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domenica, Luglio 6, 2025
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Toyota C-HR vs RAV4 quale acquistare?

Toyota C-HR vs RAV4 quale scegliere
Toyota C-HR vs RAV4 quale scegliere

Toyota si distingue da anni per una gamma di veicoli che spazia dalle compatte ai SUV, offrendo soluzioni tecnologicamente avanzate per diverse esigenze di mobilità. Tra i modelli più apprezzati nel segmento crossover e SUV, spiccano Toyota C-HR e Toyota RAV4.

La C-HR, introdotta nel 2016 e aggiornata di recente, rappresenta una soluzione dal design audace, pensata per chi vive soprattutto in città ma non vuole rinunciare a uno stile unico e a un’esperienza di guida confortevole.

Dall’altro lato, la RAV4, presente sul mercato da oltre due decenni, è un SUV spazioso e versatile, ideale per chi cerca comfort e capacità di carico, uniti a prestazioni efficienti. Ma qual è il modello più adatto alle varie esigenze di guida? Scopriamolo insieme.

Toyota C-HR vs Toyota RAV4: dimensioni e spazio

Uno dei principali elementi di distinzione tra C-HR e RAV4 è la dimensione. La Toyota C-HR misura circa 4,39 metri di lunghezza, il che la rende indicata per chi ha bisogno di un’auto maneggevole e pratica per muoversi in città e gestire facilmente parcheggi e strade strette. Con una capacità di bagagliaio di 377 litri, la C-HR offre spazio sufficiente per i piccoli spostamenti, anche se le famiglie numerose potrebbero trovare qualche limite.

La Toyota RAV4, con i suoi 4,60 metri di lunghezza, è decisamente più imponente. Questo SUV offre un abitacolo più ampio, comodo per cinque passeggeri adulti, e un bagagliaio che raggiunge i 580 litri, adeguato per esempio a lunghi viaggi.

Prestazioni e motorizzazioni: Toyota C-HR vs Toyota RAV4

Entrambi i modelli offrono diverse opzioni di motorizzazione, con focus sulle versioni ibride, ormai simbolo della filosofia Toyota. La C-HR è disponibile con motori ibridi da 1.8 e 2.0 litri, che sviluppano rispettivamente 122 e 184 CV. Grazie al peso ridotto e al sistema ibrido ottimizzato, la C-HR offre un’ottima reattività in città e si dimostra agile anche in contesti extraurbani.

La RAV4, invece, è equipaggiata con un motore ibrido 2.5 da 222 CV, disponibile anche con trazione integrale. Rispetto alla C-HR, la RAV4 offre prestazioni superiori, adatte a chi cerca potenza e sicurezza anche su terreni più impegnativi.

Efficienza nei consumi

L’efficienza nei consumi è un punto chiave per un’auto ibrida e su questo fronte sia C-HR che RAV4 si difendono bene. La Toyota C-HR, grazie al peso contenuto e alle dimensioni ridotte, riesce a mantenere consumi eccellenti, con una media di circa 4,8-5,3 litri per 100 km nelle versioni ibride.

La RAV4, pur essendo più potente e spaziosa, sorprende con un’efficienza che si attesta intorno ai 5,5-6,0 litri per 100 km. Tali consumi restano molto competitivi per la categoria dei SUV, soprattutto nella versione ibrida. Un solido compromesso tra potenza, spazio e contenimento dei consumi.

Dotazioni tecnologiche e sicurezza

Toyota ha sempre prestato particolare attenzione alla sicurezza e alla tecnologia, e anche su C-HR e RAV4 questo aspetto emerge in modo chiaro. Entrambi i modelli sono dotati del Toyota Safety Sense, un pacchetto completo di sistemi di assistenza alla guida.

In termini di infotainment, entrambe le vetture offrono un display touchscreen da 8 pollici nella versione base, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, garantendo connettività e facilità d’uso. La RAV4, nella sua versione di punta, include anche un sistema audio premium JBL e un display digitale più ampio.

Toyota C-HR o Toyota RAV4: consigli per la scelta

La decisione tra Toyota C-HR e Toyota RAV4 dipende principalmente dallo stile di vita e dalle esigenze individuali. La Toyota C-HR è perfetta per chi abita in città e desidera un’auto compatta, agile e con un’estetica distintiva. È l’ideale per single o coppie che percorrono tratti urbani e non hanno necessità di molto spazio a bordo.

La Toyota RAV4, invece, è una soluzione per chi ha bisogno di spazio e desidera un SUV solido e versatile. È consigliata a famiglie e a chi percorre lunghe distanze, grazie al comfort dell’abitacolo e alla capacità di carico. La trazione integrale è particolarmente utile per chi vive in aree rurali o affronta spesso terreni sconnessi.

Cravatta come sceglierla, abbinarla e indossarla

Cravatta come sceglierla, abbinarla e indossarla
Cravatta come sceglierla, abbinarla e indossarla

La cravatta è uno di quegli accessori moda immancabile negli outfit eleganti da uomo. Esistono diversi tipi di cravatta, nodi e modi per indossarla ma la scelta si dovrà rientrare anche sul tipo di stile personale. Detto questo scopriamo alcune regole di base sulla cravatta come sceglierla, abbinarla e indossarla nel modo più giusto, per valorizzare l’outfit da uomo.

Cravatta come sceglierla, abbinarla e indossarla

Sebbene i colori moda di tendenza possano influenzare lo stile e la scelta dell’abito così come deli accessori come la cravatta o il cappello, la cravatta andrebbe scelta considerando sempre vari fattori, tra cui il colore da abbinare al resto dell’outfit. Tra i colori di moda per questa stagione 2024 – 2025 si afferma il grigio, colore amato e facile da usare per creare abbinamenti con stile ed eleganza.

Abbiamo parlato della storia della cravatta, dalla sua nascita ad oggi, e sicuramente sappiamo che si tratta di un accessorio molto utile che, se scelto e indossato correttamente, può elevare notevolmente il proprio look. Ma considerando che vi sono una grande quantità di colori e fantasie e facile commettere errori.

Scegliere la cravatta giusta

In effetti, con la miriade di colori e fantasie disponibili, ci si pone la domanda: Come scegliere la cravatta giusta?

Influenzano la scelta di questo accessorio da uomo, il tipo di outfit, l’occasione in cui la si indossa, il colore e la fantasia nonché il tessuto, ed il modo di portare la cravatta ed annodarla.

Cosa considerare nella scelta della cravatta?

