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martedì, Settembre 30, 2025
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Intimità: comprensione ed equilibrio di coppia

 

 

Intimità in un rapporto significa poter essere sempre se stessi fidandoci della comprensione e accettazione del nostro partner, permettendo all’altro di fare la stessa cosa, è ovvio che bisogna fissare delle linee ben precise di reciproca accettazione , oltre le quali non bisogna andare, ma è di fondamentale importanza riuscire a comprendere le esigenze altrui, anche se qualche volta, egoisticamente, non ci fanno del tutto piacere.

Intimità: comprensione ed equilibrio di coppia

Non bisogna tentare di cambiarci ne di cambiare l’altro, ma cercare di acquisire consapevolezza  delle caratteristiche  ed esigenze mentali, psicologiche, sociali, professionali dell’altro, nessuno deve soffocare nessuno, ne privarsi di cose importanti  e fondamentali, per la gratificazione e realizzazione della propria personalità, solo in questo modo è possibile raggiungere un equilibrio di coppia.

Intimità: comprensione ed equilibrio di coppia

Ogni individuo racchiude nel suo essere forza e fragilità, passioni e paure talento e fallimento, se è vero che in certi casi la mediazione rimane l’unica via percorribile è altrettanto vero che una persona non libera di esprimere se stessa non è felice, ed una persona non felice ama ed è amata in maniera minore.

Il mondo maschile e femminile si scontra da sempre sul piano emozionale e sensoriale nonché sul piano dei rapporti umani, molto spesso concepiti in maniera differente dai due sessi, l’uomo risulta far prevalere il raziocinio, la donna invece il lato istintivo e la sensibilità.

Due creature profondamente diverse possono trovare il loro equilibrio e quindi una profonda intimità soltanto favorendo il dialogo la realizzazione dell’io soggettivo e il rispetto reciproco, quando, anche uno solo dei due non tiene conto di queste tre regole fondamentali, il rapporto rischia di andare in crisi, il non ascolto e indice di non rispetto, il rifiuto di un sano confronto, qualunque sia l’argomento in merito deve portare all’ascolto e all’accettazione delle esigenze soggettive.

Molto spesso, per situazioni di comodo o retaggi culturali si finge di non capire o si finisce per non ascoltare il partner, questa è la strada che conduce alla non intimità e contribuisce ad incrinare anche i rapporti più solidi.

Concludendo come in tutte le cose, la strada migliore da percorrere è quella in discesa, per imboccarla è sufficiente una buona dose di mediazione, senza alterare in maniera prepotente i propri principi e le proprie convinzioni, determinante risulta essere la capacità di ascolto delle esigenze e problematiche dell’altro, senza partire mai dal presupposto che abbiamo ragione, questo limita la capacità di comprensione, non dimentichiamo che uomo e donna sono due universi completamente differenti e non potranno mai incontrarsi in pieno, ma venirsi incontro, si!

 

 

 

 

 

I Crisantemi semplici o doppi fiori da “cerimonia”

Crisantemi
Novembre 10 consigli per piante e fiori in casa, balcone e terrazzo

I crisantemi sono splendidi fiori che la natura ci ha regalato in molte variazioni di colore e corolla è uno dei fiori più amati nel mondo.

 

I Crisatemi semplici o doppi fiori da "cerimonia"
I Crisantemi semplici o doppi fiori da “cerimonia”

 

Nel nostro paese (Italia), il fiore del crisantemo viene usato per la commemorazione dei defunti, in quanto fiorisce in Ottobre  ed è facilmente reperibile in questo periodo. In Cina e in Corea è usato per feste e matrimoni in particolar modo, mentre in Giappone è il fiore nazionale, viene commemorato ogni anno dall’Imperatore che in quell’occasione apre i giardini della Reggia Imperiale.

 

I Crisantemi semplici o doppi fiori da “cerimonia”: le varietà

Appartiene alla famiglia delle Composite, esiste in numerose varietà ed ibridi che tendono ogni anno ad aumentare di numero. La specie originano dalla Cina e dal Giappone e sono state introdotte in Europa nella seconda metà del 700: “Chrysanthemum sinense” e “Chrysanthemum indico” due specie perenni con stelo molto lungo circa un metro, caratterizzati da numerosi rami, le foglie sono di forma ovale, i fiori sono a grappoli con disco centrale giallo e numerose ligule di molteplici colori.

