Siamo ad ottobre, si avvicina la festa di Halloween, le zucche si trovano facilmente nei supermercati, così è possibile preparare un buon risotto in crema di zucca apprezzato da grandi e piccini.
Risotto in crema di zucca dosi per 4 persone
Gli ingredienti per il risotto in crema di zucca sono pochi e di facile reperibilità. Occorreranno 300 gr di riso, 2 spicchi di zucca (400 gr), 4 cucchiai di parmigiano, 1 confezione di panna vegetale o panna al latte, burro o margarina circa 50 gr, 1/4 di cipolla media, brodo di dado vegetale, 1/2 bicchiere vino bianco, prezzemolo, sale e pepe.
Risotto in crema di zucca preparazione
In una padella media mettere a soffriggere la cipolla nella margarina, aggiungere la zucca tagliata a pezzetti, rosolare bene il tutto, aggiungere il vino bianco, sale pepe, un goccio di acqua e far cuocere per circa 20 minuti. Una volta cotta la zucca la passeremo con il passatutto fino ad ottenere una crema, aggiungiamo la confezione di panna.
In una pentola mettere a bollire 1 litro e mezzo di acqua con 1 dado vegetale, aggiustando di sale.
Prendere una grossa padella con il bordo alto, mettere 2 noci di margarina e far rosolare il riso, aggiungere una parte (1/4), della crema di zucca ottenuta cuocere il riso a fuoco basso aggiungendo di tanto in tanto un mestolo di brodo, avendo cura di non farlo attaccare al tegame.
A cottura ultimata aggiungeremo la rimanente crema di zucca, il parmigiano,qualche foglia di prezzemolo tritata un paio di pizzichi di pepe e, successivamente, serviremo in tavola il risotto in crema di zucca. Ottimo con secondi di carne.
La pianta del cacao ha origini antichissime e, secondo precise ricerche botaniche, si presume che fosse presente più di 6000 anni fa nella zona del Rio delle Amazzoni e nell’Orinoco i Maya furono i primi agricoltori che iniziarono la coltivazione della pianta del cacao intorno al 1000 a. C. il cacao aveva un valore mistico e religioso, e veniva consumato dall’élite durante le cerimonie importanti. Anche oggi lo si consuma per la bontà ma il cioccolato è una vera carica di energia. Vediamo perché.
Cioccolato: una carica di energia
Cioccolato: una carica di energia
Nel 1502 avvenne il contatto del cacao con la civiltà europea precisamente durante il quarto e ultimo viaggio in America di Cristoforo Colombo.
Per tutto il Cinquecento il cioccolato rimane un’esclusiva della Spagna, che ne incrementa le coltivazioni, e la tradizionale lavorazione delle tavole di cioccolato solide. Tra il 500 e il 600 il cioccolato arriva in Italia, e precisamente in Piemonte, per diffondersi in Toscana intorno al 600, sempre in questi anni approderà anche in Francia, e lentamente si diffonderà in tutto il mondo.
La prima tavoletta di cioccolato di tipo commerciale fu prodotta in Inghilterra intorno al 1820, circa 50 anni dopo gli svizzeri brevettarono delle tavolette di cioccolato contenenti del latte, (Daniel Peter e Henri Nestle).
Il processo di preparazione del cioccolato inizia con la “miscelazione”:
partendo dall’ingrediente base della pasta di cacao, ottenuta dalla lavorazione dei semi di cacao, vengono aggiunti gli altri ingredienti:
Fondente: pasta di cacao, burro di cacao vaniglia e zucchero.
Al latte: come sopra, ma con aggiunta di latte fresco o latte in polvere
Bianco: burro di cacao, zucchero, vaniglia, latte fresco o latte in polvere
In alcuni paesi la legge consente di tagliare il burro di cacao con altri grassi vegetali, spesso viene aggiunta della lecitina di soia.
Tipi diversi di cioccolato
Cioccolato bianco
Di color bianco avaorio, lucido con profumo intenso, ricco e persistente; con gusto dolce molto marcato, aroma intenso e persistente.
Cioccolato al latte
Di color marrone chiaro, lucido con profumo persistente, si scioglie in bocca e presenta una quantità percettibile di grassi.
