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martedì, Settembre 30, 2025
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Memoria a breve e lungo termine: come funziona

L’organo che ci permette di comunicare con l’ambiente, imparare, ricordare, pensare e provare dei sentimenti è il cervello, il quale rappresenta la “nostra centrale di comando”,  pesa poco più di un chilo, acquisisce, conserva e rielabora tutte le informazioni che gli pervengono.

Memoria a breve e lungo termine: come funziona

Il cervello è diviso in due emisferi, destro e sinistro, ognuno dei quali controlla la parte opposta del corpo.

I due emisferi, destro e sinistro,  possiedono delle funzioni specifiche:

  • Destro, coordina i movimenti e presiede a tutte quelle che sono le attività artistiche e creative dell’individuo.
  • Sinistro, è l’emisfero “dell’intelligenza”, in quanto regola il pensiero logico matematico, scientifico ed il linguaggio.

ogni emisfero risulta diviso in varie zone, ognuna delle quali possiede delle proprietà, troviamo la zona che presiede ai movimenti semplici degli arti, e quella dei movimenti complessi, la zona del tatto, della vista, dell’equilibrio e coordinazione muscolare, dell’udito del linguaggio, dell’intelligenza e delle emozioni, se una di queste aree viene danneggiata sarà penalizzata la funzione specifica a cui è destinata.

La memoria primaria

La memoria primaria è definita a breve termine, ci permette di trattenere un’informazione il tempo strettamente necessario per utilizzarla, come, ad esempio, comporre un numero di telefono dopo averlo letto.

La memoria a lungo termine, invece può immagazzinare molte informazioni in maniera permanente, è grazie a questo tipo di memoria che possiamo avere ricordi lontani sia emozionali che conoscitivi, è questo tipo di memoria che utilizziamo per studiare e memorizzare le informazioni, che vengono trasferite dalla memoria primaria a quella a lungo termine.

Per quanto riguarda la paura e le emozioni, riveste un ruolo primario l’amigdala, una piccola parte che si trova all’interno del cervello, questa zona scatena delle reazioni chimiche che fanno aumentare la sudorazione, il battito cardiaco, il respiro l’afflusso di sangue ai muscoli, reazioni di difesa che dispongono l’organismo ad uno stato di all’allerta (lotta o fuga).

La zona del cervello in cui nascono le emozioni lavora in stretto contatto con la parte che regola il pensiero.

La memoria sia a breve che a lungo termine è differente da individuo ad individuo, esistono persone dotate di una grande memoria ed altre, invece, scarsamente dotate, anche se questa capacità si può amplificare con l’esercizio.

Un test semplice da fare in casa per verificare la capacità di memoria di un individuo consiste nel  mostrare queste 7 lettere per tre secondi e chiedere di riscriverle nello stesso ordine:

 

K     W     V     G     L     R    M

 

Un altro semplice esercizio consiste nel mostrare ad una persona, per circa un minuto, 10 oggetti di uso comune, ad esempio, una matita, un pettine, una bottiglia, in seguito chiedere di elencarli tutti  ed annotare quanti ne ricorda.

 

 

 

 

 

Secondo giorno: le micette si ambientano

Gattino sensibile
Gattino sensibile

Volevo aggiornarvi sull’evoluzione dell’adozione dei gattini, innanzitutto finalmente siamo arrivati “sembra” ad un accordo circa i nomi, la micia dagli occhi grandi si chiamerà Misa, mentre la più piccolina “Greta”. E’ il secondo giorno e le gattine recuperate in un bosco dove sono state abbandonate e trovate da noi affamate sembrano stare meglio, essere serene, meno affamate e socievoli. Evidentemente sono nate in ambiente familiare e sono abituate alle persone. Ma con quale coraggio sono state abbandonate? Scopriamo il secondo giorno delle gattine, due dolci micette recuperate in un bosco.

Secondo giorno: le micette si ambientano

Le nostre micette sembrano ambientarsi giorno dopo giorno, mangiano tantissimo e cominciano ad abituarsi alla mia cagnolina Milù, che è decisamente molto incuriosita, ma anche un pochino gelosa. Erano piene di parassiti, e sono state pulite, ora hanno il loro collarino con tanto di strass e sembrano due principessine.

Passati questi giorni di festa è d’obbligo una visitina dal veterinario, per la nostra e la loro sicurezza, anche perché Misa ha un’occhietto lacrimante e sinceramente non so proprio come curarglielo.

