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venerdì, Ottobre 3, 2025
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Come insonorizzare una parete con il sughero: scelte ecosostenibili e design d’arredo

Come insonorizzare una parete con il sughero
Come insonorizzare una parete con il sughero

Insonorizzare una parete domestica interna può rendersi necessario per molteplici fattori. Oltre ai materiali classici che garantiscono isolamento termoacustico come lana di roccia e lana di vetro, ci sono materiali ecosostenibili come il sughero in grado di coniugare funzionalità ed estetica per un design d’arredo vincente.

Il sughero è un materiale fonoassorbente che si utilizza per molteplici scopi: vediamo come insonorizzare una parete con il sughero e l’elevato risultato estetico che si riesce a realizzare.

Come insonorizzare una parete con il sughero

I materiali fonoassorbenti e fonoisolanti presenti sul mercato e creati per avere diverse tipologie di isolamento acustico sono davvero moltissimi. Alcuni hanno la peculiarità di essere anche estetici.

Tra i materiali estetici fonoassorbenti ed isolanti per eccellenza, troviamo i pannelli accappiati, ossia pannelli fonoassorbenti rivestiti da tessuto, e i pannelli in sughero. Realizzare un’intera parete in sughero, come si vede dalla foto, può dare un effetto estetico davvero molto elevato.

Differenze tra fonoassorbenti e fonoisolanti

I classici pannelli per isolare dal suono, ma anche dal caldo e dal freddo, sono quelli in lana di vetro e lana di roccia. Alcuni di questi accoppiati con gesso e cartongesso.

Ma se parliamo di soluzioni estetiche le migliori sono quelle ottenute con i pannelli in gomme poliuretaniche e se vogliamo puntare anche ad una soluzione ecosostenibile ed ecologica, il sughero è il materiale per eccellenza.

  • Fonoassorbente è quel materiale che ha la capacità di assorbire il suono. Perfetto per isolare dai suoni altrui, ma anche dal proprio rumore generato.
  • Fonoisolanti sono quei materiali citati prima, come lana di vetro e roccia, ma anche il piombo qualora si parli di isolamento da attuare nelle pavimentazioni degli edifici. Questi creano una barriera al suono efficace.

Insonorizzare una stanza significato

Insonorizzare è un processo atto ad abbattere i suoni ed i rumori che vengono prodotti in un edificio o che entrano in un edificio dall’esterno o da pareti confinati. Sostanzialmente significa “fermare il suono“.

Le opere da attuare per ridurre il passaggio del suono sono di vario tipo e sfruttano materiali diversi, per tipologia, caratteristiche, spessore ed estetica, in base al problema da risolvere.

Se però si ha una semplice parete interna di casa che si desidera isolare dal suono in maniera facile, basterà munirsi di pannelli di sughero.

In commercio ve ne sono di varia tipologia e possono essere applicati anche con il fai da te utilizzano colle specifiche fornite in bombolette spray.

Quando il problema del rumore di disturbo è serio

Il suono ed i rumori di disturbo possono essere di varia entità e tipologia: traffico, voci, musica, negozi sottostanti come bar e ristoranti, condizionatori e pompe di calore, compressori, o provenire anche da altre fonti. Non sempre la soluzione è facile per chi non ha esperienza nel settore.

Oltre ad esserci riveditori che si occupano esclusivamente di materiali fono assorbenti o fono isolanti vi sono anche esperti del settore in grado di misurare la fonte di rumore” e consigliare al cliente quali sono le misure necessarie da mettere in atto per riuscire ad isolare una parete, i soffitti i pavimenti di casa, od altro.

Rivestimenti in sughero tipologie e formati

I rivestimenti in sughero sono realizzati sotto forma di “mattonelle” di varie dimensioni e tipologie. Le troviamo sia lisce che irregolari, tagliate per simulare una parete a mattoncini in pietra (come in foto), tagliate in forma quadrata, rettangolare ed esagonale.

Formati, dimensioni e tipologia dei rivestimenti in sughero sono molteplici, tali da rendersi adatte a lavori di isolamento acustico (e termico) ma anche capaci di valorizzare un’intera parete arredandola con la loro bellezza.

Qualunque sia la scelta estetica, il sughero è bello ed ecologico, crea un buon isolamento acustico in quanto fonoassorbente e riesce a ridurre in modo significativo la trasmissione del rumore sia per via strutturale che aerea. Una soluzione ottimale che sposa l’edilizia sostenibile ed ecologica.

I pannelli in sughero vengono trattati per renderli non attaccabili dal fuoco e in più riescono anche a dare un buon isolamento termico: il sughero isola dal suono, ma anche dal caldo e dal freddo, è un materiale traspirante ed è sostenibile. Può essere utilizzato per pareti, pavimenti e cappotto termico.

Prezzi dei rivestimenti in sughero

I prezzi del sughero per l’edilizia, materiale fonoassorbente estetico, variano anche in virtù della tipologia di lavorazione e dello spessore dei pannelli o delle mattonelle. Più il materiale è di elevata qualità sia estetica che funzionale maggiore sarà il suo prezzo al metro.

Un pavimento in sughero ha un prezzo che va dai 15 ai 35 euro a metro quadro, mentre le mattonelle per le pareti in sughero si va dai 6- 7 euro al metro quadrato fino ai 25 – 30 euro al metro quadrato.

