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Sognare un pappagallo cosa significa? Simbolismo e numeri

Sognare un pappagallo cosa significa? Simbolismo e numeri
Sognare un pappagallo cosa significa? Simbolismo e numeri

Gli uccelli in sogno significano generalmente voglia di libertà. Sognare un pappagallo però a a che fare anche con la comunicazione e l’intuito. I pappagalli sono infatti noti per la capacità di apprendere e ripetere alcuni comportamenti umani e animali: ripetono parole e suoni, cantano, fischiano e così via. Il linguaggio e l’intelletto sono quindi connessi al sognare un pappagallo, sogno che potrebbe comunicare la necessità di voler esprimere al meglio se stessi ed i propri pensieri. Vediamo meglio il senso onirico dei pappagalli nei sogni.

Sognare un pappagallo cosa significa?

I pappagalli nei sogni sono connessi alla comunicazione e all’intelletto ma anche alla creatività e alla capacità imitative che caratterizza questi volatili. Sognarne uno, o più di uno, potrebbe costituire una sorta di incoraggiamento rivolto verso se stessi nel non limitare la propria espressione creativa e comunicativa, evitando di scopiazzare in maniera acritica e impersonale ciò che fanno gli altri.

Sognare un pappagallo e simbolismo di indipendenza

Come accennato all’inizio, i pappagalli sono comunque degli animali che volano e nei sogni gli uccelli sono connessi alla voglia di indipendenza e libertà. Quindi, va da se che sognare un pappagallo o più pappagalli potrebbe essere simbolo di un desiderio celato della volontà di liberarsi da vincoli specifici vivendo la vita in maniera spensierata.

Cosa significa sognare un stormo di uccelli / pappagalli? Sognare uno stormo di uccelli o di pappagalli e simbolo di cooperazione, forza, coraggio, e solidarietà.

Fortuna? I pappagalli simbolo di buon presagio

Sognare pappagalli porta fortuna? In alcune culture i pappagalli sono considerati degli uccelli di buona sorte. Sognare uno o alcuni può indicare che vivrete un periodo fortunato, potrebbe dunque trattarsi di un presagio positivo e di buon auspicio.

Pappagalli nei sogni ed i simbolismi da approfondire

Un normale pappagallo bello, colorato e in salute, che in sogno canta, fischia, o parla, o magari vola sereno, possono ricondurre ad una delle interpretazioni appena citate connesse alla vostra capacità comunicativa e creativa o alla voglia di libertà.

Ma come in tutti i sogni i simbolismi di altro tipo devono necessariamente portare ad un’analisi accurata. Il pappagallo era sano e in salute? Il pappagallo nei sogni era malato? Volava o non aveva le ali? Era in difficoltà?

Prendiamo in esame alcune di queste variabili che possono comparire nel sogno. Considerate anche il ostro stato d’animo che è in grado di fornire indicazioni ulteriori.

Pappagallo malato nei sogni

Se sognate un pappagallo malato, senza voce, senza ali, o con ali rotte, o simili, ciò può indicare che avete delle esigenze di libertà e autonomia ma che non riuscite a metterle in atto e vi sentite fortemente frustati e limitati nei pensieri, nelle parole e magari anche nelle azioni (ali tagliate o rotte).

Sognare un pappagallo e numeri da giocare

Gli animali nei sogni sono sinonimo di rappresentazioni istintive del nostro inconscio. Secondo la smorfia se si sogna un uccello il numero da giocare è il seguente:

Uccello 48

Uccelli in volo o pappagalli 84

Uccelli o pappagalli che cantano 55

Uccelli in gabbia 13

Uccelli morti 72

Pappagallo 48

Sognare un pappagallo e numeri pitagorici

Secondo Pitagora, la numerologia e le lettere dell’alfabeto sono fortemente connesse. In relazione a questi principi, tutt’oggi fonte di studi, ad ogni numero si associa un significato così come ad ogni lettera si associa un numero. Nel caso della parola pappagallo il numero è il 7, numero di buon auspicio, perfezione e felicità.

Ne risulta che le parole e la numerologia sono fortemente connesse tra di loro. Vediamo dunque il significato pitagorico della parola pappagallo nei sogni.

P-A-P-P-A-G-A-L-L-O = 7 – 1- 7 – 7 – 1 – 7 – 1 – 3 – 3 – 6 = 7

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Dividere due ambienti con una parete, soluzioni alternative poco invasive

Dividere due ambienti con una parete soluzioni alternative poco invasive
Dividere due ambienti con una parete soluzioni alternative poco invasive

Capita di avere un monolocale con spazi da massimizzare, o comunque un ambiente che viene destinato a diversi utilizzi e che si desidera separare creando due ambienti con una parete divisoria in legno, cartongesso, mobili od altro. Come fare a dividere due ambienti con una parete utilizzando soluzioni alternative poco invasive dai costi contenuti? Vediamo quali sono le possibili soluzioni che il mercato dell’arredamento e dell’edilizia mettono a disposizioni con costi che vanno da 20 euro ai circa 2000 euro per dividere due ambienti con una parete.