L’occasione influenza tantissimo la scelta del tipo di cravatta. Infatti, per eventi formali in cui è richiesto un dress code maschile elegante, è bene puntare verso colori sobri come il navy, il grigio o il bordeaux.

Invece per un look casual ci si potrà sbizzarrire con fantasie e tessuti più estrosi e leggeri come cotone così come scegliere colori anche vistosi.

Il colore della cravatta dovrebbe creare un contrasto piacevole sia con la camicia che con l’abito. Ad esempio, se si ricerca un outfit classico andrà bene anche una camicia bianca da abbinare ad una cravatta in tinta unite. Se la camicia ha una fantasia meglio optare per una cravatta semplice in tinta unita.

Le fantasie più comuni per le cravatte sono i quadretti, le righe i pois ma anche piccoli disegni a rombi o simili. Le righe verticali tendono a slanciare la figura, mentre i pois, sono decisamente originali. Il tessuto per la cravatta può essere cotone, misto cotone, acrilico o seta.

Come descritto in questa guida sulle cravatte in seta dello stilista S. Fiorello, la cravatta in seta è sicuramente quella più pregiata e adatta alle occasioni formali. Cotone e lino sono più leggeri e da consigliare per l’estate e la primavera.

Come abbinare la cravatta

Per abbinare la cravatta si parte dalla camicia, base fondamentale da considerare per costruire un look maschile. Consigliabile scegliere un colore che armonizzi sia con la cravatta che, ovviamente, con l’abito maschile. L’abito dovrebbe avere un colore che completi l’insieme “ensemble”.

I contrasti troppo marcati sono, in linea di massima, da evitare. Questa è sicuramente una delle regole fondamentali su come abbinare una cravatta, ma andrà considerato anche il colore che generalmente dovrebbe essere più scuro della camicia, a meno che la camicia non sia bianca.

Inoltre la lunghezza della cravatta dovrebbe sfiorare la cintura dei pantaloni, a meno che non si opti per modelli corti o tipi di cravatta particolari come il papillon o il plastron. In ultimo ricordiamo che, generalmente, il nodo della cravatta dovrebbe essere proporzionato al colletto della camicia.

Modi di indossare la cravatta

Ci sono diversi modi per indossare una cravatta anche in base allo stile, alla corporatura e al tipo di outfit più o meno formale. In linea di massima, la cravatta dovrà avere una dimensione che sia proporzionale alla corporatura di chi la indossa. In base al tipo di nodo che si decide di effettuare, la cravatta avrà un aspetto diverso. Alcuni dei nodi più comuni sono i seguenti:

Nodo Windsor che risulta essere il più voluminoso e formale per la cravatta.

Il nodo semplice, chiamato anche “quattro in mano”, sostanzialmente il più facile da realizzare si adatta ad ogni occasione formale o casual.

Nodo a Farfalla un nodo per cravatta sofisticato ed elegante perfetto per eventi forali.

Cravatta come sceglierla? Sicuramente sperimentare e provare vari tipi di abbinamento della cravatta, di volta, in volta, vi aiuterà ad acquisire maggior padronanza per l’uso di questo accessorio da uomo. I consigli che vi abbiamo dato e le indicazioni tecniche di stile vi potranno essere d’aiuto per sceglierla e abbinarla bene.

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Freddo in arrivo? Proteggere le piante dal gelo

Freddo in arrivo? Proteggere le piante dal gelo
Freddo in arrivo? Proteggere le piante dal gelo

Il freddo eccessivo quello che vanta temperature sotto lo zero, gelo, neve e ghiaccio, può diventare un vero problema per le piante specie quelle meno resistenti che normalmente vengono piantate nelle zone a clima temperato. Quindi, se al nord si è generalmente più attenti al tipo di piante da allevare e piantare in giardino o sul balcone, al centro e al sud si trovano persino piante tropicali che vegetano benissimo. Ma, con l’arrivo del freddo eccessivo e inaspettato, e con ghiaccio e neve, queste specie potrebbero morire. Freddo in arrivo? Proteggiamo le piante dal gelo con alcuni accorgimenti, semplici, ma essenziali per la salute delle piante.

Proteggere le piante dal gelo

Il freddo si avvicina e le previsioni del tempo segnalano un inverno particolarmente rigido per questa stagione 2024, 2025. Proteggere le nostre amate piante diventa davvero fondamentale. Con alcuni consigli pratici come quelli descritti anche in questa guida “Come proteggere dal gelo le piante in vaso e in giardino” possiamo salvaguardare le piante del nostro giardino, così come quelle coltivate in vaso sui balconi o sui terrazzi: vediamo come fare.

Freddo in arrivo? Proteggere le piante dal gelo
Freddo in arrivo? Proteggere le piante dal gelo

Proteggere le piante in terra e in vaso dal freddo in arrivo

Se è vero che alcuni accorgimenti di base, come la pacciamatura, i teli, lo spostamento delle piante più delicate in zone riparate etc. possono essere d’aiuto, diciamo che la regola da osservare, sarebbe non coltivare piante non adatte al clima della zona specifica o in caso contrario, provvedere l’area di una serra in modo da poterle riparare a dovere.

La serra infatti, specie se riscaldata, garantisce la buona salute delle piante tropicali e di quelle grasse, che risultano davvero molto esposte al gelo. Le piante grasse sono piante tipiche delle zone desertiche, amano il sole la luce, e detestano il freddo. Si potrà proteggere spostandole in serra, sia le piante in giardino che creando una serra sul balcone, come descritto nella guida del link.

Le gelate sono nemiche numero uno delle piante grasse anche molto grandi, tendono ad ucciderle, e per questo, come descritto in questa guida “ Come proteggere le piante grasse da freddo e neve” vanno protette ritirandole al chiuso e proteggendole a dovere.

Piante in terra

Pacciamatura – Ne abbiamo parlato molte volte, pacciamare è utile a proteggere le radici delle piante. La pacciamatura (vedi come pacciamare) consiste nel disporre sul terreno in prossimità del tronco delle piante, uno strato di corteccia, muschio o simili in grado di rendere il terreno più confortevole.

Proteggere il tronco di alberi, arbusti e cespugli avvolgendoli con materiale isolante come ad esempio il tessuto non tessuto o meglio ancora la juta. Anche questo costituisce un’ottima protezione per gli alberi.

Costruire delle protezioni è utile per proteggere le piante più delicate che si trovano in giardino o nell’orto. Per protezioni intendiamo incannucciate, frangivento ma anche creazione di piccole serra tramite l’utilizzo i teli di plastica o tunnel protettivi.

