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sabato, Agosto 16, 2025
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Combattere lo stress: Come il CBD trasforma sonno e serenità ogni giorno

Combattere lo stress: Come il CBD trasforma sonno e serenità ogni giorno
Combattere lo stress: Come il CBD trasforma sonno e serenità ogni giorno

Ritrovare la serenità quotidiana è ambizione di molti. Lo stress dettato da una vita frenetica può inficiare sulla tranquillità, sul lavoro e sul sonno. In un mondo che va sempre di corsa ritrovare momenti di calma e sostenere il proprio benessere fisico e psichico è importante. Una pressione costante che a lungo andare si rivela nociva per la salute. Molte persone cercano rimedi naturali come camomilla, valeriana, melissa, biancospino. Il CBD (cannabidiolo) è una pianta che si sta affermando come un alleato per chi desidera ristabilire un certo equilibrio. Una molecola estratta dalla pianta della canapa che si integra perfettamente in un percorso volto verso un benessere duraturo.

Gestire lo stress del lavoro e della vita moderna con il CBD

Il lavoro può essere gratificante ma spesso è anche causa di stress cronico. Consegne, scadenze, impegni importanti e la ricerca dei risultati migliori possono sopraffarci. La mente spesso viene sopraffatta dai pensieri e diventa necessario staccare mentalmente da tutto questo. Il CBD può aiutare a supportare la tua resilienza allo stress in modo naturale, rimanendo lucidi e proattivi ma rilassati.

Strategie naturali per la calma: CBD per l’ansia quotidiana

Il CBD non è una pillola magica, ma più semplicemente un modulatore in grado di aiutare il corpo a ripristinare un certo equilibrio fisico e psichico. Interagendo con con una rete complessa di recettori del sistema endocannabinoide (presente nell’uomo e negli animali) che influenzano l’umore, il sonno e lo stress, il CBD può contribuire a regolare le risposte del corpo rispetto alle tensioni che arrivano dall’esterno.

In sostanza non si elima lo stress, ma si modifica la percezione dello stesso, favorendo la calma e la concentrazione anche nelle giornate più ostiche ed impegnative. Ecco perché molti considerano il CBD un supporto per la tranquillità, specie quando la pressione si fa insostenibile.

Il riposo rigenerante: come il CBD può migliorare il sonno

Tutti sappiamo che il sonno, e soprattutto un buon sonno ristoratore, sia importante per la salute del corpo e della mente. Non riuscire a dormire bene e la quantità di ore necessarie può influire negativamente sulla qualità della vita ed anche sul lavoro.

Inoltre sempre più persone vivono costantemente lavorando con schermi luminosi come PC, telefonini e tablet e questo va ad interferire con il risposo notturno. La ricerca dunque di un riposo notturno prolungato e rigenerante è una delle motivazioni che spesso avvicina le persone al CBD.

Addio notti agitate: il CBD per un sonno naturale e riposante

Non fraintendete, lo scopo del CBD non è quello di causare sonnolenza. Non si tratta di un sonnifero ma di qualcosa in grado di creare le condizioni ottimali per far entrare autonomamente il corpo in uno stato di riposo profondo, senza problemi.

L’obiettivo del CBD è quello di modulare ansia e stress permettendo di rilassarsi e scivolare in modo più facile verso un sonno di qualità. Si potrà dire addio alle notti agitate ed insonni e, al risveglio, dopo un sonno ristoratore con tutte le sue fasi REM e Non REM, la sensazione sarà quella di essere freschi e carichi di energia pronti ad affrontare una nuova giornata.

Mama Kana l’eccellenza del CBD per un benessere autentico

Il panorama dei prodotti a base di CBD è vasto ed in continua evoluzione. La scelta di un partner affidabile è importante. Mama Kama si distingue per il suo impegno incondizionato verso l’eccellenza e la purezza dei prodotti. Infatti la filosofia di Mama Kama è radicata nella convinzione che il benessere debba essere accessibile e sostenibile.

Proprio per questo in ogni fase delle produzione che va dalla coltivazione meticolosa delle piante di canapa, fino alla lavorazione finale, si procede con la massima cura e sotto controlli rigorosi.

Questo approccio garantisce che ogni olio di CBD, infiorescenza o resina offerti, siano conformi agli standard più elevati e rappresentino anche la quintessenza della natura. Scopri la selezione unica di CBD su MamaKana.

L’azienda si dedica con passione alla ricerca delle migliori materie prime, selezionando varietà di canapa che esprimono al massimo il loro potenziale benefico e poi, opera trasformandole attraverso processi in grado di preservarne l’integrità e l’efficacia dei cannabinoidi.

Mama Kana non si limita a vendere dei prodotti, ma propone un’esperienza di fiducia e trasparenza con l’obiettivo finale di rendere il CBD, ed i prodotti derivati, sicuri e naturali perfetti per un percorso che va alla ricerca della salute e dell’armonia interiore.

Questa dedizione rende Mama kana un punto di riferimento etico di fiducia per chi è alla ricerca consapevole di un viaggio verso il benessere.

Integrare il CBD nel tuo stile di vita con consapevolezza

Il CBD per il benessere quotidiano non è una soluzione che si rivela valida per tutti, ma un percorso altamente personalizzabile. E’ necessario ascoltare il proprio corpo e comprendere come questa molecola sia in grado di armonizzarsi con le proprie esigenze soggettive.

Scegliere con cura: trova il tuo formato CBD ideale per l’equilibrio

Stress, ansia, insonnia, qualunque sia la causa che ti spinge ad intraprendere questa ricerca, dovrai in primo luogo, comprendere quale sarà il prodotto più adatto per te stesso.

