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lunedì, Giugno 30, 2025
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Raccogliere i funghi: come e quando rispettando la legge

Raccogliere i funghi: come e quando rispettando la legge
Raccogliere i funghi: come e quando rispettando la legge

I funghi contribuiscono a mantenere sano l’ecosistema del bosco in quanto sono dei micorrizici ed aiutano le piante ad assorbire maggior quantità di sostanze nutritive. Sulla base di ciò la raccolta dei funghi è regolamentata da leggi specifiche ( n. 352 del 23 Agosto 1993), la quale sancisce un limite di raccolta giornaliera di 3 kg di peso per persona, vieta la raccolta di esemplari allo stato di ovolo chiuso (Amanita cesarea) è vieta l’utilizzo di  rastrelli e uncini. Ma le regole per la raccolta dei funghi andranno ben osservate sia per la sicurezza personale che nel rispetto della legge: vediamo quali sono!

Raccogliere i funghi: come e quando rispettando la legge

La raccolta dei funghi, prevede massimo 3 kg per persona e ciò è regolamentato già da diversi anni ( n. 352 del 23 Agosto 1993).

I funghi raccolti debbono essere trasportati in appositi cestini ben areati che consentono la diffusione delle spore fungine nel bosco. Inoltre i funghi trasportati con dei cestini mantengono meglio caratteristiche morfologiche e freschezza.

Questi accorgimenti aiutano gli esperti mitologi a riconoscere specie e caratteristiche. La maggior parte delle regioni e degli stati hanno posto limiti temporali alla raccolta dei funghi con obbligo di munirsi di  di opportuni permessi a pagamento e patentini.

In caso di violazione delle norme sono previste delle sanzioni pesanti e la confisca dei funghi, è quindi buona norma  prima di programmare una passeggiata nei boschi per la raccolta dei funghi, informarsi sulle regolamentazioni vigenti presso le aziende di soggiorno delle località visitate.

Fungo porcino
Fungo porcino

  L’esperienza ed i corsi per la raccolta funghi

Molti raccoglitori di funghi si affidano all’esperienza e al riconoscimento di due o tre qualità locali tra le quali troviamo i porcini, i galletti, le mazze di tamburo, le amanite cesaree e qualche altra specie, mentre i veri conoscitori spaziano su un numero di varietà più vaste, russule boletus, cardinali, famigliole di vario genere e così via.

 

  Funghi: Russula ( una delle numerose specie)
Russula (una delle numerose specie)

 

Si può agevolare il riconoscimento dei fughi munendosi di schede per poi farli visionare dopo la raccolta agli esperti micologi presenti nelle strutture istituite in ogni provincia,   avendo l’accortezza di preservarne la freschezza e le caratteristiche  morfologiche ( gambo, cappello, anello qualora ci fosse),  e mettere separatamente le specie di cui non siamo certi della non tossicità, è comunque consigliabile, se non si è espertissimi, raccogliere solo le specie più sicure quelle che non lasciano alito ad errori ( tipo i porcini) e che non hanno somiglianze con specie velenose mortali.

 

Fungo boletus
Fungo boletus

 

Funghi velenosi e tossici più comuni

Considerate che  tra i numerosi tipi di funghi esistenti le specie veramente letali sono poche, mentre altre possono risultare più o meno tossiche. Tra le specie velone ricordiamo l’amanita phalloides, una delle più pericolose specie di funghi responsabile di avvelenamenti letali; Amanita Muscaria in grado di provocare sintomi neuro tossici ma facilmente riconoscibile per il cappello vivacemente rosso con puntini bianchi.

Troviamo poi L’Amanita verna e la virosa anch’essi molto tossici come la prima citata. Infine ricordiamo la Galerina marginata che è in grado di provocare gravi danni epatici; la Lepiota spp e il boletus satanas riconoscibile per il colore intenso quando lo si spezza e per la colorazione rossa bluastra, molto simile ai normali boletus (marroncini) ma che causa solo disturbi gastrointestinali

 

 

Fungo Mazza di tamburo semichiusa
Fungo Mazza di tamburo semichiusa

 

Quando raccogliere i funghi

 

Esistono  una gran quantità di proverbi in merito ai funghi e alla loro raccolta, sicuramente Settembre ed Ottobre sono due ottimi mesi ma come dice un proverbio del trentino:

Luna crescente cesto scadente

Luna calante cesto abbondante.

Come scrivo spesso nelle legende mensili di cosa piantare e raccogliere nell’orto, giardino e campo la luna influenza semina e raccolta di ogni specie vegetale ed i funghi non sono esenti, a mio avviso da questo fattore. Ovviamente risentono notevolmente dell’influenza del fattore climatico, le migliori annate sono caratterizzate da un inverno ricco di precipitazioni, nevose in quanto la neve ripara il terreno dalle gelate, allo stesso tempo  una primavera ed un’estate scarsamente siccitose seguite da un autunno in cui si alternano giornate di sole a giornate di pioggia  favoriscono la nascita e la crescita dei funghi e ovviamente la raccolta abbondante.

Il vento è nemico dei funghi dopo giornate fortemente ventose e sconsigliabile andarne in cerca mentre le mattine ricche di rugiada favoriscono la nascita dei funghi

 

Amanita cesarea ovulo (fungo prelibato)
Amanita cesarea ovulo (fungo prelibato)

 

Se si è appassionati di raccolta die funghi consigliamo di frequentare i corsi della propria regione e prendere un patentino, questo preserva da eventuali errori e da problemi con la legge, ma soprattutto ci rende più esperti e consapevoli di cosa stiamo realmente raccogliendo.

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Il gilet come sceglierlo: una tendenza moda attuale

Il gilet come sceglierlo: una tendenza moda attuale
Il gilet come sceglierlo: una tendenza moda attuale

Il gilet è un capo d’abbigliamento che negli ultimi tempi sta riscuotendo un grande successo. Sia i gilet da donna che i modelli di gilet da uomo sono tornati alla ribalta entrando a far parte dei trend del momento. Un capo d’abbigliamento che scelto in diversi stili, colori e modelli, permette di comporre outfit dalle diverse declinazioni di stile. Vediamo il gilet come sceglierlo, i vari modelli di gilet, i colori e gli abbinamenti possibile per questo capo moda, tanto gettonato.