Modi per Dividere due ambienti con una parete

Dividere due ambienti: ossia dividere un ambiente in due zone distinte può essere una vera e propria necessità per diverse ragioni come quella di creare una zona camera da letto ben distinta in un open space, o quella di creare una zona ufficio separata, separare la zona living dalla zona pranzo.

Dividere in due una stanza e creare più ambienti può essere utile per far diventare una cameretta in due spazi vivibili da due bambini e così via. I motivi estetici o funzionali che indicono a cercare una soluzione per dividere due ambienti sono molti e svariati, così come le soluzioni possibili che potranno essere adottate anche in relazione al tipo di ambiente e funzione.

Quindi, se non si vuole ricorrere a soluzioni murarie invasive, esistono diverse opzioni creative ed alternative che permettono di creare divisione in un ambiente dando vita a due zone ben distinte, in maniera più o meno incisiva: vediamo quali sono!

Materiali per separare due ambienti

Dividere gli spazi in maniera funzionale mantenendo un certo senso di ampiezza e buona fruibilità della casa e dell’ambiente diviso è possibile adottando soluzioni più o meno costose e materiali diversi, tra essi:

  • Cartongesso
  • Legno
  • Metallo
  • Vetro
  • Tessuto

Le soluzioni che si possono mettere in campo con questi materiali sono sia pareti divisorie in legno, cartongesso, vetro cemento, o altro, che pareti scorrevoli in vetro, pareti attrezzate in legno ed altro o pannellature per schermare come paraventi o tende scorrevoli.

pareti attrezzate: Dividere due ambienti con una parete
Pareti attrezzate: Dividere due ambienti con una parete

Un altra soluzione ci viene dai mobili. Attraverso mobili su misura, o soluzioni di arredo componibili, si possono creare divisori con librerie bifacciali, pareti libreria a ponte con porta inclusa, materiali di vario tipo assemblabili e così via. Vediamo i materiali più comunemente usati, nel dettaglio.

Il cartongesso

Il cartongesso è un materiale economico che può essere utilizzato creando un telaio in metallo e rivestendolo a misura sia per la creazione di una parete lineare che di una libreria divisoria. Con il cartongesso si possono realizzare molte cose, dalle pareti divisorie sia fisse che mobili, librerie vani, cabine armadio e moto altro.

Legno

Il legno è un materiale caldo, avvolgente che arreda in maniera naturale. Strutture a giorno, paraventi e divisori possono essere realizzati su misura o creati con moduli prefabbricati reperibili online e nei negozi fisici.

Metallo

Usare il metallo o strutture in metallo per dividere due ambienti è sicuramente una soluzione dal design moderno e minimale. Si può optare per realizzare scaffalature divisorie, pareti in metallo e vetro, e pannelli decorativi.

Vetro

Sia che si opti per del vetrocemento che per vetrate divisorie parziali o totali, scorrevoli o fisse va detto che il vetro è un materiale che permette di far passare la luce e quindi consente la divisione anche di ambienti con una sola finestra.

Tessuto

Il tessuto è sicuramente una delle soluzioni più rapida ed economica. La creazione di pareti divisorie che sfrutta l’utilizzo di una tenda scorrevole o a pannelli stile Giappone è senza dubbio una soluzione morbida, versatile e dal costo contenuto. Inoltre, il tessuto permette di giocare con colori e fantasie creando una atmosfera accogliente e personalizzata.

Parete divisoria: Quali sono i costi di realizzazione?

Come accennato, i costi di realizzazione variano molto in relazione alla scelta della soluzione, alle sue dimensioni e ai materiali. Separare con un semplice divisorio ossia un paravento, ha un costo contenuto intorno ai 50 / 200 euro.

Se si opta per realizzazioni in cartongesso, molto del costo dipenderà da chi realizza l’opera (con il fai da te si spende poco in quanto il materiale in se ha un costo contenuto). Pareti divisorie in cartongesso partono da circa 50 euro al mq. Pareti divisorie in vetro costano anche 300 euro al mq.

Per quanto riguarda le librerie a giorno bifacciali il prezzo varia in base al modello, alle dimensioni e al design, ma si possono trovare soluzioni in grado di schermare bene e dividere gli ambienti da poche decine di euro fino a diverse centinaia e anche più, specie se si opta per soluzioni fatte su misura e realizzate da un artigiano.

Anche per quanto riguarda le tende il costo varia di molto in base alle dimensioni, ai materiali e ai modelli scelti. In questo caso specifico, si parte da una ventina di euro fino a diverse centinaia.

Le tende rimangono comunque una delle soluzioni più semplici ed economiche, insieme ai paraventi, che consentono di dividere due ambienti con una “parete tessile”, tutte soluzioni alternative, poco invasive, e poco costose.

Che cos’è la moda oggi?

Che cos'è la moda oggi?
Che cos'è la moda oggi?

La moda oggi è un contenitore di informazioni e stili fatta di dettagli e personalizzazioni che variano anche molto da un brand all’altro. Sicuramente espressione culturale, la moda di oggi e variegata, fantasiosa talvolta estrosa. Si tratta di un vero e proprio fenomeno culturale che investe non solo gli abiti ma anche gli accessori, modificando le linee estetiche in periodi anche molto brevi. Ma scopriamo di più su cos’è la moda oggi e cosa la influenza.