Si trovano una vasta gamma di formati, dagli oli che sono facili da dosare, alle infiorescenze per una esperienza tradizionale, fino alle resine concentrate e alle caramelle.

Potrai trovare la modalità di assunzione che meglio si adatta alle tue abitudini. Il segreto però, è quello di iniziare con dei dosaggi molto bassi ed aumentarli gradualmente monitorando la risposta del tuo corpo. In questo modo potrai scoprire la quantità di CBD per l’equilibrio personale che ti aiuterà a ritrovare la serenità.

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Cosa si intende per moda unisex?

Cosa si intende per moda unisex?
Cosa si intende per moda unisex?

La moda unisex veste uomini e donne senza distinzione di genere per questo la si accomuna al temine no gender di cui vi abbiamo parlato in questo articolo sulla moda No Gender spiegandone le origini e la tipologia. La moda unisex si fregia di tanti nomi diversi, tra essi anche genderless fashion, gender neutral, (genere neutrale) ed infine anche moda fluida. Tutti questi termini si riferiscono ad un approccio all’abbigliamento che va oltre le tradizionali distinzioni di genere “uomo” “donna”. Ma vediamo meglio cosa si intende per moda unisex e come questa tendenza stia diventando, nel tempo, sempre più apprezzata, specie da alcuni brand come Takaturna, ed altri.

Cosa si intende per moda unisex?

La moda unisex o gender fluid ha come obiettivo principale quello di produrre capi moda che possano essere indossati indistintamente da uomini e donne. L’identità di genere o il genere biologico non influenza in alcun modo questi capi d’abbigliamento che si rivelano perfetti per chiunque.

La moda unisex non è solo espressione di un cambiamento di stile nella moda ma riflette un cambiamento importante nella percezione del genere e della libertà di espressione individuale.

In special modo le nuove generazioni abbracciano l’idea di libertà sostenendo la moda unisex, ed indossandola senza alcun vincolo. Alcune caratteristiche contraddistinguono questo stile moda valido per tutti: scopriamole!

Caratteristiche moda unisex

Una delle caratteristiche principali della moda unisex è quella di essere composta da capi fluidi, oversize dal taglio ampio e comodo. Gli abiti non sono progettati per conformarsi a forme specifiche del corpo “uomo/donna” ma piuttosto sono pensati e realizzati per essere indossati da chiunque. Linee ampie e comode che si adattando dunque ad ogni fisicità.

Anche per quel che concerne i colori si tende a utilizzare tinte neutre, colori versatili adatti a tutti come il nero, il bianco, il grigio, il marrone e le tonalità di beige ma anche verde e blu.

Oltre ai colori neutri i capi sono versatili e pensati per essere facilmente abbinati tra di loro ed adatti a varie occasioni sia formali che casual. Spesso la moda unisex è composta da capi ben fatti realizzati con tessuti di qualità con un occhio attento alla sostenibilità.

Moda unisex  capi
Moda unisex capi

Quali sono i capi unisex più utilizzati?

Va detto che alcuni capi d’abbigliamento che, tradizionalmente sono destinati ad un genere specifico, sono stati reinterpretati offrendo vestibilità a chiunque, tra essi t-shirt e felpe, ma anche i classici jeans specie il modello a gamba dritta, relaxed fit o baggy.

Altri capi che risentono di questa tendenza unisex, sono senza dubbio le camicie, specialmente quelle oversize e di modelli in flanella calda ma anche i pantaloni in chino, i modelli cargo e i pantaloni sportivi in genere tipo joggers.

Anche la giacca viene rivisitata e reinventata per dar spazio a modelli unisex facili da indossare ed abbinare. Giacche in jeans, blazer oversize, trench, giacche a vento sono alcuni capispalla fruibili da uomini e donne allo stesso modo.

Infine, anche maglioni e cardigan vengono investiti da questa corrente della moda fluida specie i modelli ampi dai colori neutri. Mocassini e sneakers si adattano a diversi stili, sono scarpe comode e perfette per uno stile classico così come per uno casual.

Tra gli accessori che rientrano in quelli unisex ricordiamo anche i marsupi, alcune borse e tracolle, gioielli semplici e catene in acciaio o metallo prezioso ma anche cappelli, sciarpe,.

Ormai sono davvero tanti i capi moda e gli accessori che vengono creati senza una vera e propria connotazione di genere.

La moda unisex sancisce la libertà di essere

Una moda versatile, pratica, e soprattutto libera nella sua essenza; una moda ed uno stile che sancisce la libertà di essere ed apparire senza stereotipi di genere.

La moda unisex promuove, senza dubbio, la libertà di scelta e l’espressione individuale sfidando le convenzioni e contribuendo a sagomare una società più inclusiva e rispettosa delle differenze, o semplicemente e giustamente più rispettosa delle scelte altrui.

Dieta anti insonnia: cosa mangiare per un sonno di qualità

donna con tazza in relax
Dieta anti insonnia: cosa mangiare per un sonno di qualità

L’insonnia è una condizione tanto diffusa, quanto grave. Secondo dati ufficiali di Assosalute divulgati nel mese di novembre 2024, circa il 20% degli italiani soffrirebbe di insonnia episodica. La problematica a livello cronico, invece, è quotidianità per il 6-7% del campione coinvolto, rappresentativo della popolazione italiana.

Per amor di precisione, ricordiamo che “insonnia” e “disturbi del sonno” non sono la stessa cosa.

