Voli da Malpensa: Cosa sapere se parti di mattina presto
Partire all’alba da Malpensa è un’esperienza che molti viaggiatori conoscono bene: sveglia nel cuore della notte, taxi ancora col silenziatore, caffè bevuto a metà tra il sonno e il gate. Ma dietro la fatica di un volo mattutino si nascondono anche vantaggi non da poco: meno code, arrivi a destinazione con tutta la giornata davanti e spesso tariffe più convenienti.
Organizzarsi bene è la chiave per trasformare un decollo all’alba in un’esperienza senza stress. In questo articolo vedremo tutto ciò che conviene sapere se si parte da Malpensa la mattina presto: dalle soluzioni per dormire nei dintorni dell’aeroporto ai consigli pratici su parcheggi, check-in, sicurezza e trasporti notturni. Perché anche quando il sole non è ancora sorto, viaggiare può essere (quasi) piacevole.
Come arrivare a Malpensa prima dell’alba
Raggiungere l’aeroporto nelle ore notturne o alle prime luci del giorno è possibile, ma conviene conoscere in anticipo le opzioni disponibili. Se si viaggia in auto, l’accesso all’aeroporto è ben segnalato e collegato alle principali arterie autostradali.
In alternativa, il Malpensa Express offre collegamenti regolari dalle stazioni di Milano Centrale e Cadorna, ma con frequenze ridotte durante la notte.
Per i voli con imbarco tra le 6:00 e le 7:30, può essere utile valutare un arrivo a Malpensa già dalla sera precedente, magari soggiornando in una delle strutture alberghiere nei pressi dei terminal, molte delle quali offrono navette gratuite o a pagamento.
Dove lasciare l’auto: soluzioni smart e prenotabili online
Se si sceglie di raggiungere Malpensa con la propria vettura, è importante considerare in anticipo dove parcheggiare. L’area attorno all’aeroporto offre numerose opzioni, dai parcheggi ufficiali ai servizi privati con navetta inclusa.
Per evitare corse dell’ultimo minuto e tariffe elevate, la soluzione migliore è prenotare online unparcheggio a Milano Malpensa: un modo pratico per risparmiare tempo, bloccare il prezzo e scegliere tra diverse opzioni, inclusi i parcheggi coperti, scoperti o con servizio car valet.
Quando arrivare in aeroporto: i tempi da rispettare
Anche se la città è ancora addormentata, l’aeroporto di Malpensa inizia a muoversi molto prima dell’alba. Per i voli nazionali o Schengen è consigliabile presentarsi almeno due ore prima dell’orario di partenza, mentre per le destinazioni extra-Schengen è prudente calcolare almeno tre ore, soprattutto nei periodi di alta stagione o se si viaggia con bagagli da imbarcare. Se si dovessero, inaspettatamente smarrire i bagagli da un aeroporto all’altro, qui trovi le procedure da seguire.
I controlli di sicurezza aprono regolarmente anche nelle prime ore del mattino, e la fila può formarsi già prima delle 5:00.
Partire presto, arrivare leggeri
Organizzare una partenza mattutina da Malpensa può sembrare faticoso, ma con la giusta pianificazione tutto diventa più semplice. Raggiungere l’aeroporto senza ansia, trovare parcheggio rapidamente, passare i controlli con calma e sorseggiare un caffè prima del decollo sono piccoli gesti che rendono l’inizio del viaggio più piacevole. Perché anche quando fuori è ancora buio, viaggiare può – e deve – cominciare con il piede giusto.
Colazioni e ristoro: cosa aspettarsi prima delle 7:00
Nonostante l’orario, Malpensa offre diverse possibilità per una colazione veloce o un caffè salvavita prima del volo. Alcuni bar e punti ristoro, come quelli nelle zone check-in e airside, aprono già intorno alle 4:00 del mattino, offrendo brioche, caffè e snack caldi.
Nei terminal 1 e 2 si trovano anche distributori automatici operativi h24, ma se si desidera iniziare la giornata con qualcosa di più sostanzioso, meglio controllare in anticipo quali locali sono già operativi nella fascia oraria desiderata. Un’alternativa pratica per i più organizzati è portare con sé uno snack da casa, da consumare dopo i controlli.
Accorgimenti per evitare intoppi
Per evitare brutte sorprese legate alla sveglia in piena notte, conviene impostare più di un allarme, meglio se su dispositivi diversi, e preparare tutto la sera prima: documenti, biglietti, carta d’imbarco e bagagli devono essere pronti e facilmente accessibili. Se si viaggia con bambini, il consiglio è partire con largo anticipo per affrontare imprevisti con più serenità.
Inoltre, tenere monitorate eventuali modifiche dell’orario del volo tramite app della compagnia o alert via SMS può fare la differenza, soprattutto nei giorni in cui le condizioni meteo o lo sciopero dei mezzi pubblici possono influenzare il regolare svolgimento del viaggio.
Un piatto facile e veloce adatto per l’estate, la pasta fredda fantasia è ricca di sapore, grazie ai suoi componenti la varietà di olive tra cui le piccanti che ne caratterizzano il gusto, i fagiolini, i pomodorini che ne esaltano il sapore, il tutto unito al gusto del pesto e dell’olio d’oliva.