Ma, non so se è una mia impressione ma già sembrano più grandi e cicciottelle, nei prossimi giorni farò loro delle foto così mi direte se mi sbaglio.

Una vita da gatto randagio

Purtroppo di casi come questi se ne verificano tantissimi. le gatte non sterilizzate tendono a partorire due anche tre cucciolate l’anno e ogni volta partoriscono da tre a anche 8 – 10 cuccioli. Trovare una sistemazione a tutti questi gattini non è affatto semplice dato che si tratta di gatti non di razza.

I nuovi gattini che nascono intorno agli otto dieci  mesi, e talvolta anche prima per le femmine di gatto arriva il calore. E’ a questo punto che le gattine  femmine sono a loro volta in grado di essere fecondate e partorire nuove cucciolate anche loro. E’ facile intuire come si moltiplicano in fretta i gatti e come una colonia felina possa crescere in modo esponenziale anche se poi la strada abbrevia la loro vita.

Per questo motivo è pieno di gatti randagi e gattine come queste, belle, dolci e pacifiche sono state abbandonate. Il gesto in se non è giustificato ma il mio discorso serve a chiarire il perché tanti gattini vengono abbandonati al loro destino.

Momenti di “socializzazione” tra Milù (cagnolina) e le micette.

Cromoterapia e chakra: uso terapeutico del colore

Cromoterapia e chakra: uso terapeutico del colore

Una metodologia antica atta a modificare e migliorare il nostro stato di salute  è rappresentato dalla cromoterapia.

L’uso del colore a scopo terapeutico ha origini Greco Egizie, questi due popoli costruivano i loro templi ricchi di luce e colore a scopo rilassante e curativo. L’uso del colore assunse, nel tempo un ruolo fondamentale in India, in Cina, ( esattamente come lo Shiatsu) e nella medicina ayurvedica, mentre sia in Europa che in America l’interesse per questa pratica si sviluppò intorno al XIX secolo.

Cromoterapia e chakra: uso terapeutico del colore

La regola fondamentale su cui si basa la cromoterapia consiste nel fatto che fondamentalmente il nostro corpo è tutti i corpi (materia), sono costituiti da energia, quindi si ritiene che ogni applicazione di energia applicata al corpo avrà degli effetti positivi o negativi, considerando che la luce è sostanzialmente una forma di energia,  scindibile in tutti i colori.

Lo scopo della cromoterapia è quello di ristabilire un corretto equilibrio energetico attraverso l’uso del colore.

Ciascun colore è associato a uno dei sette chakra del corpo, ed ha il suo colore complementare, per riequilibrare i chakra e le malattie ad essi correlate è fondamentale tramite l’uso di uno o più colori ad esso associati, cercare di riequilibrarne lo stato.

Colori e chakra

  • Rosso è associato al chakra della regione sacrale (chakra del sacro), favorisce energia e vitalità, (colore complementare il turchese).
  • Arancio è associato al chakra della milza e regola metabolismo e circolazione, (colore complementare, viola).
  • Giallo è associato al chakra del plesso solare, ed è relativo all’intelletto, (colore complementare viola).
  • Verde rappresenta il colore del chakra del cuore la purezza e l’armonia, (colore complementare magenta).
  • Turchese non è associato a nessun chakra ma determina rilassamento e calma, (colore complementare rosso).
  • Blu è associato al chakra della gola, relativo quindi alla comunicazione ed alla volontà, (colore complementare è l’arancio).
  • Viola rappresenta il colore del chakra della corona, energia della mente, rispetto, onore speranza e autostima dipendono da questo importante chakra, (colore complementare giallo).
  • Magenta, questo colore è correlato alla spiritualità alla meditazione e al rilassamento, il suo complementare è il verde.
  • Nero, bianco, marrone e grigio, sono scarsamente usati nella cromoterapia, il marrone e il grigio si adottano raramente, il primo per combattere l’egoismo (abbigliamento), il secondo per combattere l’arroganza.

La cromoterapia nella malattia

Quando il corpo è soggetto a malattia, lo scopo della cromoterapia è quello di ristabilire un equilibrio energetico applicando i colori opportuni, considerando che ciascun colore è particolarmente efficace verso determinati organi.

Esistono diversi tipi di cromoterapia, molti terapeuti e si basano sull’interpretazione dell’aura, altri si avvalgono dell’aiuto del paziente che in maniera spontanea tenderà a prediligere, nell’esecuzione di un test, i colori di cui necessita.