Nel secondo caso, infatti, si inquadra una condizione che può manifestarsi a prescindere dalla qualità del sonno e sotto al cui cappello, per esempio, è possibile includere gli episodi di sonniloquio e il sonnambulismo.

Quando, invece, il problema riguarda la qualità del sonno, è bene ricordare che esistono diversi approcci, tra cui quello farmacologico e le cure naturali.

Non bisogna, infatti, trascurare o non considerare l’esistenza di diverse cure naturali per l’insonnia che, se gestite facendo riferimento ai giusti professionisti, possono rivelarsi risolutive da sole.

Tra questi, rientra l’alimentazione. Di dieta contro l’insonnia si parla tanto. Per aver maggiori chance di risolvere il problema e per evitare criticità di salute, è bene seguire indicazioni scientifiche.

Nelle prossime righe, ne vediamo alcune tra le più importanti (ricorda sempre che l’optimum è un approccio personalizzato).

Il rapporto tra alimentazione e qualità del sonno

L’alimentazione, dati scientifici alla mano, ha un effetto profondo sulla qualità del sonno. Alcuni cibi in particolare come caffè. tè, cioccolato cibi pesanti non sono adatti a chi soffre di insonnia, specie se consumati di sera.

Per questo l’alimentazione e la dieta ha un ruolo molto importante della qualità del sonno. Nel momento in cui è gestita con un approccio bilanciato, può migliorarla (vale ovviamente il contrario in caso di dieta squilibrata).

Se si adotta un regime alimentare più equilibrato rispetto ai propri standard si possono apprezzare effettivi positivi sulla qualità del sonno. Sì, si tratta di un rapporto di corrispondenza biunivoca e di una dimostrazione di quanto fare attenzione alla dieta sia importante.

Detto questo, non resta che entrare nel vivo dei giusti consigli pratici.

L’importanza di non eccedere nell’apporto calorico

Un consiglio prezioso per evitare il problema dell’insonnia (oltre a quelli che trovate nell’articolo in link) è quello di non eccedere a tavola nel pasto serale.

L’importanza di consumarlo cercando di mantenere la massima frugalità è stata confermata da diversi studi. Tra questi, è possibile chiamare in causa un piccolo lavoro scientifico i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine della rivista scientifica Journal of Clinical Sleep Medicine.

Gli esperti hanno coinvolto 26 soggetti adulti normopeso di età compresa fra i 30 e i 45 anni, abituati a dormire dalle 7 alle 9 ore a notte. L’obiettivo alla base del lavoro scientifico era quello di individuare l’influenza dei pattern dietetici sul sonno.

Al follow up è stato possibile notare che, a fronte di un’alimentazione controllata, rispetto ai parametri in cui, invece, l’apporto calorico era incontrollato, il sonno era caratterizzato da un maggior numero di onde delta – lente – il che è sinonimo di un livello avanzato di addormentamento (sonno non-REM). Anche dal punto di vista del tempo necessario ad addormentarsi sono state riscontrate differenze.

Nei giorni in cui si erano alimentati ad libitum, i soggetti coinvolti nel campione ci avevano messo, in media, 29 minuti per prendere sonno, contro i 17 richiesti, invece, dopo i giorni a regime di alimentazione controllata.

Il potere delle fibre e la qualità del sonno

Sempre grazie allo stesso studio citato, è stato possibile confermare il ruolo dell’assunzione della fibra per la qualità del sonno.

Concentrarsi sull’inclusione della fibra vegetale nella propria alimentazione permette, infatti, di allungare la durata delle fasi più profonde del sonno.

Questo risultato è stato osservato concentrandosi soprattutto sul confronto con la situazione successiva all’eccesso nell’apporto di grassi saturi.

Nei soggetti abituati a consumare alimenti ricchi di zuccheri, invece, è stato possibile ravvisare un sonno discontinuo, caratterizzato da un alto numero di risvegli.

Pur con il limite del campione numericamente ridotto, questo studio conferma l’importanza di una dieta equilibrata ai fini del miglioramento della qualità del sonno.

Quest’ultimo, quando è ristoratore, contribuisce alla sintesi della leptina, ormone fondamentale per tenere sotto controllo lo stimolo della fame, con tutti i vantaggi del caso per il peso forma.

Sonno di qualità può essere indotto tenendo conto che alimentazione, attività sportiva e uso smodato del pc e dei telefonini, ma anche altri fattori, possono influire negativamente sulla qualità del sonno.

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Doposci come scegliere tra modelli e marche

Doposci
Doposci come scegliere tra modelli e marche

I doposci costituiscono un importante calzatura da neve atta a mantenere il piede caldo ed asciutto consentendoci di evitare scivoloni su ghiaccio e neve. Si tratta sostanzialmente di stivali per la neve prodotti e commercializzati da numerosi brand Adidas, Ugg Australia, Tecnica, Moon Boots, US Polo, Bogner: troviamo stivali con il pelo e doposci impermeabili dotati di lacci pelliccia interna o gomma piuma, pelo esterno, tessuto impermeabilizzato o materiale sintetico. i prezzi di un doposci partono da circa 30 – 40 euro in su, ovviamente se auspichiamo ad avere un comfort ottimo ed una buona estetica ci conviene orientarci su dei  prodotti di marca noti, anche se oggettivamente, con pochi euro possiamo acquistare dei doposci che assolvano ottimamente la loro  funzione.