Cioccolato mi-doux
Mix di cioccolato al latte e fondente, colore marrone lucido, profumo intenso e persistente di cacao, caffè tostato e liquirizia.
Surfin
Colore marrone intenso, lucido con profumo intenso, croccante in bocca e ottima fusibilità. Gusto dolce con una nota media di amaro e aroma fine e molto persistente
Extra-bitter
Colore marrone scuro, molto lucido. Profumo fragrante, aromatico, molto intenso e persistente. Sentori di cacao, caffè e orzo tostato.
Amarissimo
Colore marrone scuro tendente al nero. Profumo forte, molto intenso, aromatico. Sentori del cacao miscelata alla viola al tabacco e alla liquirizia. Molto croccante presenta un gusto amaro.
Il cioccolato si presta ottimamente ad essere consumato in tavolette, cioccolatini, barrette, si possono realizzare un’infinità di dolci bevande e liquori a base di cioccolato, le sue numerose varianti di generi e gusto lo rendono un prodotto amato da tutti.
Effetti del cioccolato sugli uomini e sugli animali
Il cioccolato fondente fa bene al cuore e alla circolazione, riduce l’indurimento delle arterie e la pressione sanguigna per via della presenza di polifenoli, è un ottimo antiossidante (ci mantiene giovani) e un valido antidepressivo grazie alla presnza di feniletilammina avrebbe un’influenza positiva sull’umore delle persone, aumentando, inoltre, il desiderio sessuale.
La tebromina contenuta nel cioccolato è altamente tossico per i cani, i cavalli ed altri piccoli animali che sono incapaci di metabolizzarla.
Fiere in Italia
Ogni anno si svolgono molte le Fiere dedicate al cacao e al cioccolato in ogni parte del mondo; in Italia tra le più frequentate possiamo ricordare la Fiera del cioccolato di Firenze, il Cioccolato Tò che si svolge a Torino,, e la Eurochocolate di Perugia.
Castagne e ricci sono bellezze della natura da guardare, ma anche ottimi prodotti da consumare in cucina. Adatte per essere mangiate cotte arrostite le castagne sono buonissime anche lessate o in brodo o ancor di più ricoperte di coccolato od utilizzate per preparare il dolce tipico: il castagnaccio.
Castagne: arriva l’Autunno
Castagne: arriva l’Autunno
L’autunno è alle porte, le temperature iniziano a calare, si avvicina il “tempo delle castagne”, nei negozi, lungo le strade nei boschi si possono acquistare o raccogliere questi deliziosi frutti, per le strade delle città e dei paesi si comincia, a sentire il delizioso profumo delle caldarroste, vendute agli angoli delle strade da omini “infreddoliti” che ci deliziano con questo gustoso prodotto della natura, si susseguono le sagre nei paesi, gradevoli giornate adatte per passeggiare con familiari e amici gustando e acquistando sacchetti di “marroni”.
Un buon bicchiere di vino rosso, la caldarrostiera sul fornello o ancor meglio nel camino della buona musica, e un felice pomeriggio domenicale trascorre in compagnia di questo storico e delizioso prodotto.
Con la farina di castagne si possono preparare numerose ricette, inoltre possiamo cucinare le castagne in molteplici modi, lesse, castagne arrosto, in brodo glassate con zucchero o castagne cioccolato fondente.
Come utilizzare questo delizioso prodotto 2 ricette:
Castagnaccio Fiorentino
Castagne ricoperte di cioccolato fondente
La seconda ricetta è davvero semplice ma richiede molto tempo e tanta pazienza. le castagne andranno lessate in acqua bollente. Sbucciate una per una cercando di non romperle e poi immerse nel cioccolato fuso a bagno maria attraverso l’ausilio di uno stecchino. Poi andranno poste su carta argentata o carta da forno e lasciate solidificare. Sono ottime!
Nello stesso modo si possono preparate le banane ricoperte di cioccolato, utilizzando banane sane o tagliate a rondelle.
Era appena ieri, e ricordo il loro cuoricino che batteva nel mio corpo, uno dopo l’altro, in cinque anni sono nati i miei tre splendidi figli, una femminuccia e due maschietti, la fatica il sacrificio le rinunce e le notti insonni sono state veramente molte, spesso mi auguravo che il tempo scorresse più velocemente per vederli crescere in fretta e poter così alleggerire questo faticoso ruolo.