Una ricetta di natura mediterranea ottima nelle calde giornate estive. andiamo a vedere come preparare la pasta fredda con olive piccanti e quali ingredienti sono necessari per la ricetta di questo primo piatto.
Pasta fredda con olive piccanti pomodori e pesto
La pasta fredda è uno di quei piatti che sono graditi specie nella stagione estiva quando il caldo ci fa apprezzare i piatti freddi. Gli ingredienti per questo primo piatto sono pochi e di facile reperibilità: vediamo quali sono e dove procurarseli.
Ingredienti per la pasta fredda piccante
Dose per 4 persone
Pasta fredda con olive piccanti pomodori e pesto
Ingredienti:
gr. 400 di farfalle (in alternativa possiamo usare dei fusilli)
gr. 80 di pesto alla genovese
4 pomodori maturi di media grandezza (pomodori ramati o pachino)
gr. 100 di fagiolini
gr. 100 di olive nere denocciolate
gr. 100 di olive verdi piccanti
basilico fresco in foglie
4 cucchiai olio extra vergine di oliva
Sale.
Portare l’acqua ed ebollizione, salare e gettare la pasta, lasciare cuocere per circa 8 – 10 minuti, (dipende dalla qualità) una volta ultimata la cottura, scolare e raffreddare velocemente con acqua fredda del rubinetto. Aggiungete un po’ di olio.
In una insalatiera mettete la pasta fredda e condite con olio extra vergine di oliva, e unite gli 80 grammi di pesto alla genovese (con aglio o senza aglio secondo il proprio gusto), aggiungere i pomodori precedentemente tagliati a pezzettini, le olive verdi, le olive nere denocciolate e i fagiolini tagliati a pezzettini (si possono usare quelli già lessati venduti in barattolo, oppure fagiolini freschi precedentemente lessati), salare quanto basta a vostro piacimento.
Versare il contenuto per condire la pasta fredda ben mescolato, preferibilmente in un piatto ovale da portata, e guarnitene il bordo di quest’ultimo, alternando fettine di pomodoro con olive nere denocciolate tagliate a metà per la lunghezza, guarnite con una manciata di olive nere ben visibili, qualche oliva verde piccante e qualche foglia di basilico fresco.
Mettete il piatto da portata a raffreddare in frigo per circa una mezz’ora in modo da rendere il tutto più gustoso e piacevole da consumare in estate o comunque nella stagione calda.
Quali sono le persone abusate? Sono persone fragili nel corpo o nella mente. Soggetti che in un modo o nell’altro sono stati sopraffatti da azioni o pensieri. Quelle persone che vedono condizionare la propria vita da altri o da situazioni non scelte. Cosa hanno in comune le persone abusate? Il senso di vuoto e di inadeguatezza! Bambini non amati, adulti maltrattati, persone che hanno subito piccoli e grandi traumi sono tutte accumunate da una sensazione di vuoto e d’impotenza. Come colmare il senso di vuoto? Come riappropiarsi della propria sicurezza e della vita? Passo dopo passo, con consapevolezza, si può!
Il senso di vuoto non è l’unica sensazione presente nella vita di una persona abusata. Anchevivere in un costante stato di inadeguatezza fa parte del pacchetto che si portano sulle spalle, come uno sgradevole fardello, le persone abusate.
Genitori che non hanno saputo amare, partner che hanno condizionato ogni pensiero ed azione della propria compagna o del proprio compagno, fino ad arrivare a forme di violenza ancor più gravi ed eclatanti da quella fisica a quella coercitiva di segregazione vera e propria.
Un duro bagaglio da portare che inevitabilmente toglie la felicità, quella vera e spontanea, a coloro che hanno vissuto o vivono situazioni di questo tipo.
Ecco le molteplici facce del vuoto e dell’inadeguatezza
Al senso di vuoto e all’inadeguatezza si aggiungono altre spiacevoli sensazioni che avvertono e vivono nel quotidiano le persone abusate, tra esse spicca la vergogna, il dover confrontarsi con se stessi in ogni situazione senza non aver dubbi, paure, ansie sociali vere e proprie.
Le vittime spesso nascondono la convinzione che hanno di se di “sentirsi sbagliate o difettose“. Questo crea ulteriore fonte di stress che spesso sfocia in asia e depressione.
Il senso di colpa, se pur non razionale, è spesso presente, e induce le persone abusate ad avere la convinzione di essere in qualche modo responsabili di ciò che gli è capitato o gli sta capitando. Spesso sono indotte a non reagire, magari per quieto vivere, per non creare crisi familiari.
L’abuso in ogni sua forma, che sia fisica, psicologia, economica, od emotiva tende a sgretolare la fondamenta psicologiche della persona, minando la fiducia sia in se stessi, che negli altri, e rischia di compromettere la capacità di stabilire relazioni sane.
Ad esempio i figli di madri con disturbo narcisistico tendono ad essere vulnerabili e a scegliere partner che, in qualche modo, presentano lo stesso disturbo narcisistico o tratti narcisistici della personalità.
Anche le persone con scarsa empatia (la comunicazione nasce dall’ascolto e dall’empatia), o con problematiche della personalità come i disturbi alassitimici, tendono ad essere degli abusatori, in quanto non sono in grado, più di tanto, di “sentire e percepire” i bisogni, le necessità, i sentimenti, e le paure degli altri.