Doposci come scegliere tra modelli e marche

Partendo da i modelli noti e i marchi che rappresentano un must have in termine di stile ne andiamo a prendere in esame alcuni. Per i più fanatici possiamo puntare su modelli prodotti da stilisti come ad esempio i Snow Boot di Moschino in foto, modello da donna, venduti a 149 euro, con tomaia in cordura modello tipo Moon Boot presentano suola in gomma e interno in gomma piuma. I prezzi dei Moon boot sono ogni anno più alti e si attestano sui 200 – 300 euro ed oltre in base alla tipologia e al colore.

Anche il numero di calzata influenza i prezzi: i modelli da bambino co con numero basso hanno un costo più contenuto. Anche l’altezza del gambale fa la differenza in termini di prezzo, modelli con gambale basso o trequarti hanno un costo più contenuto. Colori particolari, non molto apprezzati dalla massa, anche. Doposci in Colori tipo arancione, viola ma anche giallo possono rivelarsi dei veri affari se li amate.

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Snow Boot Love di Moschino 149,90 euro

Siti economici su cui acquistare doposci

Tra i vari brand che producono attrezzature sportive di ogni genere, calzature e doposci inclusi, va ricordato il noto marchio Adidas, un grande leader nel campo dello sport e dell’abbigliamento sportivo ha dato vita ad una numerosa serie di doposci sia da donna che da uomo a prezzi medi puntando su colore e linee semplici ed adottando materiale di alta qualità. Modelli semplici con gambale tre quarti dai colori molto caratteristici. Perfetti per la neve in città, ma non solo.

Se non siete molto esigenti e non vi interessano i marchi e le griffe potrete scegliere dei doposci molto carini nel sito MECshopping, qui troverete modelli a partire da 20 euro fino a 50 euro. Modelli da bambini e da adulti doposci a Antarctica da donna a 50 euro. Un ottimo compromesso e la soluzione ideale per chi cerca dei doposci buoni, ma non vuole spendere una fortuna per poter passare qualche giornata sulla neve. Personalmente acquisto spesso calzature su questo sito in quanto trovo che i prodotti siano buoni e abbiano prezzi contenuti.

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Adidas-doposci

 Alcuni modelli inclusi i tre proposti in foto sono semplici ed essenziali, i primi due modelli hanno un prezzo orientativo di 75 e 110 euro, mentre il terzo modello, dalle linee e di colori frizzanti e giovanili, tutto al femminile è venduto a circa 115 euro ed oltre. Li trovate sul sito Zalando (nel link) e in altri siti simili di calzature.

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Adidas-neve-snow-paradise

Comodi , pratici e con lampo laterale che consente un più facile utilizzo nell’inserimento del doposci i due modelli Paradise in blu elettrico e nero di Adidas venduti a 100 euro e prodotti  al femminile anche nel colore fucsia.

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Adidas scarpe da neve: modelli beige e leopardato

Altri due modelli Adidas, semplice e con suola bassa il primo, prodotto anche in altre colorazioni (110 euro), più audace il secondo modelle in piena tendenza moda, presenta stampa animalier ed è venduto a 120 euro. Ma, senza ombra di dubbio, se vi accontentate di modelli classici, potete orientarvi verso gli Snow Boot dell’Antarctica prodotti in 7 colori differenti i quali presentano dei costi contenuti che vanno dai 40 ai 60 euro,  li trovate qui. 

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Doposci Antarctica 4 colori

Per chi, invece, no si accontenta, può optare per modelli Snow Boot più sfiziosi realizzati in  calda pelliccia come i Baffi Volpe, realizzati completamente  in pelliccia di capra, un prodotto tutto italiano rivestito internamente con fodera realizzata in pura lana, prodotti per chi vuole tenere i  propri piedi al caldo e all’asciutto, presentano suola in gomma e tacco da 40 sono venduti a 279 euro.

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Snow Boot Baffy-Volpe – 249-euro-in-capra

 

Il modello è prodotto in due varianti di colore, maculato, come quello in foto e in tinta unita color grigio striato chiaro scuro ambedue i modelli hanno il medesimo prezzo di vendita.

Consigli sul periodo di acquisto dei doposci

Come potete vedere i modelli ed i marchi in vendita sul mercato sono veramente molti, considerate attentamente il vostro gusto personale e quando volete spendere per questo acquisto, rispettando le esigenze dei vostri piedi, non vi sarà difficile individuare ciò che più vi soddisfa.

Un consiglio finale riguarda il periodo in cui acquistare i doposci. Innegabilmente durante la stagione invernale i prezzi sono alti, specie per i modelli griffati o di qualità, quei prodotti forniti da marchi specializzati nel settore sci/neve. Ma se si vuole ridurre i costi di acquisto basterà essere previdenti ed acquistare i doposci fuori stagione, a fine inverno o in piena estate.

In questo caso la disponibilità di modelli e numeri di doposci sarà più limitata ma, per contro, potrete trovare degli ottimi dopo sci a costi davvero contenuti, anche optando per modelli di marca nota. Il consiglio dunque per l’attrezzatura da neve ed i doposci è quello di agire per tempo, prima che arrivi la stagione invernale.

 

 

Come proteggere la pelle da sole e inquinamento

Come proteggere la pelle da sole e inquinamento
Come proteggere la pelle da sole e inquinamento

La pelle del viso è la nostra prima linea di difesa. Esposta quotidianamente agli agenti esterni, ha bisogno di cure costanti per restare luminosa, compatta e sana. Polveri sottili, smog e raggi UV accelerano l’invecchiamento e alterano la naturale barriera cutanea. È qui che entra in gioco una skincare mirata e consapevole. Vediamo come proteggere la pelle da sole e inquinamento in modo efficace.