Piante in vaso

Per le piccole piante in vaso e quelle medie, la soluzione migliore è di spostarle in luogo riparato o, se possibile, portarle all’interno delle case o negli androni ben illuminati.

In alternativa si potranno adottare alcune misure basiche per proteggere e piante dal freddo e dal gelo, come vedremo di seguito.

Sollevare i vasi e posizionare dei supporti isolanti sul terreno, come dei mattoncini o delle tavolette di legno o polistirolo per evitare che la parte sottostante del vaso venga a contatto con il terreno freddo.

Avvolgere i vasi con materiale isolante come il pluriball può rivelarsi utile per proteggere le radici dal gelo. Un ‘altro modo pratico è quello di inserire un secondo vaso, formare una intercapedine e riempirà di materiale isolante come lana di roccia, polistirolo od anche altra terra.

Infine, sempre per le piante che non è possibile spostare all’interno, consigliamo di ridurre le irrigazioni ed evitarle proprio se le temperature scendono sotto lo 0.

Le temperature sotto lo 0 zero sono dannose per molte specie arboree e da fiore, ma la neve ed il gelo, lo sono ancor di più; per questo è utile sapere come riparare le piante da gelo e neve ed essere pronti a tale evenienza.

Consigli generali sulle piante il freddo e la neve

Abbiamo dedicato molte guide a questo argomento, eppure spesso si arriva impreparati. Il gelo si presenta alle porte, e non si è provveduto per tempo a proteggere le piante.

Una volta che il freddo è arrivato e si interviene, ma con ritardo, potrebbe essere già troppo tardi. Per questo tra i consigli generali vi diciamo di proteggere le piante dal gelo prima, spostando quelle più delicate in zone riparate o al chiuso, e procedendo con alcune delle tecniche descritte. La pacciamatura può essere effettuata già ad ottobre, senza attendere il freddo e la neve.

Acquistare dei teli di protezione vi metterà al sicuro e potrete utilizzarli appena le temperature segnalano la discesa verso lo zero. Più il freddo arriva in maniera improvvisa, maggiore sarà il rischio di schock termico per le piante.

Controllare le previsioni meteo ed agire per tempo è fondamentale ma serve anche evitare di concimarle in autunno perché una crescita eccessiva le rende più vulnerabili e sensibili al freddo.

Infine è bene eliminare le parti secche delle piante, potarle accorciando i rami per ridurre la superficie esposta al freddo invernale, ma questo intervento va fatto prima che arrivi il gelo, altrimenti in caso contrario, è meglio rimandare le potature.

Consigliabile, come già detto, scegliere le piante giuste per il proprio giardino, balcone e terrazzo ed optare per piante resistenti al freddo specie se si vive al nord.

Un giardino in saluto anche dopo l’inverno freddo

Ogni pianta infatti ha delle esigenze specifiche ed informarsi sulle varietà, il clima adatto, e le caratteristiche di base, aiuta a non commettere grossi errori durante la scelta e l’impianto.

Con un po’ di attenzione, si potrà avere un giardino o un balcone fiorito meno vulnerabile al freddo e poterlo godere in tutta la sua bellezza anche nella stagione successiva nonostante un inverno sia stato gelido e nevoso.

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Sognare di essere maltrattati o trascurati da una persona a noi cara significato e numeri

Sognare di essere maltrattati o trascurati da una persona a noi cara significato e numeri
Sognare di essere maltrattati o trascurati da una persona a noi cara significato e numeri

Sognare di essere maltrattati o trascurati da una persona a noi cara è sicuramente un’esperienza poco piacevole che crea nel sognatore, profondo dolore e senso di insoddisfazione, ma anche ansia e impotenza di fronte a delle situazioni spiacevoli per le quali si avverte di non avere il potere di poterle cambiare. Questo tipo di sogni causano confusione, e spesso riflettono il nostro stato d’animo e le nostre preoccupazioni più profonde. Scopriamo insieme cosa significa sognare di essere maltrattati o magari anche solo trascurati, da una o più persone che sono a noi care.

Sognare di essere maltrattati o trascurati da una persona a noi cara significato

Sicuramente in un sogno di questo tipo in cui si viene maltrattati, trascurati, o sotto considerati per una o più ragioni, lo stato d’animo che compare è di insoddisfazione e tristezza. Raramente si tratta di sogni premonitori, ma piuttosto di stati d’animo reali che fanno parte della vita del sognatore. Il contesto e le persone presenti e responsabili conferiscono al sogno varie tipologie di interpretazione.

Sognare maltrattamenti e trascuratezza: Paura di essere rifiutati o abbandonati

Può accadere di sognare maltrattamenti, trascuratezza ed abbondono proprio quando si ha nella vita una paura reale di venire rifiutati o di subire un abbandono vero e proprio. Inconsciamente in sogno emergono dunque le ansie relative a questa tematica.

Mancanza di autostima

Alle volte questo spiacevole sogno in cui si subisce un maltrattamento potrebbe riflettere una bassa opinione di se stessi e la convinzione di non meritare di essere trattati bene. A tal proposito, andrebbe considerato bene chi è nel sogno la persona maltrattante e razionalizzare se anche nella vita reale, questa persona a noi cara, ci tratta male o ci da scarsa considerazione.

Conflitti irrisolti

Se nella vita reale si sta attraversando un periodo difficile caratterizzato da tensioni e incomprensioni con una persona a noi cara, il sogno potrebbe arrivare a testimoniare l’ansia che questa situazione sta generando.

Sognare abbandono e trascuratezza

Alle volte i sogni sono rivelatori in tutto, e rappresentano anche un modo per porre l’accento su situazioni che nella vita reale ci pesano. Sognare di essere maltrattati o trascurati, o entrambe le cose, può segnalare un bisogno emotivo del sognatore che nella vita reale non viene soddisfatto.

Proiezione di dinamiche passate

Anche le esperienze passate piuttosto lontane, possono generare un sogno di questo tipo. Il sognatore potrebbe rivivere attraverso il sogno, delle esperienze negative del passato che ancora influenzano negativamente il modo che si ha di relazionarsi con gli altri.

Cosa significa sognare di essere maltrattati?

Sogni di questo tipo non possono avere un significato univoco, ma risentono di tanti fattori, e dunque assumono, come spesso accade anche in altri sogni, diversi tipi di interpretazione. In più il quadro si complica se il maltrattamento si trasforma in una vera e propria aggressione, e a tal proposito è consigliabile approfondire l’argomento leggendo la guida specifica: Sognare un’ aggressione.

