L’algoritmo di Google è “ballerino” e con i suoi nuovi aggiornamenti annuali ha fatto piangere un bel po’ di web agency. Arrivano i consigli degli esperti, ma spesso non centrano il problema. Rimane il fatto che un buon DA può proteggere i grossi siti rispetto a dei blog di piccola caratura, ma comunque sia, il ciclone algoritmo Google arriva e travolge, poi si devono raccogliere i dati attendere che si stabilizzi e vedere se le visite sono salite o scese.
L’ultimo aggiornamento dell’algoritmo di Google di Maggio, ha tagliato le visite di un terzo a molti siti. I consigli in rete sono svariati, ma a mio avviso, non sempre giusti. Anche alcuni dei miei siti hanno subito una penalizzazione ma ora sono tornati ai ritmi di sempre. Come ho fatto? Vediamo come recuperare le visite sul blog se si è penalizzati dall’algoritmo di Google
Come recuperare le visite su blog e siti web
Per prima cosa devo fare una distinzione tra blog e siti web. I siti vetrina sono concepiti per pubblicizzare un’attività e per questo, in genere, si punta su determinate keyword che compaiono lato home page, presenti anche negli articoli e nelle categorie. Mentre per quanto riguarda i blog, la situazione è diversa. Vi sono dei siti verticali che trattano solo determinati argomenti, e dei blog lifestyle che però, pur trattando più argomenti, danno risalto a determinate categorie.
Nel caso di questo blog specifico, strutturato come un Magazine, come potrete notare, tratta un po’ di tutto, ma gli articoli di alcune categorie come moda, arredamento, sogni, giardinaggio, food e animali, sono più presenti rispetto ad altri. Non è prettamente un blog di moda, ma è molto vicino al mondo femminile, e alla casa. Potremmo dire che è un magazine di tendenze, tra hobby, stili e altro. Ma per recuperare visite sul blog o sul magazine occorre, in prima battuta, un attento esame del sito.
Segnali web essenziali secondo Google e Page speed
Google ci parla dei segnali web essenziali, della velocità di caricamento, che puoi misurare usando ad esempio PageSpeed, spostamento immagini (CLS) e di altri fattori che, se si può, andrebbero ottimizzati.
Ma oltre a ciò, potrete verificare lavorando, che se posizionate un articolo in prima pagina, al primo posto, dopo poco, siti web forti blog di moda e magazine di moda importanti e non, come Vogue, Elle o Repubblica etc, vi scopiazzeranno “l’idea contenuto” nel giro di 2 / 4 giorni e vi supereranno: qual è dunque la differenza? L’ottimizzazione del sito? I segnali web essenziali migliori?
No, non è questo! Spesso questi siti non sono super veloci ma certamente hanno un buon hosting che incide, anche per via della grossa mole di visite che hanno, inoltre spesso sono pieni zeppi di pubblicità e si fatica a leggerli. Ti inducono anche ad abbandonare. Detto questo: veniamo al punto! Questo mese ho piazzato il prima pagina, primo o secondo posto, 5 contenuti, per poi vederli retrocedere, pur rimanendo il prima o seconda pagina. Cosa è successo? Vi è stata l’uscita di post simili per titolo ed idea, di grossi magazine online che hanno scalato le serp in poche ore. Cosa fa la differenza?
Autorità di dominio e posizione in serp secondo Google
La differenza di base è il DA, che è l’autorità di dominio ottenuta nel tempo, grazie all’acquisto di back link ed ai link spontanei. Ora, se un piccolo blog non può puntare sull’acquisto di back link, (se non sporadico), può contare sui contenuti. Un buon contenuto può posizionarsi in prima pagina ed anche in prima posizione se scritto bene e “non troppo gettonato“.
“Ma come Mara, hai detto che i contenuti vengono copiati e superati?”…. Sì, è vero, ma non tutti (per fortuna).
Se parliamo di moda, di tendenze: beh sì, forse. In tal caso è facile essere sorpassati dai colossi del web, ma se trattiamo argomenti storici, culturali, hobby o mettiamo in campo le capacità concrete che abbiamo nella vita di tutti i giorni, allora il discorso cambia e, se vi copiano del tutto, anche in questo caso, ecco cosa fare: Blog e contenuti duplicati cosa fare.
Risollevare un blog che ha perso visite si può fare, creando contenuti unici nel loro genere e puntando NON SULLE KEYWORD CHE AVETE PERSO, MA SU KEYWORD NUOVE.
Tools online per le keyword
Ci sono molti tools validi in rete come Seozoom ad esempio, Semrush, Rank Tracker, Google ads Keyword planner, che possono aiutarvi nella creazioni di contenuti che siano attuali, ricercati e di tendenza. E’ importante, non solo creare dei contenuti di qualità, ma anche sapere usare i tools free o pagamento può aiutare moltissimo, così come essere innovativi, avere una strategia, usare immagini ed infografiche di qualità alleggerire le foto del blog, usare le descrizioni dettagliate, e creare contenuti ramificati a DOC.
Cosa uso io?
Oltre a sapere usare i tools online, può aiutare un’attenta analisi delle serp, ossia, saper fare manualmente (o quasi), quello che molti tools a pagamento fanno semplificandovi la cosa. Avere personalità permette di creare contenuti accattivanti diversi dagli altri presenti in rete, capacità che può piacere a Google e fidelizzare il lettore.