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Tailleur tendenze primavera 2022, la moda accorcia il tailleur

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La moda accorcia il tailleur tendenze primavera 2022

L’intramontabile capo super utilizzato per eventi e lavoro: il tailleur, cambia faccia e si tinge, almeno per ora, di una nuova modernità. Un classico della moda, mai abbandonato nel tempo, ma spesso rivisitato e modificato nei suoi dettagli più classici.

Un modo questo, da parte degli stilisti, di proporre al pubblico il tailleur sotto altre spoglie. Ma vediamo come la moda accorcia il tailleur e quali sono le nuove tendenze 2022 per il tailleur primavera estate, un questo capo intramontabile e versatile.

Il tailleur primavera estate 2022 cambia faccia: la moda lo accorcia

La poliedricità di questo capo è innegabile. Il tailleur può essere indossato con la gonna, in maniera femminile, o con i pantaloni in modo più androgino e sicuramente molto comodo.

In ambo i casi, si guadagna da sempre, il podio come capo moda femminile super versatile, elegante al punto giusto, da poter essere indossato in eventi e cerimonie, ma indiscutibilmente pratico quanto basta, per poter essere sfoggiato al lavoro con eleganza.

Gli stilisti lo sanno bene e lo hanno reso per questa primavera un capo irrinunciabile. Lo propone Dior nel suo verde bottiglia, ma anche Ferretti, Armani, Guess e molti altri. Un ritorno della mini tipica della moda stile anni 60? Un tono nostalgico che da vita alla tendenza vintage per questa stagione primaverile.

Tailleur per sposarsi? Certo che si!

Tailleur da sposa
Tailleur da sposa – https://www.lightinthebox.com/

Ma c’è un’altra faccia della medaglia che caratterizza il tailleur primaverile ed è quella del romanticismo. Romantico nel modo giusto specie in alcune declinazioni di linee e colori per poter essere adottato anche nei matrimoni e per il proprio matrimonio civile. Non è raro infatti vedere spose in tailleur in municipio. Il colore scelto è quasi sempre bianco ed è preferibilmente scelta la gonna con giacca.

Quanto alla lunghezza della gonna le variabili sono infinite si passa da gonne classiche sotto al ginocchio, a lunghezze che si accorciano al di sopra del ginocchio fino a gonne lunghe fino alla caviglia (abiti da sposa).

Perfetti anche i pantaloni quando la giacca si trasforma in strascico (e non solo). Tante declinazione del tailleur e modi di indossarlo nella storia della moda, in quanto si tratta senza ombra di dubbio, di una soluzione che si rivela sempre vincente.

La moda accorcia il tailleur: la gonna è mini e la giacca è alla vita

Ed eccola qui, la vera innovazione del tailleur primavera estate 2022: la gonna si fa sempre più corta, tanto da diventare anche mini, mentre la giacca si accorcia e segna il punto vita.

Una soluzione che da al tailleur, un’impronta decisamente meno classica e più giovanile, rendendo questo capo adatto anche alle ragazze, perfetto da indossare anche con le scarpe basse.

La mini, infatti allunga e slancia le gambe e non sarà più necessario calzare tacchi 12 per avere una silhouette slanciata. Ma, come è giusto che sia, la moda lascia ampio spazio alle scelte personali.

Ampia scelta per quanto riguarda le scarpe, la moda offre modelli di tailleur in mille sfaccettature diverse, e soluzioni adatte a tutte, anche i colori moda che si preannunciano per i tailleur, sono accattivanti e vivaci.

Il tailleur colori primavera estate

Per questa primavera estate 2022 il tailleur si veste di colori. Le tinte proposte spaziano dall’azzurro, al celeste chiaro, decantato il rosa ed il fucsia, virano verso il lilla.

Ampia personalità con il tailleur in verde chiaro e colori che abbracciano nuance solari come l’arancione e il giallo. Una vera rivoluzione di stile e di colori per il tailleur che le donne di ogni età apprezzeranno sicuramente.

La moda per il tailleur donna primavera 2022, ci regala questa bella innovazione, un ritorno al passato che offre un ventaglio ancora più vasto per i suoi molteplici utilizzi.

Un capo di classe che veste con eleganza, ma che a seconda del colore e delle declinazioni rispetto al modello può essere indossato abilmente da donne di ogni età, bambine incluse.

Una scelta vincente che non può mancare nel guardaroba femminile. Il tailleur donna primavera 2022, dunque offre ampi spunti e molteplici opportunità specie se abbinato sapientemente con gli accessori moda giusti.

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 Bologna Musei esprime solidarietà verso i musei ucraini

Bologna Musei esprime solidarietà verso i musei ucraini
Bologna Musei esprime solidarietà verso i musei ucraini

La guerra è paura, morte e distruzione, violenza, vite umane stroncate, ma anche un patrimonio artistico devastato che viene messo in pericolo dai bombardamenti e dalle azioni di guerra criminose.

L’Italia, come l’Ucraina, è ricca di edifici storici di grande interesse mondiale. I musei raccolgono secoli di arte proveniente da molte parti del mondo e, nei musei ucraini, molte opere sono italiane.

Bologna si associa al grido d’allarme ucraino e in segno di solidarietà con i musei ucraini lancia un’iniziativa simbolica.