E’ comunque importante riflettere sulle proprie relazioni affettive, valutando se ci sono degli aspetti in questo rapporto che ci fanno sentire insicuri e poco valorizzati.

Allo stesso modo quando si compiono sogni di questo tipo è bene lavorare sulla propria autostima e coltivare un atteggiamento più positivo verso se stessi, specie se il sogno si ripete con persone diverse maltrattanti.

Se accade spesso di avere sogni di questo tipo, è bene approfondire l’argomento e parlarne con la persona che abbiamo accanto, specie se nel sogno è lei la persona maltrattante o trascurante.

Infine è bene considerare che se ci sono dei problemi irrisolti presenti, o relativi al passato, andrebbero presi di petto parlandone, se possibile, con la persona o le persone coinvolte.

Sicuramente sognare di essere maltrattati o trascurati, due atteggiamenti che poi evidenziano la stessa cosa, in quanto la trascuratezza nei confronti di una persona corrisponde a “maltrattamento”, può essere un’esperienza dolorosa, ma allo stesso tempo, diviene un’opportunità per riflettere su se stessi e sulle proprie relazioni.

Sognare di essere maltrattati o trascurati da una persona e numeri

Si tratta di un sogno particolare che evidenzia delle relazioni negative o che comunque non rispecchiano le esigenze emozionali ed affettive del sognatore. Secondo la Smorfia i numeri da giocare sono i seguenti:

Maltrattamenti numero 25

Trattamento disumano 63

Numerologia secondo Pitagora

MALTRATTARE = 4-1-3-2-9-1-2-2-1-9-5 = 12

TRASCURARE =2-9-1-1-3-3-9-1-9-5 = 7

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Camicette alla moda 2024 – 2025: tendenze modelli e consigli

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Le camicette sono un evergreen del guardaroba femminile, ma ogni stagione si rinnovano nei colori e nei modelli con dettagli e stili sempre nuovi. Scopriamo insieme quali sono le tendenze del momento e come indossare al meglio una camicetta, sia in versione elegante che casual, i modelli di camicette alla moda più gettonati e quali sono i colori di tendenza del 2024 – 2025.

Camicette alla moda 2024 – 2025: modelli più gettonati

Camicette con volant e camicette oversize sono solo alcuni dei modelli più gettonati. Vanno tantissimo anche le camice a righe, i modelli in seta, e le camicette con stampe di vario tipo: scopriamole tutte, una per una, le camicette alla moda 2024 – 2025.

Camicie oversize da donna

Le camicette in modello oversize sono molto di moda specie tra le giovanissime. Comode e versatili, permettono di creare degli outfit casual – chic. Possono essere indossate con estrema facilità, abbinandole con jeans, pantaloni a palazzo, gonne lunghe ed abiti casual in genere.

Da utilizzare anche come capospalla in primavera e in autunno, indossate sbottonate sopra a top e magliette specie se si tratta di camicie oversize in tessuto pesante come il jeans, la flanella, o simili.

Camicette alla moda a righe o quadri

Sicuramente le camicette da donna a righe sono uno di quei classici che non passa mai di moda. Da scegliere in diverse varianti di colore e di spessore del disegno della riga, le camicette a righe per lei, sono perfette per creare outfit in stile marinaro, ma anche per look dal sapore più sofisticato come quello parigino. Perfette con gonne, pantaloni sportivi ed eleganti.

A quadri, ossia in tartan, sono camicette dal tessuto invernale o di mezza stagione. Calde, pratiche adatte a look casual e country. Da abbinare ai jeans, a delle salopette a gonne di jeans, ma anche a pantaloni in tessuto di cotone leggero o medio pesante.

Camicie da donna con volant

Tra i modelli di camicette da donna di tendenza troviamo quelle super femminili. Tra esse le camicette con volant per uno stile romantico e delicato, in grado di aggiungere un tocco di femminilità, movimento, ed anche leggerezza, a qualsiasi outfit.

L’eleganza delle camicie in seta per lei

La seta è uno di quei materiali super raffinati in grado di evocare uno stile sofisticato in qualsiasi tipo di outfit, da quello più classico a quello più informale. Questo tipo di camicette sono ideali per le occasioni speciali e le serate formali.

Camicie con stampe

Le camicie con le stampe si trovano in diversi tessuti e fantasie di vario genere, da quelle floreali, geometriche e animalier, a righe e pois adatte ad ogni occasione formale e non personalizzano molto gli outfit.

Fantasie

Floreali sono un must have per la primavera estate.

Geometriche a righe, pois, quadretti sono perfette per look decisi e moderni.

Animalier come tessuti leopardati, zebrati, etc. per conferire agli outfit un tocco selvaggio

Tinta unita: perfette per ogni occasione, più raffinate scelte in tessuti pregiati come la seta l’organza e simili.

Colori: tra i colori ricordiamo i classici bianco e nero, colori pastello come il rosa ed il celeste, il verde chiaro ed il giallo, ma anche colori decisi come il blu, il fucsia e soprattutto il colore dell’anno che è il rosso (vedi come abbinarlo).

Come indossare una camicetta elegante

Per indossare una camicetta in modo elegante e con stile, la si potrebbe abbinare ad un pantalone a sigaretta, un pantalone classico, una gonna, od anche un tubino smanicato.

Per completare il look si utilizzeranno delle scarpe con tacco e una pochette. In alternativa si potrà adottare una camicetta in seta ed indossarla con un blazer. Look perfetti per gli eventi formali specie se si gioca con i contrasti come ad esempio bianco e nero, blu e rosso, giallo e nero, nero e celeste, nero e rosa etc.

Come indossare una camicetta casual

Indossare la camicia annodata in vita con un paio di jeans ed aggiungere all’outfit un paio di sneakers per un look alla moda ma comfy. Si potrà anche abbinare la camicia a una gonna lunga a fiori per un picnic o un’aperitivo con le amiche in piena estate. Per l’inverno sceglierei invece, camicia sovrapposta ad una t-shirt abbinata ad un jeans o da una gonna.

Camicette sexy? Vedi come indossarle!

Le camicette sexy trasparenti o in pizzo sono un vero passepartout, come spiegato in questa guida sugli abiti trasparenti, perfette per un look femminile e sensuale.

Da indossare in vari modi: con un reggiseno a vista, con un top a contrasto o ton sur ton. Perfetta una camicetta in pizzo abbinata ad un pantalone a vita alta. Per giocare sui volumi invece consiglio una camicia oversize aperta sui fianchi che lasci intravedere i fianchi ed un po’ di pelle.