Figli: piccoli cuori da crescere
Tre figli piccoli e quasi coetanei sono una bella sfida e una gran fatica per chiunque, ma senza neanche accorgermene sono diventati grandi, tre adulti pensanti che hanno ancora un gran bisogno di me, ma ovviamente in modo diverso.
Mi volto indietro e ripercorro gli anni passati e mi rendo conto solo ora che in realtà sono stati gli anni più belli e gratificanti, faticosi, ma belli, pieni di grandi emozioni e piccole conquiste quotidiane.
Quando qualche genitore in erba mi dice di non vedere l’ora che il figlio cammini da solo, o che vada all’asilo, oppure che impari a star bene lontano da casa senza di lui, magari con i nonni o con qualche zia senza fare troppe storie, gli rispondo di non aver fretta di vederli crescere, e di gustarsi ogni attimo, perché il tempo è “tiranno” e in men che non si dica li vediamo diventare grandi e prendere ovviamente, la loro strada.
Con l’arrivo della stagione fredda si presentano tutte le malattie tipiche di questo periodo: raffreddori, mal di gola, sinusiti, bronchiti e la nota influenza che di anno in anno si manifesta spesso con ceppi virali di diversa natura, talvolta evolve in modo quasi asintomatico dando un po’ di febbre e lievi disturbi, altre volte viene complicata da bronchiti, polmoniti e in rari casi puo’ risultare letale. Influenza in arrivo: come riconoscerla e curarla.
Influenza in arrivo: come riconoscerla e curarla
Influenza in arrivo: come riconoscerla e curarla prevenzione
La trasmissione dell’influenza si verifica generalmente per via aerea attraverso minuscole gocce di saliva emesse da chi tossisce, starnutisce, parla, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni nasali o salivari.
Per questo motivo, una buona igiene delle mani e degli oggetti utilizzati da persone malate,(stoviglie e asciugamani) è di fondamentale importanza per limitare la diffusione dell’influenza e procedere ad un’efficace prevenzione personale.
Più in generale per prevenire l’influenza si ricorre all’osservazione delle solite raccomandazioni:
Lavaggio delle mani coni acqua, o uso di gel lava mani a contenuto alcolico.
Scrupolosa igiene respiratoria coprire bocca e naso quando si starnutisce, eliminare con attenzione i fazzoletti di carta, e lavarsi accuratamente le mani.
Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili sopratutto nei primi giorni adottando eventualmente delle mascherine.
Vaccini
In data 09 agosto 2011 è stata emanata dal ministro della sanità la circolare sulla prevenzione dell’ influenza.
Il principale obbiettivo che rende dovuta la pubblicazione annuale delle linee guida è l’aggiornamento dei ceppi di virus influenzli.
Dai dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità risulta che il virus pandemico H1N1 dell’influenza A meglio conosciuta come “Suina” ha continuato a circolare con altri virus in modo più o meno predominante nei diversi paesi dell’emisfero settentrionale per la seconda stagione consecutiva, questo suggerisce la reale previsione che continui a circolare anche il prossimo inverno; per questo motivo la composizione del vaccino 2011-12 lo contiene ancora.
La composizione è identica a quella dello scorso anno, ma si raccomanda di sottoporsi alla vaccinazione nuovamente perchè la sua capacità di rendere immune dalle infezioni l’organismo si riduce del 50 per cento nei 6-12 mesi successivi alla vaccinazione.
In Italia sono disponibili diversi tipi di vaccini, ognuno con caratteristiche differenti adattabili alle varie situazioni del singolo soggetto:
I vaccini a subunità sono in genere meno aggressivi e quindi indicati per bambini e adulti che abbiano presentato reazioni ed effetti collaterali a precedenti vaccinazioni.
I vaccini virosomiali vanno considerati come vaccini adiuvati.
I vaccini stagionali adiuvati con MF59 sono registrati per l’uso in soggetti di età pari o superiore ai 64 anni.
immunitaria alla vaccinazione, ossia la loro efficacia, in soggetti con sistema immunitario poco rispondente.