Bologna Musei esprime solidarietà verso i musei ucraini con un’iniziativa simbolica

L’iniziativa simbolica Bologna Musei rivolta all’Ucraina, nasce dall’appello che lo storico d’arte e art advisor Marco Riccòmini ha lanciato al mondo dell’arte, dopo essere rientrato in Italia e aver abbandonato Kiev dove si trovava all’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia.

L’iniziativa solidale è rivolta verso i colleghi che in un periodo di guerra cruenta e difficile, stanno cercando, in tutti i modi, di salvaguardare il patrimonio artistico messo in pericolo dalla guerra.

Bologna Musei e la stanza delle opere da salvare

Ripercorrendo con il pensiero lo stato d’animo di chi vive la guerra, e di coloro che tentano di proteggere un patrimonio artistico storico, Bologna Musei con collaborazione con il sindaco Matteo Lepore e la delegata alla Cultura Elena Di Gioia esprimono il loro appoggio solidale con un’iniziativa semplice, ma efficace.

I musei e le gallerie d’arte sono molteplici sia in Italia che nel mondo e, le guerre tutte, espongono questo patrimonio dell’umanità alla distruzione e alla devastazione gratuita.

Statua frammentaria di Nerone
Provenienza: Teatro romano di via de Carbonesi
Metà I sec. d.C.
Marmo, probabilmente greco pentelico, altezza cm 117
Bologna, Museo Civico Medievale
Statua frammentaria di Nerone- Provenienza: Teatro romano di via de Carbonesi- Metà I sec. d.C. – Marmo, probabilmente greco pentelico, altezza cm 117 – Bologna, Museo Civico Medievale

Priorità di evacuazione beni e opere d’arte

L’Istituzione Bologna Musei, a partire da domani 9 Aprile, esporrà nei suoi musei delle nuove didascalie per segnalare al pubblico quali sono i beni da salvaguardare ed evacuare con estrema priorità in caso di allarme.

Le segnaletiche saranno caratterizzate da una cornice rossa e dalla scritta ” Priorità di evacuazione in caso di allarme“.

Un piccolo segnale molto importante. Ovviamente, si tratta di un gesto puramente simbolico ma fortemente evocativo che accomuna, anche se solo in piccola parte, i musei Ucraini ed i Musei Italiani.

I beni artistici e culturali classificati come prioritari verranno evacuati in caso di eventi calamitosi che potranno essere di varia entità e genere.

Jean de Boulogne detto Giambologna
Modello per la statua del Nettuno
Bronzo, sec. XVI (1563 - 1564)
cm. 78,4 (base cm. 4,5 x 30)
Bologna, Museo Civico Medievale
Jean de Boulogne detto Giambologna Modello per la statua del Nettuno – Bronzo, sec. XVI (1563 – 1564) cm. 78,4 (base cm. 4,5 x 30)
Bologna, Museo Civico Medievale

I Musei Ucraini e la guerra: solidarietà da Bologna

Un’iniziativa semplice, ma la tempo stesso decisa, che rappresenta un modo per essere vicini alle istituzioni Museali Ucraine che in questo momento si trovano impegnate a mettere in sicurezza, e quindi salvaguardare, il patrimonio culturale e artistico storico del paese che si trova in balia dell’invasione Russa.

Bologna con le sue bellezze da visitare, vuole esprimere solidarietà all’Ucraina e lo fa in questo modo che, se pur simbolico, lanciando un segnale ben preciso e determinato: un NO pieno alla guerra e alla distruzione che essa comporta.

Il nostro passato, l’arte, gli edifici antichi delle città, raccontano la storia di ogni paese e di ogni popolo, rappresentano le radici culturali di un paese, la ricchezza vera dell’umanità. La loro distruzione non ha giustificazioni.

La guerra è, e rimane una barbarie, un evento che porta solo morte e distruzione e che popoli intelligenti dovrebbero bandire dall’intero pianeta volgendo uno sguardo più attento verso un passato di morte e devastazione neanche troppo lontano per quanto concerne l’arco temporale ma molto lontano dalle menti del 2022.

Tavola di Pasqua super chic con i gerani

Tavola di Pasqua super chic con i gerani
Tavola di Pasqua super chic con i gerani

Presto sarà Pasqua, con essa la convivialità e la condivisione pendono il sopravvento: ci si incontra, si imbandiscono tavole golose ricche di buon cibo e di piatti pasquali caratteristici, e si allestiscono tavole allegre e colorate. Vogliamo offrirvi un’idea su come allestire la tavola di Pasqua in modo originale.

Allestire una tavola di Pasqua super chic con i gerani è facile, data la stagione, anche economico e divertente, mentre il risultato è garantito da questo bel fiore che la natura e la botanica ci offrono in una grande varietà di colori: vediamo come fare!

Come allestire la tavola di Pasqua super chic con i gerani

Abbiamo parlato molte volte di queste piante da fiore, i gerani appunto, utili per ornare giardini e balconi ma pratica idea chic per adornare la tavola di Pasqua e creare decorazioni floreali. Se volete coltivare i gerani in questo articolo trovate valide soluzioni, consigli e trucchi qui: Gerani: 3 trucchi per coltivare i fiori della bella stagione.