La moda oggi? Un potpourri di stili e tendenze

Nei secoli precedenti e prima del dopoguerra la moda delineava molto il ceto sociale e l’appartenenza. Ne abbiamo parlato nell’articolo che segue: La moda dall’800 al 900 e la nuova sartoria. I nobili, i reali e i ricchi avevano abiti di lusso e stoffe pregiate mentre il popolino vestiva abiti umili sia nelle fogge che nei tessuti.

Nel dopoguerra con l’espansione industriale, la moda cambia volto e diventa appannaggio di molti. In breve tempo, si passa dai prodotti sartoriali a quelli industriali, e si delineano più stili di moda tra cui scegliere.

Oggi vestire alla moda cosa significa?

Cos’è dunque la moda (lo sappiamo), una continua evoluzione di stili, tendenze e colori che riflettono anche la società e la cultura di un popolo in quel dato momento.

Ma torniamo alla domanda originaria: Cos’è la moda oggi? Cosa che va sottolineata ed analizzata nel dettaglio in quanto oggi come oggi i cambiamenti che hanno influenzato la moda, ed il modo di seguirla, sono incisivi e dirompenti. Tra le novità c’è la tendenza ad una moda no gender sempre più affermata.

Differenze della moda del passato e la moda attuale

La moda per molti secoli è stata vincolata a canoni sociali e regole ben precise, come le leggi suntuarie, ma poi lentamente si è svincolata sempre più da queste imposizioni, diventando più libera, meno formale, pur rimanendo ancorata ad un concetto di base: ossia quello di fenomeno sociale di appartenenza che coinvolge l’essere ed anche l’apparire.

Oggi come oggi poi, l’apparire ha sempre più peso nel sociale, e di questo, ne sono una forte espressione e testimonianza i social e gli influencer.

Gli abiti, e gli accessori, borse e gonne incluse, appartengono al mondo, all’insieme collettivo, senza distinzione di razza e sesso. Semplicemente, oggi la moda lascia spazio alla personalità di ognuno e consente, sempre di più, di esprimere se stessi, anche attraverso l’abbigliamento senza forzature e stereotipi di genere.

Anche oggi la moda rappresenta un modo per esprimere la propria identità, di comunicare e sentirsi parte di un contesto culturale e sociale ma in maniera sempre più variegata e libera.

Abiti sartoriali personalizzati e confezionati su misura, insieme alla moda di lusso, houte couture“, si contrappongono al prêt-à-porter il quale, dagli anni 40 in poi, ha consentito a tutti di vestire come meglio si crede spendendo ciò che si desidera.

Un cambiamento epocale questo per la moda che ha delineato quello che è la moda oggi, passo dopo passo.

La moda oggi e gli abiti di seconda mano

Tra riciclo e attenzione all’ambiente, (abbiamo parlato qui della moda che ricicla) cresce la tendenza che riguarda anche gli abiti di seconda mano, quella definita moda second hand, caratterizzata da un crescente interesse per gli abiti usati, griffati, lanciata dalle piattaforme dedicate ai brand di lusso per promuovere un consumo più sostenibile di abiti ed accessori.

Innegabilmente oggi la moda è un panorama in continua evoluzione che si nutre di diverse ispirazioni e tendenza prendendo spunto e nutrimento dagli stilisti e dalle passerelle, dalla declamazione dei colori pantone, e dai mix e match di colori vivaci messi in campo, ma anche dal cambio di esigenze di genere, lavorative, sportive e sociali, nonché climatiche.

Sognare un cane ferito significato simboli e numeri da giocare

Sognare un cane ferito significato simboli e numeri da giocare
Sognare un cane ferito significato simboli e numeri da giocare

Cane ferito nei sogni? Nei sogni gli animali ci connettono alla parte istintiva di noi stessi. Ma in base al tipo di animale che si sogna il significato onirico cambia molto. Nel caso vi stiate chiedendo cosa significa sognare un cane ferito, sappiate che la simbologia ha un ruolo determinante. Si tratta del vostro cane ferito o di un cane sconosciuto? Sappiate che al cane nei sogni si associa un senso di protezione e fedeltà. Vediamo il risvolto dei due esempi citati, ma anche di altri.

Sognare un cane ferito significato e simboli

Molte persone hanno dei cani e li amano. Altri vorrebbero averli e magari sognano di avere un cane. I cani nella vita, così come nei sogni, vengono associati alla fedeltà, alla lealtà, all’amore incondizionato ed a un senso di forte protezione. Nei sogni il cane ferito potrebbe essere identificabile con il sognatore, ed il fatto che sia ferito, e quindi indebolito, indica che forse il sognatore sta attraversando un periodo di forte stress.

Potrebbero esserci delle fragilità, problemi di ordine fisico, come una malattia in corso, o problemi di ordine mentale, come uno stato di forte esaurimento.

In alcuni casi il cane ferito sognato indica che il sognatore non si sente amato ed apprezzato come vorrebbe, specie se il cane sognato non è riconducibile a cani che fanno realmente parte della vita del sognatore. Ad ogni modo il cane come il gatto nei sogni se ferito indicano fragilità.