Inquinamento urbano e stress ossidativo: i nemici invisibili

L’inquinamento ambientale è uno dei principali responsabili dell’invecchiamento precoce della pelle. Le particelle presenti nell’aria, come polveri sottili, gas di scarico e fumo, si depositano sul viso e penetrano in profondità nei pori.

Questo processo non solo sporca la pelle, ma genera radicali liberi, molecole instabili che danneggiano le cellule e ne accelerano la degenerazione. Proprio per questo è essenziale introdurre nella propria routine quotidiana una crema da giorno con azione antiossidante.

Oltre a fornire idratazione, la crema da giorno crea una barriera protettiva che limita l’adesione delle impurità e combatte l’azione dei radicali liberi. L’efficacia si potenzia se la formula contiene ingredienti naturali come polifenoli, vitamina C o resveratrolo, capaci di contrastare l’ossidazione cellulare e donare luminosità all’incarnato.

Donare al viso un aspetto riposato

Un altro vantaggio di questo tipo di trattamento è la capacità di ridurre l’aspetto spento e stanco del viso. L’esposizione continua all’inquinamento tende infatti a rendere la pelle grigia, opaca e irregolare.

Una buona crema da giorno contribuisce a ripristinare la luminosità naturale del viso, anche in città molto trafficate o durante i periodi di forte smog.

L’uso costante di prodotti mirati può migliorare visibilmente la grana della pelle, ridurre la presenza di pori dilatati e donare un aspetto più compatto. A questo si può aggiungere, una o due volte a settimana, l’uso di una maschera detox o purificante, utile per assorbire le tossine e restituire freschezza al volto.

I danni del sole: prevenire è meglio che trattare

I raggi UV sono tra le principali cause di macchie, rughe e perdita di tono. Anche in assenza di esposizione diretta o durante le giornate nuvolose, la pelle continua a ricevere radiazioni, soprattutto se si vive in città o si trascorrono molte ore davanti a finestre e schermi. Proteggere il viso dal sole non è quindi solo una buona pratica estiva, ma una vera e propria esigenza quotidiana.

La protezione solare è il primo gesto di prevenzione contro le discromie cutanee. L’uso quotidiano di una crema da giorno con SPF aiuta a schermare i raggi UV e a mantenere omogeneo il tono della pelle.

Le creme che combinano idratazione e protezione sono ideali per chi desidera un unico prodotto multifunzione. Le formule leggere si assorbono facilmente e non appesantiscono l’incarnato.

Come evitare macchie e iperpigmentazione

Proteggere il viso dal sole è fondamentale anche per evitare la comparsa di macchie e iperpigmentazioni. Le zone più soggette sono fronte, zigomi e labbro superiore, ma le macchie possono manifestarsi ovunque se la pelle non è protetta a sufficienza. Quando la barriera cutanea è compromessa da sole e inquinamento, il rischio di infiammazioni e rossori aumenta notevolmente.

L’ideale è scegliere prodotti che, oltre al filtro solare, contengano ingredienti lenitivi e idratanti. Aloe, camomilla e acqua d’uva sono ottimi alleati per calmare la pelle e mantenerla morbida durante tutto il giorno. Anche la texture gioca un ruolo importante. Chi ha la pelle grassa può optare per un fluido opacizzante, mentre le pelli secche beneficeranno di consistenze più ricche e nutrienti.

Non va dimenticato che proteggere il viso dal sole è importante anche in inverno o quando si viaggia in alta quota, dove l’esposizione ai raggi UV è ancora più intensa. Una buona abitudine consiste nell’applicare la protezione solare come ultimo step della routine del mattino, anche sopra il siero e la crema abituale, oppure scegliere direttamente una crema da giorno che includa un filtro UV.

Abitudini quotidiane per una pelle più resiliente

La cura della pelle passa anche da una corretta routine quotidiana, questo è certo. vediamo in che modo curare la propria pelle ogni giorno.

Struccarsi ogni sera

Detergere il viso con prodotti delicati e utilizzare cosmetici adatti al proprio tipo di pelle sono azioni fondamentali per mantenere la cute in salute e ben protetta. La scelta dei prodotti non dovrebbe essere lasciata al caso, ma fatta con attenzione in base a clima, età e stile di vita.

Idratarsi a dovere

Un altro aspetto da non trascurare è l’idratazione interna. Bere acqua a sufficienza aiuta l’organismo a eliminare tossine e mantiene la pelle più elastica e luminosa. Anche una dieta ricca di antiossidanti, come frutti rossi, verdure a foglia verde e cereali integrali, supporta la pelle nel combattere le aggressioni ambientali.

Fare attività fisica

L’esercizio fisico regolare contribuisce a migliorare la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, mentre il riposo notturno favorisce i processi rigenerativi. Per chi vive in aree urbane molto inquinate, può essere utile anche utilizzare un purificatore d’aria in casa, per creare un ambiente più salubre anche durante la notte.

Per ottenere risultati duraturi, costanza e consapevolezza sono le vere alleate. Bastano pochi minuti al giorno per trasformare il modo in cui la pelle risponde all’ambiente, mantenendola bella oggi e sana domani.

Marco-Gianmarco-Marcantonio: significato, onomastico e numerologia del nome e suoi derivati

Marco-Gianmarco-Marcantonio: significato, onomastico e numerologia del nome e suoi derivati
Marco-Gianmarco-Marcantonio: significato, onomastico e numerologia del nome e suoi derivati

Il nome Marco è molto diffuso e porta con se una serie di nomi derivati composti, o alterazioni dello stesso:

  • Alterati: Marcolino, Marcuccio, Marchino, Marchetto.
  • Composti: Gianmarco, Gianmarco, Marcantonio, Marcaurelio.
  • Nomi doppi: Marco Antonio, Marco Aurelio, Marco Tullio.
  • Femminile: Marca, Marchina, Marcolina, Marcuccia.