Come comare il senso di vuoto nelle persone abusate
Il percorso di guarigione per qualunque ferita di tipo psicologicosi origina con la consapevolezza. Comprendere cosa c’è alla base del senso di vuoto e di inadeguatezza, è di fondamentale importanza.
Ecco che il primo passo da compiere è “riconoscere di essere stati abusati”. La sofferenza che si snoda tra senso di vuoto e inadeguatezza, talvolta anche con ansia ed altri disturbi va legittimata. Non si deve minimizzare gli eventi, ma comprendere che si è subito un torto, un abuso e che non si è responsabili, in alcun modo, di ciò che è accaduto.
La paura del giudizio altrui, la vergogna radicata, il dubbio di non venir compresi o giudicati pazzi, esagerati, fragili non deve in alcun modo toccare l’individuo.
Percorso di guarigione
La presa di coscienza e la consapevolezza acquisita, permettono, in primo luogo, di bloccare o ridurre gli abusi, specie quando sono di origine psicologica, come il controllo economico o quello di gestione della propria vita.
Molte donne subiscono nel quotidiano questa sorta di abusi, alcune li aggirano con furbizia, altre li vivono con frustrazione. Sono le persone più fragili, quella che hanno visto minare la propria autostima già in età infantile ad essere, per narcisisti ed abusanti, le vittime più facili da gestire a proprio piacimento.
Certo, il trauma non scompare da solo, e la reattività della vittima, così come la conquista della propria libertà psicologia, è un processo lungo e difficile che dovrebbe sempre avvalersi della terapia psicologica di tipo cognitivo-comportamentale come l’EMDR.
E’ importante sottolineare che difficilmente si trova supporto nella medesima famiglia o nei conoscenti ed amici, perché chi non ha competenze in materia, e non vive sulla propria pelle gli abusi, tende a sminuire gli accaduti.
Sei andata a fare la spesa con i soldi contati? Che vuoi che sia, la prossima volta torna a casa con metà spesa vedrai che te li darà.
Non hai soldi per comprare le scarpe ai bambini? Mandaci lui!
O magari: non ti fa uscire con le amiche o riesce a generarti un senso di colpa? Digli che esci con tua sorella!
Contraddice ogni tua scelta, pensiero o decisione? Tu fallo fesso e contento: digli di si e poi fai come vuoi!
Queste sono solo alcune delle frasi comuni che una donna abusata sente ripetersi da amici e parenti. Ma lo stesso può valere per alcuni uomini.
Per contro spesso colui o colei che abusa fornisce la sua “versione dei fatti” falsata da bugie e sotterfugi per giustificare le lamentele: spende sempre troppo! O magari: va in giro a perdere tempo con le amiche e la casa è un disastro… Le ho dato uno schiaffo? E’ vero. Ma lei mi ha risposto malissimo e mi si avvicinava con il viso.
Quante persone si riconosceranno dietro queste frasi e situazioni? Sono solo alcuni esempi pratici ma di situazioni critiche di abuso ve ne sono moltissime a tutte le età e per tutti i sessi, uomini, donne, bambini ed anziani.
Autostima e autonomia a piccoli passi
Spesso le persone abusate in tal senso (descritto negli esempi sopra) hanno necessità, in primo luogo, di acquisire autonomia economica. L’autostima e l’autonomia sono fondamentali per riprendere in pugno la propria vita.
A piccoli passi si possono raggiungere obiettivi personali e soprattutto si deve imparare a dire di no, a prendersi cura di se stessi sia fisicamente che mentalmente, riscoprendo passioni ed interessi, coltivando rapporti sociali ed amicizie. Ogni piccola vittoria costituisce un traguardo molto importante per l’individuo abusato.
L’acquisita consapevolezza, può fare la differenza, ed avviare l’individuo abusato verso la scelta di volere, finalmente, cambiare le cose, colmando il senso di vuoto e di inadeguatezza, e riconquistando piano piano la propria vita, passo dopo passo, iniziando dai propri desideri e non da quelli scelti ed imposti dagli altri.
Stiamo organizzando un evento che noi riteniamo importante e abbiamo bisogno di scegliere dei biglietti d’invito inviti che abbiamo personalità e rispecchino l’evento in questione, magari si tratta di un compleanno, un anniversario, un matrimonio, o del nostro primogenito che compie i suoi 18 anni, o magari si laurea? Quando vogliamo festeggiare per una occasione importante, qualunque essa sia, od organizzare un party, ci vuole tempo, fantasia e organizzazione, tutto va esaminato nel dettaglio, senza tralasciare nessun particolare. E’ tra essi, sicuramente i biglietti d’invito che formalizzano la volontà di invitarvi ad un evento e, talvolta, sanciscono delle regole, come ad esempio il dress code.
L’importanza dei biglietti d’invito
La prima cosa da fare quando si organizza un evento o una festa è di sicuro quella decidere la location. Ovviamente la scelta del luogo in cui festeggiare o compiere un evento sarà vincolata ed influenzata dal proprio budget ed anche dal numero degli invitati, i quali condizionano enormemente quale luogo scegliere anche in virtù della capienza dello stesso.
Inoltre, il secondo passo da fare, una volta fissata la data e stilato l’elenco degli invitati, è scegliere con attenzione i biglietti, per poi spedire gli inviti ai rispettivi destinatari.
