Bonsai di Cotogno coltivazione, potatura, rinvaso e riproduzione

Bonsai di Cotogno coltivazione, potatura, rinvaso e riproduzione
Bonsai di Cotogno coltivazione, potatura, rinvaso e riproduzione

Cotogno: sotto un unico nome si nascondono, effettivamente, due generei diversi di piante da cui originare i bonsai: la Chenomeles Japonica, originaria di Cina e Giappone, volgarmente chiamata Cotogno da fiore giapponese, e la Cydonia vulgaris, ossia il comune cotogno. Del Bonsai di Cotognastro giapponese vi abbiamo già parlato, ora vediamo il Bonsai di Cotogno, la sua coltivazione, le potature, il rinvaso ed i metodi per ottenere nuove piante con la riproduzione.

Bonsai di Cotogno coltivazione, potatura, rinvaso e riproduzione

Fiori di Cotogno

Il Cotogno da fiore giapponese, viene coltivato, in particolar modo, per i suoi fiori appariscenti e dalla profumazione intensa che sbocciano sui rami nudi in primavera. Bello e facile da coltivare, fiorisce in una vasta gamma di colorazioni che vanno dal bianco al rosa fino all’arancio e rosso.

Il Comune Cotogno, invece, bonsai a foglia caduca, è praticamente un melo, di cui parliamo in questa guida sui bonsai, viene coltivato per i suoi frutti autunnali dal colore dorato, piuttosto grandi; ed è proprio la dimensione dei frutti che fa ritenere, ad alcuni che il Cotogno, non sia molto indicato per i bonsai.

I fiori di cotogno comune, sono diversi da quelli del Cotogno giapponese, ma ugualmente molto belli, grandi e bianchi.

Bonsai di Cotogno comune o vulgaris esposizione e annaffiature

I bonsai di Cotogno amano il sole pieno, ma in inverno si deve proteggerli dal gelo. Per quanto riguarda le irrigazione, ama il terreno fresco motivo per cui durante il periodo vegetativo è consigliabile irrigare l’alberello tutti i giorni. In inverno le irrigazioni andranno diradate, come avviene per molte tipologie di bonsai.

(Volendo si consiglia di vaporizzarne i rami della C. Japonica “Cotognastro Giapponese” ma questo solo quando non vi sono ne fiori ne frutti anche se essendo un bonsai che vive all’aperto, e dunque da esterno, non ha necessità di nebulizzazioni).

Bonsai di Cotognastro, coltivazione e potatura
Bonsai di Cotognastro, coltivazione e potatura

Concimazione Cotogno bonsai

Il Cotogno Vulgaris andrà supportato con delle concimazioni durante il periodo vegetativo procedendo ogni 2- 3 settimane.

Bonsai di Cotogno: rinvaso, potatura, legatura e moltiplicazione

Il Cotogno Vulgaris va rinvasato in primavera ad anni alterni, usando terriccio di base preferibilmente sabbioso. (La specie C. Japonica, invece, rinvasare in primavera con terriccio per bonsai ogni 2 o 3 anni).

La potatura dovrà avvenire a metà autunno, tagliando la nuova crescita e lasciando solo due nodi nuovi per ottenere una fioritura più copiosa nella primavera seguente.

Il bonsai di Cotogno può essere formato e legato per creare vari stili di bonsai, il filo è da usare con cautela, in quanto i rami sono delicati e tendono a spezzarsi. Tuttavia, come accade per tutti gli alberi da frutto, ed i bonsai da frutto, la forma si ottiene con un’apposita potatura.

Per quanto riguarda la moltiplicazione, i bonsai di Cotogno si propagano bene per seme, margotta, innesto e, ovviamente per talea di bonsai.

Bonsai di Cotogno, parassiti e malattie

Tra i parassiti che possono colpire i Cotogni troviamo sia gli afidi che le cocciniglie da trattare con prodotti specifici o con rimedi naturali. (Insetti ed animali nocivi per piante e bonsai: 5 rimedi naturali).

Si tratta di una pianta, il Cotogno, abbastanza resistente, ma per via di eventuali carenze di ferro, può ammalarsi di Clorosi Ferrica che si manifesta con l’ingiallimento e la scoloritura delle foglie. Per porvi rimedio, è necessario somministrare ferro per via radicale e fogliare. Infine, il cotogno è soggetto a malattie fungine come ad esempio l’oidio. Trattamenti preventivi potranno scongiurare questo pericolo.

Curiosità sul Bonsai di Cotogno

Il cotogno, ormai quasi scomparso dalle nostre coltivazioni, è stato ampiamente coltivato un tutto il bacino del Mediterraneo sin dai tempi dei tempi. Viene usato come porta innesto per meli e peri. I frutti del Melo Cotogno sono aciduli e da essi si ottengono ottime confetture.

L’albero di Cotogno è nella mitologia un l’albero sacro alla Dea Greca Afrodite, simbolo di amore e fertilità.

Racconta una leggenda su Afrodite che i famosi pomi d’oro del melo cotogno furono conquistati faticosamente da Ercole nella sua undicesima prova: L’undicesima fatica di Eracle: Ercole e le 3 mele d’oro.

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