Il gilet come sceglierlo: una tendenza moda attuale, donna e uomo

Il gilet è tornato prepotentemente alla ribalta offrendo soluzioni di stile versatili che vanno dallo sportivo al classico. Casual o elegante dipendono dal modello, dal tessuto, e da come lo si indossa.

Si tratta dunque di un capo molto versatile e di tendenza perfetto da indossare per le donne ed anche per gli uomini. Vediamo quali sono le tendenze attuali, il gilet come sceglierlo, ed anche che ci riserva la moda di oggi, partendo in primis da un classico senza tempo: il gilet sartoriale.

Il gilet sartoriale

DONNA – Tra i tanti modelli di gilet, da fare da soli o da comprare, quello sartoriale è un classico che nasce ispirandosi all’abbigliamento maschile, ma che nel tempo, è stato rivisitato anche in chiave femminile. Perfetto per la creazione di look eleganti e senza dubbio molto sofisticati, può essere abbinato a pantaloni dal taglio classico elegante e alle gonne, sia lunghe che medio corte.

UOMO – Per quanto riguarda la moda maschile il gilet da uomo dal taglio classico è sempre un capo molto apprezzato da indossare con l’ abito o con la giacca per comporre outfit formali ed anche da cerimonia. Per le donne il gilet classico sartoriale offre all’outfit una connotazione chic.

Gilet in maglia

Lana e cotone offrono la soluzione alla creazione di gilet sportivi realizzati in maglia. Il filato spesso o sottile determina una grande differenza di stile nel capo che si adatta sia ad outfit femminili che maschili.

Un capo perfetto da indossare nelle mezze stagioni offre un po’ di calore aggiuntivo. In base alla lunghezza, al filato e alla trama offre vari abbinamenti e stili possibili.

Versione sportiva? Gilet in denim

Il denim è da sempre un passepartout nell’abbigliamento e non da meno si rivela il gilet in denim, perfetto per comporre outfit dal sapore sportivo e grintoso da abbinare a jeans, sneakers e t-shirt. Un classico anch’esso intramontabile, sempre apprezzato da uomini e donne per aggiungere un po’ di stile e personalità al proprio look.

Stile country? Gilet con frange

Per uno stile country d’effetto il gilet con frange in tessuto non tessuto o in scamosciato è l’ideale per ogni amante di questo stile. Da abbinare agli stivali (di tendenza) e anche in questo caso ad un bel paio di jeans.

A tutta lunghezza il gilet elegante

Il gilet lungo è un vero passepartout per chi ha qualche chilo di troppo da nascondere. Crea una silhouette slanciata e si presta a diverse interpretazioni di stile che vanno da quello formale a quello boho-chic.

Può essere indossato in tanti modi diversi sia sopra agli abiti (vestiti) che a gonne e pantaloni completando con eleganza l’outfit. Sicuramente è un tipo di modello scelto in prevalenza dalle donne.

Il Gilet modello corto

Quella del gilet corto è una tendenza moda molto attuale. Il gilet corto in taglio sartoriale o in maglia viene spesso scelto perla sua versatilità e la creazione di outfit con personalità ed eleganza.

Si abbina bene sia a gonne che a pantaloni e lo si trova in versione maschile e femminile. Per le donne si rivela molto funzionale anche la scelta di indossare un gilet corto come se fosse un top.

Quali i colori di tendenza del gilet

Colore del gilet come sceglierlo? Anche per quanto riguarda i colori ci sono alcuni interrogativi da svelare: una tendenza moda attuale è rappresentata dai colori neutri, come ad esempio il classico nero, ma anche il bianco, sono sempre attuali e perfetti per ogni occasione (o quasi). Poi troviamo altri colori come il grigio, che rimane sempre un classico facile da abbinare specie per gli uomini.

Ma non mancano, specie per le donne, proposte anche colorate in rosa, fucsia, verde, rosso e blu elettrico per comporre outfit più audaci. Per finire, i colori pastello sono da indossare senza timore per lei, mentre per lui colori come il verde ed il bordò sono da affiancare al grigio e al blu.

A chi sta bene il gilet?

Questo capo d’abbigliamento è perfetto per le persone snelle ma in alcuni casi, come nei modelli lunghi o in maglia può diventare anche un capo per mascherare un pochino i fianchi.

Si tratta dunque di un capo abbastanza versatile che se ben scelto si adatta a diverse fisicità senza troppi problemi. Il gilet lungo slancia la figura e maschera un po’, quello corto conferisce eleganza e mette in risalto il punto vita.

Il gilet sartoriale dona un aspetto formale, mentre quello in denim e in maglia è perfetto per comporre look casual. Tessuto e modello possono sicuramente fare la differenza ed adattarsi più o meno alle varie corporature.

Consigli di stile

Per quanto riguarda lo stile il modello andrebbe scelto in base a questo. Al femminile e per un look elegante con il gilet è bene abbinarvi un modello sartoriale con pantaloni a vita alta o gonna e décolleté: l’effetto chic sarà assicurato.

Invece, per creare un outfit casual si potrà indossare un gilet in maglia con i jeans e le sneakers od anche un gilet scamosciato con frange per uno stile più country estroverso.

Infine per un look dal sapore boho-chic si consiglia di optare per dei gilet in tessuto leggero o filati a trama larga decorati, da abbinare ad abiti floreali e sandali.

Per gli uomini invece la scelta si riversa quasi sempre rivolta verso gilet sartoriali che possono essere indossati ed abbinati in tantissimi modi per comporre outfit casual così come outfit eleganti. La scelta del denim invece è riservata ad outfit prettamente sportivi.

Abbiamo visto il gilet come sceglierlo, le vari declinazioni di stile e colori, e possiamo affermare che si tratta sicuramente un capo moda molto attuale e di tendenza, utile a comporre outfit sia per donna che per uomo in modo semplice, ma con un pizzico di eleganza in più.

