Abbigliamento popoli antichi come vestivano nell’antichità

Abbigliamento popoli antichi come vestivano nell'antichità
Abbigliamento popoli antichi come vestivano nell'antichità

L’abbigliamento nei popoli antichi variava in relazione al periodo storico e al clima locale. Gli aborigeni di territori caldi africani o australiani erano anche privi di abiti, ma nel resto del mondo, in relazione alle culture locali si svilupparono diversi tipi di abbigliamento di cui, alcuni, molto caratteristici come ad esempio quelli di Creta e quelli del popolo greco in genere, dei romani, degli egiziani ed altri popoli che vedremo. Molti di questi popoli hanno in comune l’uso delle fibre di lino e lana che, con la nascita della tessitura, divennero i tessuti più utilizzati. In Cina e in Giappone negli abiti delle gheisce (ma non solo) troviamo la pregiata seta dai colori più vari, ottenuta grazie ai processi di tintura sempre più raffinati. In questa guida sulla moda, gli stili e l’abbigliamento dei popoli antichi scopriremo come vestivano nell’antichità i popoli della terra.

Abbigliamento popoli antichi: i Romani

L’abbigliamento dei popoli antichi romani era costituito da abiti semplici non cuciti, ma più elaborati per alcuni ceti. Gli abiti romani dei patrizi utilizzavano lino o lana bianca, mentre l’indumento tradizionale era la toga. Diversamente l’abbigliamento dei plebei romani che era basilare, composto da capi e tuniche ottenuti da filati scuri e rozzi meno pregiati.

Pezzi di tessuto in lana e lino ricavati a telaio venivano legati e fermati con spille per comporre gli abiti. La tunica più comunemente usata dai romani era simile al Chitone adottato dai greci.

Tra i vari indumenti l’abito più usato dai romani, ed anche il più antico, è il mantello o trabea, indossato da uomini e donne di ogni ceto.

Anche le donne romane indossavano una tunica senza le maniche, una lunga sottoveste, sulla quale donne benestanti, indossavano un’altra tunica chiamata stolapiù ampia e ricca della precedente. Negli abiti erano apprezzati i ricami, le frange, ed i colori come il rosso, il rosa, il giallo e l’azzurro.

Il mantello veniva fermato con una preziosa spilla, mentre in vita si adottarono delle cinture. Molto curate dalle donne romane le acconciature.

Abbigliamento popoli antichi: Greci e Cretesi

Greci e cretesi avevano un tipo di abbigliamento molto simile, ma a Creta si sviluppò un tipo di vestiario molto particolare, specie per le donne, costituito da abiti con corpetti molto scollati che mettevano in vista il seno. Il tessuto più utilizzato era la lana, mentre il mantello, corto o lungo, arricchiva l’abito degli antichi popoli della Grecia e di Creta: l’isola felice.

Il colore più usato fu da principio il bianco ma, successivamente, sia himation che il chitone (mantello) vennero colorati di porpora, rosso, violetto, giallo e persino turchese. I calzari del popolo greco erano semplici, realizzati in pelle ed intrecciati alla caviglia.

Solo dopo le campagne d’oriente ed attraverso Alessandro Magno giunsero in Grecia cotone e seta che diedero ad una moda più sofisticata arricchita da tessuti leggeri e ricami.

La lana e la tessitura

La lana è uno dei filati più usati insieme al lino, tessuti di origine animale il primo e vegetale il secondo. Greci e Romani, perfezionarono nel tempo i processi di tessitura della lana ricavando tessuti caldi ed isolanti, ottimi sia d’inverno che d’estate, utilizzati per abiti e mantelli.

Abbigliamento popoli antichi: Egizi

Il popolo egizio nell’antichità adottò un tipo di abbigliamento consono al clima locale. Abiti leggeri di vario colore, ed essenziali nella linea, componevano l’abbigliamento di uomini e donne egiziani, come ad esempio il perizoma; mentre trucco, gioielli e acconciatura, erano molto importanti e ben curati.