Le numerose specie coltivate presentano fiori semplici, doppi più o meno grandi, i colori invece vertono dal giallo al bianco, porpora, rosa e rosa violetto.

Fioritura e norme colturali dei crisantemi

Fioriscono da Ottobre a Novembre e vengono utilizzti per abbellire aiuole o come fiore reciso.

Si piantano in primavere e si moltiplicano  per talea, divisione dei cespi o per seme.

Amano tendenzialmente la mezz’ombra terreno compatto e ben concimato (per favorire la fioritura) ed annaffiature regolari due tre volte la settimana.

Malgrado da noi (Italia), sia riconducibile alle cerimonie funebri, il crisantemo è un bellissimo fiore dai colori assortiti e vivaci.

 

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Gesti e parole

 

 

Sono una donna? No, oggi sono l’umiliata, il nulla.

Oggi sono polvere, aria, carne da macello su cui sfogare la tua ira.

Gesti brutali e parole taglienti

accendono in me un dolore insopportabile.

Ricordo indelebile nella mia mente.

Un mattone sul mio cuore, un recinto per l’anima.

Un dolore che brucia sulla pelle come fuoco.

Tu urli, la rabbia si accende sul mio volto,

ti offende.

Non sono una persona, ora.

Non sono una donna, ora.

Sono carne in balia della tua ira.

Gli altri: spettatori assenti e indifferenti!

Il mio nome si perde nel nulla,

il mio volto si spenge, e il sorriso svanisce per sempre.

L’umiliazione mi porta via, via da qui,

per sempre.

 

2007

Mara Mencarelli

Mobbing: nei posti di lavoro, negli ambienti sportivi, in famiglia

Per mobbing si intende un insieme di atteggiamenti violenti, quali umiliazione, emarginazione, maldicenze, abusi psicologici, aggressività verbale ed angherie di vario genere, attuate da uno o più individui nei confronti di una “vittima”, volti a sminuire e destabilizzare la figura professionale e sociale di un individuo. Il Mobbing può mettere a dura prova la sanità psichica e fisica di un individuo. Vediamo come riconoscere atti di mobbing nei vari contesti, lavorativi e sociali e cosa fare.

Mobbing: nei posti di lavoro, negli ambienti sportivi, in famiglia

I danni provocati dal mobbing sono di natura, professionale, sociale, psichica, e fisica, episodi ripetuti di mobbing possono indurre l’individuo che li subisce a stadi di forte depressione, perdita di autostima e sfiducia nelle proprie capacità, quando poi subentrano situazioni di emarginazione collettiva, il danno diventa maggiore e spesso assume un peso insostenibile.

Generalmente questa pratica è spesso condotta con il fine di indurre la vittima ad abbandonare da sé il lavoro, o il luogo specifico in cui si verifica “L’aggressione psicologica continuata”.

Alle volte il mobbing viene praticato come ritorsione in seguito a argomenti non condivisi, ad un rifiuto sessuale, o a proposte illecite alle quali il soggetto non vuole sottomettersi.

L’attività di mobbing può anche non essere di per sé illecita o illegittima o immediatamente lesiva, si deve invece considerare la sommatoria dei singoli episodi che nel loro insieme tendono a produrre il danno nel tempo.

Mobbing gerarchico e Mobbing ambientale

Possiamo fare una distinzione fra mobbing gerarchico o verticale e mobbing ambientale o orizzontale; nel primo caso gli abusi sono commessi da superiori della vittima.

Nel secondo caso sono i colleghi della vittima ad isolarla, a privarla apertamente della ordinaria collaborazione, e del normale scambio di rapporti sociali che vanno dal dialogo alla collaborazione lavorativa.