Cose da fare per mantenere in ordine la casa

Cose da fare per mantenere in ordine la casa
Cose da fare per mantenere in ordine la casa

In genere, ci sono persone molto portate all’organizzazione domestica che riescono a mantenere in buono stato la casa senza problemi, cadenzando in modo autonomo, ciò che è utile fare e cosa è rimandabile. Altre persone, invece, mancano di spirito organizzativo, ed è proprio a loro che questo articolo è dedicato. Vedremo quali sono le cose da fare per mantenere in ordine la casa giorno per giorno considerando anche le opzioni settimanali e mensili di gestione dell’ordine e delle pulizie.

Cose da fare per mantenere in ordine la casa e cosa posticipare

In termini di quantità di tempo, molto dipende dalla velocità ed abilità di ognuno ed anche dalla grandezza della casa. Una piccola casa di due o tre stanza è più facile da tenere pulita ed ordinata.

Una casa molto piccola richiede ordine maniacale mentre, una casa molto grande con tante stanze e più bagni richiederà interventi frazionati sia delle pulizie giornaliere, che di quelle settimanali e mensili.

In linea di massima, vedremo un elenco di cose da fare per mantenere in ordine la casa con un focus che si centra principalmente sull’utilità del da farsi e sull’efficienza domestica che ne caratterizza anche la vivibilità.

Mantenere in ordine la casa con abitudini quotidiane

Una casa ordinata e pulita ha inizio proprio dalla manutenzione giornaliera. Nel quotidiano è bene effettuare alcune cose come ad esempio il rifarsi il letto ogni mattina.

L’ordine poi dipende anche dal “riordino” e per questo nel quotidiano è importante riporre gli oggetti e gli abiti utilizzati il giorno prima, meglio ancora se questa operazione la si svolge come abitudine nel momento in cui si smette di utilizzare abiti ed oggettistica di vario tipo.

Cucina e bagno principale, andrebbero puliti ogni qualvolta che si utilizzano. La cucina va pulita e riordinata dopo i pasti, svuotando la lavastoviglie dopo il lavaggio, ed i secchi in base anche ai giorni di raccolta differenziata.

Per quanto riguarda il bagno, quest’ultimo va rimesso in ordine e eventualmente sottoposto ad una pulizia lieve dopo il suo utilizzo, mentre una pulizia a fondo del bagno andrà effettuata settimanalmente.

Infine, specie se si hanno animali in casa o bambini una leggera passata di aspirapolvere o una spazzata è quasi d’obbligo nelle zone di casa più vissute. Può andar bene anche uno straccio inumidito, o un panno cattura polvere.

Queste operazioni da svolgere in una casa medio grande, richiedono circa 1 ora al giorno, mentre in una casa piccola ben organizzata o in un monolocale sono sufficienti anche solo quindici minuti di tempo.

Le abitudini di pulizia e riordino settimanali

Se giornalmente possiamo anche tralasciare qualcosa, per quanto riguarda la pulizia ed il riordino settimanale è bene non lasciarsi coinvolgere dalla pigrizia e fare ciò di cui la casa ha necessità per mantenersi igienica e ben vivibile. Specie se si è in coppia, ci si potrà dividere i compiti e dimezzare il lavoro da fare settimanalmente.

Tra questi compiti rientra anche il bucato che giornalmente potrà essere fatto a amano e settimanalmente utilizzando la lavatrice per lenzuola, asciugamani, tovaglie ed altro. Se la famiglia è composta da più di due persone, allora questa operazione richiederà un impegno maggiore e quasi quotidiano.

Settimanalmente è bene aspirare e lavare a fondo tutti i pavimenti della casa, pulire i bagni, spolverare ogni ambiente.

Inoltre è importante cambiare settimanalmente le lenzuola e gli asciugamani che, se molto usati andrebbero cambiati anche ogni 2 o 3 giorni. Anche gli accappatoi andrebbero lavati settimanalmente o bisettimanalmente in base all’uso che se ne fa.

Riordinare gli armadi (se necessario), insieme ad altri ambienti e mobili della casa guardandovi semplicemente intorno. Non eccedete mai nei soprammobili ed eviterete molto lavoro, specie per quanto concerne lo spolverare.

Prediligete mobili chiusi e vetrine per agevolare questa funzione di pulizia e spolvero. Infine provvedete a svuotare e lavare i secchi delle differenziata.

Il tempo necessario per svolgere le operazioni di pulizia e riordino settimanale è soggettivo e, come detto, risente delle dimensioni della casa ma anche del nucleo familiare che la abita. Mediamente ci possono volere una o due ore in case medio piccole, così come 4 o 5 ore in ambienti più grandi e articolati.

Le abitudini mensili per mantenere in ordine la casa

Dopo aver visto cosa andrebbe fatto nel quotidiano, e cosa settimanalmente, andremo ad approfondire il tipo di abitudini mensili da avere per mantenere in ordine la casa e poterci vivere in modo decoroso.

Tenete conto che rimandare il riordino degli armadi, della cucina, così il lavaggio dei vetri, dei tappeti delle tende etc. può indurvi ad avere una casa disorganizzata e poco pulita difficile da gestire. L’essere abitudinari nelle mansioni di gestione, pulizia e riordino invece, vi agevolerà di molto il compito.

Mensilmente è bene pulire a fondo la cucina o le cucine se ne avete (come nel mio caso) più di una. Dare priorità a forno, frigorifero e cappa. Scartare i cibi scaduti, i contenitori e le pentole rovinate.

Tappeti vetri e tende possono venire puliti e lavati anche in base al tempo, all’esposizione della casa allo sporco (smog, terra esterna etc). In linea di massima, i vetri andrebbero puliti mensilmente. Ogni tre o quattro mesi anche le tapparelle e le tende. Infine i tappeti possono essere puliti a secco mensilmente e portati a lavare o lavati una o due volte l’anno.

Vi sono dei consigli extra che vi permetteranno di ordinare e pulire la casa nel modo migliore: vediamoli!

Altre cose da considerare per ordinare e pulire la casa

Molte persone non stirano, ma in linea di massima, vi sono alcuni capi che richiedono di essere stirati ed altri che possono essere piegati e riposti, tra essi lenzuola e asciugamani, felpe e jans, pigiami, tute, magliette intime e biancheria. Raggruppate i capi da stirare nelle pulizie settimanali.