I colori utilizzati a scopo terapeutico si possono applicare secondo varie tecniche, tutte valide ed atte a riequilibrare l’organismo, inoltre verranno insegnate al paziente, delle tecniche da usare in casa, comprendenti l’alimentazione, la “respirazione del colore” (una forma di meditazione),  l’uso del colore nell’abbigliamento e in altri aspetti della vita quotidiana. Molto importante l’uso che si fa dei colori negli ambienti in cui viviamo e che influenzano il nostro umore e la produttività cosa ormai nota ai grandi imprenditori che, i tal senso creano spazi di lavoro adeguati e favorevoli.

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Egoismo: un piccolo grande “neo” da evitare

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La parola egoismo deriva dal latino “ego” che significa “io”, questa parola racchiude un’insieme di comportamenti finalizzati unicamente al soddisfacimento del proprio io.

Egoismo: un piccolo grande “neo” da evitare

Sebbene una piccola parte di egoismo in determinate situazioni possa essere salutare, è altrettanto vero che forme estreme di egoismo, che sfociano in un  concentrazione diretta unicamente su se stessi, provocano un isolamento individuale e sono spesso riconducibili ad una forma patologica dei rapporti umani. Dell’egoismo vengono fatte varie classificazioni, si parla di egoismo etico, morale, psicologico, razionale, sociale e di massa.

Classificazioni dell’egoismo: quanto sei egoista?

  • Secondo l’egoismo psicologico gli esseri umani sarebbero sempre motivati dai propri interessi legittimi, argomento sul quale ci sono ovviamente pareri contrastanti.
  • L’egoismo razionale, invece determina una scelta oggettiva e mirata all’ottenimento di una soddisfazione puramente personale.
  • L’egoismo etico è determinato da convinzioni sociali o religiose che inducono ad essere egoisti per un senso di giustizia radicalizzato nella persona.
  • Per egoismo di massa o sociale: si intende  un comportamento direzionato e mirato di un gruppo allo scopo di ottenere dei benefici personali, rimane il fatto che l’egoismo, in forma minima, può essere talvolta giustificato e produrre effetti a salvaguardia della propria serenità ma, in tutti gli altri casi l’egoismo esprime un individualismo estremo.

Chi è più egoista, uomini o donne?

Sembra che tra i due sessi, l’uomo sia spinto in maniera superiore ad assumere atteggiamenti egoistici, forse in virtù del fatto che le donne nascono con un’indole completamente diversa, determinata dalla loro capacità di procreare e dall’importante ruolo di madre che la natura le ha assegnato. C’è chi sostiene che la maternità e paternità stessa sia una forma di egoismo.

Personalmente ritengo che l’essere umano nella necessità di procreare abbia mantenuto il ruolo primordiale di conservazione della specie, questo non può, far dimenticare che l’evoluzione della specie ha indotto nell’uomo un miglioramento delle capacità intellettive e cognitive, esseri intelligenti che decidono di procreare semplicemente per amore e con consapevolezza, mantenendo viva la concezione di famiglia e branco propria di molte specie, unita ad una scelta cosciente e non istintiva.

L’amore genera amore, e l’egoismo è nemico primario di qualunque rapporto sociale o di coppia, quindi al di là della scienza e conoscenza, amare il prossimo, procreare, e dedicarsi agli altri senza dimenticarsi di pensare anche un po’ a se stessi non significa altro che comportarci nel modo in cui la natura ci ha creato.

Le giovani coppie ed i figli

Sempre più frequente nelle giovani coppie, la scelta di non avere figli, nella quale è racchiuso, spesso, un atteggiamento fortemente egoistico nel quale degli individui adulti, si rifugiano, rifiutando la responsabilità e la limitazione di libertà che una paternità o maternità comporta. Anche se , oggettivamente, le nuove realtà sociali e le difficoltà lavorative nonché di inquinamento e clima, possono ampiamente giustificare la volontà di non avere figli per il timore di non potergli dar una vita dignitosa

La non maturità e l’egoismo

Uno scarso spirito di sacrificio, verso un amico, un parente, un animale, denota una tendenza all’egoismo. Generalmente esiste una percentuale di egoismo maggiore nei figli unici, scarsamente abituati sin da piccoli al ruolo di una sana condivisione che tra fratelli e sorelle è d’obbligo accettare. Amare in maniera spontanea e serena senza ansie ne obblighi estremi, è di sicuro la via migliore. 