Si tratta di nomi dalle origini antiche che si sono andati via via diffondendo e sono arrivati fino ai tempi odierni. Alcuni di essi decisamente molto usati anche attualmente, come il nome Marco e Gianmarco, altri meno, come Marcantonio o Marcaurelio. Scopriamo di più su questi nomi, origini, numerologia, segno zodiacale e molto altro.

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Significato ed origini del nome MARCO

Il nome Marco sembra derivare dal latino Marticus, sostituito più tardi dalla forma Marcus, il significato letterario di Marcus è sacro a Marte, il noto Dio romano della guerra, od anche da Maris (maschio virile), Dio etrusco della guerra. Al Dio Marte era dedicato il mese di marzo, motivo per cui ai bambini nati in questo mese (Marzo), era imposto molto spesso il nome Marco.

Questo nome, oltre ad essere attualmente molto diffuso, lo era anche sin dai tempi dell’antica Roma, nome dell’oratore Marco Tullio Cicerone (I secolo a.C.) e dell’imperatore del II secolo d.C. Marco Aurelio Antonino.

Venezia e San Marco

Per quel che concerne la cristianità e la chiesa, il nome è legato al culto per San Marco Evangelista, il quale dopo la crocifissione di Gesù, pellegrinò in viaggi missionari per la diffusione della parola di Gesù insieme San Pietro.  Fu ucciso dai pagani e il suo corpo, sepolto in Egitto, venne trafugato nell’828 da due mercanti di Venezia, in seguito fu trasferito nella splendida città veneta, dove fu eretta, in suo onore, la nota Basilica di San Marco.

Una delle piazze più famose al mondo è quella di Venezia che prende il nome di Piazza San Marco. Una città importante ed unica che ha dato il nome Marco alla sua piazza principale in onore a San Marco Evangelista.

Personaggi famosi dal nome Marco e derivati

Tra i personaggi famosi si ricordano Marco Polo e Marc Chagall (pittore). Ma ve ne sono tantissimi, sia in epoca antica, che moderna, ne trovate un elenco dettaglio in Wikipedia e tra essi è presente anche il noto cantante Mark Anthony, l’astronauta svizzero Marco Sieber, ma anche vescovi ed arcivescovi, sportivi, artisti, letterati e molti altri.

Particolarità nome Marco

San Marco, patrono di Venezia, è festeggiato da cattolici e ortodossi il 25 aprile, giorno in cui si ricorda San Marco Evangelista, mentre in altre zone d’Italia l’onomastico viene festeggiato il 31 gennaio.

Un nome importante quindi connesso al segno zodiacale del Sagittario, il cui colore è rappresentato dal deciso rosso mentre la pietra è il rubino ed il metallo è il ferro. Il numero fortunato dei nati sotto questo nome è il 7 numero fortunato per eccellenza.

Numerologia del nome Marco:

M-A-R-C-O = 4-1-9-3-6 = 23=5

 Interpreta il significato delle lettere che compongono il tuo nome: clicca qui

Significato: sacro a Marte (Maris: maschio virile)

Onomastico: 25 Aprile e 31 Gennaio

Origine: Latina

Colore: Rosso
Pietra: Rubino
Metallo: Ferro

Segno zodiacale connesso: Sagittario

Numero fortunato 7

Numero 7:perfezione e felicità

Approcci integrati nella cura dell’anziano: la medicina incontra l’assistenza sociale

Approcci integrati nella cura dell'anziano: la medicina incontra l'assistenza sociale
Approcci integrati nella cura dell'anziano: la medicina incontra l'assistenza sociale

L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno in costante aumento, determinato da una serie di fattori che vanno dall’innalzamento della speranza di vita al calo della natalità. Si tratta di una tendenza che richiede un ripensamento dei modelli di cura, soprattutto per quanto riguarda gli anziani fragili. In questo contesto, un ruolo fondamentale è ricoperto dagli approcci integrati nella cura dell’anziano, in cui la medicina incontra l’assistenza sociale per garantire un supporto completo e personalizzato.

L’integrazione tra aspetti sanitari e sociali è fondamentale per rispondere in modo adeguato alle esigenze complesse e multidimensionali della popolazione anziana. Spesso, infatti, le persone in età avanzata devono affrontare una serie di sfide legate alla salute e alla condizione socio-economica, che richiedono soluzioni coordinate e personalizzate.

Il ruolo della medicina e dell’assistenza sociale nella cura dell’anziano

La medicina svolge un ruolo cruciale nel monitoraggio e nella prevenzione delle malattie croniche che colpiscono gli anziani.

Attraverso controlli regolari e interventi tempestivi, è possibile ridurre l’impatto di patologie comuni degli anziani come il diabete, le malattie cardiovascolari e l’osteoporosi, migliorando la qualità della vita e prolungando l’autonomia degli individui.

Parallelamente, l’assistenza sociale interviene per supportare gli anziani nella gestione quotidiana, offrendo aiuto nella cura personale, nella gestione della casa e nel mantenimento delle relazioni sociali.