Vi consiglio di effettuare un decluttering periodico eliminando gli oggetti che non si usano più e che occupano solo spazio. Per un buon ordine è bene assegnare ad ogni oggetto il suo posto e coinvolgere la famiglia in alcune operazioni di pulizia e riordino.

Cercate di creare una routine familiare così come una routine per le pulizie e il riordino, in modo da non dover rimandare nulla. Utilizzate preferibilmente prodotti naturali sani e sostenibili ed infine ricordate di arieggiare la casa ogni giorno per rendere l’ambiente più salubre ed evitare la formazione di condensa e muffe.

Colori perfetti per l’arredamento primaverile

Colori perfetti per l'arredamento primaverile
Colori perfetti per l'arredamento primaverile

Tra poche settimane arriverà la primavera come da calendario, ma nell’aria specie al centro e al sud, la primavera si fa già sentire e, con essa la voglia di dare una sferzata di energia alla casa risvegliandola dal torpore invernale e conferendo all’arredamento un tocco di freschezza e allegria tipici della primavera. Ma quali sono i colori perfetti per l’arredamento primaverile? Scopriamo insieme in questo articolo sull’arredamento ed il restyling primaverile da attuare.

Colori perfetti per l’arredamento primaverile

In primavera si risveglia la natura e, con essa, la voglia di fare lavori di ristrutturazione, imbiancare e conferire un nuovo aspetto alla casa. La primavera rappresenta anche il momento ideale per rinnovare in parte l’arredamento della casa portando una ventata di freschezza e solarità agli ambienti. Vediamo quali sono i colori più indicati e quali cambiamenti apportare limitando le spese.

Colori primaverili

I colori primaverili e freschi sono più di uno e in base alla necessità di tinteggiare le pareti o no, possiamo utilizzarli sia per i muri che per i tessili ed alcuni accessori.

Tra colori primaverili per eccellenza si collocano le tonalità pastello. Colori come il rosa, il verde menta ed il lilla con l’azzurro, sono ideali per creare un atmosfera che sia primaverile, delicata e rilassante al tempo stesso. Insieme a questi colori trova largo impiego il bianco con le tonalità neutre del crema e dell’avorio.

Ma per chi ama osare di più la primavera suggerisce anche colori più vivaci del giallo, verde smeraldo e corallo o rosa peonia. Tra i colori invece ispirati alla natura troviamo alcune tonalità di giallo e di rosa intenso così come di verde come il verde prato o il verde salvia.

La scelta dei colori primaverili da portare in casa è ampia ed offre quindi diverse possibilità per personalizzare gli ambienti in questa stagione.

Primavera: come rendere la casa fresca e allegra

Una volta rinfrescato e tinteggiato le pareti, ove si ritiene sia necessario, o dopo aver caratterizzato con i colori indicati anche una sola parete si passa alla fase due che prevede l’utilizzo di tessili ed accessori dal carattere primaverile.

Tessuti leggeri potranno essere utilizzanti sostituendo i tessili caldi e pesanti dell’inverno. Lino e cotone trovano ampio impiego in questa fase di restyling primaverile.

Oltre a tende, cuscini e copertine leggere vi consigliamo anche di portare un tocco di natura in casa acquistando alcune piante verdi e dei bei fiori freschi. Su terrazzi e balconi, nonché nei giardini portate dei ciclamini e della primule a ricordare che la primavera è alle porte.

Arredamento primaverile: colori e profumi
Arredamento primaverile: colori e profumi

Accessori, luci e profumi

Alcuni cuscini colorati abbinati ad accessori economici come statuette, vasi e cornici potranno favorire le operazioni di restyling primaverile.

Per quanto riguarda l’illuminazione, sappiamo che le giornate si stanno velocemente allungando (meno male), bene: sfruttate a pieno la luce naturale quando necessario supportare l’illuminazione adottando lampade con luce calda che renderanno l’atmosfera che regna in casa molto accogliente.

Infine regalatevi una bella sferzata di energia primaverile con i profumi. Deodoranti ambientali e candele che ricordano i profumi della natura come il gelsomino, la rosa, gli odori agrumati, lavanda e così via. Aspetti visivi ed olfattivi che allineeranno la vostra casa, e l’umore, con la primavera. In questo lo stile Hanoï è perfetto.

stile hanoi
Stile arredamento Hanoi

Cosa sostituire per un arredamento primaverile d’impatto

Ora, di modi per rendere ogni ambiente della casa più primaverile e fresco, portando una sferzata di energia positiva in casa, ve ne sono molti. Ognuno dovrà fare un esame della propria casa e rendersi conto di cosa è da eliminare, dove è necessario intervenire con tinteggiature ed altro, dove basterà sostituire solo alcuni accessori tra tessili ed altro.

Resta il fatto che per un arredamento primaverile fresco che sia d’impatto, è consigliabile sostituire alcune delle cose che avrete utilizzato nell’arredamento invernale.

Vediamo quali sono, ma considerate che potrete variare questa lista di idee e consigli sul cosa sostituire e cosa lasciare, anche in base a cosa avete in casa e considerando sempre quelli che sono i colori perfetti per l’arredamento primaverile ed estivo al di la delle tendenze del momento.

Tende e tappeti

Sicuramente le tende delle case sono uno degli elementi di spicco in grado di cambiare l’estetica e la stagionalità degli ambienti. Andrebbero scelte ed adottate in pendant con i cuscini e magari anche con i tappeti che in primavera, vi consigliamo di togliere, a vantaggio di stuoie in cocco e tappeti in cotone leggero o fibra naturale.

In camera da letto anche il plaid ed i copriletto sono in grado di cambiare l’aspetto della camera: sceglietene uno adatto alla stagione, magari nei colori pastello indicati.

Slow life e colori primaverili
Slow life e colori primaverili

Accessori e fiori

Le decorazioni murali caratterizzate da stampe, quadri e decorazioni adesive alle pareti possono aiutare in queste operazioni. Quadri e stampe dai motivi primaverili con fiori, paesaggi, mare e simili possono aiutare in tal senso così come aiutano moltissimo nel restyling primaverili le composizioni floreali fresche. Dei centrotavola fioriti e candele colorate insieme a ciotole di frutta fresca sono da consigliare.