Oltre alla coltivazione dei gerani come strumento per colorare il giardino, i viali ed i balconi, questa pianta da fiore, versatile e di facile coltivazione, ben si presta a dar vita ad idee originali per adornare la casa e la tavola a Pasqua ma anche per altre festività ed eventi; un fiore economico dalle mille risorse.

Oltre alle idee per allestire la tavola di Pasqua che vi proponiamo in questo articolo, vi ricordiamo che l’alberello pasquale è una delle decorazioni più note e belle di Pasqua. Qui trovate 3 tutorial utili per realizzarlo: Uova di Pasqua e tavola pasquale con alberello – 3 tutorial. Vediamo le 3 decorazioni con i gerani e le idee da copiare per Pasqua.

Gerani in tavola a Pasqua: idee da copiare

Che siano idee per imbandire la tavola o creare decorazioni pasquali i gerani, nelle loro varietà e con i loro colori brillanti e vivaci, questi fiori sono perfetti per decorare ed abbellire gli ambienti.

Anche gli esperti di Pelargonium For Europe suggeriscono l’utilizzo di questo fiore nella creazione di idee per personalizzare la tavola a Pasqua. Vediamone le 3 idee di Pasqua per la tavola selezionate per voi!

  1. Le uova sospese e fiori di geranio
  2. Decorare la tavola con i gerani
  3. Il centrotavola di Pasqua con i fiori di geranio

1# Le uova sospese e fiori di geranio

Pasqua: uova spese e fiori di geranio
Pasqua: uova spese e fiori di geranio

Un’idea pasquale originale e creativa è rappresentata da uova e gerani sospesi. Per realizzarla, servono uova di gallina e uova di quaglia o piccione insieme a fiori di geranio e piccoli nidi di macramè per supporto realizzati con spago e della paglia intrecciata a simulare dei nidi.

Le uova andranno divise in due e lavate. In alternativa si possono utilizzare delle uova sode successivamente aperte e svuotate con un cucchiaino. Mentre le uova di gallina potranno essere decorate e dipinte a proprio piacimento, quelle di quaglia sono già di per se maculate e molto belle.

 2# Decorare la tavola con i gerani

Se amate dei look romantici dal sapore vintage per la vostra tavola di Pasqua, potrete copiare alcune delle idee illustrate nelle foto: semplici, coreografiche e romantiche, queste idee pasquali sfruttano fiori di geranio, uova colorate e uova di quaglia messe in ordine casuale sulla tavola. Un’idea chic e facile per dar un tocco di colore ed allegria alla tavola pasquale. Per finire, un bel centro tavola pasquale completerà l’opera.

3# Centrotavola di Pasqua con i fiori di geranio e uova

Centrotavola di Pasqua con i fiori di geranio e uova
Centrotavola di Pasqua con i fiori di geranio e uova

I centrotavola caratterizzano la tavola e le festività. Ne troviamo di molte tipologie sia per la Pasqua che per il Natale, due delle feste sicuramente più significative dell’anno.

Il centrotavola scelto per adornare la tavola di Pasqua è realizzato con i gerani, delle uova di gallina dipinte, alcuni ramoscelli verdi e, volendo, anche altri dettagli personalizzati come piccole piume, pulcini finti ed altro.

Vi abbiamo illustrato tre idee creative semplici da realizzare per adornare la casa a Pasqua e con essa la tavola, sono economiche, ma la tempo stesso facili e molto belle.

Se non avete trovate nulla che vi entusiasmi vi consigliamo un altro articolo dedicato alla tavola di Pasqua e alle decorazioni: 5 idee di Pasqua veloci e facili per decorare tavola e casa.

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Mare Fuori sbarca al Container con i SUBA CREW ed è sold out

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Mare Fuori sbarca al Container con i SUBACREW ed è sold out

Non vedevano l’ora, dopo il fermo dovuto al Covid, di potersi esibire nei locali della capitale romana. Così, ieri sera, in modo quasi estemporaneo, con una prevendita che in 24 ore ha fatto sold out, i Suba Crew hanno portato sul palco del loro concerto la sigla di Mare Fuori la serie TV in onda su RAI 2.

In attesa della terza stagione gli autori del brano ‘O Mar For, Lolloflow e Matteo Paolillo (Icaro), attore della serie Mare Fuori, che veste i panni di Edoardo, hanno condiviso con il pubblico presente in sala, alcuni dei loro brani musicali. La diretta Instagram ha permesso di allargare l’evento ad un pubblico più vasto, e condividerlo con i loro fan che da tempo l’attendevano.

Sold out dei Suba Crew ‘O Mar For attesissima dai fan

Alla serata evento che ha dovuto purtroppo lasciare fuori tanta gente per via della capienza esaurita del locale, hanno partecipato, oltre ai Suba Crew, (band composta da Matteo Paolillo, Lorenzo Gennaro – il producer del gruppo – e Pietro Jellinek ) anche altri cantanti e alcuni attori della serie Tv Mare Fuori.

Subacrew: Pj, Icaro e Lollolow

Edoardo, Ciro e Pirucchio al Container di San Lorenzo a Roma

Gradita al pubblico la partecipazione di un altro beniamino dello schermo, Giacomo Giorgio (Ciro nella serie) che lo scorso anno ha cantato un brano insieme a Matteo Paolillo, riferito alla serie TV Mare Fuori. Si tratta di  Fa’ Chell’ Che A’ Fa’ un dialogo aperto tra Edoardo e Ciro, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo: “Matteo Paolillo Fa’ Chell’ Che A’ Fa’ nuova canzone dopo O’ Mar For’, e testo“.