Tra i biglietti d’invito troviamo numerose proposte caratterizzate da immagini e formati diversi, ovviamente orientati in base al tipo di evento che stiamo organizzando.
Quale invito scegliere?
I biglietti di invito o le partecipazioni variano sensibilmente in relazione al tipo di evento. Una cerimonia, un compleanno, un anniversario od un evento di altro tipo richiedono dei biglietti d’invito adeguati alla situazione e che siano in linea anche con il contesto e lo stile che deciderete di adottare per l’intero evento.
Se il vostro invito è dedicato ad una festa di compleanno, potete scegliere tra diversi modelli, oppure personalizzare voi stessi il biglietto (come spiegato nel link all’articolo) con una foto o delle immagini grafiche di vostro gusto.
Potete decidere di farvi un giro per tipografie e cartolibreria alla ricerca del “vostro biglietto” o, in alternativa, potete optare per dei servizi on-line che forniscono un’ampia scelta di biglietti fantasiosi per ogni tipo di festa o evento.
Per eventi di particolare importanza potrete rivolgervi alla tipografie fisiche o anche, come accennato, a quelle online, scegliere quindi formato, colore e tipologia del biglietto d’invito in relazione al vostro gusto, ma anche all’evento che vi state accingendo a preparare.
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Coerenza e stile nella scelta del biglietto d’invito
Sicuramente il mercato offre moltissimi in termini di biglietti d’invito ma è di fondamentale importanza essere coerenti. Lo stile che decidete di adottare per location, abiti e dress code richiesto, nonché livello di eleganza o di rusticità dovranno rispecchiarsi nel biglietto d’invito.
Il biglietto d’invito è uno strumento per comunicare una gradita partecipazione agli invitati. Esso indica luogo, orario, tipo di cerimonia o evento ma anche lo stile dell’evento e talvolta, il tipo di abbigliamento richiesto.
Se si opta per una cerimonia shabby chic il biglietto dovrà essere semplice nelle tonalità pastello, rurale e ripercorrere i dettami di questo stile.
Se si tratta di un evento formale il biglietto d’invito dovrà rispecchiare formalità, eleganza e raffinatezza in linea con il livello dell’evento.
Se si tratta di una festa di compleanno tradizionale, il biglietto potrà adeguarsi anche all’evento in relazione all’età del festeggiato. Insomma, non tutti i biglietti d’invito vanno bene per qualsiasi circostanza e la scelta andrà fatta con coerenza e stile.
Partecipazioni colori pastello
Partecipazioni di nozze e natura, fiori e foglie
Considerazioni
I biglietti d’invito, così come quelli di auguri, possono essere scelti in base al gusto personale ma sempre tenendo conto della loro funzione principale. Per accompagnare i regali l’età del soggetto e il rapporto che si ha con esso, possono influire sulla scelta di fantasie, colori, ed anche farci orientare verso scelte simpatiche che in qualche modo rappresentino chi lo riceve.
Per eventi e cerimonie, invece non solo il gusto personale entra in gioco, ma andrebbero rispettati una serie di canoni estetici e funzionali del biglietto o invito che, come visto sono influenzati da diversi fattori.
Le regole per i biglietti d’invito e la loro scelta, sono sostanzialmente semplici ma di fondamentale importanza. Qualora si abbiano dei dubbi in merito alla scelta, può rimanere utile farsi consigliare da personale esperto in materia in modo da non rischiare errori grossolani in termini di stile.
I problemi esistenziali, oggi come oggi, sono argomento comune e prerogativa di molti. Se un tempo ci si accontentava di poco, e si era “ammaestrati naturalmente dalla società” che incanalava i bisogni e la vita delle persone in concetti come lavoro, famiglia, figli, responsabilità sociale, oggi le cose sono cambiate di molto e spesso ciò induce ad avere proprie crisi di identità. Problemi esistenziali che nascono da insicurezza, mancanza di uno scopo, o di obiettivi da raggiungere. Specie tra i giovani, sia ha la forte sensazione che ogni impegno sia vano e che il proprio futuro, non dipenda da se stessi, ma dall’ambiente circostante. Se è vero che la società e la politica hanno un ruolo importante nel futuro e le aspettative delle persone, è altrettanto vero che le scelte soggettive possono ribaltare la situazione. Ma scopriamo quali sono i problemi esistenziali comuni e le crisi di identità sempre più frequenti nelle varie generazioni (nuove e non).
Quali sono i problemi esistenziali comuni di oggi?
Sarà una maggiore sensibilità derivante dall’ambiente, sarà anche una maggiore fragilità emotiva ma i problemi esistenziali di oggi sono in crescita. Un tempo si diceva: “basta la salute e un paio di scarpe nuove“.
Oggi, giustamente, le ambizioni sono diverse: si spera in un buon lavoro, una casa che offra comfort, qualche giorno di vacanza l’anno e il potersi togliere alcuni sfizi. Un tempo non era così, anche in virtù della fragilità della vita stessa e delle minori esigenze consumistiche.
Con la crescita delle esigenze soggettive ma comunque comuni, anche le aspettative si sono enormemente modificate. Al tempo stesso, i problemi economici dei paesi tra guerre, pandemie, odio raziale, ed altro, hanno reso la stabilità economica delle nazioni e di conseguenza delle classi sociali medie e medio povere, sempre meno certa.