I colori perfetti per l’arredamento primaverile, insieme ai giusti tessili e alla scelta di accessori del tipo indicato renderanno la casa accogliente, allegra e fresca in pieno spirito primaverile.

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Macchine confezionatrici: guida alla scelta della soluzione di packaging giusta

Macchine confezionatrici: guida alla scelta della soluzione di packaging giusta
Macchine confezionatrici: guida alla scelta della soluzione di packaging giusta

Per le aziende la scelta della macchina confezionatrice giusta rappresenta un elemento strategico per ottimizzare la produzione, ridurre gli sprechi e aumentare l’efficienza operativa. 

Questo vale per qualunque impresa, ma soprattutto per quelle che operano in determinati settori, come per esempio quello alimentare, il farmaceutico e il manifatturiero. Per individuare la soluzione più adatta alle proprie esigenze bisogna valutare diversi fattori, tra cui le caratteristiche della produzione e le necessità logistiche.

D’altra parte, il confezionamento è un processo fondamentale nell’industria moderna, in quanto garantisce non solo la protezione e la conservazione dei prodotti, ma anche la loro presentazione e la logistica di distribuzione. La giusta macchina confezionatrice consente di automatizzare il processo, ridurre gli sprechi e ottenere confezioni di alta qualità, elementi fondamentali per mantenere la competitività di mercato. 

Le principali tipologie di macchine confezionatrici

In commercio è possibile trovare un’ampia scelta di macchine confezionatrici, con soluzioni adatte ad ogni esigenza aziendale. Per scoprire le varie opzioni disponibili è possibile guardare al catalogo di un’azienda specializzata come Multipack, che presenta una selezione di modelli di alta gamma che assicurano la massima protezione dei prodotti preservandone al meglio la qualità e la freschezza ed esaltandone l’aspetto visivo (vai su Multipack.it per maggiori informazioni).

Confezionatrici verticali

Le macchine confezionatrici si suddividono in diverse categorie in base al metodo di confezionamento e al tipo di prodotto da imballare. Tra le principali soluzioni presenti sul mercato troviamo le confezionatrici verticali, ideali per il confezionamento di prodotti granulari, polverosi, snack e caffè. Queste macchine formano, riempiono e sigillano i pacchetti in verticale offrendo un’elevata velocità di produzione, inoltre sono compatibili con una vasta gamma di materiali di confezionamento assicurando un’alta versatilità e personalizzazione dei processi di packaging. 

Macchine per sottovuoto

Le macchine confezionatrici per il sottovuoto, invece, sono fondamentali per alimenti deperibili come carne, pesce, formaggi e altri prodotti che necessitano di una conservazione prolungata, in quanto si tratta di una tecnica di imballaggio che protegge in modo ottimale gli alimenti da ossidazione e contaminazioni e garantisce un’ottima conservazione del cibo. Le troviamo anche ad uso domestico. Ci sono inoltre le macchine per confezionare in busta sottovuoto e ATM, particolarmente indicate per il settore alimentare.

Confezionatrici Termoretraibili

Le confezionatrici termoretraibili rappresentano un’altra opzione interessante, perché sono macchine facili da utilizzare e molto adattabili che utilizzano il metodo del confezionamento con film termoretraibile, una pellicola plastica sottile e aderente che conferisce lucentezza alle confezioni e le rende molto resistenti.

Flow pack per prodotti monodose

Oggi sono molto apprezzate anche le flow pack, macchine confezionatrici usate per i prodotti monodose come biscotti, piadine, prodotti e da forno e pizzette, in grado di applicare una confezione ermetica e ben visibile con ampia libertà di personalizzazione grafica.

I fattori da valutare nella scelta delle macchine confezionatrici

La scelta della macchina confezionatrice deve basarsi su una serie di aspetti fondamentali. In primo luogo è importante considerare il tipo di prodotto da confezionare. I prodotti solidi, liquidi o in polvere richiedono macchinari specifici, mentre il materiale di packaging deve essere compatibile con la macchina. Per esempio, se si utilizzano film biodegradabili o materiali compostabili, è necessario che la macchina sia in grado di gestirli correttamente.

La capacità produttiva è un altro aspetto chiave. Le aziende devono decidere se optare per macchinari semiautomatici o completamente automatici, in base al volume di produzione e al livello di integrazione con i sistemi digitali. La flessibilità e la personalizzazione della macchina, ad esempio tramite moduli intercambiabili o opzioni di personalizzazione per dimensioni e tipologia di confezione, sono ulteriori elementi da valutare.

I vantaggi dell’automazione nei processi di confezionamento

L’utilizzo di macchine confezionatrici automatiche o semiautomatiche è una scelta sempre più diffusa tra le aziende, in quanto garantisce numerosi vantaggi nella gestione dei processi di produzione e non solo. In primo luogo, la riduzione dei costi operativi è un beneficio tangibile, grazie alla diminuzione degli sprechi e all’ottimizzazione della produzione.

Le macchine automatizzate o semiautomatizzate consentono inoltre di migliorare la qualità del packaging, garantendo confezioni uniformi e resistenti che a loro volta aumentano la shelf life del prodotto. 

Questo porta a una maggiore competitività sul mercato, con costi ridotti e una qualità superiore. La tracciabilità digitale, abilitata dai sistemi IoT, consente una gestione più accurata della supply chain, riducendo il rischio di errori e migliorando la logistica. Inoltre, l’automazione contribuisce a migliorare la sicurezza sul lavoro, sostituendo attività manuali potenzialmente pericolose con processi automatizzati e riducendo il rischio di errori umani nelle operazioni di confezionamento dei prodotti. 

Scegliere la macchina confezionatrice adatta rappresenta quindi un investimento strategico per qualsiasi azienda. La capacità di ridurre i costi operativi, aumentare la produttività e garantire una qualità elevata del packaging sono elementi fondamentali per mantenere la competitività in un mercato globale in continua evoluzione (La storia della conservazione dei cibi dall’800 ad oggi).