Nel tempo, al perizoma vennero sovrapposte delle sottane trasparenti di diverse lunghezze, tenute in vita da una cinta. Un altro indumento egizio era una tipica gonna a pieghe, di forma trapezoidale sulla quale il sacerdote indossava una pelle di leopardo.

Le donne indossavano un perizoma uguale a quello maschile, sopra a quale portavano delle tuniche trasparenti che arrivavano fin sotto al seno chiamate Kalasiris, sorrette da due spalline incrociate sul retro e coprivano il seno parzialmente.

Colori d’abito come il bianco e l’azzurro simboleggiavano Ammon il Dio dell’aria, il verde significava giovinezza mentre il giallo oro, la carne degli Dei.

Curiosamente il colore rosso per gli egizi era il colore del lutto mentre il nero rappresentava il colore dell’abbondanza, in quanto identificato con il limo del fiume Nilo.

Oltre agli abiti, si indossavano calzature, parrucche e gioielli. Un copricapo tipico del popolo antico egizio era il Nemeth. Gli egiziani furono un popolo avanguardistico sotto molto punti di vista ma ebbero anche come ci narra Erodoto, usi e costumi insoliti.

Abbigliamento popoli antichi: gli Etruschi

Gli antichi etruschi erano rinomati tra i romani per il loro abbigliamento elegante. I tessuti impiegati erano principalmente lino e lana mentre la linea era molto simile per uomini, donne e bambini.

Uomini e donne etruschi utilizzavano le tuniche, talvolta abbinate a copri capo. Il perizoma era un indumento tipicamente giovanile e maschile, indossato anche dagli atleti. Questo gonnellino ricamato, nel tempo, fu sostituito dal chitone corto. I guerrieri etruschi indossavano babbucce rosse e sulle vesti ponevano una mantella denominata lacerna.

Il mantello tebenno veniva indossato anche come unico capo d’abbigliamento ponendo un lembo dello stesso, sotto il braccio, e l’altro, sulla spalla. Il suo colore era vivace e risultava foderato all’interno. Le donne adottarono tuniche in lino ricamate in filo d’oro, gonne, casacche e corpetti. Sopra la tunica, indossavano un mantello pesante.

Amavano adottare gioielli e curare la propria persona con creme ed unguenti. Curavano la capigliatura ed usavano trucchi, pettini e specchio.

Abbigliamento popoli antichi d’oriente: Fenici, Fenici, Persiani, Sumeri, Assiri Babilonesi

In Mesopotamia si avvicendarono diversi popoli tra cui ricordiamo: Sumeri, Babilonesi ed Assiri. Nell’ Oriente antico limitrofo si svilupparono altre civiltà quella persiana e quella fenicia.

Tra i popoli antichi d’Oriente si sviluppò un abbigliamento semplice fatto di pelli di montone, gonne sfrangiate. Ma ogni popolo aggiunse alcune caratteristiche peculiari.

I Fenici furono abili tintori e venditori di tessuti. Tra i loro abiti troviamo colori come il porpora, e tutte le tonalità di rosso, il giallo, ed il blu.

La gonna sfrangiata di mezza lunghezza faceva parte del più primitivo abbigliamento dei Sumeri. L’abito per elezione prendeva il nome di Kandys arricchito da ricami e frange ed arrivava fino alle caviglie, mentre i soldati ed i contadini era semplice e corta.

Il Kandys divenne l’abito tipico degli Assiro babilonesi e successivamente l’abito dei Persiani. Anche in questo caso gli abiti al femminili erano simili ma lasciavano spesso scoperti i seni cosa che ritroviamo a Creta e in Egitto.

Abbigliamento popoli antichi: Celti, Vichinghi, Galli e Barbari

Anche i barbari, galli vichinghi e celti avevano un tipo di abbigliamento molto particolare e personale ed adottarono molto spesso le pelli conciate per creare i loro abiti e mantelli. Questi popoli erano nomadi e provenivano da diverse parti del globo.  Il loro abbigliamento era semplice, gli abiti si adattavano al clima freddo delle regioni settentrionali.

celti italici denominati barbari tagliavano stoffe e tessuti in modo utile e intelligente mentre nell’antica Roma ci si limitava a legare drappi incrociati intorno al corpo.