Questo supporto è essenziale per contrastare l’isolamento e la solitudine che spesso accompagnano l’invecchiamento, favorendo un ambiente stimolante e inclusivo. L’assistenza sociale si occupa anche di aspetti pratici e burocratici, come l’accesso a servizi e benefici, che possono risultare complessi per gli anziani e le loro famiglie.

L’integrazione tra medicina e assistenza sociale permette di affrontare le sfide dell’invecchiamento in modo sinergico, combinando competenze e risorse per offrire un supporto completo.

Questo approccio consente di individuare precocemente i bisogni emergenti, pianificare interventi personalizzati e monitorare costantemente l’evoluzione delle condizioni degli anziani, garantendo una risposta tempestiva e adeguata a ogni situazione.

L’importanza di standard qualitativi elevati nella cura degli anziani

Per garantire una cura efficace e rispettosa degli anziani, è fondamentale mantenere alti standard qualitativi sia nelle procedure assistenziali che nella scelta degli articoli sanitari.

Le procedure devono essere basate su protocolli aggiornati e validati, che assicurino la sicurezza e il benessere degli assistiti. Questo richiede un costante aggiornamento del personale, che deve essere formato sulle migliori pratiche e sulle innovazioni nel campo della cura degli anziani.

Parallelamente, la scelta degli articoli sanitari deve essere effettuata con attenzione, privilegiando prodotti di alta qualità che rispettino gli standard igienico-sanitari e siano confortevoli per gli utenti. Senza dubbio, l’impiego di prodotti monouso riduce significativamente il rischio di contaminazioni e facilita la gestione quotidiana dell’assistenza, offrendo maggiore sicurezza sia per gli anziani che per il personale.

Il consiglio è dunque quello di disporre di rifornimenti adeguati di manopole usa e getta per quello che riguarda l’igiene personale e di provvedere a fare una buona scorta di bavaglini monouso per anziani per fornire un supporto adeguato anche durante i pasti.

Infine, è fondamentale che le strutture e i servizi dedicati agli anziani dispongano di risorse adeguate, sia in termini di personale che di attrezzature. Questo permette di offrire un supporto tempestivo e personalizzato, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’esperienza degli assistiti.

L’importanza della collaborazione tra medicina e assistenza sociale

La collaborazione tra medicina e assistenza sociale è fondamentale per garantire un approccio integrato alla cura degli anziani.

Questa sinergia permette di coordinare interventi sanitari e sociali, ottimizzando le risorse e migliorando l’efficacia delle azioni intraprese a favore degli anziani.

Un esempio concreto di questa collaborazione è la presa in carico multidisciplinare, in cui medici, infermieri, assistenti sociali e altri professionisti lavorano insieme per valutare le condizioni degli anziani e definire un piano di intervento personalizzato nella cura dell’anziano.

Questo approccio consente di affrontare le diverse dimensioni del benessere degli anziani, dalla salute fisica alla sfera emotiva e sociale, offrendo un supporto completo e mirato.

La collaborazione tra medicina e assistenza sociale si estende anche alla formazione del personale, che deve essere preparato a gestire le complessità dell’invecchiamento in modo competente e sensibile.

La condivisione di conoscenze e competenze tra i diversi professionisti favorisce una maggiore comprensione delle esigenze degli anziani e promuove l’adozione di pratiche innovative e inclusive.

Le sfide e le opportunità future nella cura degli anziani

L’integrazione tra medicina e assistenza sociale nella cura degli anziani è un processo in continua evoluzione, che deve adattarsi alle nuove sfide poste dall’invecchiamento della popolazione.

Tra le principali sfide vi è la necessità di mantenere elevati standard qualitativi in un contesto di risorse limitate e di crescente domanda di servizi. Questo richiede un costante impegno nella formazione del personale, nell’adozione di tecnologie innovative e nella ottimizzazione dei processi assistenziali.

Tuttavia, l’invecchiamento della popolazione offre anche opportunità significative per ripensare i modelli di cura e promuovere un approccio più inclusivo e sostenibile. L’adozione di soluzioni integrate, che combinano interventi sanitari e sociali, permette di migliorare la qualità della vita degli anziani e di favorire la loro inclusione nella comunità.

Inoltre, l’innovazione tecnologica offre strumenti avanzati per il monitoraggio e la gestione delle condizioni degli anziani, aprendo nuove prospettive per una cura più efficace e personalizzata.

In questo contesto, è fondamentale promuovere una cultura della cura dell’anziano basata sulla collaborazione e sull’integrazione, in cui tutti gli attori coinvolti lavorino insieme per garantire il benessere degli anziani. Solo attraverso un impegno condiviso e una visione comune sarà possibile affrontare le sfide dell’invecchiamento e costruire un futuro in cui gli anziani possano vivere con dignità, autonomia e soddisfazione.



Cosa fare quando si rompe la cinghia dell’avvolgibile?

Cosa fare quando si rompe la cinghia dell'avvolgibile?
Cosa fare quando si rompe la cinghia dell'avvolgibile?

La manutenzione della casa, chi ne possiede una, sa bene che è continuativa. Ogni giorno c’è qualcosa da riparare o migliorare e manutenere. Tra queste opere di manutenzione rientrano gli avvolgibili della casa e le cinghie che servono per tirarli su. Vediamo come fare quando si rompe la cinghia dell’avvolgibile di una finestra, quali materiali occorrono e come procedere per la riparazione.

Cosa fare quando si rompe la cinghia dell’avvolgibile?

La rottura dell’avvolgibile della finestra è un’evenienza piuttosto comune. Quando si verifica diventa impossibile aprire e chiudere l’avvolgibile che generalmente rimane bloccato tutto giù o se la serranda si mette di traverso nello scendere anche a metà corsa.