L’egoismo  estremo molto spesso è stato generato da forme di abbandono psicologico o fisico  o al contrario dall’ essere stati troppo e per troppo tempo al centro di attenzioni eccessive, nel primo caso subentra uno spirito di individualismo spiccato, atto a garantire una sopravvivenza con minor sofferenza possibile, mentre nel secondo caso, l’essere stati abituati ad una risposta eccessiva e costante verso se stessi, conduce l’individuo alla ricerca costante e primaria, del proprio soddisfacimento. In questo caso si sfocia spesso in una sorta di narcisismo malto. 

Animali abbandonati: una domenica particolare

Gatto cure
Gatto cure

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L’abbandono di animali nel nostro paese è ancora un fatto molto comune. Molte persone si fanno conquistare da un giovane cucciolo, altre si lasciano convincere dalle richieste di un familiare, senza rendersi conto dell’impegno non indifferente che comporta allevare un animale, e così dopo l’enfasi iniziale decidono, in modo più o meno brutale, di disfarsi del “dolce fardello” abbandonandolo.

Animali abbandonati: una domenica particolare

E’ una piacevole domenica di Ottobre e mi accingo, in compagnia di un po’ di amici e parenti ad andare a fare una passeggiata in un bosco di castagni nelle vicinanze di Roma, all’interno del bosco veniamo accerchiati e seguiti per tutto il tempo, da quattro splendidi gattini, un maschio e tre femminucce con un’età compresa tra i 5 e i 7 mesi, sono visibilmente affamati e in cerca di coccole, è evidente che sono cresciuti in casa non sono gatti paurosi. Il loro stato di salute è visivamente buono, sono molto belli,  credo siano stati abbandonati, due presentano una lieve congiuntivite agli occhi, ed anno dei parassiti sul corpo.

Per tutta la giornata  i 4 gattini ci seguono nel bosco, quasi indifferenti della presenza del mio cagnolino dal quale si tengono a poca distanza, qualcuno di loro prova a familiarizzare con la mia borboncina, anche se lei, incuriosita, avrebbe voglia di saltargli addosso. Raccogliamo castagne e ciclamini, comincia a fare buio e ci ridirigiamo alle macchine, ma i gattini sembrano non volerci lasciare, hanno mangiato e sono sazi ma sembra che chiedano coccole a non finire, salgono nelle automobili, proviamo a riportarli nel bosco, ma in men che non si dica sono di nuovo qui.

Cosa fare

Torniamo a casa un po’ rattristati, convincendoci che forse saranno di qualche casale nelle vicinanze. La domenica successiva riparto con mio marito ed un carico di scatolette pronta a sfamare l’intero bosco, ripercorrendo la stessa strada rincontriamo solo 2 dei 4 gattini, mancano il maschio e la femmina nera, la domenica precedente molte persone avevano incontrato i 4 gattini probabilmente non siamo i soli ad essere tornati a vedere la situazione e ad aver preso una decisione in merito ai gatti abbandonati.

Sfamiamo le due micette che mangiano per quattro, hanno la pancia rotonda e faticano a camminare, ma non ci mollano, tornano alle macchina con noi, miagolano, si strusciano, svicolano nell’abitacolo… mi convinco: non posso lasciarle qui, probabilmente per un mese o due avrebbero avuto di che mangiare, sono due abili cacciatrici, le abbiamo viste in azione, ma  l’inverno è alle porte, e forse potrebbero non superarlo, guardo mio marito, è un’attimo, prendo le due micette in braccio e mi metto sul sedile posteriore, mentre la mia cagnolina Milù, mi guarda  perplessa occupando silenziosamente il sedile anteriore, sedendosi al mio posto.

Torno a casa con queste due bestiole affamate oltre che di cibo, di cui si sono state saziate, di coccole, i miei figli (ne ho tre), provano a trovargli dei nomi, ma non è semplice, ognuno dice la sua. Milù, la mia cagnolina, è un po’ disorientata ma non sembra dispiaciuta di avere questa nuova compagnia.

Qualche giorno di assestamento e la “famigliola allargata”, riprende i suoi ritmi in serenità.

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Stiamo ancora cercando di scegliere i nomi…Si accettano proposte!

Natale è in arrivo: consigli per gli acquisti

Albero natale shabby chic
Natale è in arrivo: consigli per gli acquisti

 

Si avvicina il periodo natalizio, mancano un po’ meno di due mesi alla festività più importante dell’anno e già i supermercati, i negozi, e centri commerciali hanno invaso il mercato di prodotti natalizi.