Hanno partecipato alla serata live al Container altri due ragazzi. Un altro giovane cantante dalla voce potente e calda, Gaetano Marsico che ha aperto la serata con due canzoni seguito da Niccolò Galasso, (Pirucchio in Mare Fuori) che, accompagnato dalla sua chitarra, ha fatto ascoltare al pubblico del Container altri due brani.

Le canzoni della serata con Matteo Paolillo, Lolloflow e PJ in concerto

Oltre alla sigla tanto attesa di ‘O Mar For, la band Suba Crew si è cimentata in altri brani legati alla serie, o presenti nella serie, come Sangue Nero, e brani tratti dall’Ep Edo di Matteo Paolillo.

Non sono mancate canzoni di vecchia data dei Suba Crew, insieme a nuove uscite musicali, tra esse il singolo di LolloflowMusica e Rumore” una canzone che parla di addii e di rinascite; o quello di Pietro Jellinek in arte PJ con “Notte Elettrica“, di cui ricordiamo l’ultima uscita musicale con “Sangue dal cielo“.

Una serata all’insegna della musica, ma anche delle belle parole, quelle sane e sincere che sgorgano dal cuore di tre ragazzi che inneggiano alla pace, demonizzano la violenza e la sopraffazione sessista. Lo fanno in modo incisivo in “Sangue Nero“, un brano della serie Mare Fuori dove si condanna la violenza.

Tematica ricalcata anche nella canzone “Amare chi fa male” e riconfermata con sfumature diverse, ma con concetti che accomunano questi brani inno alla NON VIOLENZA, con la nuova uscita musicale di Matteo Paolillo, fuori su tutte le piattaforme dall’8 di Aprile, proposto come inedito al Container intitolato “Ma Comme Aggia fa“, una canzone che parla della guerra e della brutalità che devasta il mondo.

Pietro Jellinek – PJ e Lolloflow

Prossime date

Oltre a goderci sulle piattaforme digitali la buona musica della band Suba Crew, siamo in attesa di altre date live in Italia e su Roma aspettando, ovviamente, l’uscita della terza serie di Mare Fuori che, sicuramente, non deluderà i fan, e di cui è prevista la prossima uscita in autunno.

Foto di Giuseppe Curcio

Le cucine a scomparsa: soluzioni eleganti per case piccole

Le cucine a scomparsa: soluzioni eleganti per case piccole
Le cucine a scomparsa: soluzioni eleganti per case piccole

Casa piccola? non sai come inserirvi tutto ciò di cui avresti necessità? La soluzione potrebbe essere quella di installare una cucina a scomparsa di quelle contenute in un elegante armadio o in una libreria.

I mobili multifunzione sono molto diffusi, ed hanno rapidamente conquistato il mercato proprio in virtù degli ambienti da arredare di dimensioni contenute.

Una cucina funzionale, piccola ma ben organizzata, che scompare dietro alle ante di un mobile spesso di dimensioni medio grandi, od anche di un armadietto dalle dimensioni contenute, può rappresentare la soluzione perfetta per uffici, case vacanza e case piccole. Vediamo le cucine a scomparsa, lo stile e le idee per arredare la tua mini cucina integrata.

Le cucine a scomparsa: arredare in poco spazio

Arredare in poco spazio ed inserire anche una cucina è un operazione che richiede una buona pianificazione preventiva atta ad evitare errori. Lo spazio ridotto infatti, implica un’ottimizzazione degli ambienti, attuata tenendo conto di tutte le funzionali che la stanza che accoglie anche la cucina a scomparsa deve sostenere.

Le cucina a scomparsa ottimizzano gli ambienti solo se si riesce a rendere funzionale il loro utilizzo, e ad inserire tutto ciò di cui avremo realmente bisogno. Sono soluzioni perfette per le seconde case, o in abitazioni in cui vive una single o una coppia.

Ma va detto che possono esserci anche cucine a scomparsa super attrezzate, dotate di tutto: forno, lavastoviglie, frigo, piano cottura medio grande etc. ed essere celate alla vista per motivi estetici perché magari si trovano in un salotto che non deve essere necessariamente piccolo. Sono scelte stilistiche che accompagnano i proprietari di casa indipendentemente dagli spazi.

Parete attrezzata
Parete attrezzata con cucina a scomparsa

Ma ci sono anche casi in cui la cucina dei propri sogni non è realizzabile, e si deve obbligatoriamente vertere verso soluzioni salvaspazio e cucine sotto dimensionate.

Progettare la cucina a scomparsa

Sul mercato vi sono cucine mini da inserire in armadi già esistenti o cucine dotate di armadio. Vi sono aziende specializzate nella produzione di mini cucine e di pareti attrezzate che accolgono anche la cucina.

Certo è, che la progettazione ha un ruolo importante, e spesso va fatta facendosi affiancare dagli esperti che fanno capo alle aziende, o da un architetto preposto alla progettazione della nostra casa e degli arredi da inserire.

Esiste infatti, la possibilità di farsi realizzare anche una cucina salvaspazio a scomparsa su misura da un falegname o sfruttando la componibilità che molte aziende del settore arredo offrono.