Cosa significa sognare un cane?

Sognare un cane felice ci segnala una situazione di equilibrio ed armonia, mentre un cane ferito e dunque sofferente, ci dirotta verso un malessere inconscio. Ad ogni modo il cane nei sogni indica noi stessi e la nostra interiorità.

Sognare il proprio cane ferito o malato significato

Questo sogno potrebbe essere connesso a fatti realmente accaduti e recenti, o ad ansia e preoccupazione nutrita per il proprio cane, specie se negli ultimi tempi ha presentato realmente dei problemi di salute. Allo stesso modo, un periodo che vi porta a trascurare il vostro cane per lavoro od altro, potrebbe innescare dei sensi di colpa e portarvi a sognare il vostro cane ferito.

Sognare cane ferito che sanguina

Il cane nel sogno sanguina, e dunque ha delle ferite che perdono sangue: anche qui si tratta di ansie e paure, malessere inconscio a cui si aggiunge il sangue che indica una perdita di energia, più o meno copiosa.

Cane ferito nei sogni l’inconscio che ci parla

Generalmente il nostro inconscio ci parla e lo fa attraverso i sogni. Se in base ai simboli ci rendiamo conto che il cane sognato è identificabile con noi stessi, ciò significa che il nostro inconscio ci sta mandando dei segnali ben precisi: ci invita a prenderci più cura di noi.

E’ necessaria una pausa, o comunque un periodo per recuperare energie. Potresti aver necessità di prestare attenzione alle tue esigenze emotive e accertarti di non star reprimendo delle emozioni negative.

Traumi e paura – Talvolta sognare un cane ferito ha a che fare con dei traumi o paura che abbiamo avuto durante l’infanzia. Avere esperienze negative da bambini che hanno a che fare con un cane, che sia trauma, paura o la morte di un animale, possono tornare ad affiorare nei sogni per essere comprese e metabolizzate.

Sognare un cane ferito e numeri da giocare

Abbiamo visto che in base al simbolismo presente il sogno può avere diverse interpretazioni e che può trattarsi anche di un modo per superare traumi infantili o problemi contingenti di salute, affettivi e di altro tipo.

Per quanto riguarda la numerologia i numeri da giocare sono i seguenti:

Sognare animali 53

Sognare cane ferito 51

Sognare cane 6

Sognare cane che abbaia 36

Secondo Pitagora la numerologia si connette all’alfabeto e dunque, il significato di questa simbologia onirica, a livello numerico, è la seguente:

C-A-N-E F-E-R-I-T-O = 3- 1- 5 – 5 – 6 – 5 – 9 – 9 – 2 – 6 = 51 e 6

Per quanto riguarda il significato dei numeri ti rimandiamo ai due articoli connessi con la numerologia:

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Tavoli di una volta in legno, l’eleganza senza tempo e la convivialità

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I tavoli di una volta erano in legno massello, robusti, essenziali e con forte personalità. A differenza di molti tavoli moderni, i mobili costruiti in tempi meno recenti erano veramente realizzati in legno e non in melammina, multistrato, truciolato, impiallacciato, e simili. Si trovavano tavoli in noce chiaro e scuro, modelli in legno di ulivo e di castagno, quest’ultimi più rustici, ma tutte superficie evocative in grado di ospitare molti commensali e garantire la convivialità. Ed oggi con un po’ di sana malinconia vogliamo parlarvi proprio dei tavoli di una volta in legno, i vantaggi “pro” e i contro di queste scelte di stile evocative.

Tavoli di una volta in legno

I tavoli di una volta in legno suggeriscono uno stile datato? Non sempre! Talvolta vi sono modelli davvero retrò, altre volte troviamo delle ottime vie di mezzo.

E’ il caso dei tavoli rustici, dei tavoli laccati in stile shabby, dei giro panca, dei tavoli fratino dalle linee minimali: certo non parliamo di arredamento moderno, ma neanche di arredo d’epoca, piuttosto, possiamo collocarli in tavoli dall’aspetto classico.

Il legno che si intuisce essere tale, ed il colore caldo, li rendo adatti alla convivialità ma anche alla comodità di avere un tavolo spesso medio grande, facilmente fruibile.

Tavoli di una volta in legno i vantaggi “pro”

Sono decisamente i tavoli di una volta in legno robusto e linee classiche ed offrono spazio per minimo 6 sedute, spesso anche di più, senza doversi impegnare in aperture e chiusure che possono rivelarsi anche poco pratiche.

Hanno piani di appoggio resistenti, non sono delicati (non più di tanto quantomeno), e sono belli da vedere data la loro grande estetica che scaturisce non solo dalle linee, ma proprio dai materiali di costruzione.

Tavoli di una volta in legno i contro

Le linee e lo stile con cui sono realizzati, (e lo erano un tempo), sono spesso classiche o shabby / rustiche e difficilmente sono inseribili in contesti dal gusto moderno.