In questo contesto sociale ed economico i problemi esistenziali si formano, si ingigantiscono e, in alcuni casi si appropriano della vita delle persone rendendola catastroficamente negativa. La mancanza di uno scopo preciso o la convinzione di non poter fare, di non avere possibilità è tra i problemi esistenziali, specie tra i giovani, uno dei più ricorrenti.
Problema esistenziale numero 1: Mancanza di uno scopo preciso
Alle volte la “non motivazione” nasce dalla convinzione che non sia possibile mettersi in gioco. La certezza che il contesto sociale non offra opportunità, spinge al non avere uno scopo preciso, o un qualcosa su cui puntare.
Molte persone si sentono perse, prive di un orientamento. Tendono ad interrogarsi sul significato della propria esistenza e sul perché di determinate situazioni che li coinvolgono, faticando a trovare una motivazione intrinseca che dia un valore, ed un senso, al tutto. Questa sensazione di vuoto assoluto può riguardare la vita lavorativa, così come quella sociale o affettiva, e coinvolgere alcuni obiettivi personali.
Difficoltà relazionali
La sensazione di vuoto esistenziale può anche inficiare sui rapporti sociali e creare problemi relazionali e di comunicazione. Quello che emerge è una reale difficoltà nel creare connessioni autentiche con le persone. Si ha la sensazione che i rapporti sociali siano sempre più frivoli e meno profondi; ciò contribuisce a creare un vuoto sociale, un senso di solitudine che da vita ad un vero e proprio disagio esistenziale.
Cosa fare?
Se è vero che il contesto sociale e la società moderna non sempre siano li ad agevolare sogni, idee, progetti, ed affetti, è altresì vero che ogni individuo può continuamente reinventarsi, crearsi nuove opportunità, e dar spazio a progetti che siano diversi da quelli originari.
E’ proprio il livello di reattività soggettiva a poter fare la differenza aprendo nuovi orizzonti in ogni ambito, da quello lavorativo a quello affettivo relazionale.
Problema esistenziale numero 2: crisi di identità
Il problema esistenziale numero 2 riguarda la frequenza di crisi di identità che tende a colpire le persone più o meno giovani. Il problema esistenziale numero uno, citato poc’anzi, ne può favorire l’insorgenza.
La vita che circonda il soggetto non è accolta con positività e spesso si può provare un senso di grande estraneità rispetto al contesto sociale e familiare. La tecnologia e i device in particolar modo, non fanno che acuire questo problema di “inadeguatezza“.
Tra i problemi esistenziali spicca dunque il non sentirsi autentici ed anche dubitare sia delle proprie scelte che dei valori, facendosi influenzare anche da quelle che sono le aspettative sociali ed i giudizi esterni.
Cosa fare?
E’ importante rendersi conto che ognuno di noi è un soggetto unico con fragilità e potenzialità. Riconoscere il proprio valore ed apprezzarsi per ciò che si è apre la strada verso un percorso di autostima e crescita personale. Non è necessario assomigliare ad altri, ma essere se stessi ed apprezzarsi per quello che siamo.
Problema esistenziale numero 3: Insoddisfazione, frustrazione, ansia esistenziale
Questo terzo problema esistenziale che si riscontra nelle società moderna è in realtà composto da “3 sensazioni“: insoddisfazione, frustrazione, spesso conseguente alla insoddisfazione ed ansia esistenziale, influenzata dalle due “sensazioni/stati d’animo” precedentemente descritte “insoddisfazione e frustrazione”. Il tutto è connesso ad un senso di inadeguatezza che si origina dalla “crisi di identità” poc’anzi descritta.
Per quanto riguarda l’ansia esistenziale, quest’ultima è spesso connessa anche a temi universali come la morte, l’esistenza, la solitudine e la responsabilità delle proprie scelte, il tutto crea una sorta di smarrimento rivolta verso il futuro.
Talvolta nonostante si abbiano realmente opportunità e successi, capita di sperimentare un senso di insoddisfazione. Sembra sempre che ci manchi qualcosa e questo comporti bassa autostima e la sensazione di non avere il controllo della propria vita.
Sarebbe importante e fondamentale ripercorrere le frasi dei nostri nonni con il cuore e la mente aperta: “basta la salute e un paio di scarpe nuove” e tutto sembrerebbe più facile. Ogni piccolo successo assumerebbe un altro aspetto ai nostri occhi, e la soddisfazione regnerebbe sovrana.
Cosa fare?
Si deve imparare ad “accontentarsi” il che non significa non puntare verso il miglioramento e la crescita personale, ma l’addestrarsi a riconoscere i propri traguardi e ad esserne fieri.
Nonostante si abbiano successi o si raggiungano obiettivi, può persistere un senso di insoddisfazione, come se mancasse sempre qualcosa. Questo può portare a irritabilità, bassa autostima e generare la sensazione di non avere il controllo sulla propria vita. Imparare a vedere il bicchiere mezzo pieno, (come spiegato nell’articolo al link), può rivelarsi di grande aiuto.
Per farlo, è importante scrivere nero su bianco i propri successi, i traguardi raggiunti, le cose positive che si sono realizzate e verificate nella vita e poi affiancarvi una liste di negatività. Vi accorgerete che l’asse dalla bilancia non è mai così negativo come sembra, ma che spesso pende verso i successi e la positività.