 

Natale è in arrivo: consigli per gli acquisti

Ogni anno l’avvento del Natale vanta un “giro di svariati miliardi”, ma con l’instaurarsi della crisi economica che ha investito l’Europa, e non solo, la popolazione ha spostato la propria attenzione, riguardo agli acquisti da effettuare, su fasce di prodotti più economici, o in alternativa, utili. Quindi anche quest’anno il Natale è in arrivo e con esso è giunto il freddo, vediamo di essere utili e darvi alcuni consigli per gli acquisti.

A Natale ci si scambia doni, si spende in cibarie di vario genere di cui il mercato è sempre più ricco, si addobba il tradizionale albero di Natale con ninnoli sofisticati dando vita, anno dopo anno alla realizzazione di superbi alberi natalizi.

 

Natale è in arrivo: consigli per gli acquisti
Natale è in arrivo: consigli per gli acquisti

L’albero di Natale più giusto

Sebbene la tradizione natalizia, imponga l’uso del “tradizionale abete”, molto spesso, finito il Natale  l’alberello in questione viene riutilizzato nel giardino di casa. Altre volte è destinato a finire in  raccolte atte al rimboschimento ma, nella maggior parte dei casi, finisce per seccarsi e morire.

Sul mercato sono presenti una gran varietà di alberi di Natale in sintetico, di varie grandezze e colori: non sporcano, non muoiono, costano un po’ di più, ma sono riutilizzabili per lunghi anni, sono da preferire all’alberello vero in quanto questo commercio miete ogni anno numerose vittime provenienti da allevamenti regolari e non, alcuni di questi alberi sono sottratti alla natura in maniera illegale, generalmente vengono asportati frettolosamente è presentano un pane di terra  e relative radici insufficienti a garantirne la sopravvivenza, in altri casi sono segati alla base ed inseriti in vasi di terra.

L’acquisto dell’albero in sintetico è decisamente più impegnativo economicamente, ma è altrettanto vero che con un po’ di anni di utilizzo se ne ammortizza il costo.

 

Addobbi per l’albero fai da te

Per quanto concerne gli addobbi, troviamo palline fiocchi fai da te, nastri di tutti tipi, colori e grandezze, alcuni a prezzi elevati, altri economici. Usando un po’ di fantasia si possono “vestire” questi alberi   in maniera assolutamente personale e originale creando noi stessi dei ninnoli in pasta di sale, cernit, piccole pigne, pasta dipinta (ruote o farfalle grandi), nastri e nastrini utilizzati in modo da creare fiori, carta crespa. Consultate la nostra pagina e trovate tanti modi economici per confezionare un bell’albero di Natale.

 

Idee per i regali di Natale

Anche per quel che concerne i regali possiamo affidarci ad un pratico e personale fai da te, ma se non siamo in grado e vogliamo contenere i costi, è consigliabile essere previdenti e non effettuare gli acquisti all’ultimo momento, cominciamo, quindi, a guardarci intorno e di sicuro troveremo tanti oggetti deliziosi da destinare ad amici e parenti senza spendere cifre astronomiche.

Le idee regalo sono svariate, si per grandi che per piccini e, se non volete puntare per proposte d’abbigliamento potete sempre orientarvi verso regali alternativi: orologi, profumi, biglietti per centri benessere, biglietti per concerti o viaggi,  monili preziosi e non, accessori quali borse, occhiali, portachiavi portafogli o magari un buon libro o una raccolta musicale. Anche l’oggettistica per la casa ha un buon successo in alcune tipologie di persone, così come gli accessori per il fai da te, graditi da alcuni uomini, o gli accessori per i fumatori (accendini, sigarette elettroniche etc.)

I regali online sono infiniti e comprendono anche ricariche e schede; sta a chi effettua l’acquisto interpretare i gusti del ricevente. Per i bambini invece troviamo un’infinità di giochi, da quelli super elettronici a quelli semplici ed evocativi in legno.