Hanno un numero di sedute pratico fisso che va dai 6 – 8 posti, talvolta sono allungabili, grazie a prolunghe che permettono di arrivare mediamente a 10 – 12 sedute. A differenza dei tavoli moderni, questi modelli sono incombenti e occupano molto spazio anche da chiusi, per cui si rivelano perfetti in case che possiedono spazi ampi, soggiorni e sale da pranzo comode.

Non hanno la possibilità di essere super trasformabili, a differenza di molti tavoli a consolle moderni che da chiusi occupano davvero poco spazio, ma da aperti sono in grado di ospitare anche 16 – 18 posti (come quello nella foto sottostante).

Alcuni di questi modelli appena citati, vengono venduti con annesse sedie o sgabelli impilabili o chiudibili in grado anch’essi di offrire tantissime sedute aggiuntive che si possono riporre in poco spazio.

Il classico tavolo di una volta in legno, invece, è spesso accompagnato da altrettante sedute classiche sempre in legno ed ha, come accennato, necessità di spazio per poter essere inserito in casa.

Tavoli allungabili in legno e tavoli consolle

I tavoli in legno offrono varianti di diverso tipo: troviamo le versioni fisse da 4, 6 o 8 posti (ma anche molto più grandi) e le versioni allungabili con bandelle laterali o con prolunghe estraibili. Li troviamo sia di forma tonda, che ovale, o il classico tavolo quadrato fino al rettangolare tipico dei tavoli a fratino.

I più gettonati per gli ambienti medio piccoli sono i tavoli allungabili e ed i tavoli a consolle. I primi dotati spesso di allunghe estraibili sottostanti; i secondi i tavoli a bandelle che scendono lateralmente e che all’occorrenza vengono aperte offrendo una superficie in più.

Perché scegliere i tavoli di una volta in legno?

Sicuramente sono tavoli che offrono bellezza visiva e robustezza; sanno arredare con gusto, donando un tono di solidità e bellezza all’ambiente.

Se invece vi piacciono i mobili moderni, puntate su altro, ma sappiate che “altro” spesso, non vi garantirà nel tempo la resistenza e la bellezza di un tavolo massello in noce naturale o tinto che sia o in altro legno simile.

I tavoli in legno di un tempo sono indistruttibili, belli ovunque: in cucina, così come in sala pranzo, mantengono inalterata al loro bellezza senza tempo ed offrono, con il loro aspetto naturale, un tocco di calore in più alla convivialità.

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Arredare con pavimenti vintage: consigli e idee

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Arredare con pavimenti vintage? C’è che li ama e chi li detesta. Sul mercato si trovano tanti pavimenti vintage visto che le tendenze arredamento li hanno riportati alla ribalta. Ma c’è chi, affittando vecchie case, pur ritrovandosi pavimenti vintage originali ed invidiabili, li detesta. E’ questione, ovviamente, di gusto personale ma anche della capacità di saper apprezzare e valorizzare, o non, le cose belle del passato. E’ certamente vero che se si ama lo stile moderno i pavimenti vintage non sempre trovano la giusta collocazione. Vediamo alcune idee e consigli su come arredare con i pavimenti vintage.

Arredare con pavimenti vintage

La caratteristica dei pavimenti vintage è la ricchezza di particolari. Decori retrò dalle fantasie geometriche o floreali, diventano i protagonisti indiscussi dello spazio. Talvolta armonizzare ed integrare questi pavimenti con il resto dell’arredamento non è semplice, ma con alcuni trucchi ed idee mirate, si possono creare degli spazi armonici in cui vivere, originali e di sicuro effetto: vediamo come fare!

Tipi di pavimenti vintage

Sotto la dicitura di “pavimenti vintage ” si collocano diverse tipologie di pavimentazione. Dai semplici e magnifici pavimenti in cotto antico, ai pavimenti realizzati con mattoni in graniglia di marmo, alle cementine esagonali, ai più elaborati pavimenti in ceramica a scacchi o a motivi geometrici fino ai pavimenti in gres con disegni floreali.

Tutto il fascino dei pavimenti antichi e vintage
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Cotto antico e legno?

Il pavimento in cotto antico è in grado di fondersi bene in quasi ogni contesto abitativo e stile, da quello rustico, a quello moderno od etnico. Altrettanto semplice è abbinare gli arredi ai pavimenti in legno antico. Il consiglio è di adottare mobili in legno dal miele ambrato al noce scuro, tappeti orientali, lampade a sospensione con paralumi in tessuto, e alcuni soprammobili d’epoca che siano evocativi.

Mixare moderno e antico

Con questi pavimenti non si deve aver paura di mixare antico e moderno. Un divano contemporaneo potrà stilisticamente, dialogare perfettamente con un pavimento in cotto antico così come con uno in legno retrò. L’importante è scegliere dei pezzi che siano in grado di armonizzare tra di loro a livello di colore, forme e materiali.

Piastrelle a scacchi o graniglia?

Anche le piastrelle a scacchi o a motivi geometrici ossia le cementine liberty esagonali, sono indicate per arredi moderni o in stile vintage. Generalmente sono in bianco e nero o grigio verde, colori che si sposano bene con molte soluzioni d’arredo.