Essere positivi è una cosa che aiuta moltissimo. Indubbiamente le persone ansiose tendono ad essere meno positive di altre. Alla base dell’essere positivi, ci sono le esperienze di vita ed il modo di porsi alla vita stessa. Alcune persone minimizzano i fatti, ed altre invece, li vivono con grande tragicità anche quando si tratta di piccoli intoppi che, in realtà, sono assai comuni e fanno parte della vita di tutti i giorni. Questa percezione diversa dei fatti fa la differenza sostanziale.
La paura di non essere all’altezza; 4° problema esistenziale
Un altro problema esistenziale riguarda la paura di non essere all’altezza delle situazioni. Una condizione comune che deriva spesso da aspettative troppo alte che i genitori hanno rivolto al figlio, od ai figli, nella varie fasi di crescita.
Problema comune nelle ultime generazioni specie nelle “famiglie mono-figlio”. La pressione psicologica che ne deriva è alta e si sviluppa la necessità di essere perfetti sempre e comunque, di fare solo le scelte giuste e non deludere mai nessuno.
Cosa fare?
Accettare il fatto che nessuno di noi è perfetto, che in alcuni ambiti si eccelle, mentre in altri meno, e che nonostante tutti gli sforzi, alle volte si può sbagliare o non raggiungere i risultatati ambiti.
Siamo essere umani, non macchine, e dunque è giusto eccellere, così come fallire. Questo binomio tra perfezione e imperfezione è presente nella vita di ognuno, e si alterna sempre e comunque, in ogni ambito, da quello lavorativo a quello sociale, finanche quello sportivo ed affettivo.
Non c’è nulla di male nello sbagliare, non c’è nulla di irreparabile, e non esiste persona al mondo che nella sua vita non abbia sbagliato qualcosa, od avuto dei fallimenti. Prenderne coscienza, ci rende meno frustrati e vulnerabili, contribuisce a renderci più sicuri di noi, pronti ad accettare successi e fallimenti, nel medesimo modo.
Da non dimenticare, poi, che da ogni errore si può imparare, da ogni fallimento si può trarre la giusta motivazione per fare di nuovo e meglio. Concetti che sono alla base della crescita individuale.
I 4 Problemi esistenziali comuni presi in esame sono spesso connessi tra di loro e si intersecano, dando vita a risposte negative nel vivere comune che inficiano sulla felicità della persone in modo significativo.
E’ importante accettarsi per ciò che si è,crearsi nuove opportunità sfruttando le proprie potenzialità e circondarsi di affetti sani, anche se in numero limitato: il detto “pochi ma buoni” non ha mai fallito.
Siate ottimisti e propositivi e la vita vi sorriderà!
Conchiglie: come realizzare delle eleganti decorazioni
Il mondo delle conchiglie possiede un fascino tutto suo, caratterizzato sia dalla natura stessa delle conchiglie che dalla grande varietà di forme, dimensioni e colori che il mare ci offre.
I collezionisti sanno bene che per riuscire ad ottenere una discreta collezione è necessario del tempo, una meticolosa ricerca e un investimento economico anche di un certo livello, esistono, infatti conchiglie economiche e conchiglie costosissime provenienti dai mari di tutto il globo. Con le conchiglie si possono realizzare un’infinità di lavoretti fai da te, dalle cornici, alle collane, dai ferma carta a dei bei portapenne, finanche splendide realizzazioni decorative che sfruttano la trasparenza del vetro: vediamo come fare!
Cornici fai da te idee creative, decorare ed incorniciare
Conchiglie: come realizzare delle eleganti decorazioni
Le conchiglie si possono raccogliere sulle spiagge o acquistare nei negozietti tipici delle cittadine di mare. Non solo pezzi rari o super costosi per creare artistiche decorazioni con le conchiglie ma anche esemplari economici e di facile reperibilità. La passione per le conchiglie infatti si può soddisfare anche spendendo poco, ci sono degli splendidi esemplari a costi contenuti.
Inoltre possiamo, noi stessi, raccogliere conchiglie sulle spiagge in estate, talvolta ci si imbatte in delle vere e proprie occasioni che non dobbiamo lasciarci sfuggire anche nei negozietti.
Lavoretti con le conchiglie
Tornati dal mare avete portato con voi un bel bottino di conchiglie trovate in spiaggia o acquistate? Ecco cosa potete realizzare con il fai da te creativo.
Con le conchiglie si possono realizzare delle candele in gel, cornici decorate, vasi da fiori decorati, accessori per il bagno, oppure delle belle composizioni utilizzando contenitori in vetro e riempendoli, in modo non casuale ma opportunamente studiato, di conchiglie, l’effetto, come potrete vedere dalla foto e molto gradevole e di facile realizzazione.
Il cavalluccio marino, presente nella composizione realizzata con le conchiglie di varia tipologia e dimensione, è stato realizzato in das per modellazione e dipinto con colori a tempera. Senza usare del lucido finale.
Decorazione con le conchiglie
Conchiglie – Foto e realizzazione Mara Mencarelli
Mille utilizzi delle conchiglie
Le conchiglie sono una delle cose belle che il mare ci regala. E’ necessario rispettare l’ambiente e non raccogliere conchiglie che contengono, al loro interno, un essere vivente. Conchiglie vuote, raccolte sulla spiaggia, o comprate nei negozi di mare, sono perfette per i mille utilizzi delle conchiglie che possiamo adottare per creare ogni genere di oggetto.