Solitamente la cinghia si rompe perché nel tempo si usura, od anche per una trazione eccessiva e brusca, ma entrambi i casi richiedono la sua sostituzione.

Attrezzi necessari per la riparazione

Per prima cosa è necessario munirsi di una scala e di altri attrezzi come: cacciaviti di varie dimensioni sia a taglio che a stella. Forbici e taglierino per tagliare la nuova cinghia, metro e nastro per misurarne la lunghezza, una matita per segnare il punto di taglio.

Inoltre potrebbero servire dei guanti di protezione per le mani e ovviamente una nuova cinghia della lunghezza e larghezza adeguata. Lo standard solitamente è 14 mmm o 20mm.

Come riparare la cinghia dell’avvolgibile di una finestra

Per riparare una cinghia rotta della finestra, o meglio, dell’avvolgibile si procederà dal cassonetto che andrà aperto. Il cassonetto si trova nella parte superiore della finestra ed è fissato con viti o medianti incastri.

Per tale operazione è necessaria una scala che consentirà di lavorare bene ispezionando il vano dove risiede l’avvolgibile e relativi meccanismi.

I cassonetti possono essere sia interni che esterni, in ambo i casi è consigliabile agire in sicurezza in posizione stabile e fare attenzione a non far cadere oggetti pesanti che potrebbero danneggiare il pavimento sottostante. Se avete un tappeto, dei dei cartoni o pluriball poneteli sul pavimento a protezione dello stesso.

Una volta aperto il cassonetto è necessario far scorrere l’avvolgibile fino alla fine chiudendo la luce della finestra fino in fondo facendolo arrivare “a fine corsa”. E’ bene non calarlo di scatto, ma farlo scendere piano piano.

Una volta fatto questo, si noterà che l’avvolgibile è agganciato ad un rullo superiore mediante dei ganci e delle linguette specifiche. Si dovranno sganciare proprio questi se l’avvolgibile si è srotolato male, incastrato, o va riposizionato, (ma non sempre), per poi montare la nuova cinghia dell’avvolgibile.

Sganciare l’avvolgibile serve anche per facilitare il riavvolgimento delle cinghie alleggerendo le operazioni specie se si tratta di avvolgibili grandi lunghi o molto larghi.

Rimuovere la vecchia cinghia dell’avvolgibile e montare la nuova

Possiamo incontrare due situazioni diverse di fissaggio della cinghia dal rullo o con meccanismo fissato al muro.

Dal rullo troviamo la cinghia è avvolta di una carrucola o puleggia che si trova all’interno del cassonetto. Si dovrà individuare il punto in cui è fissate e poi staccarla.

Invece dal meccanismo del muro si nota che la cinghia è fissata ad un meccanismo chiamato avvolgitore od anche riduttore che si trova in basso.

In questo caso sarà necessario aprire l’avvolgitore che solitamente ha una placca frontale fissata con alcune viti e poi sganciare il resto della cinghia.

Montaggio della nuova cinghia

Aperto il cassonetto, ed individuato dove si trova il fissaggio della cinghia, una volta rimossa la vecchia che si è rotta, si procede al montaggio della nuova cinghia dell’avvolgibile.

Per prima cosa la si farà passare nel muro infilandola nel foro del muro e facendola scendere fino all’avvolgitore. Poi andrà fissata all’avvolgitore e agganciata al perno o al meccanismo di avvolgimento, assicurandosi che sia ben salda.

Andrà misurata la lunghezza necessaria, e per far questo, l’avvolgibile dovrà essere, come anticipato, tutto giù. La cinghia andrà tirata verso l’alto fino al rullo, lasciando un margine di circa 30- 40 cm in più rispetto alla lunghezza necessaria per avvolgerla. Infine, si procederà fissando la cinghia al rullo e al perno o alla fessura predisposta senza creare pieghe o torsioni della cinghia stessa.

Riagganciare l’avvolgibile al rullo e fissare le linguette dell’avvolgi rullo.

Rimontaggio cinghia e test

Ovviamente la sostituzione di una cinghia dell’avvolgibile non è complessa ma andrà eseguita per step e attuata nel modo giusto testando alla fine la nuova cinghia.

Per far ciò si dovrà chiudere l’avvolgitore e il cassonetto e rimontare la placca dell’avvolgitore per poi testare l’avvolgibile abbassandolo e alzandolo assicurandosi che scorra bene la cinghie e che l’avvolgibile si muova in modo fluido.

Altri consigli utili per montare l’avvolgibile e la cinghia

Quando si operano riparazioni in casa si deve sempre fare attenzione e lavorare in sicurezza e tranquillità. Specie se si utilizza una scala. Per non sbagliare, si deve far attenzione a misurare con attenzione la lunghezza delle vecchia cinghia calcolando la lunghezza necessaria, sempre averne un po’ di più che meno.

Se fosse corta non arriverebbe poi a far chiudere completamente l’avvolgibile. La qualità della cinghia che si monta deve essere buona, altrimenti si romperà velocemente. La tensione della cinghia è importante dovrà essere tesa ma non eccessivamente.

Infine posizionare il rullo in modo che consenta il riavvolgimento ordinato della stessa. Far attenzione che non vi siano accavallamenti per evitare blocchi ed usura veloce. Mentre si procede a queste operazioni si può approfittare per pulire il cassonetto ed il rullo da polvere e detriti.

La riparazione della cinghia di un avvolgibile è una lavoro semplice alla portata di molti ma richiede attenzione ed una certa precisione.