All’interno di un gruppo queste situazioni si creano anche nei casi di temuta concorrenza, quando le capacità della vittima superano la media comune, infastidiscono e creano antagonismo malsano nei colleghi, la vittima viene dunque utilizzata come “capro espiatorio” su cui far ricadere la colpa della disorganizzazione, delle inefficienze dei fallimenti o di qualunque problematica esistente o non.

Nel Mobbing si arriva a creare maldicenze e menzogne con lo scopo di mettere in cattiva luce la vittima, che spesso cedendo da un punto di vista psicologico alle innumerevoli pressioni, finisce per assumere, talvolta, un comportamento aggressivo che non fa che peggiorare la situazione.

In ogni caso, il mobbing è riferibile ad un complesso, sistematico e duraturo comportamento da parte del datore “di lavoro” (o altri) che va esaminato in tutti i suoi aspetti considerando le eventuali conseguenze e i danni, per creare un coacervo di stimoli lesivi che non può né deve essere frazionato o spezzettato in tanti singoli episodi, ciascuno dei quali aventi nel tempo un proprio effetto sanitario  e di conseguenza, giuridico.

Dei contratti di lavoro in alcuni paesi, prevedono un risarcimento danni di circa 250.000 euro per lavoratori mobbizzati.

Mobbing familiare

Il mobbing familiare si verifica tendenzialmente all’interno delle dinamiche relazionali coniugali e familiari ed è finalizzata alla delegittimazione di uno dei coniugi e alla estromissione di questo dai processi decisionali riguardanti la famiglia in genere e nello specifico i figli, generalmente coinvolge le famiglie separate. Spesso in questi ambiti è presente l’aggravante della crudeltà verbale, fortemente destabilizzante per la vittima.

Mobbing sociale

Alcune forme di mobbing, sia orizzontale che verticale si verificano in contesti differenti da quello lavorativo, in luoghi in cui si instaurano  dei rapporti sociali aggreganti, quali amicizie, circoli sportivi, attività scolastiche, gruppi o bande giovanili,, associazioni di tipo amatoriale.

Mobbing scolastico

Il mobbing scolastico talvolta viene realizzato dai compagni nei confronti di un alunno “vessazione di branco”, altre volte, viene operato da un insegnante nei confronti di un allievo (o più allievi), con provvedimenti disciplinari non giustificati o atteggiamenti vessatori e denigratori. Altre volte alcuni professori psicologicamente più fragili, subiscono mobbing da allievi particolarmente aggressivi e turbolenti.

Danni del mobbing e norme giuridiche

I  danni del mobbing sul soggetto colpito vanno da perdita di autostima, depressione insonnia, cefalea, tachicardia, disturbi gastrointestinali, dermatite, isolamento sociale, nevrosi e in casi estremi suicidio.

In italia il numero di vittime da mobbing è superiore ad un milione si arriva a quasi 5 milioni se si considerano anche i casi di mobbing familiare scolastico e sociale.

In Italia gli atti di mobbing possono rientrare (dato che non esiste una legge in materia), in altre fattispecie di reati comprendenti le lesioni colpose anche aggravate qualora si verifichi stato di sofferenza e malattia o ripercussioni psicologiche di una certa entità, incluso il risarcimento del danno biologico determinato da mobbing.

Numerosi articoli del codice penale trattano comportamenti propri del mobbing quali le percosse, gli abusi fisici e psicologici, lesioni personali, ingiurie, minacce di vario tipo ed entità, maldicenze.

Ciò che ognuno di noi, nel suo piccolo ha il dovere di fare quando viene a conoscenza di casi di mobbing è segnalarli e sostenere la vittima. Spesso però accade l’esatto contrario, talvolta per paura, altre volte per convenienza personale, o semplice menefreghismo.

 Gesti e parole

 

Oggi sono l’umiliata, il nulla,

 polvere, aria, carne da macello su cui TU puoi sfogare la tua ira,

gesti brutali, parole taglienti

accendono in me un dolore insopportabile,

indelebile nella mia mente.

Un mattone sul mio cuore.

Un dolore che brucia sulla pelle come fuoco.