Le innovazioni nel packaging e nell’automazione rappresentano infatti il futuro dell’industria, ma solo le aziende che sapranno integrarle efficacemente saranno in grado di guidare il mercato nei prossimi anni.

Il melone “Cucumis melo” descrizione ed uso

Il melone "Cucumis melo" descrizione ed uso
Il melone "Cucumis melo" descrizione ed uso

Arriva l’estate e con essa cambiano le produzioni di frutta e verdura. Tra la frutta di stagione, frutto tipicamente estivo che troviamo anche in versione invernale ma dalla polpa diversa, gradevolmente profumato, dal sapore intenso utilizzato comunemente in cucina, il melone. Il melone “Cucumis melo“, appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, originario, sembra, dell’Asia e dell’Africa, tipica delle regioni intertropicali è attualmente coltivato in molte zone dell’Europa e degli Stati Uniti. Spesso lo troviamo sulle nostre tavole in estate. Ma scopriamo di più sul melone o “Cucumis melo”.

Il melone “Cucumis melo” descrizione ed uso

I meloni vengono prodotti coltivandoli in campi e crescono su piante erbacei annuali di natura strisciante, varietà dei frutti e caratteristiche sono determinate dal tipo di pianta. Botanicamente si possono catalogare i meloni in tre specie botaniche principali: I cantalupi, le qualità estive e quelle invernali.

I cantalupi o zatte sono dei meloni che presentano forma sferica, grandezza media, buccia spessa e ruvida, ed infine una polpa dal colore giallo, arancio.

Meloni ovali con buccia sottile e striature su di essa a forma di rete, presentano internamente una polpa gialla verdognola. Entrambi appartengono alle qualità estive.

Esistono poi i meloni definiti invernali che presentano buccia verde e liscia, polpa bianca zuccherina. La maturazione di questi meloni è tipicamente tardiva per questo vengono chiamati “meloni invernali”. Tra le caratteristiche di spicco di questa qualità invernale vi è che si rivelano meloni adatti ad una prolungata conservazione.

 

Melone giallo
Melone giallo

 

Costituenti principali e utilizzazione del melone

I meloni contengono principalmente acqua, zucchero, sostanze azotate, sali minerali, vitamine e carotenoidi.

Vengono utilizzati nell’alimentazione sia come antipasti che come dessert, serviti con prosciutto crudo, o in spiedini di frutta, si presentano bene anche accompagnati da gelato, in macedonie ed insalate estive.

Dissetanti, freschi e gradevoli, richiedono almeno 4 ore per essere digeriti, questo per via dei i filamenti in esso contenuti.

Melone, benefici e cosmesi

Per quanto riguarda il benessere e la salute, il melone è indicato nei casi di stitichezza, gotta e reumatismi, nonché disfunzioni epatiche. Utilizzato abbondantemente nella cosmesi usato, (come nella ricetta del link), per ottenere delle maschere o latte detergente. Come molti frutti estivi dal colore giallo arancio, come carote e albicocche, aiuta e stimola una buona abbronzatura.

Come consumare il melone

I meloni vanno consumati freschi, acquistati maturi e posti in  frigo per 2 o 3 giorni, avvolti in carta stagnola per evitare la diffusione dell’odore negli altri cibi. Se acquistati acerbi, vanno lasciati maturare in casa o in frigorifero per alcuni giorni prima di essere consumati.

Si può capire il grado di maturazione del frutto sia dalla consistenza che  dal colore che dall’odore, nonché dai segni del picciolo che quando staccato nel giusto periodo di maturazione, presenta un certo livello di fessurazione.

Coltivazione del melone

Le esigenze idriche del melone, variano in funzione delle condizioni pedoclimatiche, dei lavori preparatori del terreno, degli apporti di sostanza organica, specie nei terreni sabbiosi, dell’utilizzo o meno della pacciamatura che limita l’evaporazione.

L’irrigazione, per questo tipo di coltura, necessita di essere applicata con grande attenzione. La pianta del melone è infatti caratterizzata da un apparato radicale esteso, in particolar modo in superficie, ed ha un considerevole sviluppo fogliare.

Questi due fattori comportano una notevole capacità di traspirazione rendendo il melone sensibile agli stress idrici. Gli eccessi idrici sono decisamente dannosi in corrispondenza di tutte le fasi di sviluppo della pianta.

Infatti dopo l’impianto, favoriscono lo sviluppo di patogeni; durante il ciclo vegetativo provocano uno sviluppo eccessivo della parte epigea con conseguente perdita di fiori e di giovani frutti, oltre al fatto che tendono a far aumentare gli attacchi patogeni.

Infine gli eccessi idrici in prossimità della raccolta provocano un abbassamento dei caratteri qualitativi dei frutti di melone. Un regime idrico di carenza controllata durante la fase che precede la maturazione, invece, migliora notevolmente la qualità del prodotto.

Irrigazioni del Melone

Da quanto detto sopra, procederemo alle irrigazioni delle piante di melone, in linea di massima in questo modo: se si attua il trapianto l’irrigazione inizia subito dopo la messa a dimora e viene ripetuta dopo 6-7 giorni nel caso in cui le piante abbiano radicato e attecchito correttamente, mentre in caso di semina, l’irrigazione avrà il via dopo 20-25 giorni dalla messa a dimora, quando le piante sono in fase di terza foglia vera.

Nelle colture pacciamate (ossia protette al piede da corteggia e foglie), si ricorre normalmente alla micro irrigazione con irrigatori posizionati al di sotto del film plastico.

Si tratta di una coltivazione abbastanza semplice da attuare anche in giardino, sia in terra piena che in vasi grandi. Un buon terriccio e le giuste irrigazioni insieme all’esposizione adeguata, consentiranno di vedere fruttificare le piante di meloni e di raccoglierne i prodotti in estate.

Maria-Mariuccia-Marietta-Miriam: significato, origine e numerologia del nome

Significato nome Maria Mariuccia Marietta e Miriam
Significato nome Maria Mariuccia Marietta e Miriam

Origini del noma MARIA e i suoi derivati come Mariuccia, Mary, Miriam, hanno origini lontane e in particolar modo sono riconducibili ad alcune popolazioni.

