’ app è in grado di svolgere le proprie funzioni di traduzione visiva senza il bisogno di connessione attiva, totalmente offline. Ben 27 lingue sono integrate per questo tipo di traduzione istantanea.

Invece per la traduzione vocale saranno necessarie ( se pur in piccole dosi) dei pacchetti di dati. Chiaramente l’esigua dose di dati necessari al funzionamento del traduttore vocale simultaneo, fanno si che la sua fruizione sia ottimale anche in zone in cui il nostro smartphone non ha un’eccezionale copertura di rete, evitando blocchi e ritardi, e mantenendo un’esperienza d’uso comoda e fluida.

Written By Mirco Angelosante