Furti nei supermercati: povertà in aumento

Ladri e vacanze: le norme di sicurezza da rispettare
Ladri e vacanze: le norme di sicurezza da rispettare

 

Elevatissimo il numero di furti che avviene nei supermercati  in crescita negli ultimi anni ha raggiunge cifre preoccupanti. Un fenomeno presente in tutto il mondo notevolmente in crescita in Italia, che risulta avere uno dei picchi più alti rispetto alla media globale. Responsabili dei furti clienti e personale interno (disonesto). Si valuta che in  Italia vadano persi circa 3,5  miliardi l’anno, per via dei furti. I dati Istat sui poveri sono chiari! Furti in aumento parallelamente all’aumento della povertà che riguarda il nostro paese.  Ma perché avvengono i furti e quali sono le categorie più a rischio in tal senso? scopriamolo insieme!

Furti nei supermercati: povertà in aumento

 Tra i tanti esercizi commerciali sembra proprio che le strutture più colpite sono i supermercati, i negozi, le grandi catene di distribuzione,  inclusi i locali, nonostante le moderne tecnologie che consentono di sorvegliare ampie aree all’interno delle attività commerciali.

Tra i settori più colpiti troviamo gli articoli firmati, accessori, vestiti, gioielli e bigiotteria, i prodotti tecnologici quali Mp3, videogiochi, consolle, altro settore molto colpito è quello dei cosmetici, comprendente trucchi, profumi, creme. Il 30%  circa dei furti, verte tristemente sul settore alimentare, questo deve farci riflettere, in quanto chi ruba cibo, lo fa per mangiare e nutrirsi, il cibo a differenza degli altri prodotti è un genere di prima necessità.

In altre parole, l’aumento dei furti registrato negli ultimi anni nelle case e negli esercizi commerciali è ovviamente condizionato, oltre che da mal costume, da necessità e povertà crescente.

 

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Una povertà crescente che attualmente oltre a risentire della crisi economica degli ultimi anni è stata investita dalla crisi determinata dalla pandemia globale che ha impoverito non solo L’Italia ma tutti i paesi.

Ma chi sono gli autori dei furti? contrariamente a quel che si pensa la fascia di età è molto mista, vi confluiscono giovani di tutte le età ma anche persone di mezza età e persino anziani provati dall’indigenza a cui lo stato li ha reclusi con pensioni sempre meno in grado di tenere il passo con l’inflazione.

La Pigrizia: quando è da considerarsi patologica

 

                    Il dolce far niente…beh, ogni tanto ci vuole!

 

Se da molti è considerata una caratteristica tipicamente caratteriale, nella branca medica la pigrizia, quella cronica persistente, presente nella vita quotidiana, influenzante attività lavorativi e rapporti sentimentali, è in realtà considerata da alcuni una malattia legata alla sfera psichica che insorge in relazione alla (Sda), cioè sindrome da deficit di attenzione.

La Pigrizia: quando è da considerarsi patologica

Un’ indagine svolta fra vari specialisti del settore ha rilevato una percentuale di Sda elevata (circa il 50 ) tra i soggetti patologicamente pigri e procrastinati.

Capita a tutti di dover rimandare delle cose da fare per breve periodo o per lungo tempo, ma la “procrastinazione”, (così viene definita la pigrizia cronica), può determinare, lì dove sia presente in maniera costante e rilevante, problematiche sociali e lavorative.

Procrastinare: come e perché

Alla base della procrastinazione (pigrizia) c’è una incapacità del soggetto nel voler affrontare e risolvere problematiche di piccola e grande importanza, una sorta di rifiuto ed odio verso “l’io futuro”, che li spinge a lasciare gli oggetti nei posti più impensati (la tazza del caffè sul pavimento, i sacchi della spazzatura sul balcone in mucchi, i vestiti un po’ ovunque).

Tendenzialmente i soggetti che tendono a procrastinare si annoiano con maggior frequenza e più in fretta delle media, inoltre tendono ad essere caratterialmente impazienti ed impulsivi.