Caratteristiche mini cucine a scomparsa

Le cucine a scomparsa piccole partono da soluzioni base che contengono al loro interno un lavello (spesso ad una sola vasca, un piccolo piano cottura, scolapiatti e qualche vano contenitore.

Ma vi sono anche cucine a scomparsa contenute in armadi o più spesso armadi / librerie che possiedono tutto: dal lavello funzionale ad un bel piano cottura, incluso forno, lavastoviglie e scolapiatti, frigorifero, pensili contenitori e cassetti.

Il tutto sviluppato su una parete di solo di 2 metri lineari e anche meno. Quest’ultima è una valida soluzione che però non è adottabile in spazi davvero contenuti di case molto piccole. Fermo restando che la cucina piccola si può arredare anche con soluzioni diverse.

Cucine a scomparsa: classiche, rustiche e moderne

Le cucine a scomparsa sono realizzate in tutti gli stili di arredamento. Troviamo cucine a scomparsa moderne, ma anche classiche e rustiche a scomparsa. La scelta dovrà ricadere, non solo sulla cucina che ci piace di più, ma si dovrà tenere conto anche dello stile d’arredo che abbiamo deciso di adottare in tutta la casa e, in particolar modo nell’ambiente soggiorno che dovrà accoglierla. La mini cucina a scomparsa moderna in foto è CLEI cucina monoblocco Kitchen Box. Perfetta per chi ama la modernità.

Cucina a scomparsa moderna - Clei cucina monoblocco Kitchen Box
Cucina a scomparsa moderna – Clei cucina monoblocco Kitchen Box

Per chi ama linee classiche la cucina monoblocco Conero offre una soluzione in 192 lineari per 2 metri di altezza. Una struttura in noce e tutti gli elettrodomestici utili e necessari, frigorifero incluso. Il prezzo di vendita è di 2.490 euro ed è ampiamente personalizzabile. La trovate nel sito soluzionisalvaspazio.it.

Cucina monoblocco classica di Conero 2490 euro
Cucina monoblocco classica di Conero 2490 euro

Cucina a scomparsa dove e quando sono indicate?

Sicuramente, la cucina a scomparsa è indicata in ambienti di lavoro quali gli uffici, ma soprattutto è l’ideale per arredare case piccole come ad esempio i monolocali. Perfetta anche per le case vacanza che non possiedono un ambiente cucina separato, strutture ricettive cn angolo breakfast, in mini appartamenti e B&B. La soluzione cucina chiusa in armadio va però progettata e scelta in base alle esigenze del nucleo familiare, questo per far si che sia comunque funzionale e pratica. Ma quanto cosa una cucina a scomparsa?

Prezzi cucine a scomparsa

Come per qualsiasi mobile, anche le cucine a scomparsa risentono nel prezzo di vari fattori: dimensioni, qualità degli elettrodomestici, brand scelto per l’acquisto, manodopera di un eventuale falegname se si opta per cucine salvaspazio su misura e così via.

Orientativamente, si trovano soluzioni di piccole cucine chiuse a partire da 1500 euro in su ma anche meno. L’armadio cucina in blocco RESPEKTA, ad esempio, nella foto in alto la prima inserita in un ambiente ufficio è in vendita su Ebay a 850 euro.

Un piccola cucina a scomparsa rustica la trovate nella foto sottostante, pratica, funzionale e ben attrezzata ed ha un prezzo di circa 2000 euro.

Cucine monoblocco salvaspazio fai da te

Tra le varie proposte non poteva mancare la cucina fai da te. Vi sono poi le soluzioni fai da te come la cucina fai da te proposta nel sito bricoporale.it adatte a chi ha manualità e voglia di fare. Nel sito trovate le indicazioni passo passo su come inserire una cucina fai da te in un armadio in legno.

Cucina fai da te nascosta in un armadio
Cucina fai da te nascosta in un armadio

Il consiglio

Individuato lo stile d’arredo e le dimensioni utili che si hanno a disposizione per la cucina a scomparsa, si può iniziare la ricerca online delle cucine salvaspazio chiuse in armadio o dei monoblocco cucina, pareti d’arredo piccole o grandi in grado di contenere tutto ciò che occorre creando questo prezioso alleato indispensabile in ogni casa: la cucina.

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Depilazione donne si o no? Scelta estetica di alcune culture, il femminismo non c’entra

Depilazione donne si o no?
Depilazione donne si o no?

Negli ultimi tempi si è sentito parlare della tendenza di alcune esponenti del sesso femminile avanguardiste e famose, tra esse modelle a attrici, e la loro presa di posizione rispetto alla “non depilazione“. La depilazione è vista come uno stereotipo che priva il mondo femminile della libertà e costringe la donna a sottoporsi alla barbarie della depilazione.

Quindi, la domanda nasce spontanea: Depilazione donne si o no? Una scelta estetica di alcune culture, un atto barbaro, una spersonalizzazione della donna… qual è il punto di vista giusto tra i tanti? Vi racconto il mio!

Depilazione donne si o no?

Al di la delle star più o meno note, tra le quali si colloca anche la fidanzata di Damino dei Maneskin, Giorgia Soleri, la scelta di depilarsi si o no, depilarsi in parte o completamente, o solo nei punti che riteniamo “sgradevoli” è, a mio avviso, una scelta soggettiva che tale deve rimanere.