Oltre agli abbinamenti descritti, trovi altri consigli su come abbinare la camicetta in questa guida: camicetta 5 modi per abbinarla.

Consigli extra sulle camicette di moda 2024 – 2025

Oltre alla scelta dell’articolo giusto è importante abbinare e accessoriare la camicetta in maniera intelligente per valorizzarla. Ad esempio è perfetto abbinarla con una collana maxi molto di moda.

In alternativa specie per la stagione fredda, è indicato abbinarla con un foulard, o magari accessoriarla nell’outfit con gonna e cappello (come in foto inizio articolo) per conferire maggior eleganza. Infine, una bella cintura può trasformare un look pantaloni e camicia conferendogli sicuramente del valore aggiunto.

La camicetta potrà essere indossata all’interno di gonne e pantaloni, annodata in vita, o lasciata aperta sul fronte se si indossa un top, una t-shirt od altro. Tessuti e lunghezze abilmente abbinati, possono creare movimento e personalizzare gli outfit con la camicia.

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Come scegliere il kit Reborn perfetto

Come scegliere il kit Reborn perfetto
Come scegliere il kit Reborn perfetto

Abbiamo visto che le bambole reborn sono bambole artistiche create in silicone o vinile e poi dipinte in vari modi in base alla tipologia di kit. Ve ne abbiamo parlato in maniera approfondita in questa guida: Cosa sono le bambole reborn, origini, chi le realizza, fai da te. Ora andremo a vedere nel dettaglio come scegliere un kit reborn, specie se si è alla prime armi, e non si ha idea di come fare e cosa valutare attentamente. Vediamo alcuni consigli per scegliere il kit reborn perfetto e adatto alle proprie esigenze.

Come scegliere il kit Reborn perfetto

Ovviamente le reborner esperte non necessitano di una guida di questo tipo, motivo per cui questo articolo è volto al pubblico di curiosi in materia, e a coloro che vogliano sperimentare per la prima volta la realizzazione di una bambola reborn, ma non sanno da che parte iniziare. A tal proposito vi consiglio anche due libri in vendita su Amazon in lingua italiana:

  1. Reborn e Reborning di Laura Cosentino prezzo 14,90 euro
  2. Guida illustrata a colori per creare bambole reborn 22,90 euro di Sara Soiola

Scegliere un kit reborn può sembrare difficile, per alcune si rivela una vera impresa, ma con un po’ di attenzione ai dettagli giusti è facile trovare il kit di bambola reborn adatto alla proprie esigenze: vediamo cosa considerare nella scelta.

Definire lo stile che ci piace

Esistono bambole reborn premature, neonati, bambole di alcuni mesi con occhi chiusi o aperti, tutti dettagli che nella scelta del kit andranno considerati con attenzione. Sicuramente i neonati con occhi chiusi, senza capelli, e con lieve peluria da disegnare, sono più facili da realizzare per chi è alle prime armi, in quanto si potranno saltare due passaggi non semplici come la collocazione degli occhi e il rooting che serve per impiantare i capelli. Detto questo vediamo quali stili hanno le reborn.

Stile delle bambole reborn

Sostanzialmente sono tre i concetti da tenere a mente quando si sceglie un kit di bambola reborn, il realismo, il livello artistico ed infine l’età. A tutto questo aggiungerei anche il costo che se si è alle prime armi, è bene contenere per poter sperimentare senza spendere troppo in un kit.

Realismo – Sicuramente è indicato un kit molto realistico per coloro che cercano una bambola che possieda dei dettagli anatomici precisi e tonalità della pelle realistiche, anche se quest’ultime, si modificano con l’utilizzo dei colori.

Artistico – Alcune bambole reborn in kit hanno uno stile decisamente più artistico con caratteristiche più stilizzate e colori vivaci.

Età – In ultimo, ma non meno importante, è valutare l’età della bambola: raffigura un neonato? un bimbo prematuro o un bambino più grande di età? Ogni età ha le sue caratteristiche specifiche e nella lavorazione queste incidono molto.

Bambola reborn silicone
Bambola reborn silicone

La scelta del materiale del kit reborn: vinile o silicone?

Le bambole in silicone sono più costose ma anche più delicate. La flessione degli arti può provocarne la rottura e dunque vanno maneggiate con cura. Ma una bambola in silicone può essere molto realistica specie se prodotta in materia artigianale utilizzando stampi, controstampi e colata.

Normalmente i kit bambole reborn per elezione sono in vinile e specie per chi è alle prime armi sono ampiamente da considerare proprio questa tipologia di kit di bambole reborn.

Infine va considerato il corpo: si trovano bambole con il pancino in vinile o silicone, o con tutto il corpo e kit composti da sole braccia, gambe e testa con il corpo in tessuto. Quest’ultimi sono quelli più comunemente utilizzati, specie se si è alle prime armi.

Che dimensioni hanno le bambole reborn?

Nela scelta della bambola si dovranno considerare le sue dimensioni. In base al tipo di bambola, prematura, neonato, bimbo di alcuni mesi o più grande ancora, le dimensioni cambiano sensibilmente come vedremo di seguito.

Bambole reborn neonati
Bambole reborn neonati

I kit reborn di neonati sono quelli più comuni ed hanno le misure di un vero e proprio neonato che vanno tra i 45 ed i 55 centimetri circa.

Kit di bambini prematuri sono sostanzialmente più piccoli al di sotto dei 45 centimetri ma si trovano anche mini bamboline reborn di 30 centimetri ed anche meno. Spesso le misure sono indicate in pollici e 30 cm corrispondono a poco più di 12 pollici.

Infine troviamo le bambole toddler in kit sono di dimensioni maggiori e rappresentano bambini di qualche anno come quelle in foto. La lunghezza è intorno ai 70 cm ed anche più.

Bambole reborn toddler
Bambole reborn toddler

Scegliere il sesso della bambola reborn

Alcuni kit sono perfetti per realizzare sia bambole femmine che maschio. Altri invece, sono più marcatamente femminili o maschili. Quindi la prima cosa da fare è anche quella di decidere il sesso del bambolotto reborn ed acquistarne uno in kit che corrisponda alle proprie esigenze.

Consigliamo di osservare la bambola con attenzione, facendo caso ai dettagli come l’espressione del viso, la proporzione degli arti i dettagli anatomici come le unghie, le pieghette etc. tutti elementi che conferiscono alla bambola maggiore o minore realismo. A tal proposito è bene anche leggere eventuali recensioni fatte da chi ha già acquistato e dipinto il kit reborn.