Dai vasi, ai tavolini, ai piccoli monili come orecchini e così via. Le conchiglie, belle nella loro naturalezza, unite ad altri elementi come rami, fiori secchi, candele profumate, sassi, ed altro, possono diventare uno stupendo oggetto decorativo per ogni ambiente della casa, dal soggiorno alla camera da letto, mentre trovano il loro ambiente naturale nella stanza da bagno.
La creatività soggettiva può fare la differenza in questo gioco artistico e creativo di cui le conchiglie sono le splendide protagoniste.
Aerotermia: la soluzione green per il riscaldamento domestico
Viviamo in un periodo storico in cui l’attenzione verso l’ambiente e l’efficienza energetica è decisamente alta e crescente. Per cui trovare delle soluzioni innovative che riguardino la casa e, in particolar modo il riscaldamento domestico è diventata una vera e propria necessità. Le opzioni possibili sono diverse e, tra di esse, troviamo l’aerotermia una tecnologia che emerge su tante altre e che si rivela tra le più promettenti in quanto capace di coniugare sostenibilità comfort domestico e ovviamente risparmio. Ma cos’è esattamente l’aerotermia e per quale motivo è considerata una soluzione green particolarmente promettente ed innovativa? Scopriamolo insieme eliminando dubbi e fornendo spiegazione alla vostra curiosità in merito!
Legittimamente le due perplessità rilevanti in termini di curiosità sono quelle che riguardano il funzionamento dell’aerotermia e scoprire anche cos’è precisamente questo innovativo sistema di riscaldamento. Facciamo dunque chiarezza in merito.
Cos’è l’aerotermia?
L’aerotermia è una tecnologia che sfrutta l’energia termica presente dell’aria esterna per riscaldare gli ambienti ma anche per raffrescare o produrre acqua calda sanitaria per le abitazioni. Quindi, come si è ben capito, non sfrutta dei combustibili per produrre energia ma trasferisce il calore già esistente grazie alle pompe di calore aerotermiche.
Come funziona l’erotermia?
Il tutto avvine grazie alle pompe di calore che sfruttano un funzionante innovativo ed ingegnoso. Prelevando l’aria dall’esterno, anche quella a basse temperature, riescono, attraverso un ciclo termodinamico che coinvolge un fluido refrigerante, ad elevarne la temperatura. Questo calore generato viene successivamente ceduto all’impianto domestico, siano essi radiatori, pavimenti radianti o fan-coil od anche un serbatoio dell’acqua calda.
Lo stesso processo può essere invertito nel periodo estivo, in modo tale da produrre aria fresca per la casa. Ecco perché le pompe di calore aerotermiche sono sistemi innovativi, versatili e decisamente green. Abbiamo visto come l’aerotermia sia una processo tecnologico all’avanguardia che consente, tramite pompe di calore, di risparmiare e creare comfort nel rispetto dell’ambiente.
L’aerotermia è una soluzione green intelligente: scopriamo perché
Da quanto detto finora, è chiaro che l’erotermia sfrutta una fonte di energia rinnovabile e per di più gratuita che è l’aria stessa. Quindi, a differenza dei tradizionali sistemi di riscaldamento che dipendono da combustibili di vario tipo, le pompe di calore aerotermiche non producono emissioni dirette di CO2 e altri inquinanti. Questo rende le pompe di calore dei prodotti green che contribuiscono a ridurre la produzione di anidride carbonica nelle case rivelandosi un ottimo alleato nella lotta al cambiamento climatico in atto.
In termini di efficienza, le pompe di calore aerotermiche sono un ottimo investimento. Il loro coefficiente di prestazione si misura in COP dove un COP di 4 si ha come risultato 1 kw di elettricità consumato, tradotto nella produzione di 4 kW di calore. Tutto questo si traduce in un rilevante risparmio energetico in termini di costi/bolletta, specie se viene paragonato ai tradizionali sistemi di riscaldamento domestico.
I vantaggi delle pompe di calore aerotermiche Ecoforest
I vantaggi delle pompe di calore aerodinamiche Ecoforest si traducono in sostenibilità, risparmio e ovviamente comfort.
Risparmio energetico è uno dei pilastri di queste pompe di calore. Le pompe di calore Ecoforest sono di dotate di tecnologia ad alti valori COP il che permette di ridurrei consumi energetici in modo significativo per la produzione di acqua calda sanitaria così come per il riscaldamento.
Per una famiglia media ciò può comportare un abbattimento del 70 % dei costi in bolletta rispetto ad un tradizionale impianto a gas. Tradotto in cifre, una famiglia che spende 2000 euro per il riscaldamento può veder ridotta questa spesa a 600 euro annui.
Oltre al notevole risparmio economico la sostenibilità è un fiore all’occhiello delle pompe di calore aerodinamiche Ecoforest e la loro scelta è una scelta sostenibile. Infatti non solo si riducono le emissioni, ma abbinando le pompe di calore ad un impianto fotovoltaico si riesce a rendere la propria abitazione quasi completamente autosufficiente dal punto di vista energetico utilizzando fonti rinnovabili. Questo approccio è in linea con le normative europee in materia di efficienza energetica e transizione ecologica.