Personalmente, uso prevalentemente Seozoom versione free (e ogni tanto a pagamento per 3 mesi), mi aiuta moltissimo Search Console.
Inoltre, per scoprire le nuove tendenze del web utilizzo Google Trend e l’analisi delle serp e delle domande che trovo, insieme a Keyword Surfer che trovo davvero utile, in questo modo scopro cosa la gente sta cercando e di conseguenza scrivo, senza trascurare le Query di ricerca (Search Console) che fanno planare gli utenti nel mio sito.
Come scrivere contenuti vincenti per il blog
Molte brave blogger usano queste tecniche descritte, ma poi, si perdono nei dettagli. Per non cozzare tra loro, è necessario che i contenuti siano personalizzati, che esprimano la nostra unica insindacabile opinione, che abbiano gli agganci giusti con altri post blog (e non fine a se stessi) che diventino delle Query di traffico che Search Console ci segnala come tali. Scrivere un solo contenuto fine a se stesso, non ha molto senso, scriverne molti concatenati tra di loro, con competenza, invece sì!
Utilizzando bene Search Console potrete capire quali keyword avete perso, e quali avete mantenuto, di conseguenza, vedrete anche quali contenuti hanno retto l’impatto dell’aggiornamento dell’algoritmo Google, ed ovviamente è proprio da quelli dovrete partire, ampliandoli, e creando altri contenuti ad albero che volendo, possono rivelarsi infiniti, come vi suggerisce l’infografica sulla scrittura per blog. I contenuti andranno legati poi dai link interni cosa che molte blogger di mia conoscenza non fanno, o sottovalutavano fino a poco tempo fa…
Sempre per esperienza personale, ho notato che è più facile acquisire nuove keyword e nuovi contenuti nelle serp in prima pagina, piuttosto che tentare di recuperare quelle che si sono perse. Certo, si può riuscire anche in questo intento ma, per un piccolo blog di moda, un food blog, un travel blog, o un sito lifestyle come questo, ci vuole del tempo. Ancor di più se non sapete usare Search Console o lo sottovalutate (cosa che molte blogger fanno), e non usate strumenti appropriati.
Il consiglio
- Concentratevi verso un settore in cui siete ferrati che sia inerente, magari, alle Query che hanno retto il colpo.
- Create una decina di contenuti forti, preparando un contenuto centrale e sviluppano, ad albero, altri 10 contenuti di approfondimento e di conseguenza altri a seguire.
- Cercate di creare le immagine e le info-grafiche voi sessi. Collegate i vari contenuti tra di loro con una buona link building interna, e vedrete che il sito recupererà quello che aveva perso con l’aggiornamento dell’algoritmo di Google.
E cosa fare per siti vetrina che hanno perso visite
I siti vetrina, così come gli e-commerce, hanno necessità di spingere determinati settori e dunque necessitano di recuperare le keyword che l’algoritmo a spazzato via. Ma nonostante ciò, anche in questo caso lavorare su nuove keyword mentre si cerca di recuperare quelle vecchie può costituire la soluzione giusta e, permettervi in tempi brevi di “ritirare su il sito”.
Google poi è strano: se acquisite visibilità in altri settori, vedrete che anche quelli che aveva inabissato, piano piano, prenderanno nuovamente posizioni decenti.
Quello del blogging e dei siti è un mondo strano e difficile. Nato come per gioco, e venuto su con molta facilità, è diventato un ambito complesso, difficile, e spesso non imparziale. Si vedono contenuti di poco valore in prima pagina, solo perché tirati dal nome del sito e da un alto DA. Le ricerche online in serp sono diventate, a mio avviso, più complesse. Se si deve acquistare un prodotto, o prenotare un viaggio, Google ci ripropone sempre gli stessi siti e contenuti e la ricerca diventa sempre più complessa.
Gli Snippets di Google ci penalizzano ? Forse sì
Altre volte gli snippets danno le risposte alle domande degli utenti senza che l’utente clicchi sul link sito, aprendolo. Tutte cose che tolgono traffico ai siti medio piccoli, ma anche a quelli grandi.
Che qualcosa non stia andando nel verso giusto, è cosa nota a tutti: ma va così! L’unico accorgimento che si può avere, è cercare di lavorare bene.
A tal proposito, vi consiglio di leggere di le 10 migliori regole del bravo blogger, cercate di precedere gli altri… per tematiche e novità, (anche perché poi eviterete di sentirvi accusati di copiare… quando magari si è sempre stati scopiazzati in tutto, dai testi alle idee, nonché dalle categorie e dalle info-grafiche).
Vi consiglio di mettere “del proprio” in ogni articolo, creando ottimi contenuti, dalle foto, alle info-grafiche, cercare di fare un minimo di link building e, magari, incrociare le dita: che il prossimo algoritmo di Google ci premi? :-).
Io penso proprio di si!
Buon blogging
Grazie, effettivamente ho notato un calo da maggio ma con le giuste idee e articoli, ho sicuramente recuperato. Questi consigli sono molto utili.
Grazie per i tuoi preziosi consigli! Per fortuna non ho di questi problemi ma bisogna sempre stare attenti agli algoritmi!
Ottimi consigli molti di loro già li uso, aiutano molto a posizionarsi bene ma ciò che non aiuta è l’hosting debole. Si deve investire per ricevere molto
Si in effetti un buon hosting aiuta molto ma servono anche contenuti mirati di qualità e un buon DA per competere con siti autorevoli