II nome Maria, molto diffuso, deriva dall’ebraico Maryàm e significa “principessa, signora”. Per altre fonti l’etimologia risulta  incerta, “grassa” o “ben nutrita” derivante da Mara, “signora” o “principessa” (forse da mari), “forte” o “che governa; variante María accentato.

Significato del nome Maria Mariuccia Marietta e Miriam

Secondo i maya, il nome Maria stava a significare i nati soprattutto dal culto a Maria, la Madre di Gesù, quali per esempio “la signora ritrosa, la signora beneamata, od anche goccia del mare”.

Il nome Maria è molto diffuso, e fino a qualche tempo fa usato spesso dagli uomini in unione con un altro nome, per esempio Vittorio Maria, Antonio Maria, Carlo Maria, Luigi Maria, in uso specie in famiglie di un certo rango sociale.

Ma scopriamo di più sul significato del nome Maria Mariuccia Marietta e Miriam, ed altri derivati, la simbologia i numeri connessi la pietra, il metallo e soprattutto l’onomastico del nome.

 

Significato nome Maria Mariuccia Marietta e Miriam
Significato nome Maria Mariuccia Marietta e Miriam

Variazioni del nome Maria: Mariuccia, Miriam, Mira o Mirella

In ebraico esistono numeroso variazioni di questo nome: Miriam, Mariam, Mira  o Mirella. Tanto per citarne alcune.

Maria è utilizzato molto frequentemente in numerosi nomi doppi come Maria Rosa, Maria Stella, Maria Grazia, Maria Giovanna, Mari Pia etc.

Esistono due congregazioni clericali maschili che portano questo nome, ed inoltre in onore della Vergine sono sorte numerose chiese ed abazia che portano il nome di Maria spesso accoppiato, come ad esempio Santa Maria degli Angeli (Assisi), o Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano, una delle chiese di Roma, costruita nel XVIII secolo presso il Foro di Traiano.

Da Maria è derivato il termine marionetta, infatti nel Medioevo tra le varie stranezze, gli ecclesiastici  nelle rappresentazioni sacre interpretavano i ruoli delle tre Marie utilizzavano il nome di marionetta indicando le 3 Marie.

Altri diminutivi ed onomastico di Maria, Marietta, Mariuccia

I diminutivi del nome in questione e le variazioni sono molteplici:  Mariuccia, Marietta, Mariella, Mariolina, Mariola, Mary. L’onomastico si festeggia il 12 settembre in onore della Santa Madre di Gesù, patrona dei barbieri di Roma. Le sante con questo nome sono molteplici così come le località che festeggiano in giorni diversi la Madonna, dando ogni volta un differente significato alla festa, alla Santa e al relativo nome.

Mariuccia significato e origine del nome

Mariuccia è una derivazione ebraica dal nome Maryam ed ha un significato molto affine al nome Mara, infatti Mariuccia significa afflitta, amareggiata, ma anche signora e padrona amata e care dal latino “stilla maris'” o goccia di mare. Onomastico 12 settembre e da Maria l’8 settembre.

Simbologia del nome e numerologia

Il numero fortunato di questo nome è il primordiale 1 mentre la pietra è lo zaffiro blu evocativo dell’abito di Maria.

Per quanto riguarda il metallo, ricordiamo che al nome Maria e ai suoi derivati, si associa un metallo prezioso che è l’oro; mentre per quanto riguarda lo zodiaco,  il segno zodiacale ad esso connesso è i Sagittario.

Significato: amata, signora, padrona, forte,  che governa.
Onomastico: 12 settembre
Origine: Ebraico-Egiziana

Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Oro

Segno  zodiacale corrispondente: Sagittario
Numero fortunato: 1

Numerologia del nome Maria Mariuccia Marietta e Miriam

Secondo la numerologia pitagorica, ad ogni lettera corrisponde un numero. In base a questi principi antichi andremo a vedere la numerologia dei rispettivi nomi presi in esame in questo articolo, ossia Maria, Mariuccia,  Marietta ed infine Miriam, scoprendone  il risultato di ognuno.

M-A-R-I-A = 4-1-9-9-1 = 24= 6

Mariuccia = 4-1-9-9-3-3-3-9-1 = 6

Marietta   =  4-1-9-9-5-2-2-1= 6

Miriam  =  4-9-9-9-1-4 = 9

Personaggi famosi di nome Maria Mariuccia Marietta e Miriam

Nella storia sono davvero tanti i personaggi famosi che hanno avuto questo nome biblico, a cominciare appunto dalla Vergine Maria, madre di Gesù. Oltre ad essa, ne ricordiamo alcuni come Maria Stuarda, regina di Scozia morta decapitata; Maria Antonietta di Francia, e molte altre nobili e regine, ricordiamo anche Maria Callas, soprano Statunitense.

Tra i personaggi noti ricordiamo anche Maria Montessori; Maria De Filippi nota conduttrice televisiva, ed ancora Marietta è una nota città della Giorgia. Con il nome Miriam ricordiamo le attrici Miriam Leone, Miriam  Dalmazio e Miriam Freeland. E ce ne sono molte altre con questo nome.

 

 

 

Sognare di superare delle prove in coppia o un esame, giochi, ed altro: significato

Sognare di superare delle prove in coppia o un esame, giochi, ed altro: significato
Sognare di superare delle prove in coppia o un esame, giochi, ed altro: significato

Sognare di superare delle prove in coppia o un esame, giochi, ed altro può avere dei significati onirici diversi e contrastanti in relazione anche al tipo di prova che si deve superare insieme e allo stato d’animo. Se i giochi sono piacevoli e divertenti il sogno ci comunica voglia di fare insieme e di cambiamenti, sfide positive; se invece le prove sono ardue, allora il segnale che ci proviene dal sogno è di crisi di coppia e problemi relativi. Ma andiamo a vedere nel dettaglio le diverse interpretazioni, basandoci su contesti onirici differenti tra di loro.