Dove trovare kit reborn?

Abbiamo visto come scegliere il kit Reborn perfetto considerando tutto dal tipo di materiale alle dimensioni ed espressività del bambolotto fino al sesso; ora vediamo dove trovare i kit ed altri prodotti utili per realizzare una bambola reborn con il fai da te.

Bebaby sicuramente è uno dei siti online più noti in Italia. Vi si trovano sia dei kit che una vasta gamma di prodotti dai colori ai capelli, ai vari accessori descritti in questa guida.

Adriesdoll, negozio online dove reperire kit reborn, colori, accessori, e tutto l’occorrente per realizzare una reborn.

Rosydolls.com vende dei kit di tutte le misure dai mini reborn che entrano nel palmo della mano a le reborn kit da 12 pollici fino a 24 pollici. I kit partono dai 35 euro in su, incluse bambole gemelle. Vi sono anche bambole già finite da acquistare a prezzi contenuti e alcune serie note come Loulou, April o Liam, ad esempio.

Mottangido.com dove trovare dei bei kit di bambole, vestitini ed accessori di ogni tipologia a prezzi medi. Si tratta di un sito inglese affidabile.

Amazon: si trovano kit reborn economici originali e non, e soprattutto quelli di produzione industriale. Reperibili anche vestitini, ed altro materiale.

Temu e Aliexpress vi si trovano sia i kit che colori ed altri accessori. La ricerca è un po’ più complessa ed i prodotti spesso sono di origine industriale (specie i kit in vinile). Ma per iniziare vanno benissimo dato il costo contenuto.

Etsy: Si trovano kit unici, materiali particolari ed accessori di ogni genere proposti da venditori indipendenti inclusi reborn già ultimati di qualità prodotti da artiste note.

Considerazioni

Si trovano anche dei negozi stranieri ben forniti, americani, inglesi e spagnoli, ma i tempi di spedizione ed i costi influiscono sugli acquisti fatti su questi siti.

Sicuramente per chi è alle prime armi è consigliabile scegliere dei kit non costosissimi, e magari, chiedere consiglio anche al venditore o ad altri reborners presenti nei canali social.

Se si preferisce un kit realizzato a mano da un’artista si dovrà scegliere tra alcuni reborners affermati e fidati ma i prezzi saranno sicuramente superiori.

Comunque sia la creazione di una bambola reborn è un’esperienza artistica creativa e molto gratificante che spesso può dare dei risultati inaspettati in termini di realismo e bellezza.

Quali sono i problemi di coppia più frequenti e come provare ad affrontarli

Quali sono i problemi di coppia più frequenti e come provare ad affrontarli
Quali sono i problemi di coppia più frequenti e come provare ad affrontarli

E’ inevitabile! Non siete i soli… i problemi di coppia nelle relazioni a lungo termine, siano esse matrimoni o convivenze, sono sempre presenti. Anche nelle coppie più affiatate e collaudate possono nascere problemi ed incomprensioni dettati da molti fattori come la routine, le incombenze domestiche, alcune divergenze di opinione, l’educazione dei figli, ed alto. Vediamo quali sono i problemi di coppia più frequenti e come provare ad affrontarli, fermo restando che gli elementi di base per far fronte ad una crisi sono la comunicazione, e la tolleranza.

Quali sono i problemi di coppia più frequenti?

Le crisi coniugali, i litigi, i periodi di crisi, fanno parte delle relazioni. Ma Quali sono i problemi di coppia più frequenti? Come provare ad affrontarli?

Sicuramente non sono sempre rose e fiori ma, inevitabilmente, è la vita stessa ad esporre le coppie all’insorgenze di problemi e, talvolta, a delle vere e proprie crisi che possono portare anche a delle rotture momentanee o definitive.

L’amore non basta? No, l’amore non è sempre sufficiente, in una relazione a lungo termine sono necessari anche altri elementi, come il rispetto reciproco, l’empatia, la collaborazione e la capacità di comunicare. Come affrontare una crisi di coppia? Sicuramente comunicando, in questo modo si possono affrontare tanti problemi e risolverli prima ancora che possano generare situazioni critiche.

Alcune problematiche sono comuni a moltissime coppie e, come da copione, si verificano in vari momenti della vita e della relazione. I figli piccoli la mancanza di intimità, lo stress, la scarsa comunicazione possono generare delle vere e proprie crisi.

Mancanza di comunicazione

Sicuramente tra gli elementi citati come i problemi più comuni nella coppia, la mancanza di comunicazione e la scarsa empatia incidono molto, e negativamente. Non dialogare, non confrontarsi, non esprimere i propri disagi, provoca risentimento e distanza emotiva tra i partner. Parlare e confrontarsi, può rivelarsi di grande aiuto, perché non sempre le persone sono in grado di recepire e percepire la sofferenza che si genera nel proprio compagno.

Differenza di opinioni

In alcuni casi le differenze di opinioni e di interessi sono presenti sin da subito ma se c’è una buona tolleranza reciproca si riesce ad appianare le problematiche che potrebbero scaturirne. Spesso però, con il passare del tempo, si diventa meno tolleranti, le differenze diventano più evidenti, e pesano sempre più sul legame, portando ad inevitabili conflitti.

Mancanza di intimità

Accade spesso, specie con i figli piccoli o in altre situazioni, che si verifichi un calo del desiderio e venga a mancare l’intimità. La diminuzione di intimità fisica, così come di quella emotiva, può diventare seriamente un problema per la coppia, ed è un problema comune nelle relazioni a lungo temine.

Lo stress

Lo stress può insorgere per svariati motivi: figli piccoli, eccesso di lavoro, mancanza di lavoro o magari insufficiente indipendenza economica. Problemi familiari o finanziari possono influenzare la coppia con una certa frequenza, ed influire negativamente sul benessere della relazione.

Problemi di coppia più frequenti? Come provare ad affrontarli!

Ovviamente, ogni coppia ha un suo vissuto e non si può generalizzare senza conoscerne i problemi effettivi, ma in linea di massima le strategie da mettere in atto per provare ad affrontare i problemi di coppia più frequenti sono idonee un po’ a tutte le coppie.

Ci vuole impegno ed onestà e una buona dose di pazienza per far fronte ad una crisi coniugale, impegno che deve venire da entrambi i partener.