Sia per i pavimenti a scacchi che per la graniglia di marmo sono perfetti i complementi in ottone e rame, le tende a righe o pois, l’uso di tante piante verdi e dei mobili in legno chiaro.

Se ci sono delle belle cementine, il consiglio è di utilizzare dei mobili con rifiniture in metallo, ma andrà bene anche il legno grezzo, lampade a braccio, tavolini in ferro battuto e ad esempio delle vecchie cassette di legno per comporre delle librerie. Lo stile industrial è perfetto con questi pavimenti.

Pavimenti Vintage e arredamento. graniglia di marmo e cementine esagonali
Pavimenti Vintage e arredamento. graniglia di marmo e cementine esagonali

Luce naturale

Sia che i pavimenti siano bianchi e neri, o bianchi e grigi o in altri colori simili con motivi geometrici e toni decisi, la luce naturale da sfruttare al massimo, potrà rivelarsi un ottimo alleato in grado di schiarire ed illuminare gli ambienti. Tende leggerissime e pareti chiare, faranno il resto. Al pavimento a scacchi dal tono scuro è bene contrapporre mobili ed arredi chiari per non appesantire gli ambienti.

Pavimentazione vintage floreale?

Un po’ meno semplice invece, dare la giusta luce ad una pavimentazione di ceramica floreale che richiederà, nell’abbinarla agli arredi, un attento studio del colore e della fantasia.

Un pavimento così impegnativo necessita di un un arredo che smorzi i toni. Quindi, come nelle foto sono indicati i mobili con linee semplici e minali dai colori chiari o chiari e neutri come il beige.

Mobili preferibilmente in legno e complementi in lino e pizzo, avallando lo stile con oggetti in porcellana chiara, vecchie cornici ed elementi decorativi in argento. Sì, a dei tocchi di colore qua e la in verde, azzurro etc, a secondo dei colori del pavimento.

Colori neutri

Se il pavimento ha una connotazione dai toni forti ed incisivi, come lo sono i pavimenti vintage floreali, è consigliabile optare per pareti dai toni neutri, così come per i tessili e gli arredi. Colori chiari come il bianco, il beige, il grigio chiaro, ed il tortora, sono perfetti per tendaggi e muri e al tempo stesso. sono la cornice perfetta un pavimento vintage vistoso. (Alcune idee in foto).

Stile d’arredamento con pavimenti vintage

In linea di massima, gli stili per arredare delle case con pavimenti vintage sono più di uno, e praticamente, tutto si può fare. Ma per creare ambienti piacevoli, se pur dal sapore eclettico, gli stili da adottare sono prevalentemente di tre tipologie e variano in base al tipo di pavimento vintage come descritto sopra.

Vintage classico

Pavimento in cotto o graniglia di marmo o legno antico? Perfetto lo stile vintage classico che potrà essere adottato utilizzando mobili in legno scuro come noce, rovere, ma anche leggermente più chiari.

Linee classiche e rivestimenti in velluto o pelle caratterizzeranno l’ambiente in stile vintage classico insieme a soprammobili d’epoca e lampade a sospensione e qualche tocco di colore in rosso, celeste carta da zucchero e verde.

Vintage industriale

Una delle soluzioni migliore ed azzeccate è arredare in stile industrial, specie se il pavimento è in cemento o in mattonelle esagonali. Legno grezzo in mobili ricercati, tavolini metallici in ferro nero e piani in legno, divani in pelle capitonnè e tende color cappuccino, completeranno l’arredo in modo stupendo. Un vintage industrial british come quello che trovate qui. Ma non solo.

Shabby chic

Morbido, chiaro e luminoso, lo stile shabby chic si sposa egregiamente con molti dei pavimenti vintage citati. Data la ricchezza per stile, importanza o decorazione di questi pavimenti, optate per mobili bianchi oggetti in ferro battuto ed argento, tessili in lino e pochi tocchi di colore qua e la che riprendano i colori del pavimento.

Trucchi di stile

Se il pavimento proprio non vi piace, potrete ammorbidirne l’incisività usando dei tappeti in tinta unita dai colori chiari o delle stuoie.

Qualora i tappeti siano un problema per la polvere, rifate solo parte del pavimento, in alternativa usate semplicemente un prodotto anti-acaro e scegliete delle guide (da lavare in lavatrice ) ma in tinta unita che possano creare una cornice e che esaltino il pavimento (es in foto).

In alternativa, potrete far realizzare delle pedane in legno che potranno delineare caratterizzandola e rialzandola di qualche centimetro, la zona salotto o la zona pranzo, senza coprire tutto il pavimento, ma solo una piccola parte.

Pavimenti vintage a contrasto, tecnica per valorizzarli

Attenzione, perché alcuni di questi pavimenti sono davvero delle piccole opere d’arte senza tempo che meritano di essere apprezzate. Considerate che, al giorno d’oggi, vengono riprodotti pavimenti in questo stile (quindi non sono degli originali) ed hanno un costo elevatissimo proprio in virtù delle fantasie e della lavorazione che richiedono.