Gli uomini antichi celtici indossavano vari capi d’abbigliamento:  una tunica di tela tagliata, che in un primo tempo era priva di maniche. I tessuti più utilizzati per l’abito celtico erano lana, canapa o lino.

Sopra alla camicia i celti indossavano una tunica in pelle, mentre sotto, dei calzoni lunghi realizzati in pelle di capra, inseriti in calzature di cuoio.

Sopra alle tuniche, quando faceva freddo, usavano delle pellicce. Spesso indossavano un lungo mantello in pelle o tela grezza pesante rettangolare o quadrato.

Le donne celtiche si abbigliavano in modo differente: usavano abiti lunghi, tuniche che raggiungevano le caviglie e ancor prima camiciole e gonne.

Alla tunica veniva sovrapposto un mantello. Più tardi agli abiti vennero applicate le maniche, e si adottarono guarnizioni e tessuti raffinati di origine romana e bizantina. I gioielli celtici erano importanti e arricchiti da pietre preziose.

Come vestivano i popoli antichi: il mantello

Va detto che al di la del tipo di abbigliamento adottato dai vari popoli antichi nel corso dei secoli, uno dei capi più in uso tra molti di essi fu proprio il mantello. Corto, lungo, ampio, pregiato o non, usato in tante occasioni per ripararsi sia dal freddo che dal caldo del deserto e dalla sabbia il mantello ebbe un ruolo molto importante tra i popoli antichi.

Noto è il mantello usato dagli antichi romani, uno dei capi d’abbigliamento storicamente più antico. Dal Pallium indossato dai ricchi al semplice Sacum degli schiavi o alla Lacerna indossata dai plebei fino al Paludamentum usato dai militari o alla Trabea, un mantello modesto che nel tempo divenne accessoriato ed usato da Cavalieri e Consoli.

Indubbiamente il mantello fa parte della storia di molti popoli antichi, inclusi i barbari che, come visto lo adottarono ricavandolo anche dalla pelle di animale o in tela grezza e pesante.

I Gioielli dai Romani ai Barbari fino al Rinascimento

Anche i gioielli hanno storicamente sempre fatto parte dell’abbigliamento dei popoli antichi. Alcuni popoli ci hanno lascito in eredità delle creazioni sofisticate, altri, hanno adottato materiali più semplici e creato gioielli e monili più spartani.

Ma come l’abbigliamento si evolve nei secoli, anche i gioielli e l’arte orafa medievale adeguandosi ai tempi e alle nuove tecniche di fabbricazione e creazione.

Abbigliamento antico dal medioevo alla nuova sartoria

Nel medioevo, nei secoli ‘200. ‘300 e ‘400 l’abbigliamento antico subì notevoli cambiamenti in quanto i popoli europei si spostarono da un territorio all’altro, favorendo il fiorire del commercio e degli scambi tra popoli.

Tra le merci molto apprezzate, specie da Arabi e Bizantini, si collocano i tessili. Si formano nuove classi benestanti e si diversificarono sia la moda che i vari stili di abbigliamento in uso.

Tuniche sovrapposte ad altre tuniche, mantelli preziosi foderati e braghe, componevano l’abbigliamento della gente comune dell’alto medioevo.

La moda, nel corso degli anni, si fa sempre più sofisticata e si arricchisce di nuovi tessuti, ricami, accessori, colori e pellicce, come ad esempio, la cappa in zibellino adottata dai re.

abbigliamento alto medioevo
Abbigliamento alto medioevo

Trovi un approfondimento in merito: Tutti gli stili della moda dal medioevo ad oggi.

Approfondimenti: la nuova sartoria

  • Sarà proprio in questi secoli (alto medioevo) prima con gli scambi commerciali, e poi, con l’avvento della nuova sartoria nell’800, che l’abbigliamento e la moda in genere, subiranno una grande svolta sociale ed economica.
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