Il vaccino intradermico sfrutta i particolari meccanismi immunitari che si attivano appena al di sotto dello strato di pelle.
Il Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, prevede una stagione influenzale non particolarmente critica (Giovanni Rizza)
21 settembre: Il calo di temperature degli ultimi giorni ha favorito, in associazione alla riapertura delle scuole, una epidemia di sindromi para-influenzali caratterizzate da raffreddore, tosse, mal di gola e, in alcuni casi, anche febbre. Non si tratta ancora dell’influenza stagionale; in genere si risolve spontaneamente con qualche giorno a letto.
I Più colpiti i bambini, in cui l’influenza si associa a bronchiti e polmoniti che richiedono maggiori attenzioni mediche, anche se sono pochi i casi di forme davvero pericolose.
Una buona dose di frutta e verdura, integratori vitaminici a base di vitamina C, l’osservanza di buone norme igieniche, l’areazione di locali dove si soggiona a lungo, prevengono le malattie da raffreddamento e l’influenza.
Sintomi
Generalmente l’influenza si manifesta con brividi, dolori muscolari, raffreddore, mal di gola, disturbi intestinali, mancanza di appetito, astenia.
Si consiglia il riposo a letto, l’uso di antipiretici per abbassare la febbre, pastiglie e spray per la gola e il naso, evitare l’uso di antibiotici se non si presentano complicanze, bere molti liquidi, consultare il proprio medico.
Abbiamo un po’ di vecchi vasi di coccio o sottovasi che non sappiamo come riutilizzare? in base alle loro dimensioni possiamo ricavarne degli splendidi porta vasi, porta matite, ciotole, graziose bomboniere, pratici porta dolci e porta frutta avvalendoci delle tecniche di decoupage. Oggetti di uso comune da regalare magari per la festa della mamma, la festa del papà o in altre occasioni come ad esempio a Natale per un fai da te creativo e alternativo.
Decoupage su coccio: come riutilizzare vecchi vasi
Quanti di noi hanno vasi vecchi in giardino che non usano più da tempo? Ecco un idea per il riciclo creativo che vi consentirà di dar nuova vita al vostro vaso di coccio abbandonato da tempo in un angolo del giardino o del terrazzo.
Per prima cosa lavare il vaso di coccio vecchio (per il materiale nuovo non serve preparazione), una volta asciugato, gli daremo una leggera carteggiata con carta vetrata fine, avendo cura di spolverare bene il vaso per pulirlo perfettamente ad operazione terminata.
Sceglieremo delle decorazioni floreali o di altro tipo che ci piacciono, adoperando dei disegni ritagliati dai giornali, utilizzando carta da regalo, o in alternativa acquistando dei fogli di carta decorata specifici per il decoupage.
Possiamo decidere di lasciare la superficie del vaso naturale ed applicare con della colla vinilica le decorazioni, oppure “spugnare” del colore acrilico con una spugna naturale, ottenendo, in questo modo, uno sfondo gradevole sul quale andremo ad applicare le nostre decorazioni, spennellando colla vinilica sull’intera superficie che servirà ad ottenere un effetto di lucidatura. In alternativa si otterrà un effetto più gradevole e duraturo, lucidando il vaso in decoupage con vernice acrilica trasparente.
Nello stesso modo si possono rivestire tegole, secchi e secchielli di alluminio, piccoli innaffiatoi che potremo poi arricchire, ad esempio, con piccoli mazzetti di fiori essiccati.
Decoupage su coccio: vaso di coccio, tegola e secchio in latta
Cosa si può realizzare con il decoupage?
Le realizzazioni come abbiamo visto sono molteplici. Grazie alla tecnica del decopupage si può dare nuova vita a vecchi vasi, tegole, secchi, barattoli scatole di latta, barattoli di vetro, ma anche piatti da portata estetici, vassoi e molto altro. Oltre a piccoli oggetti il decoupage può essere utilizzato anche per rivestire dei mobili come ad esempio la superficie di un tavolo, delle sedie, un comodino od un comò. Tante idee creative per decorare ed arredare con mobili e complementi realizzati con questa tecnica.