Grandi gioielli trendy per un look estate 2024

Grandi gioielli trendy per un look estate 2024
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I grandi gioielli trendy sono il must have di questa estate 2024 calda e assolata ma sempre attuale per quanto riguarda le tendenze moda in fatto di gioielleria e bijoux. Maxi erano i gioielli dello scorso anno e grandi, quasi giganteschi anche quelli declamati sulle passerelle per la stagione estiva 2024 e per quella del prossimo inverno. Dimensioni, materiali, modelli e colori? Uno scenario variegato e artistico che non lascia spazio alle insoddisfazioni.

Grandi gioielli trendy

Grandi gioielli trendy che impreziosiscono tagli sartoriali e linee minimali di outfit femminili. “Chicche” che sembrano costituire un vero valore aggiunto ai look estivi e che si caratterizzano in collane girocollo dalle maglie grandi; perle super giganti, orecchini enormi anelli e bracciali che non passano certo inosservati.

Osare, è la parola d’ordine; tra maxi bangles, collier multifili o collane a maglie giganti, ma anche orecchini chandelier grandi da sembrare dei lampadari e maxi pietre al collo o al dito come anello: il trend delle passerelle ha riconfermato i grandi gioielli trendy in tutte le loro forme e creazioni.

Come indossarli?

I gioielli maxi 2024 non possono essere indossati in pendant ma preferibilmente in modo singolo o quasi (salvo eccezioni). Da portare sicuramente con nonchalance e disinvoltura, senza troppi accorgimenti, ma è bene sceglierne solo alcuni grandi, e mai troppi ne tantomeno di tutto.

Ossia, se puntate su un girocollo appariscente evitate poi di usare troppi altri gioielli di dimensioni maxi. Se adottate uno stile per la collana fatelo anche per gli orecchini. Se mescolate rischiate di scivolare nell’opulenza.

Preferibile dare sempre la precedenza a 1 o 2 elementi di dimensioni grandi senza strafare con troppi elementi. Potranno essere gli orecchini a valorizzare outfit e volto, un bel bracciale ed anello, o magari, solo un girocollo importante per dimensioni e stile.

Certamente anche il tipo di outfit, il colore, il modello ed il dress code richiesto, possono influenzare la scelta degli accessori e, in particolare di gioielli e bijoux maxi e non.

Gioielli massimalisti

In genere i gioielli servono per completare un outfit ma, nel caso dei grandi gioielli diciamo che spesso riescono a diventare anche i protagonisti di un outfit non a caso vengono definiti anche gioielli massimalisti.

Grandi, prorompenti e dal carattere deciso, piacciono alle donne, ma trovano ampio consenso anche tra gli uomini, specie in quelli che possono osare senza vincoli di tipo formale e lavorativo, come cantanti, modelli, attori, influencer e simili.

Grandi gioielli: quando maxi è di moda!
Grandi gioielli: quando maxi è di moda!

Colori e materiali dei gioielli grandi

Tra i materiali vi è l’imbarazzo della scelta dai gioielli maxi in oro argento e pietre preziose ai materiali meno nobili come acciaio, rame, ottone, pietre vere e finte, ma anche materiali plastici, vetro e molto altro. Non mancano le perle che, ovviamente in versione maxi sono finte, il legno, i noccioli dei frutti.

Presenti anche i gioielli plexi giocosi e artistici al tempo stesso in grado di dar vita a forme e colori eclettiche e creative. Infine sempre maxi le versioni logo-mania che molti stilisti hanno proposto anche quest’anno. La fantasia e la creatività di designer e stilisti ha dato vita ad un’infinità di gioielli e bijoux grandi, belli e protagonisti degli outfit.

Dalla storia ad oggi i gioielli maxi

Sono diversi anni ormai, da circa il 2018, che i maxi gioielli hanno fatto la loro comparsa, anche se nella storia di grandi gioielli ce ne sono stati moltissimi.

Basti pensare a quelli degli antichi egizi, degli etruschi e anche alcune collane e bracciali romani. Anche nel medioevo i gioielli conoscono varie fogge stilistiche con dimensioni diverse e grandi dimensioni come gli esempi in foto.

Gioielli medievali
Gioielli medievali

Ma di sicuro ormai, nell’ultimo decennio circa, questa tendenza è tornata alla ribalta dando libero sfogo alla creatività di chi produce gioielli e bijoux, e molta soddisfazione in chi li indossa.

Sognare di non riuscire a svegliarsi significato, simboli e numeri

Sognare di non riuscire a svegliarsi significato, simboli e numeri
Sognare di non riuscire a svegliarsi significato, simboli e numeri

Sognare di non riuscire a svegliarsi? Paralisi del sonno? Non sempre! Questo sogno può avere diversi significati che hanno a che fare con la vita e l’interiorità del sognatore e il suo IO più profondo e varie problematiche reali. Ma il sogno di non riuscire a svegliarsi può anche essere legato alla fase REM ed appunto, alla paralisi del sonno che si verifica in questa fase in cui muoversi e parlare diventa difficile se non impossibile e questo accade come meccanismo di difesa del corpo per evitare possibili incidenti dovuti al movimento mentre si dorme. Ben diverso invece, quando si tratta proprio di un sogno in cui vediamo noi stessi addormentati ed incapaci di svegliarci. Scopriamo di più sul significato onirico di questo inquietante sogno.