Sicuramente una comunicazione aperta e sincera è fondamentale e serve per esprimere i propri bisogni ma, al tempo stesso, serve anche a porsi in ascolto dei bisogni del proprio partener, senza giudicare ne recriminare. Secondo Humanitas ci sono tre strategie da mettere in campo per risolvere i problemi di coppia più frequenti ed i conflitti tra partener. Tra essi: focalizzare il problema e dargli il giusto valore, affrontare un problema alla volta, ed infine, come accennato, comunicare.

Tempo e passione un binomio importante

Non si può negare che talvolta la coppia viene assorbita dalle incombenze familiari e lavorative e non riesce più a ritagliarsi del tempo utile. E’ dunque molto importante dedicare del tempo alla coppia, e stabilire giorni, momenti e modalità per dedicare più tempo alla relazione e soprattutto al proprio partner. La qualità del tempo trascorso insieme come coppia, è un elemento davvero molto importante.

Quasi automaticamente, trascorrendo del buon tempo insieme in serenità e in pieno relax, o divertendosi, si ritroverà anche il modo per riaccendere la passione assopita. Ma oltre al tempo da trascorrere insieme, è importante apprezzare il proprio partner ed esprimergli gratitudine per ciò che fa per voi e per ciò che avete insieme: non va dato mai nulla per scontato nella vita di coppia.

Imparare a gestire i conflitti

Imparare a gestire i conflitti, qualora essi siano presenti, cercando soluzioni, alternative, e compromessi in grado di soddisfare entrambi, vi porterà sulla strada giusta per quanto riguarda la volontà di risolvere i problemi di coppia più comuni.

Tra i problemi di coppia più frequenti, non abbiamo di proposito citato i tradimenti, perché non fanno parte dei problemi comuni di normale amministrazione, ma vanno oltre questo.

Anche se va detto che dietro ai tradimenti ci sono spesso delle insoddisfazioni presenti nella relazione. I traditori seriali invece, in genere, non possiedono realmente la volontà di far funzionare la relazione nel tempo, anche se sono spesso inconsapevoli di ciò.

Spazio personale

Non va dimenticato che ogni essere umano ha dei suoi interessi, le sue amicizie, delle esigenze specifiche a cui dovrebbe, in totale libertà, poter far fronte.

La cena con le amiche, la partita di calcetto, sono solo alcuni esempi, così come la necessità di andare in palestra e svolgere un’attività sportiva che piace ma che non sempre coincide con quella del proprio partner. Lo spazio personale è utilissimo nella coppia perché ognuno necessita di avere dei momenti per sé.

Cosa fare dopo anni di matrimonio e convivenza per mantenere vivida la coppia?

Un errore comune a molte coppie, dopo tanti anni di convivenza, è quello di non investire più sulla coppia e sulla relazione. E’ invece importante relazionarsi nella coppia e con il partner come si faceva nei primi anni.

Dimostrare il proprio affetto anche con piccoli gesti quotidiani, come un complimento, un abbraccio, una sorpresa inaspettata, una cenetta romantica, possono fare la differenza dopo molti anni trascorsi insieme.

Per mantenere vivida la relazione è sicuramente positivo organizzare delle attività da svolgere insieme come dei corsi di coppia, siano essi di cucina, arte, ballo, od altro.

Organizzare di tanto in tanto un bel viaggio, o esperienze gratificanti per entrambi da vivere insieme può aiutare a ravvivare la relazione. Infine, ma non meno importante, è utile anche ripromettersi l’uno all’altro festeggiando gli anniversari più importanti e riconfermando così, il proprio reciproco impegno

Consultare un terapeuta

Se nonostante la volontà ed i tentativi di risolvere i problemi di coppia, non si riesce a venirne a capo, è importante tentare il tutto per tutto rivolgendosi ad un terpista di coppia che potrà, in molti casi, fare la differenza e consigliarvi in merito, insegnandovi anche a parlare tra di voi, ascoltarvi, mediare, rispettarvi per continuare ad amarvi.

Se nella coppia ci sono problemi di aggressività, il terapista saprà aiutarvi anche in questo, e vi insegnerà a gestire una persona aggressiva, così come a controllare i vostri scatti di ira.

Non c’è nulla di eccezionale in una coppia che dura nel tempo e per molti anni, c’è solo la volontà reciproca dei partner di ascoltarsi, comprendersi, fare felice l’altro, mediare, e continuarsi così ad amarsi con rispetto, nonostante le divergenze, nonostante gli errori.

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Cosa sono le bambole reborn, origini, chi le realizza, fai da te

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Le bambole reborn sono delle bambole artistiche realizzate in vinile e in silicone. Vengono create e lavorate in maniera artigianale dipingendole con dei colori acrilici in modo tale da renderle il più possibile realistiche. Sono belle, delicate non adatte ai bambini piccoli, spesso utilizzate a scopo collezionistico. La bambola reborn raffigura spesso neonati o bambini di pochi mesi o anni, e vengono realizzate con la tecnica chiamata reborning. Scopriamo di più su cosa sono le bambole reborn, le origini, chi le realizza, quali materiali occorrono e dove trovare kit reborn completi.

Cosa sono le bambole reborn e origini

Si tratta di bambole artigianali realizzate da artiste e vendute in kit da assemblare e dipingere più o meno costosi. Le bambole reborn in silicone (impropriamente chiamate reborn), sono più morbide e delicate, mentre quelle in vinile sono quelle utilizzate più di frequente. Si trovano kit comprensivi di testa, gambe e braccia, con corpo in tessuto da riempire con lana acrilica e sfere di plastica o vetro, materiali utili a conferirgli la giusta consistenza e peso. Si possono acquistare già belle e fatte, assemblate e dipinte, o in kit per fare da se la propria bambola reborn.

Le origini esatte del reborning non sono ben chiare. Ma si pensa che questa pratica recente sia nata iniziando da bambole esistenti, sverniciate e poi ridipinte. Il tutto si è diffuso negli Stati Uniti, intorno agli anni ’90, grazie all’abilità di alcuni artisti. In seguito vennero creati modelli da assemblare e dipingere nei due materiali citati, silicone e vinile.

Nell’ultimo trentennio le bambole reborn e il reborning si sono diffuse in tutto il mondo, diventando sempre più artistiche e realistiche. Alcune bambole arrivano a costare migliaia di euro, (5.000 e più) realizzate da artiste famose e prodotte in edizione limitata, o come esemplare unico. Si possono trovare bambole anche a 300 – 500 euro ed anche meno. Le reborn hanno un valore reale derivante dal lavoro dell’artista, e non vanno confuse con le bambole di fabbrica cinesi, se pur simili nell’aspetto, non sono prodotti artigianali.