Le persone che tendono a rimandare continuamente impegni, problematiche e quant’altro, in genere ottengono meno successi a livello personale e lavorativo e tendono a guadagnare meno degli altri, sono tendenzialmente quelle persone che vivono alla giornata senza rimuginare troppo tra passato e futuro, mentre gli individui che guardano al futuro pianificandolo con impegno, generalmente hanno più successo, lavorano di più ed ottengono risultati migliori sia a livello lavorativo che scolastico e sociale.

Il fenomeno della procrastinazione riguarda circa il 25 % della popolazione, quindi come possiamo vedere non costituisce un’eccezione, ma coinvolge una gran fetta dell’umanità.

Quando la pigrizia si può considerare un “problema” e quindi va etichettata come patologia? Quando quest’arte del rimandare condiziona la vita sociale e lavorativa dell’individuo, facendolo diventare un grattacapo per se e per gli altri, in questa fascia rientrano circa il 5-10 % della popolazione.

Spesso la procrastinazione o pigrizia è associata ad uno stato di depressione più o meno latente.

Se è vero che la pigrizia esasperata danneggia la vita dell’individuo, è anche vero che in natura gli animali tendono a vivere in uno stato di procrastinazione  o pigrizia costante, facendo solo ciò che gli è strettamente necessario per la sopravvivenza, allo stesso modo alcuni esseri umani tendono ad alleggerire i loro impegni e i loro doveri alla ricerca di una felicità riposta nel “non fare”, diremo anche che, organizzarsi il tempo e le giornate in modo troppo ferreo e auto-disciplinante, potrebbe portarci a risultati ottimi a livello lavorativo, ma spesso non induce felicità, in quanto l’essere umano ha la necessità di rispettare i ritmi personali e naturali che gli provengono dalle sue origini.

Concludendo, diremo che la giusta via per vivere in equilibrio con noi stessi e con gli altri è, come sempre, “la via di mezzo”, gli eccessi sia da un lato (procrastinazione) che dall’altro (eccessiva autodisciplina e programmazione), inducono entrambi a forme patologiche socialmente e individualmente nocive.

 

 

Blog, community, motori di ricerca, parole chiave

Notizie in vetrina Blog di moda
Notizie in vetrina Blog di moda

Molti di noi amano in maniera irrazionale lo scrivere, questa passione ci porta ad aprire dei blog e scriver articoli di ogni genere, il  guadagno molto spesso e specie all’inizio di questa avventura, risulta essere veramente marginale (pochi euro al mese), eppure continuiamo a scrivere. Le motivazioni sono variabili e soggettive, alcuni, i più esperti, hanno trovato il modo nel tempo, di realizzare effettivamente un discreto guadagno, ma per giungere a questo traguardo, bisogna acquisire l’esperienza e la capacità di sapersi muovere nel web.

Blog, community, motori di ricerca, parole chiave

Uno degli elementi fondamentali per dare risalto ad un blog è il tipo di articoli che si scrivono, la frequenza, le immagini che si usano (ma ricordate che queste sono visibili solo dopo che le persone stanno visualizzando il nostro blog), fondamentale secondo me,  è il titolo e la ricerca da parte dei motori di ricerca.

Sperare di far funzionare un blog solo tramite twitter, i sociale e le amicizie comuni non è corretto.  La grande spinta sulla quale si deve puntare è il motore di ricerca. La visibilità cambia le carte in tavola ci premette di guadagnare con le pubblicità e di acquisire clienti che ci chiedono di scrivere per loro.

Le parole chiave o parole comunemente più usate per le ricerche nel web di determinate categorie o settori, sono molto importanti motivo per cui quando state per scrivere un articolo dovete tenerne conto, ed impostate il vostro titolo in base a questi criteri.

Questo non significa che dobbiamo snobbare gli altri sistemi di visibilità, anzi, uno di questo è costituito dalla creazione delle community, forum e quant’altro,

Community forum e social

Le “Community” ed i relativi forum, servono a relazionarsi, risolvere piccoli problemi inerenti la gestione del blog, (soprattutto quando il supporto tecnico scarseggia), inoltre sono un valido strumento per condividere i nostri articoli su varie vetrine, questo non significa cedere diritti d’autore ma semplicemente aprire una porticina in più di visibilità al nostro blog, quindi è molto utile appartenere alle community così come crearle.