Sognare di superare delle prove in coppia: significato

Sognare di superare delle prove in coppia, come potrebbe essere un esame, dei giochi, delle sfide in contesti divertenti, o al contrario, tragici, può avere delle interpretazioni anche molto diverse tra di loro in relazione al contesto del sogno e alle emozioni suscitate, nonché in base al tipo di sfide che la coppia si trova ad affrontare.

Sicuramente questo sogno è legato al tema della relazione di coppia e alla sua evoluzione nel tempo. Le sfide o gli esami da superare insieme mettono in luce proprio questo. Ecco i vari significati che possiamo attribuire a questo tipo di contesto onirico.

Sognare esami e giochi da superare in coppia? Unione e collaborazione

Tra le varie interpretazioni possibili del sogno vi è quella che identifica lo sforzo e la voglia di superare esami o giochi insieme, un desiderio profondo di rafforzare il legame con il proprio partner, e di superare insieme le difficoltà al fine di raggiungere degli obiettivi comuni. Se si tratta di un un nuovo compagno/a, vi consigliamo anche la lettera che segue: Sognare di avere un nuovo compagno.

Le sfide e gli ostacoli possono rappresentare la vita reale. Qualora gli ostacoli costituiscano un problema e vengano affrontati con ansia ciò ci indica delle paure insite nella persona riguardo a questo rapporto e alla sua riuscita, in caso contrario, se le sfide, gli esami e gli ostacoli si superano con facilità, ciò contribuisce a dare al sogno il significato di un legame duraturo.

Crescita personale e di coppia: superare delle prove insieme può essere indice di un percorso di coppia e di crescita personale al tempo stesso. Quindi si ha un evoluzione in positivo della relazione. Se invece le prove sono difficili ed ardue, e riflettono paura e ansia, ciò potrebbe indicare una crisi, od anche esprimere la paura di non essere all’altezza delle aspettative del partner.

Giochi da affrontare in coppia in sogno

Magari dietro a questo tipo di sogno vi è semplicemente la voglia ed il desiderio di dare alla coppia una sferzata di energia. Se il sogno è allegro e piacevole, potrebbe indicare che si ha la voglia e il desiderio di ritrovare la leggerezza e la spensieratezza all’interno della coppia.

Differenza tra sognare esami e sognare giochi

Va fatta una divisione tra le due tipologie di sogno in quanto i giochi rappresentano comunque una voglia di svago e divertimento. Gli esami invece, rappresentano una prova da superare insieme. In sogno le variabili relative a questi due tipi di situazioni sono molteplici e andranno viste nel dettaglio considerando anche il tipo di gioco o di esame e le difficoltà intercorse (se ce ne sono).

Coppia ed esami in sogno

Nel sogno vi trovate ad affrontare delle sfide ardue o ancor di più dei veri e propri esami dai quali dipende la vostra sanità fisica e mentale e la vostra felicità? Se ne trae la conclusione che anche nella vita reale vi state trovando ad affrontare delle sfide più o meno ardue che interessano il vostro rapporto a due.

Sognare di superare un esame in coppia può quindi indicare la necessità di mettere alla prova la relazione e di valutare anche la compatibilità e la capacità di riuscire ad affrontare le varie situazioni che la vita ci pone davanti, insieme.

Sognare di giocare in coppia

Come anticipato, il sogno che verte nella direzione del gioco e del divertimento assume tutt’altra connotazione come si può vedere anche qui: sognare di giocare (il gioco nei sogni rappresenta la forza vitale del nostro inconscio).

In questo caso può significare che si ha la voglia di ritrovarsi e divertirsi insieme al proprio partner con complicità. Ma va fatta una distinzione che riguarda il tipo di gioco:

Se si tratta di giochi di squadra questo indica la necessità di avere sostegno reciproco e collaborazione.

Se si tratta di giochi molto competitivi questo potrebbe riflettere la presenza di rivalità e competizione non del tutto sana, presente all’interno della coppia.

Infine, se nel sogno si compiono dei giochi di ruolo questo indica che vi è la voglia e la necessità di andare a creare nuove opportunità affettive, relazionali o di altro tipo nella relazione.

Sognare prove troppo difficili da superare in coppia?

Non serve un’analisi dettagliata e approfondita per comprendere che se le prove da affrontare in coppia, siano essi esami od anche giochi ma di natura troppo difficile in grado di generare ansia e paura, ci indicano una crisi nella coppia, delle difficoltà reali e la paura di non riuscirle a superare insieme.

Talvolta manca la forza, altre volte la necessaria collaborazione, o magari, anche la voglia stessa viene meno. Riflettere sul vostro attuale rapporto può aiutarvi a fare chiarezza.

Lo stato d’animo

Qualsiasi sia il tipo di contesto onirico, va sempre preso in esame lo stato d’animo presente. In questo sogno è molto importante considerare le emozioni che si sono provate.

Se il sogno è piacevole e divertente, allegro e spensierato sicuramente indica un momento positivo della relazione con il vostro partner. Invece se il sogno risulta ricco di ansia e stressante può, senza dubbio, riflettere delle paure e preoccupazioni per il futuro in coppia.

Sognare di superare delle prove in coppia o un esame, giochi, etc. e numeri della Smorfia

Trattandosi di un sogno con molteplici sfumature e interpretazioni anche la numerologia riflette tante variabili che andremo a vedere. Qualora il sogno riguardi esami da superare e prove scolastiche il numero da giocare, secondo la Smorfia è il 56.

  • Se si tratta di un compito scritto, il numero è il 12.
  • Se si torna alla propria vecchia scuola i numeri sono 5 e 60.
  • Superare una prova numero 32
  • Superare un esame numero 71
  • Vincere al gioco 29
  • Vincere una partita 40
  • Vincere in generale 66

Numerologia pitagorica

Per quanto riguarda Pitagora e la numerologia ad esso connessa andremo a prendere in esame la parola specifica: ESAME IN COPPIA, e GIOCO IN COPPIA in quanto sono quelle che esprimono al meglio l’insieme del sogno in tutte le sue varianti.

ESAME COPPIA = 5-1-1-4-5-3-6-7-7-9-1 = 13

GIOCO COPPIA = 7-9-6-3-6-3-6-7-7-9-1 = 10