Sognare di non riuscire a svegliarsi significato

Ci sono persone che dicono di non sognare, ma che in realtà non ricordano i propri sogni perché commettono errori o semplicemente hanno una memoria onirica breve. Abbiamo parlato di questo argomento nell’articolo: “Perché non sogno? Cosa fare per sognare e ricordare i sogni”.

Leggendo questo articolo appena segnalato, capiremo che il sonno è composto da più fasi, circa 5 e che durante la notte le fasi REM che durano 15 minuti si ripresentano circa ogni ora. In questa fase si verificano i sogni. Per vitare che il sognatore si possa muovere e ferire subentra un meccanismo di protezione (alterato nei sonnambuli) che evita il movimento.

Cosa significa non destarsi dal sonno?

Ma sognare di non riuscire a svegliarsi può avere anche altri aspetti. Ad esempio, se non connesso alla paralisi del sogno sognare di non riuscire a svegliarsi, potrebbe connettersi ad una situazione di forte stress che non riusciamo a combattere, e che oniricamente, si riversa in un senso di impotenza da ricercare appunto “nel non riuscire a destarsi dal sonno”.

Sostanzialmente nel sogno si verifica un senso di sopraffazione a cui il sognatore non riesce a reagire in alcun modo. Impotenti, abbiamo la sensazione di essere lucidi ma di non riuscire a svegliarci ed alzarci.

Perché non mi sveglio?

La difficoltà nel non riuscire ad affrontare un problema reale, o la sensazione di sentirsi intrappolati in una situazione che non ci piace, possono causare un sogno come questo. Abbiamo visto cosa significa non riuscire a svegliarsi da un sogno, ora vedremo i vari tipi di situazione che possono verificarsi.

Simbolismo del sognare di non svegliarsi

Ovviamente, in tutti i sogni è importante andare a caccia dei vari simboli che possono orientare l’interpretazione in modi diversi.

LE EMOZIONI – Sicuramente è fondamentale analizzare le emozioni che si sono provate mentre si sognava:

Ansia? Pace? Tristezza? Impotenza?

Sicuramente lo stato emozionale ha un forte valore perché potrà aiutare a comprendere se il sogno è influenzato da eventi accaduti nella vita reale o semplicemente da ansia e stress.

IL LUOGO – Il luogo in cui è ambientato il sogno ha un valore simbolico importante.

Si tratta di casa vostra? O magari di un luogo sconosciuto, o ancora del posto di lavoro o di un luogo in cui siete andati recentemente?

Il luogo è in parte chiarificatore, perché potrebbe aiutarvi facilmente a comprendere a cosa è legato il sogno. La casa potrebbe indicare il vissuto familiare e situazioni spiacevoli.

Il lavoro appunto, stress ed ansie sul lavoro e incapacità di modificare le cose. Se invece si tratta di un posto sconosciuto, magari il sogno è riconducibile ad aspetti personali e situazioni che non vivete serenamente e che riguardano il vostro mondo interiore.

Come detto, la simbologia nei sogni va sempre osservata e valutata con attenzione. Vediamone alcuni esempi in tal senso.

Non svegliarsi e soffocare

In genere questo tipo di risvolto onirico simboleggia ansia e stress, difficoltà emotive e senso di oppressione.

Non svegliarsi e Affogare

La presenza di acqua nei sogni ha vari significati ma nel sognatore che non si sveglia l’acqua torbida o pericolosa indica emozioni negative e periodo di turbolenza interiore.

Essere intrappolati e non svegliarsi

Avere la sensazione di non riuscire a svegliarsi e sentirsi intrappolati potrebbe nascere dal sentirsi bloccati in una situazione di cui non abbiamo il controllo.

Non svegliarsi ed essere inseguiti e /o minacciati

Nel sogno sentirsi inseguiti o minacciati e non riuscire a svegliarsi e scappare, in genere, evidenzia paure e conflitti interiori del sognatore.

Sogni lucidi?

Attenzione però, perché può anche essere che abbiate la sensazione di non svegliarvi perché state facendo dei sogni chiamati lucidi un fenomeno sempre e comunque legato alla fase REM. I sogni lucidi vi permettono di comprendere, dirigere il sogno e quindi la sensazione di essere presente ma addormentato la tempo stesso è comune.

Sognare di non riuscire a svegliarsi e numeri

Nella Smorfia napoletana il numero connesso al “sogno e sognare” è il 23. Se ci troviamo a letto 22. Se avvertiamo difficoltà nelle gambe 34. Se invece percepiamo un forte senso di fatica il numero è il 27.

Numerologia secondo Pitagora del sognare di non svegliarsi

Secondo Pitagora le lettere dell’alfabeto hanno tutte un significato ben preciso. Per quando riguarda il sognare di non svegliarsi avremo quanto segue:

S-O-G-N-A-R-E D-I N-O-N S-V-E-G-I-A-R-S-I = 1-6-7-5-1-9-5- 4-9 – 5-6-5 1-22-5-7-3-9-1-9-1-9 = 9

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