Il Comfort abitativo è la risultante dell’utilizzo di questi prodotti sostenibili, non inquinanti, non producono fumi ne odori, sono silenziosi e consentono un controllo preciso della temperatura offrendo la possibilità di raffrescare gli ambienti così come di riscaldarli. L’installazione di un sistema Ecoforest migliora l’efficienza energetica della casa, e ne aumenta il valore.
Come migliorare l’efficienza energetica domestica?
Oltre all’utilizzo di sistemi tecnologicamente avanzati come le pompe di calore aerotermiche, vi sono altri accorgimenti che contribuiscono a migliorare l’efficienza energetica domestica.
Isolamento termico delle case: anche i sistemi di riscaldamento e refrigerazione più innovativi necessitano di un buon isolamento termico che riguarda pareti, tetto ed infissi della casa, ed è il primo passo utile da fare per massimizzare il risparmio domestico in termini di consumi , e di bollette.
Dimensionamento corretto dell’impianto: è di fondamentale importanza che la pompa di calore sia dimensionata correttamente in relazione alle dimensioni della casa, ma anche alle esigenze termiche della stessa.
Integrare altri sistemi con le pompe di calore aerotermiche come impianti a pavimento radianti sono soluzioni ideali per ottimizzare i consumi e la resa. Anche l’abbinamento con pannelli solari termici per la produzione di acqua calda o impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica sono validi per rendere una casa sostenibile, efficiente e green, ottenendo un grosso risparmio economico familiare.
L’aerotermia rappresenta, al giorno d’oggi, una risposta efficiente e concreta alle esigenze di riscaldamento del futuro, una scelta sostenibile senza rinunciare al benessere quotidiano, ma anzi, andandolo ad amplificare. Infine da non dimenticare che ci si deve sempre informare circa gli incentivi statali e regionali disponibili per l’installazione di sistema ad energia rinnovabile. Infatti, sono spesso previste agevolazioni fiscali, bonus e detrazioni che riescono a rendere l’investimento ancora più conveniente.
Abbiamo parlato molto spesso dell’argomento cerimonie e dress code e, in particolare, di matrimoni ed abiti da indossare sia per gli sposi che per gli invitati. Indubbiamente viviamo in una società sempre più libera in cui la formalità perde importanza e si dà molto spazio alle tendenze moda in fatto di colori ma anche di linee. Nonostante ciò, vi sono dei colori proibiti ad un matrimonio. Alcuni per nuance eccentrica o cupa, altri in quanto considerati peculiari per la sposa. Scopriamo dunque come vestire da invitati ad un matrimonio, senza rischiare di commettere grossi errori.
Il primo colore da evitare assolutamente ad un matrimonio è il bianco, in quanto si tratta di una nuance che per tradizione millenaria è destinato alla sposa.
Ma non solo il bianco, tra l’altro colore bellissimo ma non sempre facile da indossare è da omettere se siete invitati ad un matrimonio, vi sono anche altre tinte affini al bianco, come il colore beige, avorio o campagne che sono esclusivi anch’essi della sposa.
Tutti gli abiti chiari, che siano perlati, beige, rosati o bianchi come una nuvola di panna, sono destinati a far parte degli abiti di matrimonio delle donne, motivo per cui questi colori vanno evitati quando un invitato sceglie un outfit per partecipare alle nozze.
Ma vi sono anche altri colori incriminati indicati come “non adatti ad un matrimonio” (sempre che il dress code scelto dagli sposi non indichi altro).
Matrimoni a Settembre: il mese più romantico dell’autunno
Oltre ai colori indicati vi sono colori che, specie per le donne, andrebbero evitati come il rosso, specie le nunace accese, in quanto si tratta di una tinta troppo eccentrica e vivace. Il bordo’ (invece si può indossare, specie in autunno, inverno). Da evitare anche il nero, tinta troppo cupa spesso adottata per altre cerimonie meno gioiose, come i funerali.
Nero e rosso
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Oro e argento
Anche altri colori come oro e argento, per altro molto eleganti, andrebbero tassativamente evitati quando ci si reca ad un matrimonio a cui si è stati invitati. Il motivo? Sono anch’ essi colori che attirano l’attenzione e, nel giorno delle nozze, al centro dell’ attenzione dovrebbero esserci solo gli sposi.
Colori vivaci e tinte fluo
Siete in estate ed amate le tinte fluo? Bene, è giusto, ma anche se vi piacciono dovreste evitarle se siete invitate ad un matrimonio. I colori accesi e le tinte fluorescenti sono troppo eccessive per poter essere indossati ad una cerimonia in cui si richiede eleganza. Non sono tinte raffinate ma piuttosto eccentriche e peraltro molto giovanili quasi adolescenziali.
Abito argento, bronzo o
Invitati ad un matrimonio è outfit
Molto spesso gli sposi forniscono negli inviti stessi, le indicazioni in relazione al dress code desiderato. Qualora questo non accada, è consigliabile tenere d’occhio alcune di queste regole se si è donne, mentre per gli uomini sono consigliati abiti dal colore neutro, come il grigio chiaro o scuro ed il blu, che sono sicuramente tra le tinte più adatte.
Informarsi anche circa il tipo di location scelta dagli sposi, ed il livello della stessa, potrà fornirci ulteriori preziosi dettagli su quale abito indossare e quale outfit comporre per recarvi da invitati ad un matrimonio.
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