Ogni cultura, ogni popolo ha le sue usanze radicate: gli indiani d’America portano i capelli lunghi, sia gli uomini che le donne. Alcune popolazioni africane e non solo, hanno come consuetudine del non uso degli abiti, altre ancora, vedono le donne a sedo nudo come un’ usanza normale e radicata per la quale, qui in Europa e in altre parte del globo, si finirebbe in galera.

Ma l’elenco delle consuetudini ed usanze di alcuni popoli è lungo e variegato. Il punto dunque, non è quello di mettere l’accento sull’imposizione della depilazione come strumento di controllo e bellezza sul corpo femminile, dato che attualmente anche molti uomini si depilano, ma a mio avviso, è quello di potersi sentir liberi di piacersi a prescindere dalle regole sociali collettive.

Sopracciglia, unghie e depilazione? Tre argomenti concettualmente comuni

Se vogliamo essere precisi e coerenti, le star che affermano che la depilazione sia una costrizione della figura femminile relegata ed incollata ad alcuni canoni estetici, lo è, a mio avviso, anche la pratica di depilare e modellare ridisegnando le sopracciglia, il ricorrere ad unghie ricostruite ed artefatte ed usare il make up.

Allora mi domando: perché chi disdegna la depilazione poi si fa fotografare con unghie rifatte, capelli tinti e sopracciglia ad ala di gabbiano? Anche il make up è un imposizione radicata nei secoli che riguarda la sfera ed il mondo femminile, così come l’uso delle scarpe con i tacchi, strumento di tortura che spesso causa, nel tempo, problemi ai piedi.

Femministe e depilazione

Credo che l’essere femminista non implica il voler rifiutare un solo stereotipo della sfera “donna”, ossia quello che riguarda la depilazione. Per coerenza, chi sostiene questo principio, dovrebbe anche rifiutare tutta una serie di scelte estetiche culturali, siano esse quelle dei tacchi, delle unghie in gel, dei capelli tinti, dei tatuaggi, dei piercing o della depilazione.

Cercare la libertà e l’emancipazione attraverso la sfera estetica è riduttivo così come il rifiuto di alcune pratiche come la depilazione, che trovo superficiale e fuori luogo.

Qual è la vera libertà dell’essere donna?

La vera libertà dell’essere donna consiste nel rifiutare gli stereotipi ed anche questo di “non depilarsi lo è”. La vera libertà sta nello scegliere liberamente tra ciò che ci piace e cosa no, ciò che ci fa sentire bene e cosa no. Se per sentirci belle abbiamo necessità di depilarci: facciamolo!

Se invece per sentirci libere vogliamo non ricorrere alla depilazione: facciamolo! Allo stesso modo, se una donna sente l’esigenza di radersi le gambe, ma non quella di depilarsi il pube è liberissima di farlo, esattamente come fanno molti uomini: alcuni si depilano, altri no, alcuni curano ascelle e sopracciglia, altri no.

Anche tra le donne esiste la libertà di scelta ed è proprio la libertà di scelta che ci fa libere e non un movimento femminista che condanna la depilazione, questo ci cataloga e rilega comunque in un gruppo di appartenenza.

La libertà sta nel poter “scegliere di essere” noi stessi

Tra l’altro va detto, a titolo di cronaca, che ogni donna è un caso a se in fatto di peli, esattamente come gli uomini. Alcune donne molto pelose non amano i propri peli, così come uomini molto pelosi odiano la “pelliccia sulle spalle e sul petto” e decidono di rimuoverla.

Ci sono donne con pochi peli che non hanno la necessità di depilarsi ma magari amano togliersi i peli sotto le ascelle, o semplicemente accorciarli con delle forbicine. Ci sono uomini che hanno pochi peli e per questo si sentono poco maschile ed amerebbero averne di più.

Il mondo è bello perché vario; cita una frase nota! La storia della moda è piena di usanze più o meno strampalate sia al femminile che al maschile: ricordate le parrucche dell’800 con cui uomini e donne si torturavano?

Essere se stessi: piacersi ed amarsi

Concludendo, penso che la libertà di scelta sia la vera ed unica libertà in tutte le culture, e per qualsiasi sesso, e non solo in fatto di depilazione e di estetica, ma anche di sessualità, identità di genere, gender, bigender o agender, alimentazione, usi e costumi. Sbandierare la “non depilazione” come libertà femminile, lo trovo superficiale, un ulteriore azione impositiva al pari della depilazione.

Mi auguro che un giorno il mondo sia fatto da persone che possano scegliere, semplicemente, ciò che le faccia sentire bene, con o senza peli, con sopracciglia ad ala di gabbiano, unghie e ciglia finte o senza.

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Ciglia come farle crescere lunghe e sane

Ciglia come farle crescere lunghe e sane
Ciglia come farle crescere lunghe e sane

Dopo la moda delle ciglia incollate ossia extension ciglia ci si rende sempre più conto di come le ciglia siano importanti per la bellezza delle sguardo.

Per avere ciglia forti e belle ci sono diverse tecniche da mettere in atto che aiutano a non perderle precocemente e, soprattutto, accelerano la crescita dando vita a ciglia belle da vedere. Vediamo come fare per fare crescere lunghe e sane le ciglia.