 

Se amate le idee regalo fai da te leggete i post che seguono 🙂

 

Natale tutorial: albero decorato di carta fai da te

 

Porta posate di natale in cartoncino: tutorial

 

Come fare lanterne natalizie fai da te: Tutorial

 

 

 

 

 

Sogni premonitori, una realtà tra scienza e esoterismo

La Bibbia i sogni premonitori di Giuseppe e le interpretazioni Dahesh Museum of Art From Homer to the Harem: The Art of Lecomte du Nouÿ June 22 – September 19, 2004

I sogni hanno sempre avuto un ruolo intrigante e mistico, talvolta insorgono in veste di incubi, altre volte come sogni premonitori, realizzazione dei desideri o delle  ansie represse, altre volte sembrano illuminarci su ciò che ci riserverà il destino.  In passato, da alcune popolazioni, i sogni venivano considerati come la voce di Dio (o Dei), che si rivelava e si esprimeva attraverso i sogni.  Si è portati a pensare che aspetti di vita quotidiana entrino a far parte dei sogni ampliando le nostre prospettive e illuminandoci su lati in ombra che trovano poi riscontro nella realtà. Ma come riconoscere i sogni premonitori?

Sogni premonitori: come riconoscerli

Può capitare quindi che il sogno apra degli squarci su eventi della nostra vita fornendoci addirittura indicazioni su ciò che potrebbe accadere, alcune volte il sogno è legato a situazioni o persone che conosciamo, a situazioni contingenti, ma altre volte, non è così. E’ il caso dei sogni diversi, quelli che sembrano molto reali e che poi, stranamente si realizzano.

Si tratta dei  sogni premonitori, quelli che hanno notevole riscontro oggettivo, sogni ai quali è difficile dare una spiegazione, sono casi in cui si prevedono fatti totalmente inimmaginabili e imprevisti, morte di una persona cara, voto di un esame, visita di qualcuno che non si vede da anni, incidenti più o meno gravi, ed altro.

Alcune persone risultano particolarmente sensibili al verificarsi di sogni premonitori, una spiegazione scientifica non esiste, si può supporre che ci siano aree del cervello dotate di peculiarità ancora inesplorate, altri attribuiscono questa capacità a fattori di origine spirituale e religiosa.

Cosa sono i sogni premonitori?

I sogni premonitori si possono manifestare durante alcuni periodi della nostra vita, oppure possono presentarsi in tutto il suo corso in maniera più o meno costante e imprevedibile. Si dice che Nostradamus profetizzasse grazie ai sogni premonitori.

Molte teorie tendono a sminuire questi avvenimenti, motivo per cui molti individui tengono celata la loro capacità di avere sogni premonitori anche di un certo rilievo, generalmente si tende a mantenere all’interno del nucleo familiare il “fatto”, coinvolgendo pochi intimi in questa esperienza, il motivo è rappresentato dal timore di non essere creduti.

La verità è che la scienza possiede tutt’oggi dei limiti enormi così come la medicina, è altrettanto vero che tutto ciò che riguarda la sfera extra-terrena gode di pareri contrastanti,  per cui la realtà dei sogni premonitori rimarrà chiusa, ancora per molto tempo, nell’intimo di chi li vive.

Oniromanzia cos’è?

L’arte divinatoria che permette di predire il futuro attraverso i sogni si chiama oniromanzia, ma non può essere utilizzata nel quotidiano, anche perché generalmente non si può prevedere quando si verificheranno i sogni premonitori che non sono dipendenti dalla volontà del soggetto. Avvengono e basta, e non sempre è facile riconoscerli se non ad avvenimento accaduto.

Molte teorie filosofiche o psicoanalitiche tendono a dare a questo fenomeno una spiegazione derivante dal subconscio, in alcuni casi casi potrebbe trattarsi di una teoria valida, ma in altre situazioni no: infatti, ci sono individui in grado di sognare la morte di parenti o conoscenti perfettamente in salute 1 o 2 giorni prima dell’accaduto, così come riescono a prevedere incidenti più o meno gravi riguardanti i propri cari. A tutto questo non c’è una spiegazione logica.

Non credo che scienza psicologia o psicanalisi siano in grado di dare una spiegazione oggettiva a questi fatti, bisognerebbe solo prenderne atto, ed accettare il limite umano che non consente di motivare e spiegare, almeno al momento, ogni avvenimento  esistente in natura. Per contro, chi ha di questi sogni possiede un bel dono, ma al tempo stesso, anche un fardello da portare con se che spesso viene tenuto segreto, e che talvolta, rivela avvenimenti tragici di cui non si vorrebbe avere la premonizione.
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Attimi di vita: il sole

Vitamina D alleata del cuore della pelle, delle ossa e dell'intestino
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Il sole ogni giorno

ci regala una nuova alba

un nuovo tramonto,

silenziosamente segna il ritmo della vita.

Il sole accompagna le nostre ore,

le scalda,

le rende uniche irripetibili,

le illumina.

Mara Mencarelli Novembre 2011