Bonsai di Albicocco, coltivazione, rinvaso, cure e curiosità

Bonsai di Albicocco, coltivazione, rinvaso, cure e curiosità
Bonsai di Albicocco, coltivazione, rinvaso, cure e curiosità

Tra le specie di bonsai da esterno si collocano, senza dubbio, i bonsai da frutto, come ad esempio, albicocco, susino, pero e melo insieme a molte altre specie di alberelli. Sebbene siano bonsai da esterno in inverno andranno ritirati all’interno e comunque protetti riposti al riparo. Settembre e Ottobre, sono dei mesi ancora buoni per i bonsai e le piante ma in alcune zone climatiche già dai primi di novembre gli alberelli di bonsai andranno protetti dal freddo e dal gelo in arrivo.

Il bonsai di Albicocco, essendo alberi da frutto a foglia caduca, verso l’inizio dell’autunno, inizieranno a perdere le foglie che da verdi, tenderanno da prima ad ingiallire. Ma scopriamo di più su come coltivare il Bonsai da frutto e nello specifico quello di Albicocco.

Bonsai di Albicocco, coltivazione, rinvaso, cure e curiosità

Sicuramente in autunno questo bonsai da esterno perderà una ad una le foglie lasciando il tronco nudo. E’ questo il momento in cui l’albero diventa dormiente ed è sempre questo il periodo in cui si rende necessario proteggere il piccolo albero da eventuali gelate che si presenteranno in inverno.

Bonsai al chiuso o all’aperto, piantine da interno o esterno che sia, non si deve dimenticare che queste piante in natura possiedono un apparato radicale profondo che viene protetto dalla terra stessa.

I bonsai invece, hanno un pane di terra limitato ed è per questo che le radici andranno sempre protette dal gelo. L’ideale per i bonsai da esterno sarebbe un ambiente riparato, chiuso intorno ai 10 – 12 gradi e anche meno l’importante che non vada sotto lo zero.

Fiori di bonsai d’Albicocco

I fiori di albicocco sono davvero molto belli, profumati ed isolati dal colore bianco o rosa pallido spuntano sui rami prima che l’albero abbia emesse lo foglie. Teneri e delicati come i fiori di mandorlo e di pesco sono molto decorativi e in estremo oriente simboleggiano l’arrivo della primavera-.

In Giappone il Prunus mume (albicocco da fiore del Giappone) è molto utilizzato nella produzione di alberi di bonsai mentre da noi è più raro reperire questa bella specie.

Coltivazione bonsai di Albicocco

Spesso per ottenere un alberello di albicocco bonsai si preferisce, per produrre un tronco più robusto coltivare l’albero in terra e poi trasferirlo nel vaso da bonsai operando le opportune potature. Un sistema questo che può essere messo in atto per moltissime specie. Gli stili di bonsai che possono essere adottati per il bonsai di albicocco sono praticamente tutti, tranne quello a scopa.

Esposizione

E’ in natura un albero da frutto che vive all’esterno, dunque sopporta le temperature basse ma è comunque necessario fare attenzione al gelo che potrebbe danneggiare la pianta e comprometterne la fioritura. Tenere preferibilmente in pieno sole.

Annaffiatura

Ama abbondanti irrigazioni nel periodo estivo, da diradare in autunno e in inverno. Quando sul bonsai di albicocco compaiono le prime gemme è necessario mantenere il terreno umido per vitare che cadano, esattamente come i fiori prima ed i frutti poi.

Concimazione Albicocco bonsai

L’alberello di bonsai d’albicocco richiede concimazioni da effettuare ogni 15 giorni. Ad inizio estate andrà usato abbondonate azoto, poi successivamente andrà ridotto il quantitativo a favore di potassio e fosforo. Una buona concimazione favorisce la fioritura invernale che si verifica generalmente a febbraio.

Rinvaso Bonsai albicocco

Questo bonsai da frutto andrà rinvasato in autunno avanzato con cadenza annuale. Il rinvaso va fatto prima della fioritura che avviene generalmente tra gennaio e febbraio. Si deve fare attenzione in quanto l’albicocco ha fioritura precoce.

Potatura e legatura bonsai d’albicocco

Mentre la potatura si effettua normalmente dopo la fioritura, la legatura in genere non viene effettuata su questa specie di bonsai. In autunno si effettua un altra piccola potatura.

Moltiplicazione

Il bonsai di albicocco può essere riprodotto in vari modi: Propaggine in estate, talea legnosa a fine inverno ed infine attraverso l’innesto che rimane il metodo più utilizzato.

Parassiti e malattie dei bonsai di Albicocco

In inverno richiede degli interventi preventivi che scongiurano così la presenza di parassiti distruggendo larve e uova, in quanto può essere soggetto ad attacchi di afidi e pidocchi nonché mosca e tarlo del legno.

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Tra le malattie che possono colpire il bonsai di albicocco ricordiamo il marciume radicale e come tutti i prunus al mal della bolla ed al Coryneum, una malattie che macchia le foglie di albicocco le riempie di forellini. Il rimedio per queste malattie consiste nei trattamenti con prodotti a base di ziram.

Del bonsai di albicocco vi abbiamo parlato in breve anche in questa guida sui bonsai.

Curiosità Albicocco

Si può stabilire l’anno di nascita di una pianta nei secoli? Per alcune specie è difficile stabilire quando si sono originate, per altre, invece, è più semplice: nel caso dell’albicocco è noto che questa specie di albero da frutto era già noto ed utilizzato almeno dieci secoli prima di Cristo.

La sua storia dunque è molto antica. Attualmente viene coltivato in circa 60 paesi, mentre in Cina, dove cresce spontaneo è presente da oltre 4000 anni.

I romani introdussero ln Italia ed in Grecia l’albicocco nel 70 – 60 s. C. Ma sembra che la sua diffusione nel mediterraneo fu consolidata dai popoli arabi infatti la parola “albicocco” deriva dalla parola latina “praecoquum” che significa precoce, riferito alla sua fioritura, e alla parola araba barqūq.

Le albicocche contengono una buona quantità di ferro utile per la formazione di emoglobina; inoltre essendo ricche di carotenoidi e vitamina A aiutano a rafforzare la vista.

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