Un altro strumento utile è l’iscrizione alle new sletter, queste permettono di ricevere nella posta un link con il nuovo articolo, ogni qualvolta un blog lo pubblica.  Spesso me li vado a leggere e li condivido, un piccolo aiuto gratuito che non costa nulla se non un po’ di tempo, piano piano impareremo ad identificare i blogger che investono maggiormente il loro tempo in questa attività e i prodotti “articoli” che meritano maggiormente la nostra attenzione.

Gli errori, se scriviamo in fretta, ci sono ed è normale, spesso sono di battitura, e non ritengo che influenzino più di tanto la ricerca, mentre i contenuti ed i titoli si! Quindi, mettiamoci al lavoro e un in bocca al lupo a tutti i blogger!

 

Enrico Brignano: breve biografia

Enrico Brignano nasce a Roma il 18 Maggio del 1966, un grande talento rivelatosi sin da bambino nel suo ambiente privato è diventato un gran comico, attore cabarettista, regista e conduttore televisivo. Dopo una lunga gavetta e studi specifici per apprendere le tecniche di recitazione il giovane ragazzo brillante e divertente riesce a sfondare meritatamente nl mondo dello spettacolo.

Enrico Brignano: breve biografia

La sua carriera, pochi lo sanno, inizia nell’ambito domestico, tra amici e parenti amava cimentarsi in imitazioni, barzellette piccoli spettacoli improvvisati in maniera estemporanea, la sua comicità innata e la sua gran passione per il mondo dello spettacolo lo hanno portato, con grandi sacrifici e fatica, ad essere ciò che tutti conosciamo.

Ho avuto il piacere di conoscerlo in giovane età per via di amicizie e parentele comuni e sono sinceramente molto fiera di vedere la strada che è riuscito a percorrere, il suo talento, sebbene abbia ricevuto una notevole impronta derivante dalla scuola di Gigi Proietti, dove è iniziata la sua “gavetta” artistica, è naturale spontanea ed innata. Ho passato pomeriggi interi a contorcermi dalle risate quando ancora era un giovane 15 enne simpatico e spiritoso, non conosceva scuole ne maestri, era semplicemente lui Enrico, già unico e bravissimo.

Studi e percorso artistico Brignano

In seguito i suoi studi e il suo perfezionamento artistico lo porteranno a girare dal 1998 al 2000, la serie televisiva “Un medico in famiglia”, nel 2000 gira il film “Si fa presto a dire amore” in cui lo vediamo come regista e protagonista.

La sua vera ascesa nel mondo dello spettacolo inizia in questi anni, in cui si propone al pubblico in un vasto numero di tournee estive di teatro e cabaret, nel 2001 gira un altro film per la regia di Carlo  Vanzina South Kensington.

Ben presto dirigerà le sue forze ed il suo talento verso ciò che realmente lo appassiona: il teatro. Scrive ed interpreta numerosi spettacoli di grande successo.

Nel 2007 lo vediamo approdare in TV come conduttore televisivo del programma intitolato Pyramid, contemporaneamente farà parte del casting di Zelig.

Nel 2008 si sposa è al suo primo matrimonio che finirà dopo appena 4 anni.

Nel 2010 lo vediamo nuovamente a teatro dove interpreterà il ruolo di Rugantino, continuano intanto le sue tournèe come cabarettista e comico.

Recentemente ha perso il padre, nell’Agosto 2011, durante una tournee a Termoli.

Prossimamente apparirà nella serie televisiva “I Cesaroni”.

Ultimamente è stato ospite nel programma televisivo delle Iene dove in uno splendido monologo ispirato ai fatti recenti dei ” Black Block ha riaffermato in una satira pungente le sue grandi doti di attore comico.

In anni più recenti è convolato a nozze dal 2008 al 2013 con Bianca Pazzaglia. Il secondo matrimonio, più felice, arriva dopo alcuni anni di convivenza (dal 2014) è avvenuto nel 2022 con Flora Canto, attualmente è padre di due bellissimi bambini.

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Enrico Brignano