C’è un virus nell’aria, uno di quei piccoli “mostriciattoli” invisibili che non si vedono ma che provocano comunque un danno, uno di quei perfidi corpuscoli che si insinua nel corpo e nella mente delle persone e ne prende possesso, danneggiando i rapporti sociali dell’individuo, è il virus del non amore.
Quando le cose si fanno per amore
Cos’è il non amore? Magari tutto quello che viene fatto per scambio di interesse, per utilità momentanea, guai a rimanerne contagiati, si diventa scettici, privi di empatia, uno di quegli individui, facile a trovarsi, che si gira dal lato opposto nel momento in cui qualcuno a bisogno di lui, uno dei tanti che non vede e non sente, non si impiccia, perché non gli interessi ne tu nei i problemi del genere umano, quasi non ne faccia parte… e poi ?
Poi c’è chi non riesce neanche più a guardare un telegiornale senza sentirsi male, talmente è tanto lo schifo che pervade il mondo a cui si assiste quotidianamente.
E’ normale da una parte che sia così, in quanto il genere umano, si sa, non brilla di perfezione, ma ciò che non è normale e far finta di nulla, l’indifferenza, è un’arma letale, peggiore del piccolo virus del non amore, chi non sa amare puo’ essere stato vittima di molteplici problematiche infantiliche lo hanno reso così, ma l’indifferenza è ben altra cosa.
Quando si è contagiati da questo piccolo infimo male si finisce per credere che tutto il mondo circostante ne sia vittima e quindi, ci si arrocca in una posizione di giudice che riconosce questa anormalità in ogni individuo a specchio di se stesso, si è portati a pensare che ogni nostro simile sia alimentato nei suoi gesti altruistici da ideali di opportunismo… no!
Le persone altruiste
Non funziona così! Ci sono persone che le cose le fanno per amore, ti tendono la mano nel momento del bisogno perché la loro indole, il loro modo di essere giusto o sbagliato che sia, a voi il libero arbitrio, non gli permetterebbe di fare diversamente.
Ci sono persone che lottano per amore di un ideale, per la giustizia, per la fame nel mondo, per i più deboli, per un principio di libertà e di uguaglianza, infischiandosene completamente di pensare a ciò che gli conviene o no, e tutto questo, per amore, la consapevolezza che non si è nati per essere degli individualisti senza scrupoli, ma degli esseri umani che hanno e avranno sempre bisogno gli uni degli altri, un po’ come i figli da piccoli e non solo, dei loro genitori.
Sognare un biglietto o dei biglietti: significato simbologia e numeri connessi
Biglietti d’invito: scrivere un invito
Prima di realizzare un biglietto d’invito, è indispensabile decidere le dimensioni del biglietto, il formato, il tipo di scrittura da adottare, e valutare se ci sono alcune parti di informazioni scritte che vogliamo mettere in evidenza. I biglietti d’invito si utilizzano per compleanni, battesimi, comunioni, matrimoni, feste di laurea e tutti quegli eventi in cui, si organizza una festa o cerimonia.
Biglietti d’invito: come realizzarli e scriverli
La carta da adottare può essere liscia o ruvida, bianca, colorata, con disegni o senza. Anche per quanto concerne, il tipo di inchiostro da adottare possiamo scegliere tra numerosi elementi: i colorati, le biro, i pennarelli, le tempere, gli acquerelli. Una volta deciso il materiale da utilizzare non ci resta che valutare l’impaginazione del testo e la sua lunghezza.
Riporteremo tutte le informazioni necessarie sul foglio: il nome dell’ospite, la data l’orario e il luogo dell’evento.
Per ottenere un buon risultato è bene utilizzare un biglietto guida dove tracceremo delle linee distanziatrici per il testo cercando di bilanciare le scritte delle informazioni necessarie, se siamo bravi nel disegno potremmo realizzare delle piccole personalizzazioni dipinte, in caso contrario ci limiteremo alla scrittura del biglietto scegliendo di adornarlo magari con fiorellini secchi incollati, piccole conchiglie, nastrini colorati, dando libero sfogo alla nostra fantasia.
I biglietti d’invito sono utilissimi per molti generi di eventi formali ed informali come feste, compleanni, eventi, matrimonio e cerimonie in genere, e molti altre occasioni.
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