Ciglia come farle crescere lunghe e sane: 5 consigli da mettere in pratica

Generalmente le ciglia hanno un ciclo vitale che dura un paio di mesi poi cadono. Quindi, stiamo per rispondere alla domanda: Quando cadono le ciglia poi ricrescono? La risposta è sì! E possiamo influenzare tale crescita.

Le ciglia possano cadere anche per malattie, denutrizione, terapie farmacologiche, così come può capitare di bruciarsi le ciglia. Al di la di queste evenienze, il ciclo di crescita delle ciglia si svolge nelle seguenti 3 fasi:

  • Anagen: crescita (35 – 40 giorni)
  • Catgen: transizione (termine crescita)
  • Telogen: riposo (1 – 2 mesi)

Al di la di questo ciclo, che può cambiare sensibilmente da persona a persona, le ciglia possono crescere in maniera più veloce ed essere più belle e folte ma questo solo mettendo in atto i 5 consigli che seguono.

1# Ciglia lunghe con un’alimentazione sana

Può sembrarvi strano, ma non lo è affatto: ciglia e capelli risentono moltissimo non solo della genetica ma anche del tipo di alimentazione. Vitamine, sali minerali e calcio sono utili per una crescita sana di capelli, unghie e ciglia. Una carenza di alcune di queste sostanze o un abbassamento dei globuli rossi (anemia) può indurre una crescita minore o il diradamento delle ciglia.

A tale scopo, è bene seguire una dieta variegata ricca di frutta, verdure ma anche proteine animali ed integrare eventuali carenze di vitamine e sali minerali con degli integratori specifici. Vitamina D Vitamina K, acido folico sono molto importanti per ossa, unghie, capelli e ciglia

2# Rimmel di qualità

Attenzione a quali prodotti utilizzate. I rimmel, o mascara, devono essere di qualità, non aggressivi, preferibilmente delicati e rinforzanti per le ciglia. Utilizzare prodotti scadenti può danneggiare le ciglia e farne perdere più del dovuto. In questo articolo che segue nel link, vi consiglio come scegliere il mascara.

3# Struccanti non aggressivi appropriati per noi

Se il Rimmel ha un’azione che potrebbe rivelarsi dannosa qualora si scelgano prodotti di scarsa qualità, anche i prodotti struccanti e la metodologia applicata per eliminare il trucco, possono provocare la caduta prematura delle ciglia. Anche in questo caso, cercate di trovare dei prodotti delicati e di rimuovere il make up e, in particolar modo il rimmel, in modo delicato.

4# Piegaciglia e extension

Sia il piega ciglia che le extension possono darvi nell’immediato un buon risultato visivo, talvolta più che buono. Ma in ambo i casi le ciglia subiscono uno stress meccanico non indifferente. Il risultato sarà quello di provocare l’indebolimento delle ciglia, danneggiare talvolta anche il bulbo e avere una prematura caduta e crescita ridotta.

5# Usare prodotti che favoriscono la crescita delle ciglia

Volete fare crescere le ciglia lunghe forti e in fretta? Beh se siete qui a leggere è evidente che il vostro scopo è quello di avere ciglia lunghe e fitte, dunque eccoci al quinto consiglio pratico per le vostre ciglia.

Abbiamo visto che le ciglia crescono meglio se seguite un’alimentazione equilibrata senza carenze di sali minerali e vitamine, e che se fate attenzione al tipo di rimmel e struccante che adottate potrete prevenire una caduta anticipata delle ciglia; ora, non vi rimane che utilizzare un prodotto specifico per la crescita ciglia (ce ne sono di varie marche).

Personalmente, ne ho provate un paio di marche diverse, e posso assicurarvi che funzionano. Il siero per ciglia viene steso sulle ciglia con un pennellino, non deve bruciare, un live pizzicore è accettabile, ma altrimenti non è idoneo per voi (provatene un altro). Il siero per ciglia ne stimola la crescita andando ad agire sul bulbo pilifero.

Rimedi naturali crescita ciglia

Infine oltre ai 5 consigli per far crescere le ciglia forti folte e sane vi lascio un consiglio bio, ossia rimedi naturali per la crescita delle ciglia. Madre natura si sa, ci ha fornito tutto ciò di cui necessitiamo. In particolare due oli naturali acquistabili in profumeria o in erboristeria da usare con lo scovolino del rimmel aiutano la crescita di ciglia forti e sane:

  • Olio di rosa musqueta
  • Olio di ricino
Extension ciglia: prezzi, quanto durano e controindicazioni
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Domande frequenti:

Dove sono attaccate le ciglia? Per chi non lo sapesse le ciglia, (o il ciglio se parliamo di uno solo), si trovano impiantate intorno all’occhio precisamente sulla palpebra superiore ed inferiore. Le ciglia superiori sono più lunghe e folte.

A cosa servono le ciglia? servono a proteggere gli occhi da eventuali impurità.

Quanto vive un ciglio? In genere la durata di vita media di un ciglio va dai 30 ai 90 giorni.

Come curvare le ciglia manualmente? Scaldate le dita e pigiate leggermente sulle ciglia piegandole verso l’alto. Ora stendete un buon mascara.

Considerazioni

In questo modo, adottando i 5 consigli per le ciglia, vedrete che cresceranno più lunghe e sane, e vi conferiranno uno sguardo più bello, specie se curate anche le sopracciglia, riescono a dare risalto agli occhi ed a ingrandirli.