Chi realizza le reborn bambole?

Le reborn vengono realizzate da artiste specializzare in grado di dipingere a regola d’arte le bambole, rendendole più realistiche possibile. Gli artisti in questione vengono chiamati reborners. Per la realizzazione si parte da un kit di base, gambe, braccia, testa e corpo in tessuto, ma esistono anche modelli di bambola che hanno arti e corpo in vinile o silicone, o con solo il pancino in vinile.

Le tecniche di pittura si avvalgono essenzialmente di due tipologie di colori: una utilizza colori che vanno messi in forno e cotti che generalmente sono i genesis; poi vi sono i colori acrilici che asciugano all’aria e che richiedono un fissativo.

Materiali e tecniche di pittura reborn

La prima cosa che occorre per creare una bambola reborn e scegliere un kit in vinile del neonato realistico. Si trovano online diversi siti di vendita specializzati in arte e bambole reborn. Ma si trovano kit e bambole anche finite in siti come Amazon, Temù, Aliexpress, Etsy etc, anche se alle volte si tratta di riproduzioni di kit originali (ve ne accorgete dal prezzo).

Occorrente

Vinile kit reborn: materiale che compone il corpo della bambola completo o parziale, più eventualmente corpo in tessuto.

Riempitivo per la bambola: queste bambole vanno dipinte e poi assemblate e riempite con sfere in vetro e lana artificiale, e legate accuratamente parte per parte (braccia, gambe e testa) con apposite fascette.

Vernici acriliche: sono indispensabili per colorare il neonato realistico e realizzare le sfumature, le venature, le macchie ed i rossori. Per le sfumature più chiare c’è chi usa gli acquerelli, anche se i colori per elezione sono gli acrilici ad acqua.

Fissante o isolante Matte da applicare alla fine della colorazione della bambola.

Occhi in pasta di vetro: se il neonato ha gli occhi chiusi non servono gli occhi, altrimenti serviranno anche due occhietti realistici da collocare nelle orbite del kit reborn che andranno scelti della misura specifica indicata nel kit. I più pregiati sono in vetro ma si adottano anche occhi in acrilico.

Ciglia: possono essere disegnate ma anche impiantate con il rooting, tecnica più sofisticata, o incollate già fatte.

Capelli: si trovano capelli veri sintetici e in lana molto realistici. Vengono fissati alla testa del neonato con una tecnica chiamata rooting che si avvale dell’uso di appositi aghi.

Il processo è lungo e delicato. Una volta terminata la capigliatura, andrà fissata all’interno con della colla. Nei neonati appena nati si può anche decidere di non applicare capelli o di disegnarli. Le idee creative e attività o hobby da svolgere in casa anche con i bambini che partecipano nella lavorazione, sono tante, e il reborning è una di queste. Anche se queste poi, va detto che sono bambole da collezione e non da “gioco”.

Reborn quali i colori più adatti?

In genere, in base alla fisionomia della bambola e alla razza europea, asiatica, africana etc. si usano colori diversi. Ma generalmente per un neonato europeo standard o simili, alcuni colori sono proprio pensati per riprodurre l’incarnato del neonato.

  • Toni caldi – Si usano colori come il rosa, il beige ed il pesca per le labbra, le guance ed il naso.
  • Toni freddi – Vengono usati il grigio il blu ed il violetto per creare venature ed ombre, ma anche per neutralizzare la base gialla del vinile.
  • Toni neutri – Marrone e nero vengono utilizzati per disegnare gli occhi, le ciglia ma anche i capelli, qualora non di voglia procedere con l’impianto con aghi.
Dipingere reborn
Dipingere reborn

Colori più usati per le reborn

La tecnica di pittura per la realizzazione di una bambola reborn è lunga e laboriosa. Si inizia neutralizzando il colore del vinile (giallo o grigio) ed in genere a tale scopo si usano colori come il blu e il verde a seconda della base.

Successivamente si procede con la colorazione della cute, le venuzze, i rossori etc. Ottenuto un effetto tridimensionale dettagliato, si procede alla pittura delle labbra degli occhi, delle ciglia e di altri dettagli, come pieghette, unghie, e chiaro scuri.

La scelta dei colori è però molto variabile in quanto dipende anche dal tipo di pelle che si vuole ottenere e all’effetto finale desiderato.

Dove trovare i materiali per creare una bambola reborn

Vi sono numerosi negozi online specializzati nella vendita dell’occorrente per creare una bambola reborn di questo tipo. Alcuni siti popolari sono:

Bebaby uno dei negozi online più conosciuti in Italia, offre kit e una vasta gamma di prodotti dai colori ai capelli, ai vari accessori descritti in questa guida.

Adriesdoll, negozio online dove reperire kit reborn, colori, accessori, e tutto l’occorrente per realizzare una reborn.

Amazon: si trovano kit reborn economici originali e non, e soprattutto quelli di produzione industriale.

Etsy, è una piattaforma ideale per gli amanti del fai da te e per chi crea bambole reborn. Si trovano kit unici, materiali particolari ed accessori di ogni genere proposti da venditori indipendenti.

Negozi online stranieri americani, inglesi e spagnoli che offrono vasta gamma di kit ed accessori ma si pagano le spese doganali (America e Inghilterra).

Temu e Aliexpress vendono sia kit che colori ed altri accessori ma la ricerca è un po’ più complessa ed i prodotti spesso sono di origine industriale (specie i kit in vinile).

Utilità

In forum e pagine facebook ma anche su altri social e canali come youtube, è possibile reperire materiali, tutorial per la realizzazione bambole reborn e consigli utili per il fai da te. Per apprendere le tecniche vi son alcuni libri in italiano reperibili in Amazon:

  1. Reborn e Reborning di Laura Cosentino prezzo 14,90 euro
  2. Guida illustrata a colori per creare bambole reborn 22,90 euro di Sara Soiola

Le bambole reborn non nascono per i bambini, anzi per dirla tutta, sono vietate ai bambini, in quanto non adatte fino ai 14 anni, ma nel caso di bambini molto attenti le si potrà regalare anche qualche anno prima dei 14. Ogni bambola reborn viene creata con tanta passione e dedizione da artisti talentuosi. Possono essere create anche da neo artiste con il fai da te, ma in questo caso è meglio iniziare con dei kit economici per sperimentare un poco le tecniche e leggere alcuni libri come quelli indicati nei link che sono in italiano. Vi lascio un video basico su come realizzare una bambola reborn ma, in youtube, potrete visionarne anche degli altri.

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